"Anche se l'Italia è stato uno dei primi paesi al mondo a bandire l'amianto, la battaglia non è assolutamente vinta. Ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiale cancerogeno da bonificare che hanno causato ancora molti morti": è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani, esponente della Commissione Ecomafie, in visita a Casale Monferrato in occasione della Giornata Mondiale delle Vittime contro l'Amianto che ricorre domani, domenica 28 aprile.
"Per questi motivi sosteniamo la battaglia delle associazioni delle vittime che hanno chiesto con forza al governo lo stop degli 80 milioni di euro stanziati alle imprese per pagare i risarcimenti. Tutte queste risorse devo andare alle famiglie e alla prevenzione non ai colpevoli": conclude Marco Simiani.
Per la campagna lanciata dal Pd sulle condizioni delle carceri italiane, oggi ho visitato la Casa circondariale “Il Bassone” di Como dove ho constatato ancora una volta quanto sia urgente che il Governo inizi occuparsi seriamente di questo tema. Sovraffollamento, carenza di personale della polizia penitenziaria, necessità di rafforzare l’assistenza sanitaria, psicologica e sociale per i detenuti, sono priorità non più rinviabili. 420 detenuti su una capienza di 226 posti è una condizione difficile da gestire per la stessa amministrazione penitenziaria, per il personale costretto spesso a turni massacranti, oltre che per le stesse persone costrette a condividere celle molto piccole in 2 o 3 persone. Mi ha molto colpito l’età bassa dei detenuti, anche delle 45 donne della sezione femminile. Il carcere di Como è inoltre l’unico in Lombardia a ospitare detenuti transgender, per i quali è fondamentale garantire la necessaria assistenza sanitaria al loro percorso di transizione. L’impegno a garantire condizioni dignitose per le persone detenute e per le persone che lavorano in carcere non può più scontrarsi con l’indifferenza del Ministro Nordio e con la proliferazione di nuovi reati che non fanno che aggravare la situazione di detenzione, anziché rafforzare le misure alternative e riabilitative e intervenire sulle situazioni di marginalità sociale che spesso è terreno fertile per la criminalità.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati
"Insieme al collega senatore Silvio Franceschelli e al sindaco di san Gimignano Andrea Marrucci, oggi abbiamo visitato il carcere cittadino, nell'ambito della campagna "Bisogna aver visto" lanciato dal PD su scala nazionale per attirare l'attenzione sull'emergenza carceri che oggi segna l'ennesimo suicidio, a Regina Coeli". Lo dichiarano Laura Boldrini e Silvio Franceschelli dopo la visita alla Casa di reclusione di San Gimignano.
"All'istituto Ranza di San Gimignano abbiamo riscontrato i problemi che colpiscono tutto il sistema carcerario italiano: sovraffollamento e carenza di personale, sia amministrativo, sia educativo sia di polizia penitenziaria.
Il carcere, comunque, permette una permanenza dignitosa ai detenuti ed ha dei percorsi virtuosi, specialmente in campo educativo. Come il polo universitario dove i detenuti possono studiare e vivere in celle singole, costruendo così le basi per un futuro più solido.
Quello del sovraffollamento è un problema a cui il ministro Carlo Nordio deve impegnarsi a porre rimedio urgentemente. A dicembre c'erano già 60mila detenuti nelle carceri italiane: stiamo avvicinandoci a grandi passi ai livelli che portarono la Corte europea per i diritti umani a condannare l'Italia perché non rispettava i diritti dei detenuti. Era il 2013, c'erano 67mila detenuti e la Cedu emise la famosa "sentenza Torreggiani".
In carcere entrano ogni mese circa 330 persone in più, come indica l'ultimo rapporto di Antigone - concludono- . Continuare a istituire nuovi reati o aumentare le pene per i reati già previsti, come con i decreti Caivano, rave e Cutro, invece di rafforzare misure alternative alla detenzione, non risolve la questione sovraffollamento, la peggiora. Come PD, dopo le visite svolte dai parlamentari oggi su tutto il territorio nazionale, da Trento a Enna, metteremo a punto gli atti parlamentari necessari".
"Sono appena uscito dalla casa circondariale di Prato, accompagnato dal consigliere comunale Lorenzo Tinagli, e ringrazio i funzionari del carcere, la polizia penitenziaria, i sindacati, gli educatori, i volontari per la disponibilità offerta in un quadro vergognoso per loro e per le persone detenute. Il carcere è sovraffollato, con circa 600 detenuti a fronte di 400 posti disponibili, e la polizia penitenziaria è sottoposta a una condizione di stress e pressione disumana. Una carenza di organico, irrisolta nonostante le promesse del governo Meloni, del comparto polizia penitenziaria che riguarda ogni settore: funzionari (-80%), ispettori (-52%), sovrintendenti (-65%), agenti (-6%). Questo si riflette nel funzionamento del carcere e nel compimento delle sue prerogative costituzionali, con questa carenza è impossibile fare corsi, utilizzare l'impianto sportivo, persino attivare percorsi per il lavoro o far arrivare la posta dei familiari ai detenuti. Un quadro desolante, presenterò un'interrogazione affinché il governo decida di smetterla con le promesse e finalmente dia risposte concrete. E invito pure i parlamentari pratesi a fare lo stesso".
Così Marco Furfaro, deputato e componente della segreteria nazionale del Partito Democratico, a margine della visita alla Casa circondariale di Prato.
"Le carceri italiane sono sovraffollate e il personale necessario non è sufficiente per la gestione ottimale delle strutture. Una condizione che abbiamo riscontrato anche questa mattina nella visita fatta alla casa circondariale S. Anna di Modena nell’ambito dell’iniziativa 'Bisogna aver visto' del PD, che si sta svolgendo su tutto il territorio nazionale".
Lo dichiarano il deputato PD Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera e il consigliere regionale Luca Sabatini.
"Anche qui a Modena - aggiungono - i dati testimoniano del sovraffollamento del carcere, con una capienza di persone detenute che è oltre il 50% in più di quella massima, con 535 unità su 382 posti di capienza, dei quali 370 in detenzione definitiva, con un aumento di 100 unità in più solo nell’ultimo anno per effetto dei provvedimenti del Governo e della saturazione di altre carceri della regione. A fronte di questo numero, ci sono 40 agenti di polizia penitenziaria in meno della pianta organica prevista, 217 rispetto ai 257 che dovrebbero esserci, ovvero un agente ogni 50 persone o 75 agenti per turno. Nonostante queste condizioni di precarietà – proseguono i due esponenti Dem – l’assistenza alle persone recluse è buona, e rispetto al 2020, anno della rivolta, c’è stata una drastica diminuzione della somministrazione di farmaci, e questo è uno tra i dati maggiormente positivi che abbiamo riscontrato.
Tuttavia, a livello nazionale – concludono Vaccari e Sabattini – il quadro è, se possibile, ancora più fosco, come emerge dai dati del rapporto presentato oggi dall’Associazione Antigone che registra un aumento dei suicidi.
utilizzo della pena a fini populistici che il Governo sta effettuando aggrava il problema, con un livello di affollamento che non si registrava da oltre 10 anni, ovvero da quando l'Italia fu condannata dalla Corte Europea per i Diritti dell'Uomo".
Poggioreale è uno dei luoghi che assomiglia di più all’inferno. I numeri parlano chiaro: sono 2060 detenuti ad oggi, quando la casa circondariale ne può ospitare al massimo 1500. In questo momento sono due i padiglioni chiusi per ristrutturazione e, dunque, le condizioni di promiscuità sono ancora più evidenti e drammatiche. Il sovraffollamento di questo carcere è una vergogna nazionale che si salda con la presenza di tantissime persone detenute per ragioni psichiatriche. Sono 200 con problemi di salute mentale, di cui 80 psicotici, alcuni dei quali dovrebbero essere già fuori da tempo perché destinati a centri di riabilitazione. La salute mentale resta il punto più drammatico: la legge prevede uno psichiatra ogni trecento detenuti, ma questi numeri non esistono nella realtà. 660 invece sono i detenuti che sono in carcere per reati legati alla tossicodipendenza, alcuni dei quali potrebbero usufruire di pene alternative. Solo la settimana scorsa sono stati due i tentativi di suicidio, ma dall’inizio dell’anno i numeri sono elevatissimi. Sono stati salvati da piantoni con cui abbiamo parlato a lungo, che però al momento vengono retribuiti per tre ore al giorno, mentre svolgono un lavoro h.24 per evitare incidenti. Molte celle dovrebbero contenere al massimo sei detenuti, ma tantissime ne ospitano nove. Molti detenuti si sono lamentati delle difficoltà a comunicare all’esterno attraverso il telefono, nonostante ne abbiano diritto alcuni giorni al mese: molti apparecchi sono rotti o funzionano a singhiozzo. Chiediamo al Dap di sbloccare la situazione incrementando il numero di telefonate e videochiamate per evitare l’accumulatrice di tensioni. Il Consiglio Regionale e la Giunta della Regione Campania hanno dato il via libera per aprire un secondo Rems (Residenza per esecuzione delle misure di sicurezza): auspichiamo che si proceda in questa direzione perché è una misura necessaria.
Serve però una svolta nazionale, un impegno serio per affrontare e risolvere in futuro in modo strutturale il dramma del sovraffollamento, attraverso il miglioramento delle infrastrutture e l'implementazione di misure alternative, così da poter garantire condizioni davvero dignitose e umane per i detenuti in Italia e a Napoli. Lo dichiarano i deputati Arturo Scotto e Piero De Luca, in visita al Penitenziario d i Poggioreale, accompagnati dal dottor Samuele Ciambriello, Garante del detenuto e dalla dottoressa Maria Rosaria D’Alesio, coordinatrice dell’Ufficio del Garante del detenuto.
"Finalmente, oggi la politica ha dato un segnale forte e concreto ai precari AIFA che da mesi lottano per i propri diritti e per la stabilizzazione. La Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno a mia prima firma che chiede al governo un impegno immediato per la stabilizzazione deI lavoratori e delle lavoratrici precarie dell'Agenzia italiana del farmaco, inquadrati da anni con varie formule contrattuali, con esperienze e competenze riconosciute, che da dicembre sono a casa e senza stipendio. AIFA ha un ruolo fondamentale nella gestione della governance farmaceutica ai fini della sostenibilità del Ssn, dei correlati Sistemi sanitari regionali (SSR) e del sostegno alla ricerca clinica per la verifica del valore terapeutico dei farmaci. Proprio per far fronte a questo ruolo centrale e strategico AIFA ha impiegato, oltre al personale strutturato, lavoratori e lavoratrici con contratti di lavoro di flessibile, Co.Co.Co, somministrazione ecc.. che però hanno svolto in tutto e per tutto le medesime funzioni dei colleghi strutturati. Sono eccellenze italiane che hanno prestato servizio con impegno e serietà, eppure sono ora senza proroga e senza stabilizzazione. Il messaggio che oggi ha dato il Parlamento è molto chiaro, per questo adesso il governo non ha più alibi e deve agire in fretta e mettere fine a questa ingiustizia per restituire alle lavoratrici e ai lavoratori il loro lavoro e la loro dignità" così il capogruppo democratico nella commissione affari sociali della camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.
“Come emerso nelle audizioni in commissione, il provvedimento estende le cause di non punibilità anche all'evasione da omesso versamento, che al momento è la fattispecie più pericolosa, perché il mancato pagamento delle imposte dichiarate ma non versate può essere utilizzato come fonte di finanziamento alternativa e più ‘conveniente’ rispetto al credito bancario, laddove le sanzioni sono sistematicamente ridotte e gli interessi cancellati attraverso le procedure della rottamazione e attraverso i condoni fiscali che il governo sta portando avanti fin dal suo insediamento”. Così il deputato dem Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze, in merito al parere contrario espresso dal Pd nei confronti del decreto sanzioni nelle commissioni Finanze e Giustizia.
“Dall'inizio della legislatura ad oggi – ha concluso Merola – si contano 18 sanatorie fiscali approvate. A questi condoni si aggiunge da ultimo quello che il governo vorrebbe realizzare in ambito edilizio con il cosiddetto Piano Casa. Pensare di fare la lotta all'evasione con l'ennesima sanatoria e con l'alleggerimento delle sanzioni penali e amministrative appare inopportuno e controproducente. Il governo continua ad avvantaggiare alcune categorie a scapito di contribuenti onesti e virtuosi, facilitando la concorrenza sleale e riducendo le sanzioni amministrative, rendendo più conveniente non pagare le tasse. E’ il paradosso di una riforma che incentiva i contribuenti ad evadere per poi negoziare la rateizzazione del debito”.
“Non c’è una questione morale nel Pd. C’è una questione morale nel Paese. Che purtroppo, a volte, tocca anche il Pd. Continuo a credere che la sinistra, su questo aspetto, deve essere diversa dai tratti generali del Paese. Perché se non lo è non può cambiarlo. Il garantismo può diventare a volte un alibi e un adagiamento allo stato di fatto. Il rigore, a casa nostra, non è mai troppo. La selezione delle nostre classi dirigenti ha perduto rigore. Il correntismo ha abbassato le difese immunitarie. Perché la fedeltà di gruppo, il più delle volte, rende inefficaci le regole di vita comune. Dire questo non è giustizialismo ma vuol dire immaginare una comunità sempre più vicina a quello che il nostro popolo si aspetta da noi. Senza condannare chi viene toccato dalla giustizia, ma cercando di ridurre i casi in cui questo avviene”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
Al fianco di Roberto Speranza per le minacce di novax e fascisti di Casapound. Niente può scalfire la correttezza e il rigore del suo operato nel combattere la pandemia, confermate ancora una volta oggi dall’archiviazione del Tribunale dei Ministri di Roma.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
“Ci risiamo. Il ministro Salvini annuncia il diciottesimo condono varato dal governo. Questa volta, con la scusa di ‘deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali’, si ipotizza un ‘piano casa’ che con un colpo di spugna mette al riparo da ogni conseguenza amministrativa tutti coloro che non hanno rispettato le norme edilizie. Anziché puntare e finanziarie politiche di sostenibilità ambientale utili ad ammodernare il nostro vetusto patrimonio immobiliare, il leader della Lega fa l’occhiolino agli evasori e a coloro che non hanno regolarizzato i loro abusi edilizi. La solita scorciatoia che non guarda al futuro del Paese, ma a qualche decimale in più della cabina elettorale”.
Così il capogruppo democratico in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani.
Un ministro che per la casa non ha fatto niente in due anni, se non azzerare i fondi per l’affitto per le persone in difficoltà. Che altro ci si poteva aspettare da Salvini se non l’ennesimo annuncio di condono edilizio? Lo chiama “pace edilizia” ma in realtà è la promessa elettorale per sanare abusi, ristrutturazioni illecite e superfetazioni. Un modo che per lo più premia chi agisce fuori dalla legge, spera sempre di farla franca e intanto mette in pericolo la sicurezza di tutti. Ecco come il leader della Lega sostiene il suo partito in affanno e in pieno calo di consensi.
Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Un tetto massimo del 20% di studenti di origine non italiana a scuola: solo a Valditara e Salvini poteva venire un’idea del genere, dannosa, provocatoria e razzista.
I ministri leghisti non sono in grado di guardare in faccia la realtà dell’Italia di oggi: 70% degli studenti con background migratorio nel nostro paese è nato e cresciuto in Italia. Farebbero parte anche loro di questa selezione discriminatoria?Tra i banchi di scuola è dove si costruiscono uguaglianza e inclusività, valori e sfide della contemporaneità con cui dobbiamo imparare a misurarci sin da piccoli: il rischio, altrimenti, è di concludere il percorso di studi con la stessa apertura mentale del Ministro Valditara.
La proposta incarna un’idea di scuola che discrimina, che vede gli studenti di origine straniera come un peso, e che non esita a metterli in difficoltà anche a livello materiale e logistico: una volta superata la soglia del 20% nella scuola più vicina a casa, chi non viene ammesso dovrebbe sceglierne obbligatoriamente un’altra, magari distante chilometri da casa?
Non si fa inclusione sociale escludendo i bambini dalle scuole. Sorprende il coraggio e la sfrontatezza con cui si ventilano al Ministero proposte dalla dubbia costituzionalità.
“Assenza di strutture di accoglienza è fallimento dello Stato”
“Un abbraccio a questo ragazzo di Pisa, e un ringraziamento al prof. Ma questa storia denuncia l’assenza sul territorio di strutture per accogliere chi subisce discriminazione, violenza ed emarginazione per ciò che è e di una cultura contro l’odio. Un fallimento dello Stato”. Lo scrive sui social il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico, postando la notizia del ragazzo cacciato di casa dai genitori per aver confessato di essere gay e ospitato da un professore della sua scuola.
Meno regole, meno tutele per ciclisti e pedoni, più tolleranza per chi viola regole e inquina. Il codice della strada ha cittadini e associazioni contrari, Salvini porta a casa un manifesto dell’indifferenza. La nostra battaglia prosegue in Senato per mettere al centro le persone.
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.