“L’Istat smentisce clamorosamente la propaganda del governo Meloni. Dopo mesi di annunci trionfali, le previsioni di crescita sono state dimezzate, confermando il fallimento della destra. Nonostante il PNRR e il calo dei tassi, le politiche del governo lasciano l’Italia senza investimenti e senza crescita. Tagliare fondi a comuni e regioni significa colpire duramente servizi essenziali come trasporti, scuola e welfare. L'obiettivo della destra è chiaro: smantellare il welfare pubblico, colpendo pilastri essenziali come sanità, istruzione e ricerca. A questo si aggiunge il caos nelle politiche industriali: il Governo ha definanziato sistematicamente tutti gli strumenti di crescita. Taglia l’80% delle risorse all'automotive, estende a tutti la web tax danneggiando le piccole e medie imprese e le start up, non fa nulla sugli accordi per l'innovazione e per i contratti di sviluppo e niente sul fondo di garanzia per le PMI. Al posto di investimenti strategici per il lavoro e la transizione ecologica il governo preferisce politiche di corto respiro e condoni per i soliti privilegiati. Tutto il contrario di quello di cui l’Italia avrebbe bisogno”.
Così Silvia Roggiani, deputata Pd in Commissione bilancio.
“La precettazione dei lavoratori del trasporto pubblico, annunciata dal ministro Salvini, sarebbe la beffa dopo il danno e un enorme atto di arroganza. Salvini e li governo non hanno tutelato il trasporto pubblico locale trascurando investimenti essenziali e negandoli ancora in Legge di bilancio. Sono scelte che colpiscono lavoratori e viaggiatori. Servono due miliardi, c’è poco da precettare. Bisogna investire. Bisogna tutelare la sicurezza del personale che è a rischio e garantire il servizio per i cittadini e per i turisti”. Lo ha detto il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, durante il convegno “Il sistema dei trasporti alla vigilia del Giubileo” organizzato da Uiltrasporti.
“Il governo deve intervenire per sostenere il settore della moda, le imprese ed i lavoratori coinvolti. Bene il voto unanime di tutta l’Aula di Montecitorio con cui il Parlamento ha dato mandato all’esecutivo di stanziare risorse e varare norme per scongiurare una crisi irreversibile”. Lo dichiara la vicepresidente dei deputati Pd, Simona Bonafè, sull’ordine del giorno a sua prima firma al Decreto Fiscale approvato alla Camera.
“Le richieste arrivate dalle associazioni di categoria e dai sindacati nel corso della riunione svolta la settimana scorsa in Regione Toscana sono state condivise dagli enti locali e da tutte le forze politiche. Si tratta di interventi che vanno dall’attivazione della cassa integrazione straordinaria per le imprese fino a 15 lavoratori anche per l’anno 2025; l’erogazione di contributi a fondo perduto a favore delle imprese che hanno registrato un consistente calo di fatturato rispetto al 2023; l’introduzione di incentivi per gli investimenti delle aziende in ricerca, sviluppo, innovazione, riqualificazione del personale, transizione ecologica e transizione digitale; la sospensione per le imprese dei versamenti delle imposte per tutto il 2025 senza applicazione di sanzioni ed interessi; il blocco dei pagamenti delle rate dei mutui. Non servono bandierine politiche ma misure concrete a partire dalla Legge di Bilancio e il Decreto Pnrr attualmente in discussione a Montecitorio”, conclude Simona Bonafè.
“Il Parlamento ha approvato un ordine del giorno del Partito Democratico a mia prima firma in cui il governo si impegna a prorogare di un anno l’entrata in vigore del regime IVA esteso agli Enti del Terzo Settore. Ora ci aspettiamo il parere favorevole anche al nostro emendamento alla legge di bilancio in modo da rendere da subito operativo l’impegno. Poi, servirà intervenire normativamente, discutendo con l’Europa, per escludere definitivamente dal campo di applicazione dell’IVA gli enti del Terzo Settore. Stiamo parlando di 360mila associazioni e 120mila enti, un mondo che conta oltre 5 milioni di persone che ogni giorno fanno volontariato e solidarietà nel nostro Paese. Hanno bisogno di sostegno, non di complicazioni. La proroga aiuta a prendere tempo, ma è un tema che va risolto al più presto e in modo definitivo. Perché sono un pezzo fondamentale del nostro Paese, che non fa business, ma si prende cura dell’Italia più profonda e più fragile”.
Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale Pd.
Pacchetto di emendamenti per far sentire voce delle comunità
“Questa Legge di Bilancio oltre a tagliare risorse, è particolarmente punitiva con gli italiani all’estero, a partire dalla misura che blocca la rivalutazione delle pensioni per i soli pensionati residenti all'estero. Come ogni anno, continuiamo a portare avanti le istanze delle nostre comunità attraverso precisi emendamenti alla manovra: la soppressione del blocco sulla rivalutazione delle pensioni, il rinnovo una tantum dei passaporti per gli ultra 70enni in modo da snellire il lavoro dei Consolati, l'aumento dei finanziamenti per i Comites/Cgie, il riadeguamento dei salari per i contrattisti dei Consolati e dell'Ice, l'incremento del finanziamento per i consolati onorari, il finanziamento delle Camere di Commercio all'estero, la possibilità di iscriversi al servizio sanitario nazionale per i residenti Aire extra-Ue, la promozione della lingua e cultura italiana nel mondo. Siamo l'unica forza politica che ha segnalato emendamenti per gli italiani all'estero e li porta in discussione in commissione Bilancio. La nostra vicinanza alle comunità all'estero si riflette nella nostra azione in Parlamento, e anche quest'anno nell'esame della Legge di Bilancio in Parlamento faremo sentire forte la voce di queste comunità”.Così il deputato democratico eletto nella Ripartizione Nord e Centro America, Christian Di Sanzo, intervenendo eletto nella Ripartizione Nord e Centro America, intervenendo alla conferenza stampa del Pd sugli emendamenti in Legge di Bilancio per gli italiani all'estero.
“Un pacchetto di emendamenti - ha aggiunto - che ho portato avanti insieme ai colleghi del Pd eletti all'estero, Toni Ricciardi, Fabio Porta e Nicola Care', grazie al fatto che il Partito Democratico è l'unica forza davvero organizzata che rappresenta in Parlamento tutte le Ripartizioni della Circoscrizione Estero”.
“Il Decreto Fiscale sul quale il governo ha posto l’ennesima fiducia di questa legislatura doveva essere la certificazione di un grande successo della destra sull’abbassamento permanente delle tasse. Invece è stato un esercizio di illusionismo finito male, sugli scogli. Così come sugli scogli si sono infranti i proclami di compattezza e unità di una maggioranza che inizia a rivelarsi per quello che è. Un insieme unito solo dalla colla del potere e disunito su tutto. Questo decreto non si ricorderà per l’impraticabile abbassamento delle aliquote Irpef, ma solo per gli incidenti di percorso di maggioranza”.
Così il deputato democratico della commissione Bilancio, Silvio Lai, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo alla fiducia posta dal governo al Decreto Fiscale.
“La destra - ha aggiunto - può raccontare di 500mila ore di lavoro in più nel mese di settembre, ma sono poco più di 3000 persone a tempo pieno di cui non sanno le motivazioni. Può annunciare, con sprezzo del ridicolo, che siamo la locomotiva d’Europa o che il Mezzogiorno cresce più del Nord o dei successi nel contrasto all’immigrazione clandestina. Può raccontare che la coperta è corta, ma è stata la maggioranza ad accorciarla miliardo dopo miliardo con condoni ed errori. A parte la natura minoritaria revanscista e predatoria, non esiste nelle sue politiche un’idea di sviluppo e crescita del Paese intero, basta vedere come ha ridotto le politiche industriali e di sviluppo: al niente. Un’idea - ha concluso - di coesione complessiva, un progetto in cui si possa riconoscere un popolo intero non c’è e, è evidente, non ci sarà”.
Pd unico gruppo parlamentare che ha segnalato emendamenti, parlamento converga
"Il Governo Meloni ha tradito tutte le promesse fatte agli italiani all'estero. Per il Partito democratico è una battaglia fondamentale che faremo nella legge di Bilancio sostenendo gli emendamenti che abbiamo presentato e segnalato a partire da quello sulla rivalutazione dell'indicizzazione delle pensioni. Siamo l'unico gruppo parlamentare a pensare agli italiani all'estero, oltre 6 milioni di concittadini, la cosiddetta 21esima regione italiana". Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, in apertura della conferenza stampa del Pd sulla presentazione del pacchetto di emendamenti alla legge di Bilancio sugli italiani residenti all'estero.
"Gli emendamenti riguardano principalmente la richiesta di soppressione del blocco rivalutazione dell'indicizzazione per i pensionati che vivono all'estero. Stiamo parlando di 8 milioni di euro, uno scippo vero e proprio, che si spalmerà fino al 2034. Un italiano all'estero che prende mille euro al mese, dal 2026 perderà ogni mese 50 euro, oltre all'eccedenza dell'anno. È un atto gravissimo", ha spiegato Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera ed eletto all'estero nella circoscrizione Europa.
Gli altri emendamenti segnalati – hanno aggiunto i deputati Pd eletti all’estero Porta, Carè, Di Sanzo riguardano il rinnovo dei passaporti, sul modello spagnolo - che funziona benissimo e che prevede il rinnovo una tantum per gli over 70enni. Un modo per snellire il sistema dell'emissione dei passaporti del 30/35% dei siti consolari con risparmi economici e vantaggi evidenti per i nostri concittadini. Inoltre – aggiungono- proponiamo per i frontalieri un ampliamento dello smart working dal 25% al 40% come prassi consolidata in Europa negli altri Paesi ed è un emendamento a costo zero per lo Stato. Ed ancora il supporto attraverso uno stanziamento di 500.000 euro sia nel 2025 che nel 2026 per il contributo alle spese di funzionamento del CGIE e dei COMITES, due organismi rappresentativi della collettività italiana all'estero. "Non era mai capitato – ha concluso il responsabile Pd italiani nel mondo, Luciano Vecchi - di vedere una legge di bilancio punitiva per gli italiani all'estero. Tutto questo accade solo perché i partiti che sostengono questo Governo non godono di ottima salute all'estero".
Oggi conferenza stampa alla camera, ore 11.30 – Sala Berlinguer
“Oggi alle ore 11.30 nella sala Berlinguer della Camera dei Deputati (via degli uffici del vicario n. 21, terzo piano) la capogruppo del Pd Chiara Braga, insieme ai deputati e senatori democratici eletti all’estero, terrà una conferenza stampa per presentare le proposte e il pacchetto di emendamenti alla manovra di bilancio per gli italiani residenti all’estero. Saranno presenti: il Responsabile del dipartimento italiani nel mondo del PD, Luciano Vecchi, e i parlamentari, Nicola Carè, Andrea Crisanti, Christian Di Sanzo, Francesco Giacobbe, Francesca La Marca, Fabio Porta, Toni Ricciardi.
Domani conferenza stampa alla camera, ore 11.30 – Sala Berlinguer
“Domani alle ore 11.30 nella sala Berlinguer della Camera dei Deputati (via degli uffici del vicario n. 21, terzo piano) la capogruppo del Pd Chiara Braga, insieme ai deputati e senatori democratici eletti all’estero, terrà una conferenza stampa per presentare le proposte e il pacchetto di emendamenti alla manovra di bilancio per gli italiani residenti all’estero. Saranno presenti: il Responsabile del dipartimento italiani nel mondo del PD, Luciano Vecchi, e i parlamentari, Nicola Carè, Andrea Crisanti, Christian Di Sanzo, Francesco Giacobbe, Francesca La Marca, Fabio Porta, Toni Ricciardi.
Nuova inchiesta Report dimostra sua insensibilità per lavoratori
“Dopo l’ennesima inchiesta di Report, mi domando come una ministra - che contratta il dimezzamento dello stipendio dei propri dipendenti a parità di ore lavorate - possa essere ritenuta attenta alle condizioni dei lavoratori italiani, soprattutto in un settore delicato come quello del turismo. Tant’è che anche in questa legge di bilancio non ha esitato a spingere per la liberalizzazione del lavoro notturno in quel settore, scaricando i costi sulla fiscalità generale. Chi ha l’onore di giurare sulla Costituzione dovrebbe sempre avere come bussola la funzione sociale dell’impresa. Daniela Santanchè non perde occasione per confermare la sua totale insensibilità nei confronti di chi vive del proprio lavoro, come dimostrano oltretutto le inchieste che la riguardano dove avrebbe usufruito della cassa Covid continuando a far lavorare i dipendenti di Visibilia. Il suo rifiuto di farsi da parte davanti a situazioni sempre più gravi e’ inquietante”.
Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.
“Con il via libera del Cipess, convocato d’urgenza e in gran segreto, si completa il piano orchestrato dalla Lega e da Salvini per finanziare il Ponte sullo Stretto. Tre miliardi in più, da 11,6 a 14,7, interamente a scapito del Sud e di ogni altra infrastruttura di cui avrebbe bisogno il territorio meridionale, visto che la maggior parte dei fondi è stata dirottata sul FSC invece che a carico del bilancio dello Stato. Una vergogna di chiaro stampo leghista: prima decidono da soli cos’è meglio per tutto il Mezzogiorno e poi gli addebitano il conto da pagare. Tutto con la compiacenza del “bravissimo” Fitto.”
Così Ubaldo Pagano, Capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.
"Che bella l'Italia che non piega la testa.
Che bella l'Italia che dice no a una legge di bilancio che rende gli ultimi sempre più ultimi, che colpisce scuola e sanità, che non mette un solo euro per sostenere chi non può più permettersi di pagare un affitto, che non fa nulla contro i salari da fame.
Insegnanti, medici, infermieri, operai. Il Paese reale, presidente Meloni, è qui. Nella piazza di Bologna, nelle strade di Roma, Milano, Napoli e di tutta Italia.
Nonostante i ricatti e nonostante un ministro che precetta gli scioperi ma mai i ritardi dei trasporti di cui dovrebbe occuparsi.
Continueremo a batterci in Parlamento, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, contro questa legge di bilancio ingiusta e iniqua” così sui social il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico Marco Furfaro.
"Oggi sono scesa in piazza a Genova al fianco dei lavoratori e dei sindacati per contrastare la manovra del governo. Una legge di bilancio iniqua che non sostiene il lavoro e la crescita dei salari, fermi da troppo tempo, e che non si fa carico di risolvere la situazione drammatica della sanità pubblica, anzi accelera sulla sua privatizzazione.
In questo scenario preoccupante, il Governo calpesta anche il diritto di sciopero con un utilizzo disinvolto delle precettazioni da parte del Ministro Salvini che spende il suo tempo non per mettere mano all'incresciosa situazione in cui versa il trasporto ferroviario o per sostenere il trasporto pubblico locale, ma per calpestare i diritti dei lavoratori.
Per contrastare l'attacco frontale del lavoro e per chiedere politiche eque che contrastino il lavoro povero e precario e che tutelino con risorse adeguate la sanità universale, la mobilità pubblica, che promuovano una rivalutazione delle pensioni reale, oggi sono scesa in piazza con i lavoratori".
Valentina Ghio vicepresidente Gruppo PD alla Camera e componente Commissione Trasporti che a Genova ha partecipato allo sciopero generale indetto dai sindacati.
Contro i tagli alla sanità, alla scuola, ai trasporti. Oggi in piazza a Como con Cgil e Uil a manifestare contro una pessima legge di bilancio.
Vicino ai lavoratori e ai pensionati che più di altri pagano le scelte scellerate del governo. Non hanno mantenuto la promessa elettorale di rivedere la legge Fornero e hanno reso inapplicabili le altre agevolazioni come opzione donna. Non un euro in più per abbattere le liste d’attesa nella sanità pubblica e solo favori a quella privata, tagli a scuola e università e niente per la crescita e lo sviluppo. E così sempre più giovani lasciano il paese e fanno sempre meno figli. E sulle donne continua a pesare il carico del lavoro di cura e l’assenza di servizi. Intanto litigano, si fanno ripicche e vanno avanti solo a colpi di fiducia. Perché li tiene insieme l’occupazione del potere ma niente che interessi veramente i cittadini.
Ascoltino la voce di chi oggi ha scioperato, esercitando un diritto fondamentale che la destra ha messo sotto attacco. Lo facciano da subito votando gli emendamenti delle opposizioni su sanità, salario minimo, congedi paritari e conversione dell’industria a partire dal settore automotive.
Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"La cronica carenza idrica in Sicilia si sta trasformando in alcune zone in una vera e propria emergenza sociale e sanitaria. Tra pochi giorni in provincia di Enna mancherà l'acqua ma Regione e Governo stanno ancora una volta sottovalutando colpevolmente la situazione. La protesta dei sindaci del territorio è necessaria e sacrosanta: a loro ed alle loro comunità va tutto il nostro sostegno mentre è vergognoso che tali istituzioni vengano derise invece di essere ascoltate e supportate, soprattutto in questa fase critica": è quanto dichiara la deputata PD Maria Stefania Marino sulla manifestazione di alcuni sindaci della provincia di Enna svolta nella sede della Protezione civile di Palermo.
"Nella Legge di Bilancio che la Camera voterà nei prossimi giorni vanno quindi inserite norme e risorse per contrastare la siccità. L'emendamento PD a mia prima firma, che istituisce un tavolo tecnico presso il Ministero per la protezione civile per varare misure urgenti per contrastare la crisi idrica in Sicilia, rappresenta un primo significativo segnale e va approvato. Ulteriori ritardi potrebbero avere conseguenze catastrofiche per la popolazione": conclude Maria Stefania Marino.