15/11/2023 - 13:18

“Nonostante la scelta del governo di rimettersi all’Aula, la maggioranza ha votato contro il mio ordine del giorno sul trasporto merci votato compattamente dalle forze di opposizione, per dare un forte sviluppo all’intermodalità e rafforzare il confronto con tutti gli operatori. Dopo il taglio di 235,7 milioni di euro nella manovra di bilancio di previsione del MIT su autotrasporto e intermodalità e i ritardi di 10 mesi per il ferrobonus, un altro segnale devastante per un settore strategico che complessivamente interessa milioni di lavoratori e lavoratrici e oltre centomila aziende. Un’altra occasione persa per impedire che i costi dell’aumento dell’energia anche nel settore dei trasporti vengano scaricati su lavoratori e imprese. Continueremo in commissione e in Aula a batterci per contrastare ogni taglio e perché nessun settore del trasporto venga lasciato indietro nel confronto e nel coinvolgimento, perché a farne le spese è la competitività e la tenuta del nostro intero sistema economico”. Lo dichiara il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

15/11/2023 - 13:06

Dichiarazione di Nicola Zingaretti, deputato Pd

“Contro l’abuso del voto di fiducia da parte del Governo, su ogni ordine del giorno presentato si interviene per 5 minuti. Perché il Parlamento serve, dopo un confronto, per  fare le leggi. Non solo per dire sì o no. Oggi per chiedere un impegno straordinario che garantisca il servizio di refezione scolastica per tutte e tutti i bambini.
Un modo concreto per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie meno abbienti. È una delle richieste fatte in aula e bocciata dalla destra,  come tutti i contributi presentati per ridurre le disuguaglianze.”

15/11/2023 - 12:45

“Che incanto l’’effetto Sinner’, che grande ispirazione per i nostri giovani. Ma tanti ragazzi e ragazze rischiano di trovare chiusi campi da tennis (palestre, piscine) dove vorrebbero andare ad emulare i loro idoli sportivi. I gestori di impianti, allo stremo, sono travolti da bollette esplose con rincari che vanno dal 200 per cento al 400 per cento. Abbiamo ripetutamente chiesto, attraverso ordini del giorno al ‘decreto Energia’, credito di imposta, proroga della norma di riduzione dell’aliquota IVA al 5 per cento per il gas e contribuiti a fondo perduto per combattere il caro bollette. Con questa maggioranza, anche oggi, niente da fare. Tutti bocciati”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Mauro Berruto, responsabile Sport del Partito Democratico, durante l’esame del decreto Bollette.

13/11/2023 - 16:07

“Questo decreto legge è molto ambizioso. Si, nel titolo. Non credo ci sia da gioire dal punto di vista dell'opposizione nel sottolineare che un conto sono i titoli, gli annunci e persino gli intenti e un altro è il merito. Purtroppo per gli italiani, il provvedimento di cui discutiamo è assai modesto, è una sorta di scatola vuota che si annuncia anche attraente, ma è vuota. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la prima osservazione da fare è che il decreto arriva tardi. Cosa succederà per il bonus sociale per l'acquisto di energia e gas? Accadrà che questo decreto, in scadenza a breve, prevedeva solo trecento milioni di euro a favore dei nuclei economicamente svantaggiati. Questo decreto scadrà tra due settimane e arriverà poi la Legge di bilancio che ne prevede duecento, cioè cento in meno. Addio sostegni per il caro  bollette nel 2024, per chi ha bisogno. Sono tagli rispetto agli annunci che si erano fatti. Dopo un anno di governo non è dato sapere qual è l'orientamento, la strategia di medio e lungo periodo, per dare una mano in modo strutturale a chi ha bisogno. Non è dato sapere qual è la politica è la strategia energetica e antinflazionistica. Ci sono interventi anche utili in continuità con gli anni precedenti, interventi avviati dal governo Draghi, ma è una continuità in totale diminuzione e senza una prospettiva in alternativa a ciò che si taglia. Non si sa neanche, mentre tutto il mondo investe, come andremo sulle fonti sostenibili, come sosterremo, per famiglie e impresa il percorso, certo faticoso, verso l'elettrico. Dopo le favole e le promesse ci si aspetta da chi governa strategia e visione".  Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Andrea Gnassi, durante la discussione generale al Dl Energia.

“Tutti gli emendamenti e le proposte dell'opposizione e del Partito Democratico – ha aggiunto l’esponente Pd – sono state respinte. È molto grave anche che il governo poi voglia procedere senza ascoltare le richieste avanzate anche dagli stessi gruppi di maggioranza. Questa postura denota un'assenza di visione di consapevolezza di nodi che sono strutturali per il Paese che bisognerebbe aggredire sciogliere per far ripartire un po' il sistema produttivo italiano. C'è una differenza enorme tra ciò che il governo ha promesso, ciò che ha annunciato e ciò che è stato capace di fare, però adesso parlano i fatti. Questa storia che è colpa di chi è venuto prima o del destino cinico e baro non regge più. Questo decreto è preoccupante e coerente come è preoccupante e coerente la Legge di bilancio 2024: non avrà forza, non sarà espansiva, non aiuterà la crescita”.

“Questo decreto – ha concluso Gnassi - ha annunciato un sostegno sull'energia a chi ne ha bisogno e invece non lo fa. Con grande rammarico ci accingiamo ad esaminare una legge di bilancio e questo decreto, senza la possibilità di intervenire. Noi riteniamo che ci sia un'idea sbagliata in questa manovra, in questo decreto che non serve agli italiani e che sta portando in Europa una caricatura del nostro Paese, che prova a far passare l'idea che basta una sorta di proclama nazionalista per stare nel mondo e risolvere i problemi di casa. Ma il Paese merita di meglio, meritano di meglio gli italiani e il nostro compito è quello di essere qui presenti  proposte puntuali  per provare a dare una mano al Paese.

09/11/2023 - 14:58

“Ora c’è serio rischio impennata prezzi”
“La bocciatura del nostro emendamento al dl bollette per prorogare la fine del regime di maggior tutela dell’energia elettrica e del gas da parte del governo rischia seriamente di farci entrare nel caos e danneggiare pesantemente i consumatori. Il Governo è gravemente inadempiente sui passaggi necessari, a partire dalla mancata campagna di comunicazione.  Il rischio che si profila è un consistente aumento dei prezzi per 10 milioni di utenti. Un rinvio della scadenza è necessario per mettere a punto una vera e propria riforma del mercato dell’energia con una reale difesa dei consumatori. Giudichiamo grave che il governo voglia procedere lasciando inascoltate le richieste avanzate sia da noi che da gruppi di maggioranza”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Attività produttive Vinicio Peluffo.

18/10/2023 - 17:41

“Ancora una volta il governo entra a piedi uniti nella vicenda di Ita Airways favorendo oltremodo Lufthansa.

Il governo propone nel dl energia (all’articolo 6) una norma per interpretare – retroattivamente - un fatto giuridico deciso con sentenza. E’ l'ennesima forzatura di un governo che continua a tutelare i poteri forti in danno dei lavoratori.

La decisione del giudice ordinario che ha statuito la continuità' economica tra le aziende Alitalia e Ita - con ogni conseguenziale tutela per i lavoratori dipendenti e il passaggio nella nuova azienda - come tutte le sentenze andava eseguita e non aggirata come vuole fare il governo Meloni.

Il Pd oggi in commissione ha espresso tutta la sua contrarietà. Continueremo la nostra battaglia in aula."

Lo dichiara il deputato democratico Anthony Barbagallo, capogruppo in commissione Trasporti dopo il voto di oggi sul dl energia.

04/10/2023 - 14:32

“Le notizie di oggi rendono questo decreto lontano dalla realtà. L’autorità della regolazione dell’energia commenta gli aumenti del 4,8% delle bollette di settembre comunicando che siamo solo all’inizio. Continua a crescere il costo di benzina e gasolio, quello della spesa, dei libri scolastici, del numero delle persone che rinunciano alle cure, aumenta il peso dell’inflazione sulle famiglie. E noi parliamo di un decreto agostano, emanato prima delle vacanze pugliesi e albanesi della premier, superato dagli eventi e dalle vostre marce indietro. Pensato per dare l’impressione di un governo attivo, diventa l’ennesimo decreto omnibus che la Camera ha dovuto affrontare in 4 giorni senza la possibilità di esercitare alcun ruolo legislativo. Un ‘decreto Asset’ che parla di tutto, salvo che degli asset strategici del Paese”.

Così il deputato democratico della commissione Bilancio, Silvio Lai, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Gruppo Pd al decreto Asset.

“E’ passato un anno - ha aggiunto - da quando Meloni nelle piazze diceva ‘siamo pronti’. E lo siete stati pronti, a promettere la qualsiasi, dal taglio delle accise sui carburanti ai blocchi navali, dalla riduzione delle tasse alla cancellazione della Fornero, sino all’aumento diffuso di stipendi, pensioni ed esenzioni e poi tanti condoni. Per ora sono apparsi solo questi ultimi. Il bilancio è povero, nonostante i depliant celebrativi. Questo decreto doveva servire per ridimensionare gli ingiusti profitti di banche e per le compagnie aeree che facevano cartello contro i consumatori. Ma il governo è fuggito con la coda tra le gambe: la tassa contro gli ingiusti profitti diventa opzionale e non quantificabile e il tetto al costo dei biglietti si tramuta in indagine dell’Autorità della concorrenza (che già poteva farla). Grazie ai margini di crescita del Superbonus avete finanziato le sciocchezze della scorsa manovra. Per vincere le elezioni avevate dato rassicurazioni. Poi avete fatto il contrario: via bonus e blocco alle cessioni dei crediti. Sono otto mesi che aspettiamo soluzioni ai crediti incagliati, mentre migliaia di imprese hanno i cantieri aperti e 300mila famiglie rischiano il baratro. Bugie e false promesse emergono con sempre maggiore evidenza - ha concluso - perché è la realtà a renderle evidenti e il nostro impegno a smascherarle”.

 

17/07/2023 - 16:24

“Le comunità energetiche dovrebbero essere una priorità assoluta in quanto rappresentano un sistema virtuoso che va nel segno della sostenibilità e del risparmio, in un’ottica di consumo dell’energia più sostenibile e responsabile. Purtroppo non lo è per questa destra, che ha respinto prima in commissione e adesso in Aula l’emendamento – poi trasformato in Ordine del giorno – che chiedeva al governo di favorire lo sviluppo delle comunità energetica coinvolgendo gli enti locali. Se vogliamo che gli amministratori siano veramente coinvolti nel processo di transizione energetica questo è un punto fondamentale. Con le comunità energetiche tante famiglie pagherebbero un costo dell’energia notevolmente più basso ma il governo ha respinto anche questa proposta di buon senso. La destra continua a disinteressarsi e a negare aiuto a chi è più in difficoltà”.

Così la deputata Pd Silvia Roggiani intervenendo in Aula sul DL enti territoriali-settore energetico.

17/07/2023 - 14:42

Il governo con questo decreto riconosce che la crisi energetica è un problema, ma non mette in campo alcuna soluzione per famiglie e imprese, né sembra avere una strategia per una vera transizione verde che sia giusta e a misura di tutti. Come Partito Democratico ribadiamo come anche su questo provvedimento si è ripetuta una tendenza che ormai il governo ha fatto propria: si apre alle opposizioni pubblicamente, ma poi si rifiuta ogni forma di collaborazione. Per questo i nostri tentativi di migliorare questa legge sono stati rispediti al mittente. Abbiamo chiesto che venissero aumentate le misure a supporto di Piombino e Ravenna, che ospiteranno i rigassificatori con l’aumento dall’1% al 2% del valore dell’opera, da destinare ai territori stessi. Ma anche questa richiesta è caduta nel nulla. Mentre i prezzi delle bollette rimangono alti, le misure adottate dalla maggioranza sono parziali e poco efficaci. Potevate prolungare i crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas a favore delle imprese, energivore e non. Potevate azzerare i costi di gestione anche per la spesa energetica e non solo di quella del gas. Potevate adottare molte misure per continuare a tenere basse le bollette, utilizzando i fondi destinati ad altri provvedimenti spot, come la Flat Tax incrementale. In realtà la vostra linea, il vostro programma di governo è rimandare sine die, fare l’opposizione anche quando siete al governo e poi pensare di risolvere dando la colpa a Bruxelles e dicendo che "batterete i pugni in Europa". Una tattica che ad oggi non sembra vi abbia portato qualche risultato.
Così il deputato del Pd Claudio Mancini, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto sulla fiducia.

14/07/2023 - 12:14

“L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni continua a mortificare il Parlamento con l’ennesima fiducia posta oggi sul decreto rigassificatori. E pensare che si erano presentati agli elettori come pronti a restituire dignità a Camera e Senato, sono invece diventati  con oltre 30 decreti in meno di 9 mesi il governo politico medaglia d’oro per decretazione d’urgenza e questioni di fiducia. Non è certo un segno di buona salute di questa maggioranza”. Lo ha detto in Aula il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd, durante la discussione generale sul decreto rigassificatori.

"Questo decreto oltretutto- ha aggiunto Casu - non è affatto sufficiente a risolvere le questioni energetiche aperte. Avevamo proposto in commissione una serie di miglioramenti, tuttavia, nessuna delle nostre proposte è stata accolta, come ad esempio, tutte le nostre proposte per promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile, anche con un fondo destinato alle piccole e medie imprese; limitare questo genere di approvvigionamento di gas solo nel caso sia a rischio la sicurezza energetica nazionale; raddoppiare le misure compensative per tutte le comunità locali coinvolte dagli interventi per la realizzazione degli impianti, istituire un fondo specifico di 800 milioni di euro per il rilancio di Piombino o l’introduzione dei crediti di imposta energetici e l’azzeramento degli oneri generali di sistema per il settore elettrico, analogamente a quanto fatto per il gas, e inoltre mancano le misure di sostegno per gli enti locali, anche loro alle prese con costi energetici che rischiano di sacrificare l’erogazione di servizi fondamentali. Infine, sperimentando sessioni di risparmio come sta avvenendo in Inghilterra si potrebbe utilmente stimolare le persone a orientare i propri consumi individuali in orari in cui possano essere soddisfatti mediante l’utilizzo diretto di rinnovabili, senza dover ricorrere all’uso di fossili. Perché l’obiettivo non deve essere solo sostenere i consumi energetici di famiglie e imprese ma anche orientarli verso scelte sempre più sostenibili”.

29/06/2023 - 12:54

Raddoppiare le misure compensative destinate dalle imprese agli enti territoriali a seguito dell’installazione di infrastrutture energetiche, che passerebbero quindi dall’1 al 2 per cento del valore complessivo dell’opera”. Lo chiede un emendamento del Pd al decreto Rigassificatori in discussione a Montecitorio.

“L’autosufficienza energetica del Paese è fondamentale ma è altrettanto necessario che le comunità locali vengano adeguatamente risarcite dalla presenza di impianti di produzione di energia. Grazie a questa norma potrebbero arrivare nuove risorse per tutelare l’ambiente e garantire la crescita sostenibile dei territori interessati. Oggi queste misure riguarderebbero gli enti dell’Emilia e della Toscana in cui saranno presenti i rigassificatori, ma in futuro si tratta di benefici che potranno essere allargati a tutti i comuni coinvolti dalla presenza di nuove infrastrutture energetiche”. Lo dichiarano i deputati dem Simona Bonafè e Marco Simiani, rispettivamente capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali e Ambiente di Montecitorio.

07/06/2023 - 12:32

“Questo provvedimento su un tema importante e strategico quale è il rafforzamento della capacità amministrativa delle Pa è totalmente inadeguato. Il piano di assunzioni è totalmente insufficiente se il fine è quello di disegnare un futuro diverso per il nostro Paese verso il Pnrr.

Non viene data energia a tutti quei progetti che ci permettono di rendere il Paese più innovativo, più sostenibile, per offrire ai nostri giovani quelle opportunità che spesso tristemente cercano all’estero.

Le scelte anche di questo decreto sono insufficienti: le assunzioni riguardano prevalentemente le forze di polizia e nemmeno tutte. Ma negli altri settori? Le assunzioni riguardano i vertici. E la base? Troppe lacune e troppi settori vengono tralasciati. Questo decreto ancora una volta va contro i richiami del Presidente della Repubblica di non ricorrere alla decretazione d’urgenza in continuazione non avendone nemmeno i presupposti e poiché limita l’esercizio di democrazia da parte del Parlamento, e lede la fiducia dei cittadini nei confronti non solo del Governo ma della politica tutta. Questo decreto è insufficiente sia nel merito che nella linea di lavoro e per queste ragioni facciamo convintamente opposizione”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Silvio Lai, dichiarando il voto contrario del Pd al decreto Pa.

19/05/2023 - 13:11

“Dalla Destra accanimento inspiegabile verso i territori geotermici delle province di Pisa, Grosseto e Siena. Non solo da mesi il Governo Meloni si sta colpevolmente dimenticando di emanare il decreto attuativo, che aumenta le royalties per i Comuni geotermici in base all’energia prodotta, ma la maggioranza ha addirittura ribadito che questo atto non è necessario, né urgente”: è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani e Simona Bonafè sul loro ordine del giorno al Decreto Bollette, respinto dall’Aula di Montecitorio e relativo alla norma del precedente esecutivo (varata grazie al deputato Pd Luca Sani nella scorsa Legislatura).

“Non sappiamo se questa scelta sia dettata da superficialità o incompetenza. Quello che è evidente è che i partiti territoriali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non sanno nemmeno di cosa stiamo parlando e che questi ritardi stanno impedendo a molti centri delle province di Pisa, Grosseto e Siena di ricevere milioni di euro da poter investire per lo sviluppo delle loro comunità”: concludono Marco Simiani e Simona Bonafè.

18/05/2023 - 20:43

“Parere favorevole del Governo su un ordine del giorno a mia firma che finalmente riconosce la necessità di estendere agli impianti sportivi e a quelli natatori il credito d’imposta e lva al 5% per l’acquisto di gas ed energia termica. Paradossalmente chi acquistava non direttamente gas, ma il prodotto finito, ovvero l’energia termica, era escluso dagli aiuti. Molti impianti sportivi e piscine, hub della salute e del benessere psicofisico, ma energivore per eccellenza, erano beffardamente escluse, dopo aver sostenuto costi abnormi nei mesi scorsi. Ora il Governo agisca!”

Lo dichiara il deputato democratico Mauro Berruto, responsabile sport Pd

18/05/2023 - 20:02

La narrazione propagandistica del governo Meloni si scontra con i fatti e il decreto bollette ne è l’ennesimo esempio. Le misure per alleggerire l’impatto dell’aumento dei costi energetici per famiglie e imprese sono solo proroghe di interventi già adottati in precedenza. Il governo procede così, non permettendo nessun tipo di stabilità né di programmazione e con risorse insufficienti a migliorare la situazione di lavoratori e pensionati a fronte di un aumento consistente del costo della vita dovuto a inflazione e speculazione: dall’energia ai generi alimentari. Vanno recuperate altre risorse con un’operazione di equità dal punto di vista fiscale attraverso il recupero dell’enorme evasione fiscale. Peccato che invece questo decreto vari uno scudo penale, l’ennesimo condono per gli evasori inserito all’ultimo secondo. La maggioranza infatti depenalizza l’omesso versamento, perché i 12 condoni della legge di bilancio evidentemente non sono bastati.  

In materia di sanità questo decreto prevede solo un’operazione di maquillage, ignorando il precario stato di salute del Servizio sanitario nazionale, i cui princìpi fondamentali di universalità, uguaglianza e equità sono minati da criticità che compromettono il diritto costituzionale alla tutela della salute. Interminabili liste di attesa costringono a ricorrere al privato, impoveriscono le famiglie, sino alla rinuncia alle cure; diseguaglianze regionali e locali nell’offerta di servizi e prestazioni determinano migrazione sanitaria, inaccessibilità alle innovazioni, sino alla riduzione dell’aspettativa di vita. E questo quadro rischierà di aggravarsi con il progetto Spacca Italia del governo che mira a disgregare il Paese, impoverendo sempre di più chi già è in difficoltà.

Il tempo è scaduto. È ora che questo governo prenda in mano le questioni vere del nostro paese: la tenuta della sanità pubblica, l’attuazione dei progetti finanziati con il Pnrr, la valorizzazione del personale sanitario, senza dimenticare i ricercatori precari, la lotta all’evasione fiscale, smettendola di strizzare l’occhio agli evasori fiscali.

Così la deputata del Pd Ilenia Malavasi durante la dichiarazione di voto in Aula.

 

Pagine