“L’approvazione della proroga agli incentivi fiscali alle imprese per i beni consegnati fino a settembre 2023, ma già prenotati entro il 31 dicembre 2022, contenuta nel nostro emendamento alla Legge di bilancio, è un successo importante e molto atteso soprattutto dal settore manifatturiero italiano. Si tratta di un segnale in contro tendenza, all’interno di una manovra in cui però troviamo ben poco per continuare la crescita di un Sistema Italia colpito dalla crisi pandemica prima, dalla penuria di materie prime e semilavorati poi e, infine, dalla crescita esponenziale dei prezzi energetici. Tre fattori di frenata che hanno poi provocato a cascata in tutti i comparti e nelle filiere di settore strozzature negli approvvigionamenti in particolar modo per le aziende produttrici di beni strumentali proprio per la stessa attività d’impresa. Questa proroga all’accesso degli incentivi fiscali, nati con il Piano Industria 4.0 e oggi rientrati nel Transizione 4.0, è certamente una boccata di ossigeno per migliaia di aziende ed è collegata a un altro successo del lavoro parlamentare del Partito democratico, quello per fra approvare il nostro pacchetto di interventi per il Sud, completamente dimenticato dal governo e maggioranza di destra. Certo resta l’amaro in bocca per una Legge di bilancio che resta purtroppo un’occasione sprecata”.
Così la deputata dem della commissione Attività produttive, Michela Di Biase.
“Sul fronte lavoro questa Legge di Bilancio è certamente iniqua e deludente. Per rispondere in maniera forte e determinata all’emergenza salari e stipendi, fermi da anni e sempre più erosi dall’inflazione, avevamo chiesto al governo e alla maggioranza di destra, con un nostro specifico emendamento, di aumentare le risorse per il taglio del cuneo fiscale con 6 miliardi di euro per il 2023 destinati alla platea dei lavoratori dipendenti con redditi fino a 35mila euro annui. Questa scelta avrebbe avuto un effetto molto pesante sulle buste paga. Grazie alla battaglia parlamentare del Pd e alla conseguente riformulazione della nostra proposta, la destra ha dato almeno un primo timido segnale di apertura, con il taglio di tre punti del cuneo per i redditi fino a 25mila euro e di 2 punti per i redditi tra i 25mila e i 35mila. Poca roba dopo le mirabolanti promesse della campagna elettorale, restando sostanzialmente sorda alle richieste che giungevano anche dalle parti sociali”.
Così il deputato dem della commissione Bilancio della Camera, Silvio Lai.
“Buona notizia l’approvazione da parte della commissione Bilancio, di un nostro emendamento a mia prima firma, che prevede, in via eccezionale e limitatamente all’anno 2023, da parte degli enti locali, la possibilità di approvare il bilancio di previsione con l’applicazione della quota libera dell’avanzo, accertato con l’approvazione del rendiconto 2022. Il termine per l’approvazione del bilancio di previsione per il 2023 è differito al 30 aprile 2023. Resta la valutazione fortemente negativa su questa manovra, ma grazie al lavoro di squadra del Gruppo del Pd alla Camera siamo riusciti ad evitare che ci fossero maggiori conseguenze negative per il Paese. Con questo emendamento diamo un po’ di respiro a tutti quei Comuni che aspettavano un sostegno concreto da parte del governo Meloni ma sono stati totalmente ignorati”. Lo dichiara la deputata dem Silvia Roggiani, della commissione Bilancio della Camera.
Dichiarazione di Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali
“In una manovra iniqua, ingiusta, che si accanisce sulle persone più deboli, siamo riusciti ad approvare una misura in totale controtendenza di cui sono particolarmente orgoglioso: il reddito alimentare”. Così Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali e primo firmatario dell’emendamento che ha introdotto nella legge di bilancio il reddito alimentare.
“600mila bambini, 3 milioni di italiani sono così poveri da dover ricorrere a mense o pacchi alimentari. E di fronte di questa tragedia, vi sono 200mila tonnellate di cibo che viene buttato nell’immondizia perché invenduto o perché non più utile al mercato. Questa norma permetterà, in collaborazione con comuni e terzo settore, di non sprecare cibo e farlo avere a chi ne ha bisogno. Ci siamo battuti con forza per introdurre norme a favore delle persone più bisognose in una manovra che si accanisce contro di loro”. Ha concluso Furfaro.
Dichiarazione di Debora Serracchiani, capogruppo Pd e Ubaldo Pagano capogruppo Pd commissione Bilancio
Il governo ha accolto, riformulandolo, l’emendamento del Pd che incrementa a 15mila euro la prestazione riconosciuta ai malati di mesotelioma (causato dal contatto con amianto) per esposizione familiare o ambientale e incrementa del 17 per cento la prestazione aggiuntiva per i percettori erogata per patologia absesto- correlata. Un segnale importante per coloro che soffrono e hanno bisogno di cure .
“Governo e maggioranza dicono no alle opere compensative per Piombino, che erano già state previste per legge contestualmente alla realizzazione del rigassificatore. L’emendamento che prevedeva norme e risorse specifiche per promuovere il rilancio economico, occupazionale, sociale, ambientale, infrastrutturale e culturale del territorio è stato infatti respinto dalla commissione Bilancio di Montecitorio”. Lo dichiara Simona Bonafè, vicepresidente del Gruppo Pd della Camera
e prima firmataria della proposta emendativa alla Manovra 2023.
“Gli interventi - sottolinea l’esponente dem - previsti dall’emendamenti avrebbero riguardato la messa in sicurezza del porto, la bonifica delle aree industriali presenti, lo sviluppo di impianti di fonti rinnovabili, l’ammodernamento delle infrastrutture viarie, la valorizzazione delle aree archeologiche della zona e la realizzazione di un gasdotto per metanizzare l’Isola d’Elba. Altre misure specifiche prevedevano l’istituzione di una Zona logistica semplificata (Zlg) per promuovere nuovi investimenti nell’area portuale, ulteriori stanziamenti per la reindustrializzazione per l’area di crisi industriale complessa di Piombino ed una riduzione del 50 per cento per le bollette di famiglie ed imprese”.
“Il rigassificatore - conclude Bonafè - sarà fondamentale per la sicurezza energetica della Toscana e del Paese ma andavano previste subito opere compensative per un territorio già in grave crisi dal punto di vista economico ed occupazionale. La chiusura da parte del governo su questi temi è francamente inaccettabile, il Partito Democratico continuerà comunque a sostenere la necessità di garantire risorse adeguate e realizzare bonifiche ed opere per rilanciare l’area di Piombino”.
L'emendamento sullo scudo penale non sarà presentato in sede di legge di bilancio. Una vittoria del PD che ha impedito il colpo di spugna per alcuni reati tributari. Ora nell'interesse del Paese si voti la manovra accogliendo le proposte migliorative presentate dai democratici e dalle opposizioni.
Così Silvio Lai, deputato del PD della Commissione Bilancio della Camera.
“La Legge di Bilancio è la debacle del governo Meloni. Nessuna promessa elettorale, dall’aumento delle pensioni minime a 1000 euro alla flat tax per tutti, è stata mantenuta e i continui litigi tra i partiti di maggioranza stanno bloccando da giorni i lavori di Commissione, rendendo sempre più reale il rischio di esercizio provvisorio. E’ stato dato spazio soltanto ai Pos e ai condoni, mentre temi decisivi per famiglie e imprese come lavoro, sanità e scuola sono stati penalizzati. Il Pd fino ad ora ha mantenuto un atteggiamento serio e responsabile ma questa destra si sta dimostrando palesemente incapace di governare il paese”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd in Commissione Lavoro sulla discussione della Legge di Bilancio a Montecitorio.
La manovra di bilancio non sta dando nessuna risposta ai comuni. L' Anci sta chiedendo un incontro urgente al governo. Lo fanno sindaci di tutte le parti politiche. Il governo deve dare risposte. Se si colpiscono gli enti locali si fa male al Paese.
Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato del Pd.
Sotto gli occhi di tutti si scaricano tensioni di maggioranza sui lavori della Camera, emendamenti del governo riscrivono la manovra quasi completamente, cosa mai successa. Non hanno un accordo politico sui temi di fondo e colpiscono il ruolo delle opposizioni senza rispetto. Siamo di nuovo al punto di partenza, dopo giorni. Nella sostanza la manovra è piena di tagli su sanità, scuola, pensioni e si aggiunge l’ipotesi di estinzione del reato di evasione pagando, uno scudo penale fiscale. Alla faccia della giustizia civile e sociale! Si configura, con altri provvedimenti come i condoni, la Flat tax, il tetto di esenzione al Pos, il tetto alzato ai pagamenti in contanti, una manovra di bilancio per il reddito da evasione.
Così Virginio Merola, capogruppo PD in commissione Finanze della Camera.
Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio
E’ del tutto evidente che la maggioranza ha perso il controllo della situazione e si rischia seriamente l’esercizio provvisorio. Sicuramente, se governo e relatori si azzardano a proporre forme di scudo penale per reati tributari siamo pronti alla sollevazione in commissione. Ancor più se serve per barattare la volontà di qualche amico di cordata. Diciamo basta a qualsiasi forma di condono, basta favorire gli evasori, basta aiutare dei criminali. A costo di occupare l’aula della commissione siamo pronti alle barricate per impedire ulteriori scempi.
“Destra allo sbando. La legge di bilancio è ancora al palo e nessun emendamento è stato votato in commissione. Per di più il governo annuncia nuove proposte assolutamente irricevibili come lo scudo penale. Di contro mancano nella manovra misure importanti per il Paese come più fondi per la sanità pubblica, la perequazione delle pensioni, risorse per la scuola e un vero taglio del cuneo fiscale a tutela di lavoratori e imprese. L'incapacità del governo è chiara. Noi abbiamo a cuore gli interessi delle persone”.
Così Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera.
Ad oggi non si è votato un solo emendamento
L’appello alla responsabilità di Lollobrigida è rivolto alla sua maggioranza perché dopo sei giorni di discussione non si introducano all’ultimo momento, tramite i relatori, argomenti divisivi come il salvacalcio o norme sulla giustizia. Non si introducono il 20 dicembre cose nuove, non condivise né urgenti mai viste prima. E poi dopo aver ridotto le pensioni per coprire le bollette come dicono, come si fa a regalare 800 milioni a società quotate in borsa? Ecco, ci uniamo all’appello alla responsabilità del centrodestra o per lo meno alla verità. Se mettono la fiducia è per riparare ai ritardi di chi ad oggi non ha approvato un solo emendamento.
Così Silvio Lai, deputato del PD in commissione Bilancio della Camera.
“Meno male che avevano detto che erano pronti in campagna elettorale, pensa se non lo fossero stati! Questa è una legge di Bilancio iniqua ed inadeguata. Una manovra complessivamente da 35 miliardi di euro di cui 21 sono la proroga di misure precedenti, per quanto riguarda principalmente il contrasto al caro-bollette. Questa è una manovra di destra, che dà dei segnali inutilmente brutali sul reddito di cittadinanza colpevolizzando di fatto i poveri; fortuna che l’Europa li ha costretti ad un clamoroso dietrofront sull’obbligo del Pos fino a 60 euro, obbligo che il Governo voleva togliere. La destra fatica, ci sono al momento centinaia di emendamenti accantonati, non si sa quando finiremo e quando il provvedimento andrà in Aula. E giungono voci molto preoccupanti su un ulteriore pacchetto di misure che il Governo vorrebbe inserire legato alla depenalizzazione per reati fiscali. Questa è una strada inaccettabile che troverà tutta la nostra contrarietà”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Immagina, Federico Fornaro, dell’Ufficio di presidenza del gruppo Pd-Idp.
A proposito del processo costituente del nuovo Pd ha aggiunto:
“Occorre recuperare la parte di società da noi persa e che ci vede come estranei. Il come riuscire in questa impresa dovrebbe essere la risposta che dovremmo dare come comunità politica in questo congresso costituente. La destra non ha sfondato nel Paese in termini di voti assoluti. Abbiamo una massa di persone che ormai vede male la politica in generale, che ci considera tutti uguali, inaffidabili e inutili, e questo è pericoloso per la nostra democrazia. Noi dobbiamo provare a recuperare questi elettori delusi e arrabbiati, recuperare insomma l’identità forte e attrattiva di una sinistra democratica e plurale che lotta per ridurre le diseguaglianze e le ingiustizie”.
Appoggiamo richiesta Anci
Dichiarazione di Ubaldo Pagano, deputato Pd
Il governo e la presidente del Consiglio farebbero bene ad ascoltare le proposte dei comuni che ancora in queste ore hanno chiesto un incontro . L’Anci, come ogni anno, ha presentato una serie di emendamenti alla legge di Bilancio e non possiamo che sostenere la richiesta di un confronto nel merito di queste proposte. Viceversa, sarebbe davvero irresponsabile non valutare quanto hanno da dire i comuni italiani .