18/09/2024 - 18:47

“Oggi in Commissione Lavoro della Camera il Governo ha respinto gli emendamenti sul lavoro portuale che abbiamo presentato per il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure professionali operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti.  Stiamo sollecitando lo sblocco di questo ultimo provvedimento, che non comporterebbe risorse aggiuntive,  dall'insediamento del governo che non da' alcuna risposta. E così, nonostante tanti proclami di riforme annunciate e mai attuate e privatizzazione dei porti per fare cassa, nonostante i commissariamenti nelle Autorità di sistema che non consentono una piena operatività, nonostante il rischio di parcellizzazione e indebolimento che porterà l'autonomia differenziata, l'unica cosa reale è la mancanza di azioni concrete a sostegno della portualità e dei suoi lavoratori” così la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente della Commissione Trasporti, Valentina Ghio, prima firmataria degli emendamenti sul lavoro portuale.

18/09/2024 - 14:25

“Il governo continua a riempirsi la bocca con il ddl sicurezza ma non mette fondi per aumentare risorse alle forze dell’ordine. La maggioranza ha votato contro a un emendamento del Pd in cui chiedevamo alcune cose, soprattutto economiche, per le Forze dell'Ordine. In particolare assunzioni straordinarie; pagamento degli straordinari il mese dopo, e non dopo quasi due anni com'è adesso; aumento delle risorse per il rinnovo del contratto di lavoro del comparto Sicurezza, che è ancora bloccato dopo 2 anni di Governo del centrodestra. Niente fondi alla realizzazione di nuove scuole di formazione per le Forze dell'Ordine.  Insomma il governo e la maggioranza di centrodestra parlano di sicurezza ma fatti zero. Come sempre anche questo decreto è solo uno spot elettorale e non dà aiuti strutturali al comparto”. Lo dichiara Matteo Mauri deputato e responsabile Sicurezza del Pd.

17/09/2024 - 16:02

Depositata alla Camera dei deputati la proposta di legge per introdurre il diritto alla disconnessione. Avanzata su iniziativa della realtà giovanile ‘L’asSociata’ (https://www.instagram.com/associata_roma?igsh=eDFvM3N0YXpqZmlq) la Pdl è stata presentata dal Capogruppo Pd in Commissione Lavoro Scotto con le firme della Vicepresidente Pd della Camera Ascani, della Capogruppo Pd alla Camera Braga, della Vicepresidente Pd Gribaudo e dei deputati Fossi, Laus, Sarracino, Guerra, Casu, Di Biase, Evi, Fassino, Ferrari, Forattini, Furfaro, Girelli, Madia, Manzi, Marino, Ricciardi, Roggiani, Scarpa, Serracchiani.

“La Pdl ‘Lavoro, poi stacco’ - frutto del lavoro e della collaborazione con ‘l’asSociata’ - intende promuovere una nuova cultura del lavoro che rispetti il tempo dentro e al di fuori dell’ufficio, tutelando i lavoratori e aumentando la produttività delle imprese, migliorando così la vita delle persone. Serve una nuova scommessa sulla qualità del lavoro. Dopo la pandemia questa domanda si è fatta ancora più stringente. E questa risposta la deve dare la politica”, ha dichiarato il primo firmatario Arturo Scotto.

“Reperibilità h24 e bassa retribuzione costringono tutte le generazioni di lavoratori alla precarietà - ha precisato la portavoce di asSociata - “il 28 settembre all’Arena Mancini a Roma, tutti insieme lanceremo la battaglia per approvare il diritto alla disconnessione“.

Qui il testo della proposta di legge: https://documenti.camera.it/leg19/pdl/pdf/leg.19.pdl.camera.1961.19PDL00...

16/09/2024 - 15:38

“Con il nuovo provvedimento sulla scuola il governo butta nel cestino anni e anni di pedagogia con un ministro che afferma il valore dell’umiliazione come fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione dell’identità. Con il ripristino del voto in condotta e della riforma della valutazione introdotta alla scuola primaria siete autoritari e non autorevoli perché pensate di raggiungere risultati con maggiori sanzioni e non con un processo che investa sulla dignità, la formazione, la retribuzione, la consapevolezza del corpo docente”. Lo dichiara in Aula di Montecitorio il Vicepresidente del Gruppo Pd Paolo Ciani durante la discussione del ddl sulla disciplina di valutazione degli studenti.

“Per voi – continua Ciani - la scuola non è un servizio pubblico funzionale alla rimozione degli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona, né un luogo in cui si promuove lo sviluppo della cultura e la formazione della personalità, ma è semplicemente un posto di lavoro”. “E lo fate con un testo blindato da chiudere il prima possibile per poter piantare l’ennesima bandierina sul percorso ideologico di costruzione della scuola modello Valditara”, conclude Ciani.

15/09/2024 - 20:58

"Il Ministro Giorgetti ha scritto, nero su bianco, che per il settore castanicolo non sono disponibili nemmeno 2,5 milioni di euro nel 2024 e la legge per rilanciare uno dei settori chiave per l'economia montana e dei territori marginali ė stata bloccata; tutto questo nel miserabile silenzio del Ministro dell'Agricoltura Lollobrigida che per il suo staff personale spende oltre 2 milioni di euro all'anno. Il Governo Meloni preferisce assumere gli amici che approvare un volano per sostenere la multifunzionalità agricola e rilanciare un comparto fondamentale per contrastare il dissesto idrologico e garantire quindi la tutela del patrimonio ambientale”: è quanto riporta una nota congiunta di Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente (primo firmatario della PdL) e Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, sull'iter della sua proposta di legge ferma da mesi a Montecitorio.
"La destra ha ancora una volta mortificato il lavoro del Parlamento che aveva raggiunto una sintesi apprezzabile sul testo. Si sarebbe trattato di un provvedimento capace di valorizzare un prodotto tradizionale del territorio italiano, incentivare le imprese del settore che si occupano di raccolta e trasformazione e garantire la corretta manutenzione del patrimonio boschivo. Non ci arrendiamo e presenteremo questa proposta come emendamento alla Legge di Bilancio": conclude la nota.

12/09/2024 - 14:03

La norma contenuta nell'articolo 18 del provvedimento in esame è puramente demagogica. Con il pretesto di maggiore rigore sull'utilizzo di sostanze stupefacenti, in realtà il Governo fa tutt'altro. Vieta la produzione e commercializzazione di prodotti utilizzati in numerosi settori industriali ed agricoli. Migliaia di aziende italiane che danno lavoro a tantissime persone, giovani in particolare, saranno distrutte, messe fuori legge da una norma incomprensibile. Peraltro oltre al danno rischia di aggiungersi la beffa, perché la giurisprudenza europea ha già vietato questo tipo di normative nazionali che impediscono la vendita dei prodotti in oggetto derivanti dalla canapa realizzati da imprese europee. Potremmo trovarci di fronte al paradosso di poter avere in Italia prodotti europei ma non più quelli italiani. Altro che tutela del Made in Italy.

12/09/2024 - 13:27

“Fermatevi, tornate indietro. Se non volete ascoltare noi abbiate l’accortezza di ascoltare le associazioni di settore e le organizzazioni agricole che vi chiedono di non introdurre il divieto di produzione e di commercializzazione della cannabis light che ha consentito di avviare una importante filiera economica con un fatturato annuo di oltre 500 milioni di euro e decine di migliaia di posti di lavoro, soprattutto giovani imprenditori. Chiediamo al governo stralciare la norma che ha introdotto il divieto per favorire un ulteriore approfondimento e poter valutare con le parti sociali. Rimuovete il furore ideologico che ha animato la vostra folle scelta, non potete affossare un comparto produttivo di eccellenza, parte integrante del Made in Italy. Da domani con il vostro emendamento il mercato oggi legale sarà occupato dalla malavita organizzata con ben altre finalità. Continuate a voltare le spalle agli interessi del Paese”.

Lo ha dichiarato in Aula, durante la discussione del Ddl Sicurezza, Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura e Segretario di Presidenza della Camera.

11/09/2024 - 18:31

"Questo governo vuole tappare la bocca a chi protesta in modo pacifico, come fa Putin a Mosca. Alle lavoratrici e ai lavoratori che scendono in piazza per difendere il loro lavoro, agli attivisti che protestano per la crisi climatica e non sono ascoltati voi rispondete mandandoli in carcere. Il disegno di legge sicurezza, tra le altre misure repressive, introduce il carcere per chi fa un blocco stradale usando solo il proprio corpo. Una pena che, paradossalmente, non viene applicata se il blocco si fa con un cassonetto, con un'auto, con un trattore. Quello che stiamo discutendo alla Camera è un testo liberticida e antidemocratico che punisce chi manifesta per difendere pacificamente i propri diritti e lo fa cercando di attirare l'attenzione mediatica, dell’opinione pubblica e di un governo che, invece, li ignora e, anzi, li incarcera. Questo governo di ultra destra intollerante verso il dissenso avrebbe mandato in galera Ghandi, ma anche Danilo Dolci e Aldo Capitini, i padri del pensiero non violento italiano". Lo ha dichiarato, intervenendo nell'aula di Montecitorio, Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

11/09/2024 - 18:30

Operai Whirpool sarebbero finiti in galera per due anni

“Con l’approvazione dell’articolo 14 del Dl Sicurezza si introduce una norma liberticida. Gli operai della Whirlpool di Napoli che per tre anni hanno tenuta viva una vertenza difficilissima per salvare trecento posti di lavoro hanno fatto ben dieci blocchi stradali a cui hanno partecipato centinaia di persone. Hanno bloccato porto, aeroporto, strade e ferrovie. Con questa norma sarebbero finiti in galera per due anni. E’ una follia trasformare il dissenso in un illecito penale. Soprattutto perché in questi mesi ministri, deputati ed esponenti politici di tutti gli schieramenti sono stati in fabbrica per dare solidarietà ai lavoratori. Votando questa norma sarebbero dovuti andare a trovarli in galera. C’è da preoccuparsi davanti a un autunno molto difficile dove crolla la produzione industriale ed esplode la Cassa integrazione. Pensano di risolvere i conflitti con il carcere?”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

10/09/2024 - 15:46

Meloni renda pubblici ordini di servizio

"La Presidente del Consiglio dimostra di non fidarsi della polizia italiana. Ne è prova l'allontanamento degli agenti di polizia dal piano in cui si trovano gli uffici della Presidente del Consiglio. Questo è un fatto di estrema gravità, considerando che quegli agenti hanno sempre avuto il compito di garantire l'incolumità di chi ricopre temporaneamente questa carica istituzionale. Tentare di sminuire quanto accaduto è inutile e infantile, soprattutto cercando di giustificare la decisione derubricandola all’accompagnamento negli ascensori. Noi abbiamo la certezza assoluta di quanto avvenuto ma, viste le dichiarazioni di Meloni e del suo staff, chiediamo alla Presidente del consiglio di rendere pubblici gli ordini di servizio relativi a questi ultimi giorni. Chiaramente quelli veri” così Matteo Mauri, Deputato e responsabile sicurezza del Partito Democratico, ex Viceministro dell’Interno con delega alla Polizia.
“Questa situazione - aggiunge Mauri -
è la cartina di tornasole che quando il governo parla di sicurezza lo fa solo propaganda come è evidente dal ddl
attualmente in discussione alla Camera. Piuttosto che garantire risorse per migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli agenti delle forze dell'ordine, il governo si limita a inventare nuovi reati e ad aumentare le pene, senza investire un euro nel miglioramento reale della sicurezza".

10/09/2024 - 12:11

A rischio filiere eccellenza Made in Italy e 10mila posti di lavoro

“Sulla cannabis light Salvini ordina e Lollobrigida obbedisce infischiandosene di una delle filiere di eccellenza del Made in Italy agroindustriale, sbattendo altresì la porta in faccia alle organizzazioni agricole e alle imprese di settore che in questi anni, con successo, hanno investito ingenti risorse per arrivare ad un fatturato annuo di 500 milioni per oltre 10mila posti di lavoro. Il furore ideologico della destra porterà oggi alla Camera con il Ddl Sicurezza, al divieto di coltivazione, lavorazione e vendita delle infiorescenze della canapa industriale e dei suoi derivati che ha consentito la nascita di tante piccole imprese a conduzione giovanile, e che ha permesso di utilizzare proficuamente il prodotto, principalmente, in cosmesi, erboristeria, bioedilizia, florovivaismo, tessile. Ora il governo e la destra intendono azzerare tutto e gli unici a non lamentarsi saranno mafie e criminalità organizzata pronte ad accaparrarsi lo spazio fino ad oggi gestito in piena trasparenza e legalità. Un vero e proprio capolavoro che si intesta la presidente Meloni, i suoi ministri e la destra italiana”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

 

06/08/2024 - 15:13

"Oggi in Commissione alla Camera, nel corso dell’esame del ddl sicurezza, la maggioranza e il governo hanno bocciato l’emendamento presentato dal Partito Democratico che proponeva di destinare risorse economiche alle Forze dell'Ordine".

Lo dichiara l'Onorevole Matteo Mauri, responsabile nazionale sicurezza del Pd.

"La destra getta la maschera. E dimostra una volta per tutte che la sicurezza per loro è solo propaganda a favore di telecamere. Ma quando c'è da mettere mano al portafoglio si squaglia".

"Non abbiamo chiesto l'impossibile con il nostro emendamento" - continua l'ex Viceministro dell'Interno Mauri.

"Abbiamo semplicemente chiesto di fare le assunzioni necessarie per integrare gli organici sottodimensionati, di ampliare il numero delle scuole per gli agenti, di pagare gli straordinari arretrati alla Polizia, che ammontano ormai a quasi un anno e mezzo di ritardo, e rinnovare adeguatamente il contratto di lavoro del comparto Sicurezza e Difesa, per andare oltre al solo recupero dell'inflazione degli ultimi anni".

"Il Governo non ha voluto spendersi nemmeno su una sola delle nostre richieste. Richieste che non abbiamo avanzato per fare i nostri interessi ma per fare quelli degli operatori del settore e dei cittadini.
Si riempiono la bocca di ordine e sicurezza ma all’atto pratico non fanno nulla per permettere alle forze dell’ordine di operare in un ambiente sicuro, efficiente e rispettoso dei diritti dei lavoratori del comparto.
In questo disegno di legge - conclude l'On. Mauri - sono stati capaci di mettere solo nuovi reati e alzare le pene. Tutte cose che non costano niente e che possono far mettere nei titoli dei TG. Ma che non risolvono nemmeno un problema delle italiane e degli italiani.

05/08/2024 - 17:29

“Tre suicidi in sette mesi. Blatte, celle senza docce e temperature roventi. Personale sottoorganico e mancanza di ruoli apicali. Una situazione terrificante che fa vergognare Prato in tutta Italia. Basterebbe questo per dire che il carcere della Dogaia è in una situazione emergenziale, come confermato da tutti gli addetti ai lavori. Invece,  Mazzetti di Forza Italia parla di una fantomatica ‘campagna di parte contro il governo’. Lo fa dopo aver pronunciato parole inaccettabili per chiunque conosca la situazione che quotidianamente vivono i reclusi e gli operatori carcerari di Prato. Non solo, sostiene che il governo si sta occupando di carceri. Certo, ma in modo opposto a quello che serviva. Il dl carceri era ino dei pochi decreti legge che aveva ragioni di urgenza vista la tragica situazione delle carceri. Ma rappresenta un’occasione sprecata. Tanto è vero che è in vigore già da un mese e non c’è stata alcuna inversione di tendenza. Nessuna misura contenuta nel decreto alleggerirà le problematiche del carcere. Resta sovraffollamento, restano scoperture di organico, restano le disastrose condizioni dell’edilizia carceraria. Spiace per Prato e per l'Italia che Mazzetti arrivi a negare l’evidenza. Le consiglio di abbandonare il vittimismo, tanto in voga tra i suoi colleghi di governo, e di mettersi a disposizione della città. Se farà questo passo, riscoprendo anche quei valori liberali che Forza Italia vorrebbe rappresentare, ci troverà disponibili al dialogo, pronti a condurre insieme tutte le battaglie necessarie per cambiare in meglio le condizioni di vita e di lavoro all’interno della Dogaia”. Così Marco Furfaro, deputato toscano e membro della segreteria nazionale del PD, sul dl carceri.

02/08/2024 - 14:22

Parte stagione dei diritti del Pd di Schlein

“La proposta sulla settimana corta, così come quella sulla disconnessione, sono parte della missione del Partito Democratico di Elly Schlein, che in questo anno è riuscita a parlare a una generazione che più di tutti ha subito gli effetti sulla qualità del lavoro sul livello di sfruttamento della pandemia. Il prossimo anno dovrà essere caratterizzato da questa straordinaria mobilitazione per i diritti. Settimana corta, diritto alla disconnessione, lotta ai contratti precari e intermittenti, salari dignitosi come il salario minimo, congedi paritari: è arrivato il tempo della qualità del lavoro. È la sfida dei prossimi anni del nostro Paese. Sulla settimana corta, in particolare, entro metà settembre si aprirà il termine gli emendamenti in commissione Lavoro e verrà finalmente adottato un testo base. Noi puntiamo perché vada a ottobre in Aula, trovando una sintesi con i tre testi depositati dalle opposizioni. Stringere i tempi è stato importante per evitare che il ddl entrasse nel porto delle nebbie delle indecisioni e dei ritardi della maggioranza. Il centrodestra è in piena confusione rispetto a temi molto rilevanti quando si parla di lavoro”.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto, in un’intervista a Fanpage.

02/08/2024 - 10:42

“Il ddl sicurezza che ‘abbiamo rimandato a settembre’ presenta molte norme sbagliate e ingiuste. Tra queste anche il giro di vite sulla canapa industriale che è un vero e proprio intervento a gamba tesa del Governo su una interessante filiera agricola e commerciale italiana. Un intervento che ammazza un mercato di oltre 10 mila addetti e circa 3 mila imprese. Il governo e la maggioranza hanno il tempo per ripensarci: siamo davanti a una scelta esclusivamente data dalla furia ideologica. Senza alcun senso e che va a penalizzare migliaia di italiani e delle italiane che vivono grazie al lavoro in questo settore merceologico in piena crescita ovunque e imprenditori che hanno investito soldi e lavoro fidandosi dello Stato".
"Abbiamo assistito a una scelta sciagurata del Governo e alla scomparsa del Ministro dell'Agricoltura. Che era troppo impegnato a mettersi sull'attenti di fronte al diktat di Palazzo Chigi per difendere il settore".
Lo dichiara Matteo Mauri deputato e responsabile Sicurezza del Pd.

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