02/08/2023 - 12:43

“La Camera dei Deputati da molti anni esternalizza alcuni servizi accessori di carattere non amministrativo e di varia natura. Attività che vedono impiegate centinaia di lavoratori. Abbiamo votato contro l’odg che prevede l'eventuale costituzione di una società in house, al fine di migliorare l'efficienza della gestione dei servizi stessi perché non garantisce l’innalzamento delle garanzie retributive dei dipendenti addetti.  La società in house infatti, a differenza di quanto è previsto negli attuali contratti (clausola sociale), non garantisce la riassunzione

Abbiamo votato contro perché non è chiara la sostenibilità finanziaria, l'efficienza, l'economicità e l'efficacia di questa nuovo contenitore oltre al fatto che nessuno ha dimostrato il fallimento del mercato. Riteniamo anche noi auspicabile affrontare con maggiore attenzione le ricadute che tali appalti hanno avuto negli anni, rivalutare i termini e le modalità, prevedere tutele aggiuntive, rafforzare tutela dignità lavoratori

Non aspettare i tempi della costituzione della società in house ma reimpostare da subito le nuove gare in scadenza prevedendo nuove opportunità individuando soluzioni per un aumento delle ore di lavoro e del conseguente aumento salariale. L’approfondimento che è stato previsto nell’odg sia quindi orientato a valutare quello che si potrà fare subito”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, deputato Pd e Segretario di Presidenza della Camera

01/08/2023 - 15:09

“Questo Governo non ha mai creduto al PNRR, come ha dichiarato candidamente in aula oggi la Lega. Lo sente come una patata bollente da gestire e di cui non si può liberare. E lo sta gestendo malissimo”. Così il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, intervenendo stamane nell’aula di Montecitorio.

“La macchina del PNRR - continua Morassut - si sta impallando. Adesso tolgono soldi alla sicurezza idraulica e geologica delle aree fragili, proprio alla vigilia dei violenti temporali di fine estate. Tolgono risorse ai servizi sociali come sanità  e asili nido. Aprono le porte agli evasori per racimolare un’elemosina per fare una legge di bilancio strozzata e a rischio. E danno soldi alle grandi compagnie energetiche per insistere su politiche basate sul gas. Tolgono di mezzo i soldi per la decarbonizzazione di Taranto attraverso l’idrogeno. Pasticci ma anche scelte di destra. Scelte negazioniste. Il Governo avrà difficoltà a fare la legge di bilancio e le contraddizioni interne di accentueranno. Noi siamo qui per fermarli. A ottobre ci vuole una grande manifestazione popolare dei Democratici. Il tempo è maturo per far scendere in piazza migliaia e migliaia di studenti, lavoratori, precari, insegnanti, imprenditori in difficoltà. Tutti insieme per l’alternativa”.

31/07/2023 - 19:48

“I tagli all’Amministrazione penitenziaria ed al Dipartimento della Giustizia minorile non verranno cancellati. Il governo ha infatti bocciato nell’Aula di Montecitorio il nostro atto che proponeva di  reintegrare le risorse tagliate con il bilancio 2023 per assumere agenti, ristrutturare le carceri e promuovere la funzione rieducativa della pena”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Giustizia Federico Gianassi, sulla discussione del suo ordine del giorno al Decreto Pa2 in corso oggi, lunedì 31 luglio, alla Camera dei Deputati.
“La destra ignora la gravissima situazione sulle carceri: strutture fatiscenti, fredde di inverno, roventi di estate, tanti detenuti in condizioni di disagio psichico, tanti i suicidi; in queste condizioni precarie operano  gli agenti e tutta l’amministrazione penitenziaria in carenza di organico. Il governo dimentica che un sistema inclusivo rieducativo non solo è sancito dalla Costituzione ma rappresenta uno strumento per promuovere la sicurezza sociale in quando tende alla riduzione della recidiva, la cui crescita è purtroppo esponenziale nel nostro paese”: conclude Federico Gianassi.

31/07/2023 - 19:38

“Oggi Eurostat e ISTAT certificano che mentre cala dello 0,3% la crescita italiana, l’eurozona si rilancia con una crescita uguale in senso opposto. Francia, Spagna e Germania si rilanciano mentre noi rallentiamo”. Così ha commentato i dati della crescitail deputato democratico Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio alla Camera.

“Questo discesa è frutto di scelte miopi in un contesto che richiede coraggio. Come affermato da varie parti e da ultimo dal Financial Time, con i tassi di interesse in risalita e l’incertezza attuale le scelte miopi del governo di ridurre la spesa pubblica - tagliando su Superbonus, incentivi e supporto alla domanda - ci stanno portando verso una sempre più probabile recessione.” Conclude Mancini.

 

31/07/2023 - 13:24

“Non appena l’impronta del governo Meloni ha avuto il tempo di fare effetto, siamo tornati in ‘zona retrocessione’. Se dopo un biennio di crescita solida e sostenuta sprofondiamo agli ultimi posti della classifica Ue, facendo peggio di Germania, Francia e Spagna, lo dobbiamo senza dubbio alle scelte fatte in questi mesi. Nessuno provi a giustificarsi o sviare. Non si tratta di congiunture negative o sfortuna, questi sono i risultati della palese incapacità di questo governo di gestire i processi economici e favorire gli investimenti. Lo stop al Superbonus, il rallentamento del Pnrr a causa dell’inutile cambio di governance, così come la scelta di non prorogare il taglio delle accise sui carburanti, sono tutti segnali sbagliati, che hanno generato prudenza negli operatori economici e dissuaso le famiglie ad avviare qualsiasi iniziativa. Verrebbe da dire ‘chi è causa del suo mal, pianga se stesso’, se non fosse che a rimetterci sono gli italiani”.

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera.

31/07/2023 - 10:06

"Sistema telematico dell'Agenzia delle Entrate in tilt e la privacy di centinaia e centinaia di cittadini contribuenti è stata così violata poiché i dati personali e reddituali di quelle inconsapevoli persone sono state a "disposizione" di chiunque fosse entrato in quei momenti nei propri cassetti fiscali sia personalmente od anche attraverso specifica delega ai commercialisti. Un fatto grave, successo in questi giorni, che non può essere banalmente liquidato come un semplice malfunzionamento come già avvenuto in altre circostanze. In questo caso si tratta di  un fatto che richiama la legge sulla Privacy  675/96 che sancisce regole molto severe in tema di protezione dei dati personali, come denuncia anche l'Associazione Nazionale dei Commercialisti.
Aprire il proprio cassetto fiscale e ritrovarsi decine di Certificazioni Uniche dei contribuenti richiede un ulteriore approfondimento che farò nelle prossime ore, con una interrogazione ed una lettera formale, al Ministro dell'Economia e delle Finanze e al Garante per la Privacy". Lo dichiara Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera

28/07/2023 - 17:00

“Siamo ad un bilancio di 39 deceduti in carcere nel 2023, 84 nel 2022 e nel carcere a pochi km da Cagliari a Uta arriva la quarantesima vittima. Proprio nel decreto Pa2, ieri notte, il Pd aveva presentato un emendamento per rafforzare i servizi di diagnosi e cura psichiatrica, puntualmente bocciato dal governo, che preferisce dedicare risorse a coprire l’evasione fiscale. Non si può lasciare solo il sistema carcerario di fronte al dramma della forte diffusione di problemi di salute mentale. Proprio 15 giorni fa è stato il garante dei detenuti del carcere di Bancali a Sassari a denunciare la concentrazione di patologie legate alla salute mentale, senza l'adeguato supporto alle esigenze quantitativamente più elevate rispetto alla popolazione esterna. Il sistema sanitario carcerario, che fa i conti con risorse limitate e personale insufficiente, non riesce a garantire quanto serve e gli esiti di queste carenze purtroppo hanno anche esiti letali. Il governo e il

ministro della Giustizia, Nordio, in particolare, non possono continuare a girare lo sguardo dall’altra parte e considerare le carceri un luogo di punizione di cui non occuparsi”.

Lo dichiara il deputato democratico della commissione Bilancio, Silvio Lai.

27/07/2023 - 13:04

Nei fatti si tratta di un rinvio a gennaio

“La sospensiva a fine settembre della legge sul salario minimo proposta dal capogruppo di Fdi, Tommaso Foti, equivale a dire ‘non se ne fa niente’. E' abbastanza facile prevedere che questo tempo serva a depositare altre proposte di legge della maggioranza, improntate su ipotesi del tutto diverse. Questo presupporrà la ‘necessità’ di un ulteriore ciclo di audizioni in Commissione, allungando ancora i tempi. Per di più, contrapponendo misure di carattere fiscale al salario minimo, avremo proposte di legge che comporteranno ingenti oneri finanziari. Ma, come è noto, durante la sessione di bilancio non è possibile esaminare proposte che comportano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Quindi, nei fatti il rinvio è a gennaio, non a settembre. La destra ha scelto di inaugurare una singolare forma di ostruzionismo nei confronti dell’opposizione”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

26/07/2023 - 16:37

“Dall’inizio dell’anno, è ancora troppo poco raccontato il dramma di 630mila famiglie italiane che rischiano di finire per strada. E non per colpa loro, ma per morosità incolpevole e per un governo che si accanisce sugli italiani. I “morosi incolpevoli” sono infatti famiglie che non riescono più a pagare l’affitto perché perdono il lavoro, perché a causa del caro energia, dell’inflazione, la loro pensione, il loro stipendio, non basta più. Perché magari un coniuge muore e c’è un’entrata in meno. E i comuni italiani, per aiutare le persone a non finire in strada, avevano la possibilità di attingere al fondo nazionale contro la morosità incolpevole. Solo che il fondo non esiste più, il governo Meloni con la legge di bilancio ha deciso di cancellarlo. Così da mesi decine di migliaia di famiglie subiscono sfratti e si rivolgono ai comuni senza possibilità di essere aiutati. Oggi, il pioniere del "prima gli italiani", il ministro dell'ipocrisia Matteo Salvini, intervenendo al question time alla Camera ha confermato che il fondo non sarà rifinanziato per il 2023. Per una volta, almeno dicendo la verità e mostrandosi per quello che sono: ipocriti che governano accanendosi sui più fragili". Così in una nota Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico.

26/07/2023 - 15:43

“L’Amministrazione penitenziaria rappresenta un comparto fondamentale della Pubblica amministrazione ma la destra, nonostante il governo abbia varato ben due decreti legge su tale settore, ha sempre respinto gli emendamenti del Pd per ripristinare i tagli apportati con la scorsa Legge di Bilancio”: è quanto dichiara Federico Gianassi, capogruppo del Partito Democratico in commissione Giustizia alla Camera, sulla discussione del provvedimento denominato Pa 2.

“Mentre il ministro Nordio sottolinea l'importanza degli investimenti sul carcere e degli investimenti sulle misure alternative alla esecuzione, le significative riduzioni di spesa stanno incidendo pesantemente sulla tenuta di un sistema oggettivamente fragile, interrompendo il difficile percorso di risanamento avviato negli ultimi anni. Ancora una volta alle promesse non sono seguiti i fatti”: conclude Federico Gianassi.

24/07/2023 - 13:01

Da Giunta Solinas grande pasticcio

In Sardegna ancora un concorso a rischio di regolarità sul quale sono prevedibili strascichi amministrativi e giudiziari. Il buon senso avrebbe dovuto consigliare la Giunta Solinas a sospendere in autotutela il concorso per 40 alti dirigenti da inserire nell’organico dell’amministrazione regionale in virtù anche delle numerose segnalazioni arrivate dai diretti interessati ma anche dai sindacati e da altre organizzazioni. Diverse le anomalie burocratiche segnalate, a cominciare dal cambio di regole in corso fino alla sostituzione di tre direttori generali ai quali era stata affidata la regia del concorsone al quale hanno partecipato, ai fini di una loro stabilizzazione, alcuni dirigenti nominati ad personam dal presidente Solinas.
Invece la Giunta Solinas motu proprio, ignorando la possibilità di ricorrere ad un parere legale preventivo ed ancor più grave senza nemmeno leggere i ricorsi già presentati e senza tener conto delle diffide ricevute, ha deciso l’effettuazione del concorsone in violazione, come leggiamo dalla stampa, delle più elementari norme sulla privacy dei candidati e della possibilità da parte degli stessi di poter accedere ad una banca dati, almeno 50 giorni prima, per conoscere il pacchetto complessivo delle domande da cui avrebbero dovuto essere estrapolate quelle sorteggiate. Senza dimenticare il conflitto di interessi per alcuni dirigenti.
Un grande pasticcio di cui si sta già occupando la Procura della Repubblica visto che alcuni candidati hanno comunicato la loro volontà di trasferirvi documenti e conoscenze.
Per queste ragioni ho deciso di informare, con una interrogazione, il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e verificare le possibilità di interventi statali per impedire un excursus tormentato del concorso anche a tutela di tanti candidati che giustamente rivendicano i loro diritti.

Così Silvio Lai, deputato Pd della Commissione Bilancio della Camera.

21/07/2023 - 15:35

“Prima i ritardi incredibili ormai quasi tre mesi dall’alluvione e ancora zero dallo Stato per le terre alluvionate. Poi le risorse insufficienti inadeguate sia per gli indennizzi a imprese e famiglie al 100% come da impegni della presidente Meloni; poi una struttura centralistica con un Commissario e 60 persone che, al netto di Figliuolo, senza Regione e  reti territoriali, si sta gia inabissando in burocrazia, lentezza e danni perpetui per le terre colpite. Ora l’inimmaginabile. Dopo aver promesso e proclamato in Parlamento e al Paese intero che la struttura commissariale di Figliuolo sarebbe stata affiancata e integrata dalla nomina dei subcommissari, (i presidenti di Regione)  con una struttura tecnica di supporto e un tavolo istituzionale per la ricostruzione con Comuni e reti territoriali, indispensabili per una ricostruzione rapida e vera, e dopo aver votato tale proposta nelle commissioni Ambiente e Bilancio tra ieri notte e oggi il blitz del governo che fa saltare tutto. Riconvocano le commissioni  in tutta fretta Con la scusa che non vi era copertura sulle spese della struttura di supporto  e la fanno saltare insieme al tavolo istituzionale con i comuni. Una sorta di golpe bianco sull’alluvione, sulla ricostruzione che vuole di fatto togliere di mezzo chi conosce il territorio e  può aiutare Figliuolo, e cioè la Regione, gli Enti locali, le reti territoriali economiche e sociali dell’Emilia Romagna. Così si vuole colpire  la filiera locale della ricostruzione e con essa la sua rapidità e efficenza. Chi farà le pratiche e quali sono le strutture che dovranno smaltire decine di migliaia di richieste di famiglie e imprese e occuparsi di opere pubbliche? È un golpe bianco perché così si creeranno disagi, lentezze, burocrazie e si creerà caos sociale sul quale specularci sopra politicamente per le elezioni del 2024. Oggi è evidente ciò che il governo Meloni vuole: non la ricostruzione ma L’Emilia Romagna. Era solo una scusa la supposta mancanza di copertura finanziaria  per il tavolo istituzionale e per la struttura di supporto dato che il Pd aveva proposto che fossero senza “oneri nuovi a carico della finanza pubblica“. È evidente con lo strappo istituzionale di oggi che il governo Meloni non indossa la fascia tricolore che guarda agli  interessi e ai problemi dei cittadini e delle imprese, ma accende la fiamma tricolore per le prossime elezioni”. Lo dichiara il deputato del Pd, Andrea Gnassi.

21/07/2023 - 15:14

“La presentazione e l’approvazione da parte della destra dell’emendamento soppressivo che cancella il ruolo istituzionale degli Enti Locali dal Decreto Alluvione è una scelta politica, anche se mascherata dietro un tecnicismo parlamentare. Governo e maggioranza mettendo nel mirino e cancellando il comitato istituzionale, il tavolo che garantiva un reale coordinamento del lavoro con le istituzioni territoriali, e la partecipazione fattuale di comuni, province e unione dei comuni, sanciscono la loro volontà di comandare centralizzando ogni decisione, anziché di governare. Con una discussione seria e franca si sarebbe potuto affrontare e risolvere ogni questione realmente ‘tecnica’. Invece, nonostante il nostro emendamento fosse stato approvato in commissione Ambiente all’unanimità e avesse anche ottenuto il parere favorevole della commissione Bilancio, la destra ha scelto la via dello scontro. A pagare pegno saranno i cittadini, le imprese e gli enti locali dell’Emilia Romagna, che fino ad oggi hanno solo visto le passerelle dei ministri e della presidente del Consiglio e nulla più”.

Lo dichiarano i deputati democratici della commissione Ambiente e dell’Emilia Romagna.

 

21/07/2023 - 14:10

“Pensavamo che di fronte ad una drammatica alluvione potessero prevalere a livello istituzionale solidarietà e comunione d'intenti. Ci dobbiamo ricredere. Pur di mantenere il controllo assoluto sull'utilizzo delle risorse, peraltro insufficienti, il governo e la destra, utilizzano il grimaldello della Ragioneria per abrogare un emendamento del PD, già votato con il parere favorevole unanime della Commissione Ambiente e avvallato ieri sia dal sottosegretario Freni che dalla Commissione Bilancio. Si allargava la governance della cabina di regia del Commissario alla ricostruzione Figliuolo ai presidenti di Regione indicati come vice Commissari che si sarebbero dotati di una struttura di supporto e si istituiva in comitato interistituzionale per coinvolgere i sindaci nel processo di ricostruzione. Analogamente a quanto si è già fatto con successo dopo il sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. Niente di tutto questo sarà possibile perché il Governo e la maggioranza hanno voluto dare l’ennesimo schiaffo al buon senso e ai territori colpiti dall’alluvione.

Al governo hanno deciso di comportarsi come i sciacalli che approfittano delle altrui sventure per tenersi stretto il malloppo e la sua gestione, nella becera logica degli interessi politici. Ci auguriamo che non ci sia la velata complicità anche del Generale Figliuolo perché se fosse così saremmo in presenza di una grave ingerenza sul Parlamento da parte di un organismo commissariale di nomina governativa”.
Lo dichiara il deputato del PD Stefano Vaccari

20/07/2023 - 20:57

Stiamo assistendo a una forzatura inaccettabile in Commissione sul decreto Alluvioni. Il Governo pretende di cancellare un emendamento del Pd su cui aveva dato poche ore prima parere favorevole in Commissione Bilancio e che è stato approvato all’unanimità sul ruolo dei subcommissari Presidenti di Regione e dei comitati istituzionali dei sindaci, nascondendosi dietro un improvviso cambio di parere della Ragioneria dello Stato.  L’ennesimo pasticcio di un Governo e di una maggioranza pronti a ogni forzatura e accecati solo dalla volontà di fare del post alluvione una battaglia politica, mortificando una filiera istituzionale e un territorio che chiede invece serietà e velocità per far partire la ricostruzione.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

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