24/03/2025 - 13:28

“La strada maestra per contrastare il rigurgito nazionalista e corporativo di Trump sui dazi è rispondere unitariamente con l'Europa. Nessuno Stato può farlo da solo. Sarebbe una pia illusione se non una follia. Serve allora una strategia chiara che indichi nell'Europa il centro del nostro agire dentro una politica di commercializzazione diversa rispetto alla politica aggressiva che Trump ha voluto usare. Per l’Italia è il momento di uscire dall'ambiguità e prendere concrete decisioni fuori dalla logica della sudditanza verso l’attuale alleato americano. Rimanere immobili come gli opossum per ragioni di vicinanza politica significherebbe non fare gli interessi dell'Italia e tantomeno di quell'Europa nella quale la presidente Meloni non si riconosce, viste le vergognose parole utilizzate nei confronti del manifesto di Ventotene. Serve una proposta netta anche da parte dei socialisti europei che sia all’altezza della sfida che abbiamo davanti”.

Così il segretario di Presidenza della Camera e capogruppo Pd in commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, in un commento sull’Huffington Post.
“Per quanto riguarda i prodotti alimentari italiani per alcune nostre eccellenze - aggiunge - lo scenario è particolarmente grave. I numeri ce li dà un rapporto Nomisma presentato all’Assemblea nazionale della CIA: l'incidenza va dal 72% dell’export di sidro, al 57% di Pecorino Romano e Fiore Sardo Dop; dal 48% dei vini bianchi Dop del Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, al 40% di quelli rossi toscani Dop. Anche per l’olio extravergine di oliva italiano gli Usa hanno un peso significativo, pari al 32% del proprio export a valori, e così a scendere per il 30% nel caso degli aceti e il 28% per le acque minerali. Per il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano l'incidenza si attesta intorno al 17% del valore dell’export congiunto di questi due formaggi. I dazi sul vino, in particolare - conclude - rischiano di scatenare una guerra commerciale con impatti ingenti e irreparabili, coinvolgendo filiere produttive, decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di lavoratori”.

 

23/03/2025 - 16:11

"Lo spettacolo indecoroso del dibattito sulle risoluzioni per il Consiglio europeo ha certificato la spaccatura enorme in maggioranza sui temi europei. La Premier è andata a Bruxelles senza un mandato a negoziare la costruzione della difesa europea e come arma di distrazione di massa ha deciso di sferrare un attacco vergognoso al Manifesto di Ventotene. Già qualche settimana fa, del resto, la maggioranza non era stata in grado di presentare una mozione comune sul Piano Draghi, perché divisi sul futuro dell'UE, sulla risposta ai dazi, e in generale sul rafforzamento dell'autonomia strategica del nostro continente. Oggi la conferma politica arriva dalle parole del sottosegretario Durigon che appaiono come un evidente commissariamento della Lega per il Ministro degli Esteri Tajani. La Premier Meloni prenda atto che non esiste più una maggioranza e ne tragga le conseguenze". Così in una nota il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera.

23/03/2025 - 13:42

“Riassunto. Ieri mattina Romano Prodi presenta all’Auditorium di Roma il suo libro-dialogo con Massimo Giannini. Una giornalista lo avvicina e gli chiede un giudizio su una delle frasi del Manifesto di Ventotene citate dalla Meloni alla Camera. Prodi reagisce a una domanda che probabilmente aveva un sottotesto polemico (più probabilmente provocatorio), ma che lui ritiene (immagino) semplicemente assurda. E allora, rivolto alla giornalista replica che si tratta di una domanda assurda (come chiedere di commentare un passo di Maometto).
A quel punto, appoggia in modo paternalistico una mano sulla spalla della giornalista (chi conosce e frequenta il Professore sa che lo fa quando deve “spiegare” a qualcuno che sta andando a farfalle) e aggiunge “ma che idea ha lei della storia?”. La giornalista, senza scomporsi, ripete la domanda, e il Professore senza scomporsi reitera la risposta. Fine. Solo più tardi la giornalista dichiara di essere stata offesa, aggredita e che il Professore le avrebbe tirato i capelli (sic). Se potete, guardate il video per credere a come sono andate le cose.
La destra insorge (domani sera, come da copione, Porro su Rete4 ne farà cavallo di battaglia della puntata). Che dire? Bon, da un lato che se la destra arma una polemica sul nulla vien da pensare siano davvero malconci. Al Professore l’augurio di una serena domenica e la solidarietà (perché le “domande del cavolo” temo proseguiranno), ma il tempo di qualche saggezza presto o tardi ritornerà” così sui social il deputato democratico, Gianni Cuperlo.

22/03/2025 - 12:02

"Le crepe interne alla maggioranza sui temi europei ed internazionali sono evidenti e l'attacco volgare e strumentale al Manifesto di Ventotene, simbolo di democrazia e libertà, serviva a coprire queste gravi divisioni. Si è trattato di un'arma di distrazione di massa per nascondere l'assenza di una visione comune sulle azioni da mettere in campo per il futuro dell'UE sulla difesa europea, sulla risposta ai dazi, e in generale sul rafforzamento dell'autonomia strategica del nostro continente. Per questo, la Premier che voleva fare da pontiere con gli USA si è ridotta ormai a portavoce di Trump a Bruxelles, complice del tentativo di indebolire e disgregare l'Europa. Meloni ha relegato ormai in una posizione di secondo piano l'Italia, rendendola del tutto ininfluente sui tavoli europei ed internazionali, come emerso chiaramente nelle ultime settimane. È questa l'idea di sovranismo che ha la destra?" Lo ha dichiarato l'On. Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee alla camera, a margine del congresso nazionale del PSI a Napoli.

21/03/2025 - 18:24

“Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli sembra più interessato a deliziarci con discorsi fumosi e attacchi ideologici che a rispondere a domande concrete. Dopo le sue dichiarazioni di oggi, ci chiediamo: invece di gettare parole nel vuoto per compiacere la Presidente del Consiglio, può dirci con chiarezza se il Ministero della Cultura sta per definanziare il progetto di recupero del carcere di Santo Stefano?

Il progetto Ventotene è un progetto di grande importanza, premiato con il prestigioso marchio del Patrimonio europeo per la sua capacità di restituire alla memoria collettiva un luogo simbolo della lotta per la libertà. Un carcere che ha visto il confino di oppositori politici durante il fascismo e che oggi rappresenta un'opportunità unica per trasformare un passato di privazione in un futuro di consapevolezza e cultura.

Lasciamo al Ministro le sue ridicole battaglie retoriche, ma ci dica chiaramente se il MiC sta davvero per compiere questo atto irragionevole, dettato solo dall’ostinata volontà di assecondare il revisionismo di Giorgia Meloni.” Così la capogruppo democratica nella commissione e cintura della Camera, Irene Manzi.

 

21/03/2025 - 18:23

"La vergognosa denigrazione del Manifesto di Ventotene da parte di Giorgia Meloni ha avuto almeno una conseguenza significativa: ha spinto anche il sindaco di Grosseto a leggere, seppur superficialmente, un testo base dell'Europa dei popoli, libera e democratica. Sui commenti del primo cittadino, che ha voluto scimmiottare la Premier con due giorni di ritardo, sorvoliamo. Non mi meraviglia il suo solito teatrino": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani sul video social di Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

21/03/2025 - 16:54

"A Ventotene non ci sarà un flash mob. Restituiamo alla politica le sue giuste parole e abbandoniamo il gergo. Ci sarà un omaggio ai padri dell’Europa. In un momento in cui i valori europei sono in gioco. Chiamiamo a raccolta le coscienze di tutti i democratici e diamo stimolo all’impegno di tutti contro nazionalismi e false narrazioni, come quella vergognosa proposta in Parlamento dalla presidente del Consiglio sull’eredità del Manifesto di Ventotene. Nessun flash mob, ma l’incontro tra donne e uomini di tutte le generazioni e le sensibilità democratiche per dire che l’Europa e la pace sono la stessa cosa e per dire no ai nazionalismi”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, rispondendo al leader di Azione, Carlo Calenda, che durante la trasmissione Tagadà, in onda su La7, aveva criticato l’iniziativa promossa dal parlamentare romano che si svolgerà domani sull’isola.

21/03/2025 - 16:43

“Continuare a ripetere una falsità storica non la fa diventare per questo una verità. Il “Manifesto di Ventotene” è ricordato per essere un inno alla democrazia, alla pace, alla libertà, all’Europa dei popoli e non il suo esatto contrario come vorrebbe far credere il partito della Presidente del Consiglio evocando un inesistente muro rosso da abbattere.

Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni dagli scogli dell’isola confinaria di Ventotene scrissero un documento fondamentale per comprendere le responsabilità dei nazionalismi nella lunga guerra civile europea (1914-1945) e le fondamenta ideali della nostra Costituzione e del processo per la costruzione dell’unità europea.

Basta continuare a offendere la memoria degli estensori del manifesto federalista europeo di Ventotene, che mantiene intatta la sua validità proprio nella necessità di lottare contro i risorgenti nazionalismi quando ci vorrebbe invece una forte azione unitaria dell’Europa per rilanciare il modello del welfare state, la competitività del nostro sistema industriale ai tempi della rivoluzione digitale e Green e la pace”

 

Lo scrive in una nota l’on. Federico Fornaro, dell’ufficio di presidenza del gruppo Camera del PD

 

20/03/2025 - 18:21

“Abbiamo assistito a un grande momento di televisione e di cultura con l’intervento di Roberto Benigni, capace di raccontare con passione e profondità il valore del Manifesto di Ventotene. Le critiche di Mollicone sono ridicole e verrebbe da ridere, se non fosse che parliamo del presidente della Commissione Cultura della Camera. La maggioranza ha chiaramente perso la misura, e il revisionismo storico promosso da Giorgia Meloni ne è la conferma. Ora Mollicone prova solo a cavalcare l’onda per strappare qualche attimo di visibilità, attaccando uno dei documenti fondanti dell’Europa unita con argomentazioni prive di qualsiasi fondamento. Raccontare il Manifesto di Ventotene non è un atto di parte, ma un dovere per chiunque creda nei valori della democrazia e della libertà. L’ossessione della destra per la riscrittura della storia è ormai sotto gli occhi di tutti, e il tentativo di screditare un’opera di straordinaria visione politica la dice lunga sulla povertà di idee di chi oggi guida la cultura del nostro Paese.” così la capogruppo democratica anella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi.

20/03/2025 - 15:19

“Adesso è tutto chiaro. Le vergognose parole della presidente Meloni sul Manifesto di Ventotene, ennesimo cambio di opinione dopo le accise, l’Europa, le banche e via dicendo, sono servite a coprire quella che sarebbe stata la quotidiana contraddizione del governo per mano salviniana.

Proprio ieri a Salvini è stato consegnato, a Bruxelles, la medaglia d’onore da parte del premier ungherese Viktor Orban, ‘per l’incrollabile difesa dell’Europa’ e per ‘aver combattuto con coraggio contro l’invasione di migranti illegali via mare’. Quello che il giorno prima ha vietato per legge il Pride e che tiene sotto minaccia magistratura e stampa. Una bella medaglia per la Meloni e il suo governo: il suo vicepremier putiniano che riceve dal più putiniano, razzista e antieuropeista dei governanti un premio alla vergogna. Se questa è la sua Europa, se questa è l’Europa del suo governo, Meloni fa bene a non dire di riconoscersi nell’Europa dei padri fondatori. Quella del suo vicepremier Salvini è la stessa Europa finita sotto due guerre mondiali e milioni di morti, quella dell’egoismo delle nazioni e del razzismo verso le minoranze”.

Così il deputato democratico, Silvio Lai.

 

20/03/2025 - 14:00

Sabato 22 marzo saremo a Ventotene al flash mob organizzato dal Partito Democratico del Lazio insieme ai nostri Sindaci e con la nostra comunità di amministratori e militanti perché è da quell'isola che è nata la nostra Europa libera e democratica. Le parole vergognose di Giorgia Meloni ci chiamano ad una mobilitazione per riaffermare i valori di un’Europa dei popoli, di pace e solidarietà, contenuti nel Manifesto di Ventotene. Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni erano confinati politici, ristretti dal fascismo per le loro idee. Durante il conflitto mondiale, quando ancora non si intravedeva la speranza di liberazione dal nazifascismo, hanno gettato le basi di un sogno, l’Europa unita e federale. Ci saremo per dare forza a quel sogno e per impedire che chi oggi governa il Paese possa interrompere il processo di costruzione europeo”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.

 

20/03/2025 - 13:28

Il Partito Democratico del Lazio sarà a Ventotene sabato 22 marzo alle 12, davanti alla tomba di Altiero Spinelli, per rendere omaggio ai padri dell’Europa. L’iniziativa, lanciata dal deputato Roberto Morassut, in queste ore sta raccogliendo numerose adesioni.

20/03/2025 - 12:18

“In un momento storico così delicato ci saremmo aspettati un discorso alto e responsabile. La premier, invece, ha fatto un intervento da comizio ad Atreju e ha attaccato in modo sguaiato e irresponsabile per camuffare le proprie gravi divisioni interne. Siamo di fronte a un fatto politico eclatante: la presidente del consiglio non ha un mandato a negoziare la Difesa europea sulla base della risoluzione di maggioranza approvata ieri. Per nascondere la crisi della maggioranza sulla politica estera, come arma di distrazione di massa, attacca il Manifesto di Ventotene, facendo una vergognosa apologia del fascismo perché quel manifesto è stato scritto nel 1941 durante la dittatura fascista ed è un manifesto simbolo di libertà e democrazia”. Lo ha detto Piero De Luca, deputato e capogruppo Pd in commissione politiche europee intervenendo a Restart su Rai3.

“Irridere e dileggiare chi l'ha scritto, decontestualizzare alcuni passaggi vuol dire offendere la memoria del nostro Paese, la nostra democrazia e la nostra stessa Carta costituzionale. La ragione di questo attacco, ripeto, era quella di provare a nascondere le divisioni interne e l'assenza di mandato a negoziare in Europa. Ma è stata un'operazione di basso cabotaggio che ha fatto emergere tutta l’inadeguatezza della premier”. Così conclude De Luca

20/03/2025 - 10:35

“Sento il dovere, dopo i fatti di ieri, di rendere omaggio ai padri dell’Europa a Ventotene. Sento il dovere come europeista e antifascista eletto nel Lazio e nel centro sud di recarmi con tutti i democratici, d’intesa con il Partito democratico del Lazio, davanti alla tomba di Spinelli per ricordare la grandezza del patrimonio che ci hanno lasciato i padri dell’Europa e che non può essere macchiato dall’ignoranza e dall’arroganza di questo governo. Tutti a Ventotene domenica 23 marzo!”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, che lancia la proposta di andare a rendere omaggio ai padri dell’Europa in risposta alle parole pronunciate da Giorgia Meloni.

19/03/2025 - 19:54

"È grave che Rai News abbia censurato l’ultima parte del discorso della segretaria Schlein. Dallo sfiduciato Petrecca, un ultimo colpo di coda a sostegno della propaganda di governo, forse come ringraziamento per il passaggio di sede." Così i componenti democratici del gruppo PD in Commissione di vigilanza Rai, che hanno deciso di riportare integralmente la parte del discorso "censurato". Eccola: “La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione s’è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso qui di nascondere le divisioni del governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo i vostri tentativi di riscrivere la storia. Lei in quest’aula ha oltraggiato la memoria del manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché scritto da giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Lei dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”.

 

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