07/08/2024 - 13:20

“La destra sconfessa il Dap e dice ancora No alle risorse necessarie per risolvere i gravissimi problemi al carcere di Sollicciano. I lavori per garantire condizioni di vita dignitose a detenuti e lavoratori, iniziati nel 2023 e subito interrotti, non potranno essere quindi completati”

Così il deputato e segretario Dem della Toscana, Emiliano Fossi, sul suo ordine del giorno al Decreto Carceri respinto dalla Camera.

“Nonostante la Commissione ispettiva del Dipartimento di Polizia Penitenziaria abbia visitato la struttura nei giorni scorsi e sottolineato la ‘necessità di un intervento straordinario per ristrutturare il penitenziario definito non solo letteralmente molto fatiscente, ma anche in uno stato di incuria e abbandono’, il governo Meloni si è opposto allo stanziamento di finanziamenti straordinari confermando nei fatti che questo decreto sia soltanto una inutile scatola vuota”: conclude Emiliano Fossi.

07/08/2024 - 13:13

La Casa Circondariale di Modena potrebbe ricevere adeguate risorse per fronteggiare le criticità strutturali. La decisione è conseguente dell’approvazione all'unanimità di un ordine del giorno al decreto Carceri presentato dal deputato del Pd e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari. Ulteriori misure potrebbero riguardare ulteriori criticità del carcere di Modena: dal sovraffollamento al rafforzamento del personale di servizio, alla realizzazione di interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’istituto penitenziario.

“Anche a fronte dell’approvazione dell’ordine del giorno - spiega Stefano Vaccari - che fa seguito anche ad una interrogazione presentata insieme alla collega Maria Cecilia Guerra, non posso non esprimere un giudizio negativo sul Decreto Carceri che evita accuratamente di affrontare sistematicamente le problematiche in atto e conosciute da tempo, a cominciare dal dramma dei suicidi che aumentano a dismisura e che hanno raggiunto il numero record di 64 dall’inizio dell’anno. Un suicidio ogni tre giorni. Di fronte a questo dramma - conclude il deputato democratico - il decreto è solo fuffa e a nulla sono valsi gli appelli di sindacati, operatori, mondo sociale ed ecclesiastico, ed autorevolmente anche dal Presidente Sergio Mattarella e dal presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi, perché ben altre fossero le misure da adottare per riportare in una situazione di dignità le carceri italiane e per consentire ai detenuti di poter vivere il periodo della pena al fine di ritrovare quell’equilibrio precedentemente perduto e poter di nuovo riaffrontare, in maniera diversa, il corso della vita”.

07/08/2024 - 13:05

Approvato ordine del giorno Pd, Lai, Gianassi, Serracchiani

“Il Parlamento ha impegnato il Governo a confermare l’attuale destinazione ai soli detenuti adulti l’istituto penitenziario di Lanusei e a stanziare adeguate risorse, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, per continuare a ridurre il sovraffollamento, per proseguire nel rafforzamento del personale di servizio e per realizzare gli interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’istituto penitenziario”.

Questo il dispositivo approvato all’unanimità alla Camera di cui dà notizia il deputato Pp della Sardegna, Silvio Lai, primo firmatario di un ordine del giorno al decreto carceri firmato anche dal capogruppo in commissione Giustizia, Federico Gianassi, e dalla responsabile nazionale Giustizia, Debora Serracchiani.

“Il Carcere di Lanusei - spiega Lai - è assolutamente inadeguato ad accogliere giovani detenuti e che venisse preso in considerazione per una nuova ‘Guantanamo’ per giovani ritenuti ‘difficili’ era fatto molto grave per un istituto che non è in condizioni di accoglienza adeguate anche solo per i detenuti adulti, come riconosciuto anche dalla riformulazione richiesta dal governo, che impegna a manutenere e ristrutturare il carcere ogliastrino. Confidiamo che sia messa la parola fine alla ipotesi di destinazione ai minori e che si lavori per dare al sistema penitenziario sardo nel suo insieme un assetto adeguato in termini di personale addetto e di supporto sanitario come di possibilità di accesso alle pene alternative, ancora troppo inaccessibili. Sulla Sardegna vanno accesi i riflettori posto che di 61 suicidi avvenuti al 31 luglio ben 4 sono avvenuti nelle carceri di Sassari e Cagliari, due ognuno, tra cui un giovane cagliaritano di 32 anni che non ha superato la prima notte e si è tolto la vita alla vigilia di Pasqua. E i suicidi - conclude - sono un campanello d’allarme anche per la polizia penitenziaria dove il tasso di suicidi è doppio di quello della popolazione generale, segno evidente di una sofferenza di un sistema in grado di accogliere 47.000 persone che negli ultimi due anni è passato da 54.000 a 61.500 detenuti, con enormi carenze di personale”.

07/08/2024 - 13:04

"Stiamo sentendo parole così gravi nell'aula di Montecitorio, mentre si vota un decreto su un tema importante come quello delle carceri, che non possiamo che stigmatizzare. L'onorevole Matone della Lega, per difendere la proposta del suo partito che vuole mettere in galera le donne incinte o con figli fino a un anno che commettono un reato, ha fornito motivazioni a sfondo razziale facendo riferimento alle donne Rom, a cui è rivolta la norma. Inoltre l'on. Matone ha detto che l’opposizione dovrebbe andarci a visitare i campi Rom, realtà che alcuni di noi conoscono bene avendo lavorato per trovare soluzioni: non si chiudono i campi senza alternative abitative dignitose, solo per assecondare i peggiori istinti razzisti. E alludere, come fatto dall’on. Matone, ad un "tacco 12" con cui si sarebbe andate nei campi ha un sottotesto patriarcale e paternalistico che davvero non può essere ascoltato in Parlamento.
Grave, poi, che il governo abbia ritirato il parere favorevole all'ordine del giorno del collega Lacarra sulla permanenza in carcere dei figli piccoli con le loro madri, perché il collega non ha accettato la sottoscrizione dell'on. Matone. Una firma in netta contraddizione con quanto richiesto nell’odg. Ritirare il parere favorevole è stata una forma di ritorsione del governo nei confronti delle opposizioni. Diciamo che in pochi minuti è accaduto tutto il peggio". Lo ha dichiarato, intervenendo nel dibattito in aula, Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

07/08/2024 - 13:00

"Oggi la maggioranza ha dato parere contrario e bocciato un ordine del giorno che chiedeva al governo di intervenire per sanare la situazione di crisi della Casa Circondariale di Prato. Evidentemente la situazione di difficoltà del personale, la mancanza di ruoli apicali tra cui il comandante, le blatte e le cimici nei materassi, le celle senza docce o senz'acqua, la mancanza di carta igienica, le temperature roventi, non sono abbastanza per il governo che considera Prato evidentemente una città di serie b. Grave poi l'ipocrisia delle parlamentari del territorio, che continuano a parlare dell'attenzione del governo, quando poi in pratica non c'è niente e il carcere - in particolare personale e detenuti - sono lasciati in balia di loro stessi. D'altronde, quando una parlamentare della maggioranza parla di "un carcere tenuto bene", la dice lunga sul grado di consapevolezza della città che ha la destra. Evitino però di prendere in giro il territorio, perché riguarda persone in carne ed ossa non privilegiati della politica come noi". Così in una nota Marco Furfaro, deputato toscano e membro della segreteria nazionale del PD.

05/08/2024 - 17:29

“Tre suicidi in sette mesi. Blatte, celle senza docce e temperature roventi. Personale sottoorganico e mancanza di ruoli apicali. Una situazione terrificante che fa vergognare Prato in tutta Italia. Basterebbe questo per dire che il carcere della Dogaia è in una situazione emergenziale, come confermato da tutti gli addetti ai lavori. Invece,  Mazzetti di Forza Italia parla di una fantomatica ‘campagna di parte contro il governo’. Lo fa dopo aver pronunciato parole inaccettabili per chiunque conosca la situazione che quotidianamente vivono i reclusi e gli operatori carcerari di Prato. Non solo, sostiene che il governo si sta occupando di carceri. Certo, ma in modo opposto a quello che serviva. Il dl carceri era ino dei pochi decreti legge che aveva ragioni di urgenza vista la tragica situazione delle carceri. Ma rappresenta un’occasione sprecata. Tanto è vero che è in vigore già da un mese e non c’è stata alcuna inversione di tendenza. Nessuna misura contenuta nel decreto alleggerirà le problematiche del carcere. Resta sovraffollamento, restano scoperture di organico, restano le disastrose condizioni dell’edilizia carceraria. Spiace per Prato e per l'Italia che Mazzetti arrivi a negare l’evidenza. Le consiglio di abbandonare il vittimismo, tanto in voga tra i suoi colleghi di governo, e di mettersi a disposizione della città. Se farà questo passo, riscoprendo anche quei valori liberali che Forza Italia vorrebbe rappresentare, ci troverà disponibili al dialogo, pronti a condurre insieme tutte le battaglie necessarie per cambiare in meglio le condizioni di vita e di lavoro all’interno della Dogaia”. Così Marco Furfaro, deputato toscano e membro della segreteria nazionale del PD, sul dl carceri.

02/08/2024 - 19:12

Deputata dem ha visitato oggi il carcere minorile Beccaria

“Il carcere dovrebbe avere una funzione rieducativa, soprattutto per i minori. Così scriveva Cesare Beccaria, a cui è intitolato il carcere minorile, che ha capienza per 37 persone. Oggi li sono detenuti 62 ragazzi. Che rieducazione si può fare in queste condizioni?” Così sui social la deputata democratica, Lia Quartapelle.

01/08/2024 - 11:15

“Una gestione arrogante da parte della maggioranza che, forzatura dopo forzatura, vuole portare in aula un ddl che non ha scadenza: un provvedimento repressivo, liberticida, l’ennesima bandiera, anticostituzionale in molte parti, nuovi reati e nessuna, ma proprio nessuna azione che migliori le condizioni di vita e di lavoro nelle carceri o che dia più sicurezza ai cittadini. Vergogna” così sui social la deputata democratica, responsabile nazionale giustizia del Pd, Debora Serracchiani.

29/07/2024 - 17:02

“Sabato sera un detenuto di 27 anni si è suicidato nel carcere ‘La Dogaia’ di Prato, in Toscana. Nello stesso carcere, nella notte tra venerdì e sabato, una ventina di carcerati del reparto media sicurezza avevano organizzato una protesta. Siamo al sessantesimo suicidio in carcere del 2024 in Italia. Le proteste avvengono per la situazione, già disumana, che diventa ancora più grave nel momento in cui, con l’arrivo dell’estate, si alzano le temperature, rendendo la permanenza nelle celle insostenibile, con pochissime ore d’aria durante la giornata e troppo spesso senza un adeguato sistema di ventilazione. Il detenuto che si è tolto la vita è stato trovato impiccato nella sua cella, era italiano e stava scontando una pena definitiva che si sarebbe dovuta concludere tra otto anni, nel 2032. Ogni anno nella casa circondariale di Prato si registrano 200 casi di autolesionismo. Purtroppo ad aggravare la situazione de ‘La Dogaia’ rispetto alle altre case circondariali della Toscana, oltre al sovraffollamento e alla carenza endemica di personale, vi è anche la mancanza di un direttore titolare e di un comandante titolare. Per questi motivi ho depositato un’interrogazione al ministro della Giustizia Nordio perché siamo di fronte ad una situazione inaccettabile per un Paese civile. In carcere durante l'esecuzione della pena il detenuto deve conservare i diritti fondamentali perché le carceri non devono diventare il deposito di una parte di umanità ma luoghi di rieducazione dove è garantita un’esistenza dignitosa e la possibilità di riappropriarsi della propria vita una volta scontata la pena”.

Lo afferma Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali alla Camera e membro della segreteria nazionale.

29/07/2024 - 16:06

Meno presunzione e più consapevolezza perché siamo in gravissima emergenza e il governo si presenta con misure inutili

“Suicidi, sovraffollamento, carenza di educatori, psicologi e psichiatri, assenza di progetti di recupero, scarso utilizzo delle misure alternative, strutture fatiscenti fredde d'inverno e torride d'estate. Questa è la drammatica condizione delle carceri in Italia su cui bisogna intervenire urgentemente. Assistiamo invece dal ministro Nordio ad un goffo e fallimentare tentativo di auto-assoluzione con numeri a casaccio. C’è poco da sbandierare numeri: quelli dei suicidi e del sovraffollamento parlano da soli e travolgono tutti gli altri. Sia il ministro Nordio meno presuntuoso ed evanescente e lavori per invertire subito la rotta” afferma Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia alla Camera, commentando le dichiarazioni del ministro della Giustizia.
“Nelle carceri italiane si vive una vera e propria emergenza umanitaria. Il ministro Nordio dimostra ancora una volta una totale mancanza di consapevolezza della gravità e urgenza della situazione. Le misure proposte dal governo finora sono inutili e dannose: occorre un intervento strutturale che affronti le cause profonde di questa crisi. La situazione richiede un'azione immediata e coordinata da parte delle istituzioni per garantire dignità e diritti umani a tutti i detenuti e a tutte le persone che in carcere lavorano e vivono questa terribile situazione”.

29/07/2024 - 15:01

“Sovraffollamento e ormai troppi suicidi. La situazione nelle carceri sta esplodendo e dal ministro Nordio ancora non abbiamo risposte concrete su come affrontare il problema, ma solo numeri sul passato. Non possiamo più aspettare, il Governo non può voltare la testa, deve intervenire con urgenza e affrontare il problema”. Lo ha detto Debora Serracchiani deputata e responsabile Giustizia del Pd.
 A proposito delle parole del vicepremier Tajani su amnistia, Serracchiani ha aggiunto: “Almeno non si tirino indietro sulla liberazione anticipata. Non si tratta di essere lassisti, ma di prendere atto che servono misure concrete ORA. Poi si ragionerà sul medio e lungo termine e sulle tante cose da fare e magari anche su un panpenalismo del governo che sta solo peggiorando la situazione”.
 “Dobbiamo anche accelerare i tempi per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro degli agenti della polizia penitenziaria, perché anche in quel caso poco è stato fatto dal Governo”, ha concluso Serracchiani.

26/07/2024 - 15:15

"Un nuovo suicidio, ancora una volta una tragedia nel carcere di Rebibbia. Abbiamo appreso poco fa la notizia del ragazzo di 30 anni che si è tolto la vita, impicciandosi, nel braccio G12 del penitenziario romano. È il 59esimo suicidio in carcere in soli sette mesi, numeri tragici che testimoniano l'urgenza di interventi strutturali contro il sovraffollamento e per migliorare le condizioni di detenzione in Italia". Lo afferma in una nota la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
"Non si può più aspettare e soprattutto non è accettabile affrontare questa condizione drammatica con qualche intervento spot, come quelli contenuti nel decreto carceri. Servono norme per intervenire sul sovraffollamento e misure per migliorare l'assistenza sanitaria e psicologica dei detenuti" ha aggiunto Di Biase.

26/07/2024 - 12:50

“Un nuovo suicidio a Roma nel carcere di Rebibbia di un giovane trentenne. Eppure governo e maggioranza continuano ad ignorare la strage. Hanno rinviato la proposta Giachetti che interveniva sul presente e discutono un Dl che non cambierà nulla per l’immediato”. Questo il commento del vice capogruppo Pd-Idp alla Camera e segretario di Demos, Paolo Ciani, alla notizia giunta questa mattina sull’ennesimo suicidio in carcere.

“Negli ultimi 10 giorni - conclude Ciani - ci sono stati cinque suicidi nelle carceri italiane. Ai suicidi tra i detenuti si aggiungono quelli tra gli agenti della polizia penitenziaria a manifestare un sistema malato, che non solo non risponde ai dettami della Costituzione, ma ha trasformato il carcere in luoghi invivibili per tutti quelli che li frequentano: detenuti, agenti, personale sanitario, personale civile, volontari. Non c’è più tempo: tutti ascoltino il grido di dolore del carcere”.

24/07/2024 - 18:09

“La proposta di Fratelli d’Italia di rinviare la discussione della proposta di legge Giachetti sulla liberazione anticipata speciale va respinta per ragioni di merito, ma soprattutto sul profilo della civiltà. Rappresenta uno schiaffo alla civiltà. La realtà delle nostre carceri è esplosiva. Lo testimoniano i numeri: 61.480 detenuti per 44.067 posti disponibili. Vi sono celle che vedono raddoppiato se non triplicato il numero di reclusi rispetto alla capienza. Dall’inizio dell’anno si sono verificati 58 suicidi tra i detenuti e 6 fra gli agenti penitenziari. Come Partito democratico ci rivolgiamo all’Aula un richiamo di civiltà e alle vostre coscienze. Ma veramente il sottosegretario Delmastro pensa che il problema sia dovuto alla sola presenza degli stranieri? Ma la maggioranza non si rende conto che ogni settimana ha aggiunto un reato nuovo, fino a tenere in carcere le donne incinte e i bimbi fino a un anno? Cosa aspettano i moderati a tirare fuori un minimo di orgoglio?”.

Così la deputata democratica e responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani.

24/07/2024 - 14:12

Oggi in un’intervista a Repubblica il sottosegretario Delmastro racconta il mondo delle carceri ribaltando la realtà. La drammatica condizione dei penitenziari e degli istituti minorili in Italia non può essere mistificata, è necessario smascherare le bugie che arrivano dal Governo”. Lo afferma la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
“Balzano agli occhi tre questioni sulle quali il Governo nasconde la verità per non mettere in discussione la propria ideologia securitaria e repressiva. La prima riguarda l’ormai famigerato piano carceri per ridurre il sovraffollamento. Delmastro annuncia con toni trionfalistici l’arrivo di nuove risorse ma non spiega che per costruire un nuovo carcere servono tra i 5 ed i 10 anni e che ogni nuovo istituto – ne servirebbero ben 44 per colmare il sovraffollamento – costa circa 25 milioni di euro. La realtà è che non ci sono le risorse e neanche i tempi, soprattutto perché nel frattempo il Governo continua a far nascere nuovi reati in pieno delirio panpenalista” continua la deputata Pd.
“Sulla questione delle donne incinta e delle madri di bambini sotto un anno il sottosegretario invece non sembra farsi problemi davanti alla cancellazione, prevista nel Ddl Sicurezza, dell’obbligatorietà del rinvio della pena prevista dall’art. 146 del codice penale. Garantisti solo quando conviene al proprio partito. La realtà è che si tratta di una proposta che vìola lo stato di diritto, una ferita al nostro ordinamento penale perché farebbe venire meno l’interesse supremo del minore e pensata per dar corso alla propaganda contro un’etnia. Il sottosegretario dice che nessun giudice manderà un bambino in carcere ma evidentemente frequenta poco i penitenziari perché purtroppo ci sono.” evidenzia Di Biase
“Non si può tacere su un altro aspetto, la creazione del reparto antirivolte nelle carceri. Il Gio fa il paio con le norme contro la rivolta passiva nelle carceri. Due misure che hanno lo scopo di costruire un modello delle condizioni di detenzione che getta il Paese indietro di cento anni. Neanche nel sistema delle carceri fasciste c’erano regole così dure” aggiunge la deputata.
“La verità è che i numeri del sovraffollamento non salgono per caso. L’aumento delle fattispecie di reato voluto dal Governo e insieme l’aumento delle richieste di custodia cautelare hanno generato un’emergenza carceri che non si risolve dipingendo la realtà secondo i piacimenti del sottosegretario Delmastro” conclude Michela Di Biase.

Pagine