28/09/2023 - 13:24

“C'è un ricorso ossessivo al voto di fiducia e alla decretazione d'urgenza. E’ una mortificazione per il Parlamento, per il lavoro parlamentare, anche per i contributi che i gruppi parlamentari possono dare alla qualità della norma finale. E’ veramente un paradosso che a farsi protagonista di questo uso così eccessivo della decretazione d'urgenza e della fiducia sia questo governo, visto che Giorgia Meloni, fin quando è stata all'opposizione, ha sempre censurato l'uso da parte dei governi che erano in carica. Evidentemente, dismessi i panni dell’opposizione e indossati gli abiti del capo del governo, si è dimenticata delle vecchie battaglie e usa questo strumento anche in modo improprio perché non vengono mai rispettati i limiti che Corte Costituzionale chiede al governo di rispettare. I decreti non possono essere decreti che mettono insieme tante materie diverse, oggi abbiamo parlato di intercettazioni, di tribunale minorile, di Covid, di otto per mille e del ministero della cultura. Un decreto raffazzonato che mette insieme di tutto e di più e così non va bene”. Così il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, sulle pagine del sito web dei deputati Pd con un video intervistato a margine della sua dichiarazione di voto sulla fiducia al decreto Giustizia.

“Sulle intercettazioni – ha concluso l’esponente Pd - le differenze nella maggioranza sono state palesate in commissione perché Forza Italia ha presentato molti emendamenti per cambiare radicalmente il testo.  Alla fine hanno fatto un pastrocchio. Con questa norma, scavalcano un'opinione diffusa della Cassazione, che già consentiva di usare le intercettazioni per questi reati e, avendo fatto una norma nuova, creano un problema per tutti i processi in corso, perché chiaramente non è possibile applicarla retroattivamente. Succederà che nei processi in corso le intercettazioni già disposte non saranno utilizzabili, quindi non si potenzia l'azione di contrasto, ma si indebolisce quell'azione, un vero disastro”.

27/09/2023 - 15:15

“Nel messaggio che l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Carla Garlatti, ha consegnato oggi in occasione dell'illustrazione della Relazione al Parlamento sulle attività svolte nel 2022, si sottolinea come i diritti di bambini e ragazzi vadano messi al centro delle politiche pubbliche in maniera strutturale, coinvolgendoli nelle scelte, puntando su prevenzione e recupero, rifiutando la rincorsa delle emergenze e il nascondersi dietro la propaganda. Ma da questo punto di vista, possiamo solo constatare come il governo Meloni e la sua maggioranza di destra stiano invece andando nella direzione opposta operando contro l’infanzia e i minori. Lo dimostra l’atteggiamento dell’esecutivo sulla vicenda delle detenute madri, che continuano ad essere recluse insieme ai loro bambini e non in strutture idonee alla loro particolare condizione, ed anche l’assenza di una politica per quanto concerne i migranti minori non accompagnati, come emerso nell’ultimo decreto. Governo, quindi, decisamente bocciato”.

Lo dichiara la responsabile Giustizia del Partito Democratico e deputata della commissione Giustizia, Debora Serracchiani.

27/09/2023 - 11:52

Il decreto che dovrebbe individuare le aree disponibili per l‘insediamento di impianti per energie rinnovabili appare confuso e inutile rispetto agli obiettivi che dovrebbe raggiungere. Criteri troppo ampi che lasciano di fatto tutto libero, rischio far west per l’agrivoltaico con regole più restrittive di quelle dei progetti già presentati senza che ci sia un indirizzo operativo, forti critiche dalla maggioranza delle regioni dopo che il documento è stato depositato in conferenza Stato Regioni venerdì scorso. Una sorta di vorrei ma non posso che dimostra quanto la strategia confusa di un Governo per grande parte negazionista climatico, populista e libertario nel suo profondo emerga quando occorre dare regole certe a cittadini e imprenditori.

Il rischio che si corre è che i progetti già presentati vadano oltre le deboli regole che sono definite nel decreto e che siano le commissioni ministeriali e regionali ad entrare in difficoltà. Nella scelta di aree disponibili o vietate, percentuali di aree agricole utilizzabili e sanzioni per chi non provvede a fare la sua parte. In più manca totalmente una strategia che riguardi l’eolico offshore che molti paesi europei hanno regolamentato, in qualche caso mettendo all’asta le disponibilità, non per fare cassa quanto per mantenere un controllo su impianti che possono porre problemi di sicurezza nazionale. Insomma, tanta confusione nel Governo e un rischio far west nelle rinnovabili sono la conseguenza naturale di un decreto scritto male nonostante un anno di lavoro governativo”. Lo dichiara Silvio Lai, deputato Pd della commissione bilancio della Camera.

22/09/2023 - 15:59

“Sono vere le notizie riportate dai media e confermate da foto e sedi istituzionali locali di containers collocati a Genova per l’accoglienza di migranti, fra cui minori non accompagnati, nell’ambito dell’azione di ricollocazione annunciata con decreto dal Governo? Il ministro dell’Interno non intende rivedere questa decisione, vista anche l’inadeguatezza dell’area situata nella periferia della città? Quali misure sociali si accompagnano a questa scelta per la presa in carico di minori non accompagnati, a partire da istruzione e salute?”.

Sono le domande contenute nell’interrogazione a Matteo Piantedosi presentata dalla vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio, e sottoscritta anche dai deputati Matteo Mauri, Federico Fornaro, Andrea Orlando e Luca Pastorino.

“I containers - aggiunge la deputata dem nell’interrogazione - sono stati addirittura collocati in prossimità di un’area complessa, su un terrazzamento, in prossimità di un immobile dichiarato inagibile e a rischio, che per di più non ha spazi adeguati ed è inadatta ad ospitare minori. Quanto sta avvenendo a Genova - conclude Valentina Ghio - è ben lontano dai principi di umanità e dai valori contenuti nella nostra Costituzione”.

22/09/2023 - 15:47

Il deputato e segretario del Pd toscano: “Presenterò una interrogazione parlamentare sul decreto che fissa a 4938 euro l'importo della garanzia finanziaria che dovrà essere versata dai richiedenti asilo per evitare l’ingresso in un Cpr”

“Sull’immigrazione il Governo aveva già perso la faccia, ora perde anche la dignità facendo cassa sulla pelle e la disperazione delle persone”.

Così il deputato segretario del Pd toscano Emiliano Fossi commenta il decreto del ministero dell'Interno, pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale, che fissa a 4938 euro l'importo della garanzia finanziaria che dovrà essere versata dal richiedente asilo che non vuole essere trattenuto in un Centro fino all'esito dell'esame del suo ricorso contro il rigetto della domanda. Sul tema Fossi presenterà un'interrogazione parlamentare.
“È una misura inquietante – dice Fossi -. Di fatto il Governo chiede una cauzione a persone disperate, che hanno fatto una traversata di ore e ore, rischiando la vita, per scappare da guerre e povertà. Forse nel centrodestra hanno visto troppi polizieschi americani, ma purtroppo c’è poco da ridere: oltre all’incompetenza, questo Governo dimostra una insensibilità fuori dal comune”.

21/09/2023 - 15:55

“Abbiamo sempre sostenuto in queste settimane che l'intervento del governo in materia di intercettazioni per reati di criminalità organizzata, voluto dalla Premier Giorgia Meloni, rischia di essere un clamoroso boomerang. Approvando una norma nuova il governo ha di fatto stabilito che tutte le intercettazioni disposte nei procedimenti in corso prima dell'entrata in vigore del decreto non sono utilizzabili. E non basta aver previsto che la nuova legge si applichi anche ai procedimenti in corso, perché se con ciò si intendesse che si applica anche alle intercettazioni già disposte prima dell’entrata in vigore vi sarebbe un conflitto di costituzionalità.

Per questo, a fronte dei molti e ripetuti dubbi sollevati dalle opposizioni e del ribadito convincimento del governo e della maggioranza che non vi sono rischi di costituzionalità, evidentemente il governo ritiene che la nuova norma si applichi sì ai procedimenti in corso, ma solo nel caso in cui le intercettazioni non siano state ancora disposte e dunque la nuova norma rende di fatto inutilizzabili tutte le intercettazioni già disposte con ricadute enormi sui processi in essere.

Abbiamo quindi chiesto al relatore del provvedimento Pietro Pittalis e al viceministro alla giustizia Paolo Sisto se davvero la nuova norma si applichi solamente ai procedimenti in corso per le intercettazioni non ancora disposte e dunque determini l'inutilizzabilità di tutte le intercettazioni ad oggi già disposte con evidenti e gravi ricadute sui procedimenti in corso. Né il relatore Pittalis, né il viceministro Sisto hanno voluto rispondere, confermando evidentemente i nostri dubbi. La mossa della Premier Meloni produce quindi un risultato disastroso”: dichiarano Federico Gianassi, Capogruppo Pd in Commissione Giustizia di Montecitorio, e Debora Serracchiani, deputata del Partito Democratico, sulla discussione in corso oggi in merito al cosiddetto Decreto “Giustizia Omnibus”.

21/09/2023 - 12:41

Pd presenta interrogazione urgente al ministro della Salute Orazio Schillaci

“Dobbiamo purtroppo constatare che il governo ha disatteso tutte le scadenze del bonus psicologico di cui abbiamo perso le tracce.” La denuncia è contenuta in una interrogazione urgente al ministro della Salute Orazio Schillaci, presentata dai deputati Pd  Ilenia Malavasi, Chiara Braga e Marco Furfaro. “A 9 mesi dall'entrata in vigore della legge di bilancio non ci sono ancora indicazioni su come e quando si potrà fare domanda per il 2023 e il decreto attuativo per la definizione dei criteri e delle modalità per accedere a tale beneficio, così come avvenuto per il 2022, non è ancora stato adottato e non sono ancora conosciute le tempistiche, nonostante le ampie rassicurazioni fornite dal Ministero competente”, scrivono i deputati Dem. “Il governo – incalzano -  ha già disatteso la scadenza prefissata per la sua attivazione per ben due volte: in primavera il Ministro  Schillaci, in un’intervista a IlSole24ore, aveva detto che l’erogazione del bonus psicologo 2023 sarebbe partita entro giugno e subito dopo il sottosegretario Marcello Gemmato aveva detto che il bonus sarebbe stato erogato in tempi brevi, entro l’estate 2023: ma di tutti questi impegni si sono perse le tracce.” “A oggi – scrivono ancora Malavasi, Braga e Furfaro a Schillaci-  il decreto attuativo per la misura non è stato  pubblicato e migliaia di cittadini restano in attesa di poter usufruire del bonus”. I parlamentari Dem chiedono pertanto al ministro Schillaci  “se il decreto attuativo per l'erogazione del bonus psicologico, per l'anno 2023 sia in fase di emanazione, così da consentire, anche per l'anno in corso, di poter usufruire delle risorse utili per le sessioni di psicoterapia o in caso contrario quando verrà emanato.”

21/09/2023 - 12:40

"Da Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ho stanziato 20 milioni per il 2021 e 2022 in favore degli eredi di coloro che sono deceduti a seguito di patologie correlate all'esposizione all'amianto nell'esecuzione di operazioni portuali. A quel fondo possono presentare domanda anche le Autorità di sistema portuale soccombenti in sentenze esecutive o comunque parti debitrici in verbali di conciliazione giudiziale per poter risarcire le famiglie delle vittime.
In risposta al question time del collega del PD Luca Pastorino la Ministra Calderone ha dato la buona notizia dello stanziamento di 20 milioni di euro per il 2023,
prendendo però solo un impegno troppo generico sulle Autorità portuali, escluse dal decreto 34/2023 che destina le risorse solo ed esclusivamente a società partecipate pubbliche, cosa che le Autorità portuali non sono. Come PD continuiamo a chiedere che anche i lavoratori portuali vittime di asbestosi possano ricevere il giusto risarcimento dalle Autorità di Sistema Portuali, la norma deve essere modificata subito, presenterò emendamenti in questo senso sin dal primo provvedimento utile; la soluzione prospettata dalla Ministra Calderone di allargare il campo di applicazione per via interpretativa è molto complicato e apre scenari preoccupanti su altri fronti: le autorità di sistema portuale non sono e non possono essere considerate società pubbliche.
La Ministra Calderone provveda anche rapidamente a sbloccare il pagamento dei fondi per gli anni 2021 e 2022, che stanno tardando in maniera incomprensibile e ingiusta nei confronti delle famiglie dei lavoratori portuali vittime di amianto, rendendo il fondo pluriennale perché si tratta purtroppo di patologie che si manifestano anche dopo molti anni". Lo scrive in una nota il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando.

21/09/2023 - 12:39

"Non solo un grande ritardo di attuazione ma ad inizio settembre il bonus trasporti risultava già esaurito, poiche', come segnalato da noi da diversi mesi, sottofinanziato rispetto al passato e rispetto ai bisogni crescenti.
Il grande ritardo con cui è stato adottato il decreto della proroga per il 2023 del bonus, ha fatto perdere a studenti e lavoratori la possibilità di utilizzarlo in maniera tempestiva con un impatto negativo diretto sulla vita lavorativa, scolastica dei cittadini e sui bilanci delle famiglie. Un trasporto pubblico locale efficiente ed accessibile è una scelta importante per sostenere le famiglie sempre piu' in difficolta' e per realizzare una ‘giusta’ transizione ecologica, migliorando la qualità della vita nelle città e nelle grandi aree metropolitane, attraverso la realizzazione di una vera mobilità sostenibile. Per questo chiediamo al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al ministro dell'economia e delle finanze e al ministro del lavoro e delle politiche sociali di agire subito per rendere il bonus trasporti di nuovo utilizzabile dai cittadini e dalle famiglie italiane e per favorire il più possibile modalità di trasporto sostenibili ed alternative”. È la richiesta dell’interrogazione presentata in commissione dai deputati del Pd Valentina Ghio, Anthony Barbagallo, Ouidad Bakkali, Andrea Casu e Roberto Morassut.

“Il governo – aggiungono gli esponenti dem - continua a non sostenere la difficoltà delle famiglie alle prese con l’inflazione e il carovita, mentre ci sono alcune citta' che stanno attuando modalita' di utilizzo del trasporto locale in modo agevolato in particolare per giovani e studenti. Invece il governo Meloni in un primo momento non ha ritenuto di prorogare la misura già in vigore nel 2021 e nel 2022, per poi fare marcia indietro e reintrodurre il bonus trasporti a seguito delle proteste degli oltre 3 milioni di utenti dei servizi di trasporto pubblico, che grazie al bonus di 60 euro mensili avevano avuto un aiuto concreto per affrontare la crescita dell'inflazione”.

20/09/2023 - 18:04

Con la maggioranza di governo non ci divide lo sconcerto, il dolore e la rabbia per quello che accade sui luoghi di lavoro di un Paese che ha 3 morti al giorno secondo i dati Inail. Ci divide l’idea di un modello di sviluppo fondato su una competizione al ribasso su tutele, saliari e investimenti. Ci divide l’idea di un Paese che non scommette sulla qualità del lavoro, e pertanto non incrocia la modernità e non può parlare di giustizia sociale.

Siamo uniti contro gli infortuni sul lavoro, ma siamo divisi sulle ricette e sui tempi delle scelte che vanno operate. Voi avete dimostrato di avere altre urgenze molto discutibili. All’indomani della strage di Brandizzo non avete avuto la sensibilità di convocare un consiglio dei ministri e varare un decreto per assumere subito mille ispettori in più sul lavoro e aumentare i controlli. Voi siete quelli che hanno appena tolto mezzo miliardo sulla sicurezza delle tecnologie nelle ferrovie, che hanno cambiato il codice degli appalti e inserito subappalti a cascata e non avete detto una sola parola sul massimo ribasso anche nella pubblica amministrazione.

Se vogliamo cambiare insieme, cambiamo subito il codice degli appalti ed eliminiamo soprattutto nei settori più sensibili il ricorso ai subappalti a cascata. Questo è l’impegno che dovete prendere subito sulla sicurezza sul lavoro.

Così Arturo Scotto, capogruppo Pd della commissione Lavoro, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto

20/09/2023 - 13:57

“C’è un dato inconfutabile sulla vicenda del caro voli: il governo cambia idea e a farne le spese, anche in questo momento, sono i cittadini che devono sborsare cifre esorbitanti per i voli da e per la Sicilia e per il resto del mezzogiorno.  Si susseguono indiscrezioni su possibili emendamenti al testo all'esame del Senato, ma il decreto legge che avrebbe dovuto imporre il tetto massimo ai costi per i voli, così come la norma sul costo medio, è di fatto inattuata.  Al di là dell’intervento dell’Antitrust - autorità indipendente- dobbiamo constatare che le compagnie aeee continuano a imperversare, agendo in un regime di monopolio di fatto, a scapito dei siciliani”. Lo dichiara il capogruppo Dem in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
“A questo bisogna aggiungere che il presidente della Regione siciliana, Schifani – aggiunge – che in campagna elettorale aveva promesso tariffe accessibili per il voli da e per la Sicilia e di recente aveva annunciato battaglie contro ryanair finisce per fare incontri inconcludenti. Oggi l'unica certezza che abbiamo e' che un volo per Roma ha un costo variabile tra un minimo di 160 e un massimo di 392 euro, escluso il ritorno, il resto è fuffa”.

19/09/2023 - 19:11

“Il governo Meloni non perde occasione per dimostrare la sua incapacità e il solito volto docile con i forti e spietato con i deboli. Sulla questione del caro-voli l’esecutivo è riuscito, ancora una volta, con una repentina giravolta, a chinarsi al cospetto delle pratiche speculative delle compagnie aree e a scontentare passeggeri e associazioni dei consumatori. I famosi proclami del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, di voler difendere i cittadini dai rincari dei voli svaniscono con l’emendamento del governo al Decreto Asset che cancella il tetto del 200 per cento delle tariffe aeree che lo stesso Urso aveva introdotto. L’emendamento sopprime anche il divieto del ‘dynamic pricing’ permettendo alle compagnie aeree di alzare i prezzi nei periodi di picco delle vacanze o in prossimità della data di partenza. Il populismo meloniano si piega ai diktat di Ryanair: prima le compagnie aeree e poi gli italiani”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.“Il governo Meloni non perde occasione per dimostrare la sua incapacità e il solito volto docile con i forti e spietato con i deboli. Sulla questione del caro-voli l’esecutivo è riuscito, ancora una volta, con una repentina giravolta, a chinarsi al cospetto delle pratiche speculative delle compagnie aree e a scontentare passeggeri e associazioni dei consumatori. I famosi proclami del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, di voler difendere i cittadini dai rincari dei voli svaniscono con l’emendamento del governo al Decreto Asset che cancella il tetto del 200 per cento delle tariffe aeree che lo stesso Urso aveva introdotto. L’emendamento sopprime anche il divieto del ‘dynamic pricing’ permettendo alle compagnie aeree di alzare i prezzi nei periodi di picco delle vacanze o in prossimità della data di partenza. Il populismo meloniano si piega ai diktat di Ryanair: prima le compagnie aeree e poi gli italiani”. Lo dichiara il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti.

14/09/2023 - 15:35

“Sulla vicenda del superbonus la maggioranza sfiora il ridicolo provando ora a giocare più parti in commedia, senza rendersi conto dei problemi provocati a migliaia di imprese e centinaia di migliaia di italiani. L’emendamento presentato da Forza Italia al decreto Asset, che prevede una proroga di sei mesi di validità se sono stati effettuati almeno il 30% dei lavori entro dicembre, ci parla appunto di questo atteggiamento che nasconde in realtà un tentativo maldestro di mettere una pezza ai suoi errori. Si schiariscano le idee una volta per tutte: o, come ci hanno detto dopo aver cambiato idea finita la campagna elettorale, ritengono il superbonus il male assoluto, allora siano conseguenti; oppure sono rinsaviti, e quindi sarebbe più opportuno discutere in Parlamento per affrontare con strumenti idonei l’emergenza. Una cosa appare però sempre più certa: la luna di miele del governo sembra ormai agli sgoccioli”.

 

Lo dichiarano Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, e Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

14/09/2023 - 10:14

“Signor ministro Salvini, lei oggi si è limitato a descrivere informazioni sui tragici fatti di Brandizzo di cui questo Parlamento era perfettamente a conoscenza. Se si fosse recato di persona in quel cantiere, come hanno fatto nell'ordine il presidente Mattarella e tante altre figure istituzionali, avrebbe sicuramente avvertito sulla pelle l'indignazione per la cronaca di una morte annunciata. Quelle famiglie di quegli operai morti di cui lei giustamente ha evocato i nomi chiedono verità e giustizia, ma chiedono soprattutto che non accada mai più. Lei ieri ha parlato a proposito di Lampedusa di ‘atto di guerra’. Ma cosa è questa silenziosa continua strage sul lavoro se non una guerra a bassa intensità? La risposta che lei offre è ordinaria e mi consenta, senza polemica, reticente”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro, durante l’informativa urgente del ministro Salvini sulla strage di Brandizzo.

“La sicurezza – ha concluso Scotto - non è accessoria, la sicurezza è la base principale per stabilire se un lavoro è dignitoso o se non lo è. Più il lavoro è precario, intermittente, povero, più il rischio di infortuni sale. E voi lo sapete bene, visto che nel vostro decreto lavoro avete liberalizzato i contratti a termine, aumentato i voucher, aumentato il lavoro somministrato. Quello che è accaduto a Brandizzo non è la patologia del sistema, ma la fisiologia di un modello con cui si sono costruiti in questi anni i lavori pubblici nel nostro Paese. Dunque non bastano le condanne, ci vogliono le scelte. Lei è il ministro che ha liberalizzato i subappalti a cascata nei cantieri pubblici. Secondo lei, quella imprese medie e piccole talvolta piccolissime su cosa risparmiano ministro? Glielo dico, io sui materiali sul costo del lavoro sulla sicurezza di chi lavora. Quando esce da qui firmi un atto, un decreto, un'ordinanza, un dpcm, decida, lei che dica una cosa semplice: sui cantieri di mia competenza, non si liberalizzano più i subappalti. Poi bussi alla porta del ministro Fitto e pretenda che quel mezzo miliardo di euro sottratto allo sviluppo tecnologico della sicurezza sul settore ferroviario, venga subito ripristinato. Su una cosa non si può risparmiare: non si può risparmiare sulla vita dei lavoratori, sulla loro sicurezza, sulle loro tutele, sui loro salari”.

14/09/2023 - 08:44

 "La situazione a Lampedusa e' allo stremo, con migliaia di migranti abbandonati da giorni e la popolazione locale sotto pressione. La dichiarazione dello stato d'emergenza nazionale voluto da Meloni a cosa e' servita? Il decreto contro le Ong e il decreto Cutro, cosi' come gli accordi del Governo italiano e dell'Unione Europea con l'autocrate tunisino Kais Sayed, non hanno fatto che peggiorare la situazione". Cosi' Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo. "Davanti a questo scenario disastroso, il ministro Salvini che fa? Scopre che esistono organizzazioni criminali che gestiscono il traffico di persone. E poi parla di "regia esterna" e di "atto di guerra". Chi starebbe compiendo questo "atto di guerra" contro il nostro Paese? Ora che la questione migranti si e' rivelata un totale boomerang, arriva puntuale anche il complotto contro l'Italia".

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