28/04/2024 - 12:05

“Dobbiamo realizzare una Europa più protagonista che con grandi riforme superi, ad esempio, il diritto di veto, aumentando il bilancio, metta in campo politiche sociali, una politica estera. E poi una Europa più umana che crei giustizia per le persone e per il pianeta. La “nostra” Europa può esistere e lo abbiamo visto con il Next Generation Eu, l’Europa che crea lavoro contro lo sfruttamento, che promuova la pace contro la guerra, che difende i diritti umiliati dai nazionalismi.”

Così Nicola Zingaretti in un intervista oggi per La Repubblica

24/04/2024 - 13:20

“Non bastava un DEF truccato nei numeri e manchevole nella parte programmatica, il Ministro Giorgetti ci tiene a completare la sua magra figura con un becero teatrino nell’Aula di Montecitorio. Nell’impartire la sua lezioncina sui conti e sul rigore, però, dimentica un paio di fatti rilevanti. Omette, per esempio, che i più strenui oppositori a una riforma del Patto di stabilità più utile all’Italia sono stati proprio gli alleati europei della Lega e di Fratelli d’Italia; come non spiega i motivi per cui il Governo Meloni ha dato l’assenso alle nuove regole mentre gli europarlamentari degli stessi partiti si sono astenuti al momento del voto.”

Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

“Altrettanto stucchevole è l’accusa al Superbonus, dipinto come il Moloch dei conti pubblici italiani. Anche su questo dimentica che è stata in primis la Lega e tutto il centrodestra a volere, chiedere e ottenere le continue proroghe che hanno portato ai risultati di cui oggi si lamenta. Allora – conclude Pagano – invece che fare lezioni di economia, inizi lui stesso a prendere lezioni di coerenza”.

23/04/2024 - 14:34

"Oggi in commissione Finanze abbiamo motivato il nostro parere contrario al Def, usato dal governo come espediente per non esporsi prima delle elezioni europee. Non contiene il quadro programmatico per i prossimi tre anni, cosa fatta finora solo governi dimissionari. La scelta del governo non rispetta le norme della legge di contabilità. Si procede con furbizia di breve respiro, senza una visione del futuro. Non ci sono indicazioni corrette di entrate e spese, in particolare su sanità, scuola, lavoro e investimenti. Ci sono misure a scadenza pari a 20 miliardi di euro, mentre la riduzione Irpef resta una tantum, senza affrontare il tema della crescita e del debito pubblico”. Lo afferma il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze.

 

“Le previsioni del governo su questo – conclude Merola - sono smentite da Banca d'Italia e dall’ufficio parlamentare di bilancio. La riforma fiscale del governo non ha prodotto risultati strutturali: solo misure temporanee e contraddittorie e 18 sanatorie. La lotta all’evasione fiscale, finora praticata dai governi precedenti con il Pd, ha dato risultati con una riduzione di 24 miliardi dell’evasione fiscale e contributiva e un recupero dell’Iva. Questo governo invece favorisce una cultura dell’evasione da riscossione che porta a una riduzione del gettito fiscale e accentua l’ingiustizia verso i contribuenti onesti".s

21/04/2024 - 16:49

“Ho accettato la proposta di Elly Schlein di candidarmi alle prossime elezioni europee.

Con tutto quello che sta succedendo, fare di tutto per costruire l'alternativa è un dovere e dalle elezioni europee deve e può venire un segnale importante di cambiamento, perché anche in quest'occasione si confronteranno due idee di futuro.

Abbiamo bisogno di un'Europa più forte e più umana.

Più forte e presente perché si dice spesso che "l'Europa non c'è", ed è molte volte vero.

Ma non c'è per colpa dei nazionalismi e del prevalere degli egoismi degli Stati.

Invece bisogna avere il coraggio di fare riforme che rendano l'Europa pienamente protagonista: dall'abolizione del diritto di veto all'aumento del bilancio, per dotarci di politiche comunitarie anche nel campo sociale, della difesa, della politica estera e delle strategie industriali.

Serve un’Europa all’avanguardia nel mondo nelle politiche green, che sono una grande opportunità per creare sviluppo e lavoro, e non un freno come sostengono le destre.

E poi, un'Europa più umana: che crei giustizia per le persone e per il pianeta.

Che difenda la pace e fermi le guerre.

Che sia un'Europa utile a creare lavoro di qualità e non sfruttamento.

Che sia vicina alla condizione umana di solitudine di tante e di tanti.

Che difenda i diritti delle donne e dei giovani.

Noi del centrosinistra lo abbiamo fatto, ottenendo con il Pnrr investimenti per il lavoro, l'inclusione sociale, la formazione, l'innovazione e la transizione energetica. Ma poi si è fermato tutto per colpa degli egoismi nazionali.

Ecco perché è importante esserci e mobilitarsi in tutti i modi possibili.

Ricordo benissimo che 5 anni fa, prima delle scorse elezioni europee, ne parlavo con un uomo straordinario.

Avvertivamo il pericolo che Marie Le pen potesse diventare il nuovo Presidente del Parlamento Europeo.

Abbiamo combattuto uniti e insieme a tante e tanti abbiamo vinto, e quell' uomo è diventato lui il Presidente del Parlamento Europeo: David Sassoli.

Faccio quindi un appello: bisogna mobilitarsi, tutte e tutti!

Nelle case, nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nelle università: indignarsi non basta, dobbiamo accettare con passione la sfida e, anche questa volta, cambiare in meglio il corso della storia”. Così su facebook il deputato del Pd, Nicola Zingaretti.

18/04/2024 - 17:39

“Speriamo presa di coscienza sia contagiosa”

“Qualcuno nel centrodestra si sta finalmente accorgendo del disastro secessionista che rappresenta l’Autonomia differenziata voluta da Calderoli. Il documento approvato dalla maggioranza di Occhiuto conferma l’allarme che abbiamo lanciato con tutti i nostri appelli in questi mesi”. Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Pd e capogruppo in Commissione Bilancio a Montecitorio, in riferimento al voto espresso dal Consiglio regionale calabrese in merito al disegno di legge per l’Autonomia differenziata. “Vigilare con attenzione, analisi di impatto preventiva, risorse per garantire concretamente i LEP in tutto il territorio nazionale. Sono queste le parole chiave del documento che forse dimostrano che una parte del centrodestra meridionale sta cominciando a rinsavire, dopo essersi fatti mettere i piedi in testa dalla Lega e da Calderoli per un anno intero. Mi auguro che questa presa di coscienza sia virale e arrivi a contagiare anche i ‘belli addormentati’ meridionali di centrodestra ancora muti e proni di fronte alla più grande sciagura della nostra storia repubblicana. Ma quindi - conclude Pagano - se dobbiamo attendere un’analisi degli impatti anche per le funzioni per cui nel ddl Calderoli non sono previsti LEP, che senso ha correre per portare il provvedimento in Aula alla Camera il 29 aprile?”

18/04/2024 - 14:50

“Dal governo l’ennesimo atto vergognoso contro Firenze, questa volta contro la tramvia. La destra ha bocciato un mio atto collegato al decreto PNRR  con il quale chiedevo, nelle prossime manovre di bilancio, il ripristino dei 30 milioni di euro relativi alla realizzazione della prima tratta della linea 4 della tramvia, la Leopolda-San Donnino, definanziati con la legge di bilancio 2024-2026. Questo tratto di tramvia è fondamentale perché unisce un quartiere più periferico con il centro della città, snellisce il traffico e migliora la qualità dell’aria.
Peraltro, la destra nei mesi scorsi a parole aveva promesso che non avrebbe disperso queste risorse destinate alla tramvia ma quando votano dicono no dimostrando di preferire traffico e smog alle tramvie.
Il sistema tramviario di Firenze è un’infrastruttura per la mobilità ecologica e puntuale della città metropolitana, ha cambiato la vita dei fiorentini e di chi vive la città ogni giorno. La tramvia merita di essere difesa, non contrastata. Noi continueremo a batterci per questo” dichiara il deputato dem Federico Gianassi.

18/04/2024 - 11:39

Dal Governo Meloni nessuna risorsa contro le stragi sul lavoro. Dopo aver bocciato l’emendamento Pd per aumentare i controlli la destra respinge anche il nostro ordine del giorno che avrebbe permesso una maggiore prevenzione, soprattutto nei cantieri, istituendo un fondo per garantire un adeguato trattamento accessorio al personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi intervenuto oggi in aula nel corso del dibattito del Decreto Pnrr.

“Ogni giorno in Italia muoiono sul lavoro in media più di tre persone. Le norme sono importanti ma senza controlli ogni iniziativa è inutile ed oggi le ispezioni nel nostro paese sono troppo poche e nettamente inferiori ai parametri europei. E’ colpa soprattutto degli organici molto depotenziati e per i quali nella scorsa Legge di Bilancio non vi è stato alcuno stanziamento. Nonostante i concorsi fatti, gli stipendi sono così poco attrattivi per le mansioni richieste che i vincitori spesso rinunciano all’incarico o se ne vanno dopo pochi mesi. Con il risultato che gli ispettori in attività sono costretti a dividersi tra i sopralluoghi in cantieri e aziende e le attività amministrative. Chiedevamo maggiori risorse per prevenire incidenti ma ancora una volta il governo si è girato dall’altra parte”, ha concluso Emiliano Fossi.

15/04/2024 - 16:01

“Ancora una volta la maggioranza trova nella fiducia l’escamotage per evitare di confrontarsi nel merito in parlamento sulle criticità del provvedimento e per nascondere tensioni e divisioni interne sul Pnrr. Il testo su cui il governo ha deciso di stroncare il dibattito è zeppo di incognite: mancano le schede tecniche dei progetti e degli investimenti per non far emergere i gravi ritardi nell'attuazione, molte misure per interventi importanti come scuola, asili e sanità, sono state definanziate, altre invece portate su risorse ordinarie di bilancio spalmandole in avanti su tempi infiniti. E non è un mistero che il ministro Giorgetti stia trattando in Europa per rinviare la chiusura dell’intervento a dopo il 2026. Siamo ormai al Piano Nazionale Ritardi e Rinvii”, così il capogruppo democratico nella commissione Affari europei della Camera, Piero de Luca commenta l’apposizione della fiducia al decreto Pnrr.

15/04/2024 - 12:20

“La maggioranza ha voluto cambiare gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza quando i progetti erano ormai in fase di attuazione e ha voluto modificare la governance, accentrando tutto nelle mani del plenipotenziario ministro Fitto per brama di potere e dirigismo centralista generando burocrazia e togliendo fondi all'economia reale”.

Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Claudio Mancini, componente della commissione Bilancio, nel
corso della discussione generale al dl Pnrr.

“Oggi - ha continuato l'esponente Pd - il governo si illude di poter affrontare i ritardi con i commissariamenti, ma con questo decreto certifica il suo fallimento sul Pnrr".

"Mentre con la scusa del Pnrr il
Governo aumenta le strutture di diretta collaborazione politica dei ministeri e dei commissari, taglia 1,2 miliardi alla sanità, nonostante anche le regioni a guida centrodestra avessero chiesto un impegno diretto. Torna la storica ricetta della destra sul tema: ticket più alti per la sanità pubblica, accreditamenti più ricchi per quella privata. In questo decreto - ha concluso Mancini - non vediamo un’idea, non vediamo uno slancio per il bene comune, ma solo ottusità burocratica e brama di ulteriore occupazione del potere".

13/04/2024 - 16:09

“Sull’autonomia FdI non ha proferito verbo nel corso del dibattito parlamentare, sono sotto schiaffo della Lega che pretende l’autonomia in cambio del premierato. Stanno mercanteggiando sulla pelle degli italiani e soprattutto delle regioni meridionali che avranno solo svantaggi dall’approvazione di questa scellerata riforma che è uno sfregio alle speranze di una Patria che viaggi alla stessa velocità. Vista la supponenza della responsabile mezzogiorno di FdI, Carolina Varchi, la sfidiamo a un confronto pubblico con esperti giuristi e costituzionalisti che possano garantire un fact checking di quanto verrà detto. Accetta? Ci dica giorno e ora, noi ci siamo”. Così il capogruppo democratico nella commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.

12/04/2024 - 11:36

“Il nostro giudizio sulle misure sulla sicurezza e salute sul lavoro nel decreto Pnrr è negativo. Il Governo non ha risposto alle richieste che dal sindacato all’opposizione sono venute per misure efficaci per limitare gli incidenti sul lavoro. Abbiamo ottenuto finalmente la parità di trattamento economico e normativo nella catena dei subappalti, ma sulle sanzioni, sul divieto di intermediazione illecita e sulla patente a crediti non ci siamo. Limitare questa misura solo all’edilizia è inaccettabile e non siamo d’accordo con deleghe in bianco all’esecutivo. Sui crediti poi si è giocato dall’inizio alla fine sulle tabelle. Nella formulazione iniziale il Governo prevedeva 15 crediti per l’inabilita’ permanente e 10 per quella temporanea. Ieri invece hanno avanzato una proposta peggiorativa: 8 per la permanente e 2 per la temporanea. Oggi l’ennesima riformulazione della riformulazione. L’inabilità permanente si sdoppia: 8 crediti per quella al lavoro parziale e 15 per quella al lavoro assoluta. L’inabilità temporanea invece passa a 5, la metà della proposta iniziale. Una cosa inaccettabile perché questi numeri parlano della vita concreta delle persone. Non capiamo se qualche manina ha lavorato per ridimensionare l’impatto delle sanzioni. Resta l’impressione amara di numeri tirati fuori un po’ a caso”.

Lo dichiarano la responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione Bilancio, Maria Cecilia Guerra, e il capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

11/04/2024 - 18:36

È stato bocciato l’emendamento del Pd che chiedeva la cancellazione della norma contenuta nel decreto Pnrr che raddoppia i costi per la costruzione di un Cpr in Albania nell’ambito dell’accordo sulla migrazione. Lo rende noto il capogruppo democratico nella commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano, che sottolinea “l’accordo Italia Albania è un progetto di per sé onerosissimo i cui costi stanno lievitando sempre di più. Non si comprende la scelta del governo di finanziare la costruzione del nuovo Cpr attraverso il Fondo esigenze indifferibili della Presidenza del Consiglio che permette di operare in deroga a tutte le procedure sugli appalti violando. Una gestione torbida di un provvedimento che critichiamo fortemente sia sul piano dei diritti che su quello dell’opportunità di spesa”.

11/04/2024 - 16:27

“Sulla sicurezza sul lavoro abbiamo ingaggiato con il governo un confronto serrato in commissione Bilancio che ha portato ad alcuni passi in avanti, pur in un contesto che resta ancora molto difficile. Un importante risultato è avere ottenuto l’estensione agli appalti privati dell'obbligo già previsto per quelli pubblici delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Non è però stata accolta la nostra richiesta di non applicare mai nei subappalti contratti peggiorativi rispetto a quelli applicati nell’anello appaltante superiore. Resta invece molto incerta la questione legata alla cosiddetta ‘patente a crediti’. Registriamo un passo in avanti nell’aver permesso l’esclusione dal suo utilizzo alle sole aziende in possesso di un certificato Soa di terzo livello e di aver parametrato le sanzioni in relazione al valore dei lavori commissionati. Resta però il grave errore di non aver esteso la patente prevista per l’edilizia a tutti gli altri comparti, come originariamente previsto nel decreto 81 sulla sicurezza, e di aver delegato, con una delega in bianco, ad un futuro decreto del governo aspetti dirimenti come le modalità di recupero o acquisto dei crediti da parte delle aziende, esautorando di fatto il Parlamento del suo ruolo. Alcuni problemi sono stati per ora accantonati, come quello che riduceva da 10 crediti a 2 quelli che si perdono quando l'incidente provoca l’inabilità temporanea e da 15 a 8 crediti l’inabilità permanente per l’azienda che violava le norme sulla prevenzione degli infortuni rispetto al testo presentato 40 giorni fa, e la partita resta aperta”.

 

Così Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione Bilancio.

11/04/2024 - 14:50

“La nostra battaglia in commissione Bilancio, dove si sta discutendo il Dl Pnrr quater, ha permesso l’accantonamento dell’emendamento della maggioranza di destra che riduceva da 10 crediti a 2 l’inabilità temporanea e da 15 a 8 crediti l’inabilità permanente per l’azienda che violava le norme sulla prevenzione degli infortuni rispetto al testo presentato 40 giorni fa. Un tragico gioco delle tabelle dei crediti sulla pelle dei lavoratori. Come sempre la lotta di classe si fa sui numeri”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

 

11/04/2024 - 14:21

“E’ molto importante l’approvazione in commissione Bilancio dell’emendamento proposto dal Pd al Dl Pnrr quater che introduce la parità di trattamento economico e normativo nella catena degli appalti. Si aggancia questa novità al contratto collettivo comparativamente più rappresentativo sul piano nazionale: significa chiudere con i contratti pirata sui cantieri. Il governo è stato costretto a riconoscere che la battaglia che da anni facciamo come Pd e come organizzazioni sindacali e’ giusta. Un passo in avanti per contrastare il dumping salariale e le condizioni di sicurezza nei cantieri”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

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