17/07/2024 - 16:46

“Suicidi, sovraffollamento, carenza di educatori, psicologi e psichiatri, latitanza dei progetti di recupero, scarso utilizzo delle misure alternative, strutture fatiscenti fredde d'inverno e torride d'estate. Questa è la descrizione dell'attuale condizione delle carceri in Italia”. Lo dichiara il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, presentando un'interrogazione al Ministro Nordio sulla condizione delle carceri in Italia.
“Ministro – continua Gianassi - non ci venga a dire che è stato appena varato un decreto legge perché non c'è nessun cambio di rotta e perché non contiene quelle misure radicali e urgenti necessarie a risolvere i problemi. Ci dica invece cosa il governo vuole fare per fermare una spirale di sopraffazione e morte che non è civile per un Paese come il nostro”.

13/07/2024 - 16:46

"Subito 20 milioni di euro per risolvere alcune gravissime criticità della carcere di Sollicciano a Firenze": questo il contenuto dell'emendamento del Pd presentato al Decreto Infrastrutture e sottoscritto dai deputati dem eletti in Toscana Federico Gianassi, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Marco Simiani, Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini e Christian Di Sanzo.

"La situazione carceraria in Italia è al collasso. Gli interventi messi in campo dal governo sono insufficienti non solo per risolvere o limitare la gravità del problema, ma anche solo per invertire la rotta. Le misure contenute nel DL Carceri costituiscono un’occasione persa. Non c’è più tempo da perdere. Suidici, atti di auolesionismo, carenza degli organici, sovraffollamento, fatiscienza delle strutture.
A Sollicciano, con i lavori fermi da febbraio 2023, la situazione è davvero terribile: la struttura, calda e soffocante d’estate, fredda e umida d’inverno, necessita di interventi immediati e radicali.
Gli sforzi della Regione Toscana sono importanti e utili, ma serve un intervento deciso del governo. Se vogliamo passare dagli slogan ai fatti, il governo deve far ripartire i lavori che sono fermi da un anno e mezzo e assicurare maggiori investimenti economici. Per questo proponiamo subito una misura straordinaria per intervenire sulla struttura", conclude la nota dei deputati Pd.

10/07/2024 - 17:38

“Con il ddl Nordio il governo da una parte abolisce l’abuso d’ufficio che tutela i cittadini contro gli abusi di potere della pubblica amministrazione e dall’altra introduce nel decreto ‘svuota carceri’ il nuovo reato di peculato per distrazione, rendendosi conto, in zona Cesarini, che con l’abolizione dell’abuso d’ufficio vengono violati gli obblighi internazionali sottoscritti dall’Italia. L’infinita creatività del ministro Nordio, sembra violare alcuni principi sostanziali riassunti in queste domande: può essere promulgata la legge che abolisce l’abuso d’ufficio oggi approvata alla Camera dopo che la stessa è stata emendata da un decreto legge entrato in vigore il 4 luglio scorso? Una azione legislativa così confusa non creerà incertezza applicativa, oltre che grande confusione, addirittura rischiando di aggravare la posizione di chi oggi a suo dire dovrebbe festeggiare?
La verità è che l’abolizione dell’abuso d’ufficio apre una voragine nella tutela della P.A. che il governo ha dovuto in fretta e furia arginare per non incorrere in una procedura di infrazione. Altra bandierina che costerà cara agli italiani, come le quote latte di salviniana memoria o le concessioni balneari care alla ministra Santanchè”. Così la deputata dem Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito Democratico.

09/07/2024 - 13:27

Proprio mentre discutiamo in aula il DDL Nordio, un provvedimento chiamato dalla maggioranza “riforma della giustizia”, anche se si tratta di un intervento residuale e a costo zero, il dramma del sovraffollamento carcerario preme con la sua urgenza anche nella nostra città, Treviso.

 

Oggi l’Istituto Penitenziario per minori di Treviso finisce nel mirino della stampa nazionale per l’estrema situazione di sovraffollamento: a giorni i ragazzi detenuti saranno 26, in una struttura che è attrezzata per 12 persone.

 

Sono stata qualche mese fa, insieme al segretario regionale del PD Andrea Martella, in ispezione dentro al minorile di Treviso, e abbiamo potuto constatare con i nostri occhi la situazione denunciata: i detenuti dormono in 4 o 5 in celle con 2 o 3 posti letto, usano servizi sporchi, nella completa assenza di privacy, facendo la doccia nella turca in cui fanno i bisogni, soffrono il caldo in cella, in una situazione per cui il sovraffollamento compromette anche la qualità delle attività educative e ricreative e rende molto più difficile il lavoro della direzione e del personale penitenziario, che, nello sforzo quotidiano che va loro riconosciuto, denunciano un grande tema di carenza di organico.

 

Il problema non risiede evidentemente nel caso isolato dell’istituto minorile trevigiano: è palese come la situazione sia un effetto del decreto Caivano.

 

il VII Rapporto di Antigone sulla giustizia minorile e gli Istituti penali per minorenni ci dice che, all’inizio del 2024 erano circa 500 i detenuti nelle carceri minorili italiane: da oltre dieci anni che non si raggiungeva una simile cifra, e che gli ingressi negli IPM, Istituti penali minorili, sono in netto aumento; se sono stati 835 nel 2021, ne abbiamo avuti 1.143 nel 2023, la cifra più alta almeno negli ultimi quindici anni; inoltre i ragazzi in IPM in misura cautelare erano 340 nel gennaio 2024, mentre erano 243 un anno prima.

 

Gli istituti minorili diventano così, grazie al Governo, una vera e propria bomba sociale, che fa male innanzitutto ai ragazzi e al fine rieducativo che a maggior ragione negli istituti minorili dovrebbe essere la prima priorità.

La strategia securitaria della destra al Governo sta fallendo davanti ai nostri occhi.

04/07/2024 - 14:04

Inaccettabile proseguire i lavori dell’aula su abuso di ufficio

“Apprendiamo dalla stampa che il Cdm di ieri ha inserito nel DL Carceri, con decretazione d'urgenza, una nuova fattispecie penale: il peculato per distrazione. Di fatto il governo interviene per restringere la portata dell'abrogazione dell'abuso d'ufficio che stiamo discutendo in queste ore e siamo prossimi a votare in Aula e lo fa con un provvedimento d’urgenza”. Lo dichiara il deputato dem Federico Gianassi, Capogruppo Pd in Commissione Giustizia, intervenendo a Montecitorio sull'ordine dei lavori nella discussione del decreto carceri.

“A un anno dall'approvazione del disegno di legge sull'abuso di ufficio – continua Gianassi - il Pd continua a dire che l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio lascia sacche di impunità nel nostro Paese perché rende penalmente irrilevante l'abuso di potere del pubblico funzionario per procurare un vantaggio a sé o a altri o per discriminare un cittadino. Nonostante le critiche al provvedimento anche da parte di esponenti della maggioranza, Nordio aveva dato rassicurazioni dicendo che il nostro ordinamento non avrebbe subito ripercussioni. Invece Nordio è corso ai ripari con una norma penale urgente dentro un decreto che tocca altri temi a poche ore dal voto definitivo della Camera sull’abuso di ufficio. Quale motivi hanno indotto Nordio a questo intervento urgente? Perché non ha avuto il coraggio di presentarsi alla Camera e presentare un emendamento al testo in corso di esame? Guarda caso la parte che tornerebbe a vivere della norma penale sarebbe proprio quella relativa alle responsabilità degli amministratori comunali. Altro che tutela per i sindaci, qui siamo davanti ad un cortocircuito inaccettabile. Procedere oggi con i lavori del Parlamento in assenza di quanto approvato dal Cdm è una forzatura inaccettabile.”

01/07/2024 - 16:27

“Gli ultimi annunci del ministro Nordio confermano che non cambierà niente, restiamo alle chiacchiere e pure col garantismo siamo a zero: il sovraffollamento nelle carceri potrà aumentare, continuerà nel disinteresse la sciagura dei suicidi di detenuti e poliziotti penitenziari. Restano pie illusioni gli auspici che Stati esteri si prendano i reclusi nelle nostre carceri. E anche la ‘rivoluzione’ di Nordio sull'ordinanza di custodia cautelare emessa da un organo collegiale è rimandata di due anni, se va bene. E’ previsto dallo stesso Nordio che questa novità avrà un impatto tale sull'organizzazione dei Tribunali, specie quelli piccoli, soprattutto per le incompatibilità dei tre giudici rispetto alle successive fasi del processo, da richiedere l’assunzione di 250 nuovi magistrati, del tutto insufficienti. E così l'entrata in vigore è differita di due anni”. Lo afferma la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, in merito alle dichiarazioni odierne del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul decreto “svuota carceri”.

20/06/2024 - 18:33

“Mentre nelle carceri italiane si consuma una vera tragedia - che è fatta di suicidi, sovraffollamento, carenza di personale, presidi medici insufficienti, infrastrutture fatiscenti – il governo continua a non decidere e, ancora oggi, non porta in Cdm il tanto annunciato ‘decreto carceri’. Cosa aspetta ancora il ministro Nordio per intervenire?” così la deputata democratica, componente della commissione giustizia della Camera, Michela Di Biase che sottolinea “oggi registriamo il triste record del 45esimo suicidi in carcere dall’inizio dell’anno. La misura è colma, siamo in emergenza umanitaria e l’inerzia del governo non è più accettabile”.

17/06/2024 - 19:37

“Siamo sconcertati, ancora una volta il governo dimostra totale inerzia rispetto a quello che sta accadendo nelle carceri italiane, dove dall’inizio dell’anno siamo al 43esimo suicidio. La convocazione d’urgenza della commissione Giustizia della Camera per discutere del primo ddl Nordio, approvato esattamente un anno fa e che consideravamo ormai abbandonato dalla stessa maggioranza, è emblematica del fatto che il governo non è in grado di definire le priorità e affrontare le vere emergenze del paese. Mentre nelle carceri italiane si sta consumando una tragedia vera - che è fatta di suicidi, sovraffollamento fuori controllo, carenza di personale, presidi medici insufficienti – il governo continua a percorrere la strada sicuritaria che non tiene minimamente conto delle esigenze della giustizia italiana e che, anzi, è responsabile del peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro all’interno degli istituti penitenziari italiani” così la responsabile giustizia del Pd, la deputata dem, Debora Serracchiani, è intervenuta alla camera nel corso dell’esame del Ddl Nordio che modifica il codice penale, il codice di procedura penale, l'ordinamento giudiziario e il codice dell'ordinamento militare.

17/01/2024 - 14:10

“Non è questa la strada per una vera riforma della Giustizia e del sistema penale. Proponete un nuovo reato a settimana, avete superato ogni record in questo delirio panpenalista, e continuate ad ignorare i problemi che si ripetono ciclicamente nei penitenziari. Approvate nuovi reati senza interrogarvi sulla finalità della pena e con il Decreto Caivano il governo ha smantellato la giustizia minorile, inasprendo le pene e smantellando le pene alternative, e abbandonando a sé stessi i detenuti con disagio neuro psichiatrico. Nordio aveva annunciato un fantomatico Piano carceri, ma sembra aver fatto la fine del Piano Mattei. Con 50mila posti disponibili abbiamo oltre 60mila persone recluse, con un tasso di crescita del 120%. Dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane si sono già registrati quattro suicidi. La situazione è drammatica. Per costruire un nuovo carcere servono 25 milioni di euro e tra i 5 e 10 anni di tempo e servirebbero 44 nuovi istituti. Ma allora di cosa parliamo? La detenzione in carcere, oggi, a queste condizioni, rischia di perdere la sua funzione rieducativa. Rischia di perdere umanità. Non possiamo continuare a girarci dall’altra parte”.

Così la deputata dem della commissione Giustizia, Michela Di Biase, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del Guardasigilli Carlo Nordio sullo stato della Giustizia.

“Il lavoro parlamentare - ha aggiunto - si è ridotto a qualche legge correttiva e ad una serie di proposte preoccupanti come il Ddl in discussione al Senato o come le scelte sulla prescrizione che rischiano al Paese di far perdere una parte delle risorse assegnate con il Pnrr. Si è scelta la direzione sbagliata. Si pensi all’abolizione dell’abuso d’ufficio, che rischia di aprire un nuovo conflitto tra il nostro Paese e l’Ue, o alle drammatiche scelte operate dal governo nella Finanziaria con tagli da un miliardo di euro sul triennio. C’è bisogno di attivarsi subito - ha concluso - poiché sul carcere è calato il silenzio e ci troviamo in una fase di trionfo del populismo penale”.

20/11/2023 - 12:02

l Gruppo del Pd alla Camera aderisce all’appello del "Comitato anticamorra per la legalità" che chiede la liberazione dei bambini costretti a crescere nelle carceri italiane insieme alle loro mamme. Si tratta di un atto di civiltà che ogni paese libero e democratico dovrebbe recepire.

 
Ci opporremo in Aula al ddl del governo che di fatto impedirebbe ai minori di crescere in luoghi sani e ospitali, un danno gravissimo per la formazione e la crescita.
 
Sosteniamo la campagna del Comitato per chiedere la realizzazione di nuove case famiglia dove mamme e bambini possano convivere garantendo alla giustizia le prime, ma consentendo ai piccoli un contesto favorevole allo sviluppo.
 
Non possiamo accettare che ogni risposta ai problemi del paese sia unicamente una risposta securitaria.
07/11/2023 - 16:24

Dichiarazione di Marco Lacarra, deputato  Pd

“Questo provvedimento non arriva lì dove dovrebbe arrivare: a colpire la povertà sociale, educativa, culturale ed economica, che è poi la vera radice del disagio giovanile.  Non riesce a combattere il sentimento di solitudine e disperazione in cui tanti, tantissimi ragazzi, si sentono persi nelle nostre periferie. Ribadisce il rifiuto delle istituzioni ad essere presenti in certi territori, tra certe comunità. Caivano ha aperto una ferita che questo governo e questa maggioranza si sono ben guardati dal rimarginare.  E allora quella ferita tornerà presto, e purtroppo, a sanguinare.” Così il deputato Pd Marco Lacarra, motivando il no alla fiducia al decreto Caivano a nome  del suo gruppo.
“La delinquenza e la microcriminalità, l’abbandono scolastico, l’uso e l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti, i fenomeni di autolesionismo, i suicidi - ha proseguito Lacarra-  sono tutti sintomi sempre più evidenti di un male molto più profondo. Ecco, davanti a queste domande, davanti a tutti questi temi, questo ennesimo decreto-legge non dà alcuna risposta.” Per l’esponente Pd “ancora una volta lo Stato sarà, per i cittadini di Caivano e di tutte le altre Caivano d’Italia, uno Stato-Autorità, polizia, giudice e carceriere.
Perché ancora una volta lo Stato ha rinunciato ad essere scuola, assistenza sociale, aiuto familiare. Ha rinunciato ad essere lavoro, ad essere cultura, ad essere sport.  Lo Stato ha rinunciato ad essere sostegno. Ad essere cioè presente come opportunità e non solo come tutore dell’ordine e della legge, come pure - ovviamente - deve essere. Ha rinunciato ad essere una alternativa  vera alla Camorra, alla Ndrangheta, alla Mafia. Ad essere la strada dritta tra le tante storte che esistono. E sono queste le ragioni per le quali il Partito Democratico voterà contro la fiducia e contro questo decreto”.

31/07/2023 - 19:48

“I tagli all’Amministrazione penitenziaria ed al Dipartimento della Giustizia minorile non verranno cancellati. Il governo ha infatti bocciato nell’Aula di Montecitorio il nostro atto che proponeva di  reintegrare le risorse tagliate con il bilancio 2023 per assumere agenti, ristrutturare le carceri e promuovere la funzione rieducativa della pena”: è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Giustizia Federico Gianassi, sulla discussione del suo ordine del giorno al Decreto Pa2 in corso oggi, lunedì 31 luglio, alla Camera dei Deputati.
“La destra ignora la gravissima situazione sulle carceri: strutture fatiscenti, fredde di inverno, roventi di estate, tanti detenuti in condizioni di disagio psichico, tanti i suicidi; in queste condizioni precarie operano  gli agenti e tutta l’amministrazione penitenziaria in carenza di organico. Il governo dimentica che un sistema inclusivo rieducativo non solo è sancito dalla Costituzione ma rappresenta uno strumento per promuovere la sicurezza sociale in quando tende alla riduzione della recidiva, la cui crescita è purtroppo esponenziale nel nostro paese”: conclude Federico Gianassi.

28/07/2023 - 15:57

“Nel 2022 negli istituti penitenziari italiani si sono suicidati 84 detenuti, nel 2023 siamo già a 39: si tratta di numeri tragici che certificano condizioni di disagio estremo a cui uno Stato civile deve rispondere con efficacia e rapidità. Per questi motivi avevamo presentato al Decreto Pa2 emendamenti che prevedevano nuove risorse per incentivare la presenza, negli istituti di pena, di personale sanitario che fornisce servizio psichiatrico di diagnosi e cura. La destra ha però respinto questa proposta, mortificando il lavoro dei medici specialisti che operano nelle carceri, ed abbandonando i detenuti fragili a loro stessi”: è quanto dichiarano i deputati Pd in Commissione Giustizia di Montecitorio Federico Gianassi, Debora Serracchiani e Michela Di Biase.

05/04/2023 - 17:01

“Le fotografie della bella mostra “Senza Colpe” di Anna Catalano che abbiamo visitato oggi a Napoli offrono immagini molto forti che colpiscono profondamente e rafforzano la convinzione che non ci debbano essere mai più bambini in carcere. La destra ha voluto affossare la nostra proposta di legge sulle detenute madri con emendamenti che anziché risolvere situazioni drammatiche per i minori, potevano solo aggravare il problema. Per noi però quella legge resta un obiettivo prioritario. Tutti dovrebbero venire qui perché attraverso questa mostra potrebbero forse rendersi conto di questa realtà. E’ stata una visita di grande interesse ed emozione anche per le foto delle vittime innocenti della camorra e per la possibilità di vedere la Mehari di Giancarlo Siani”. Lo hanno dichiarato i deputati democratici Andrea Casu, Piero De Luca, Michela Di Biase, Andrea Orlando, Marco Sarracino e Debora Serracchiani, accompagnati nella visita dall’assessore Teresa Armato e da Paolo Siani, collega che nella scorsa legislatura depositò la pdl sulle detenute madri, ripresentata in questa e che il Pd è stato costretto a ritirare dopo l’intervento della destra che ne snaturava totalmente il contenuto.

 

05/04/2023 - 16:24

“Le fotografie della bella mostra di Anna Catalano che abbiamo visitato oggi a Napoli offrono immagini molto forti che colpiscono profondamente e rafforzano la convinzione che non ci debbano essere mai più bambini in carcere. La destra ha voluto affossare la nostra proposta di legge sulle detenute madri con emendamenti che anziché risolvere situazioni drammatiche per i minori, potevano solo aggravare il problema. Per noi però quella legge resta un obiettivo prioritario. Tutti dovrebbero venire qui perché attraverso questa mostra potrebbero forse rendersi conto di questa realtà. E’ stata una visita di grande interesse ed emozione anche per le foto delle vittime innocenti della camorra e per la possibilità di vedere la Mehari di Giancarlo Siani”. Lo hanno dichiarato i deputati democratici Andrea Casu, Piero De Luca, Michela Di Biase, Andrea Orlando, Marco Sarracino e Debora Serracchiani, accompagnati nella visita dall’assessore Teresa Armato e da Paolo Siani, collega che nella scorsa legislatura depositò la pdl sulle detenute madri, ripresentata in questa e che il Pd è stato costretto a ritirare dopo l’intervento della destra che ne snaturava totalmente il contenuto.

 

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