Dichiarazione di Mauro Berruto, deputato Pd e responsabile sport del Partito Democratico
La FIGC ha chiarito con una circolare, che mi auguro abbia ampia diffusione, che occorre rispettare la legge (art. 15 comma 3 dl 36/21): ovvero che tutti i minori privi di cittadinanza italiana possono essere tesserati (senza più il vincolo di aver compiuto i 10 anni di età) semplicemente dimostrando di avere un anno di frequentazione scolastica.
Lo Ius Soli sportivo non è affatto abrogato e continua ad essere un presidio di civiltà. E credo sia evidente che mai una federazione potrebbe abrogare una legge dello stato. C’è stata molta confusione, purtroppo, per cui continuiamo a sottolineare la necessità di una comunicazione efficace e di definire procedure semplici e chiare per il tesseramento dei minori senza cittadinanza italiana, nel rispetto di quel “valore sociale” dello sport ora riconosciuto anche dall’art 33 della nostra Costituzione.
“Presenteremo oggi un’interrogazione al ministro dello Sport, Andrea Abodi, per capire cosa stia succedendo rispetto alla difficoltà di tesseramento di ragazzi minori di 18 anni senza cittadinanza italiana che vogliono praticare sport. Molte segnalazioni ci arrivano da associazioni che tentano di tesserare piccoli sportivi, cittadini di seconde e terze generazioni residenti in Italia, ma ancora senza cittadinanza e non riescono a farlo.
Considerato che, come recentemente voluto dal Parlamento intero, anche la Carta costituzionale riconosce il valore educativo e sociale dello sport, chiediamo di intervenire affinchè siano chiarite con le federazioni le procedure in osservanza al dl 36, come peraltro definito nella XVII Legislatura con i governi di centrosinistra, che richiede ai piccoli atleti semplicemente un anno di frequenza scolastica”. Lo dichiarano in una nota i deputati dem Mauro Berruto, responsabile del dipartimento Sport del Partito Democratico, Andrea Rossi, Ilenia Malavasi e Stefano Vaccari.
“Ci giunge notizia, infatti, di richieste di documenti molto complessi da reperire - conclude la nota. Segnaliamo il problema e, in modo costruttivo, chiediamo al ministro un intervento affinché la situazione presso le federazioni sportive torni a normalizzarsi”.
“Facciamo i conti ogni giorno con un governo in fuga. Non si è assunto la responsabilità, dopo la clamorosa bocciatura del Tar del Lazio di una inefficace circolare, di dare contestuale e giusta attuazione al regolamento sul divieto di utilizzo, nell'esercizio dell'attività venatoria, del munizionamento con piombo nelle aree umide, e dare certezza di diritto alle decine di migliaia di cacciatori per l'apertura generale della caccia che avverrà la prossima domenica. Per farlo serve un atto con forza di legge che il governo non ha voluto adottare. Per questo abbiamo depositato alla Camera emendamenti alla legge di delegazione europea per consentire di classificare le zone umide in Italia, di circoscrivere nell'ambito dei reati amministrativi le eventuali infrazioni e, fermo il divieto assoluto di utilizzo, di consentire il trasporto del munizionamento con piombo, purché in contenitori che non permettano l'immediata disponibilità, nell'attraversamento di zone umide per lo svolgimento dell'attività venatoria”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.
“Il governo - aggiunge - sapeva benissimo che a febbraio il regolamento sarebbe entrato in vigore e nulla ha fatto in questi mesi per risolvere le diverse questioni anche se può contare su qualche agit-prop nel mondo venatorio che tenta di assegnare al governo stesso meriti di soluzione che non ha. Ora si faccia presto in Parlamento per dare immediata soluzione al recepimento e alle criticità con buona pace dei ministri Lollobrigida e Pichetto Fratin capaci solo di riempirsi la bocca di roboanti parole sulla caccia, ma poi incapaci di tradurre in fatti le frasi propagandistiche. Li aspettiamo al varco - conclude - sui temi della peste suina e del sovrannumero dei cinghiali e su quello della gestione dei grandi carnivori a cominciare da lupi, ibridi e cani inselvatichiti sui quali il Pd ha presentato emendamenti al Ddl Cattoi frutto di articolate proposte di legge già depositate”.
“Il metodo non cambia: con un emendamento notturno sul decreto ‘Pubblica Amministrazione 2’ a prima firma del deputato Raffaele Nevi (Forza Italia) salta il limite massimo di tre mandati (ovvero 12 anni) per i presidenti delle federazioni sportive. E con il parere positivo del governo, insieme a pericolose retromarce sul vincolo sportivo, probabilmente si paga in questo modo il tributo a chi fortemente tentava di impedire la riforma sul lavoro sportivo. Sono personalmente disgustato. Il meccanismo elettorale delle federazioni sportive, il sistema elettivo più medievale del Paese, rilancia: perfino i tanti presidenti federali (in totale uomini al 98%) che sono attualmente in carica da sei mandati, ovvero da quando in Italia esisteva ancora la Lira, hanno di nuovo via libera. Basterà, per essere eletti all’infinito, ottenere i due terzi dei ‘voti validamente espressi’ (chi ha visto un’elezione federale sa di cosa parlo: scatoloni di deleghe e pullman stipati per portare le persone alle urne). Questo escamotage da sepolcri imbiancati diventerà semplicemente un‘ulteriore clava contro eventuali minoranze che si propongano come tentativo di cambiamento. È letteralmente una vergogna, le federazioni riescono, grazie a questo governo, ad alimentare il proprio sogno di diventare monarchie assolute. Avevamo inteso che anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ritenesse doveroso mantenere un argine a questo desiderio. L’argine è saltato, ne prendiamo, con indignazione, atto”. Lo dichiara il deputato dem Mauro Berruto, componente della commissione Cultura.
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera
“Il Ddl Salvini non affronta un tema cruciale: quello di garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura. Da una parte, il testo interviene sull’aspetto sanzionatorio per chi fa abuso di sostanze illecite quando è alla guida, ma non interviene sulla causa principale degli incidenti stradali che è la velocità, mentre con una serie di limitazioni e depotenziamenti fa dei grandi passi indietro su quanto fatto fino ad oggi sulla ciclabilità e sullo sviluppo di una mobilità adeguata alle sfide dei nodi urbani.” Lo dichiara il capogruppo Dem in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo a proposito della norma avanzata da Salvini anche a seguito “della morte di un bimbo di 5 anni investito da un Suv che viaggiava a grande velocità a Roma e guidato da uno youtuber”. Per Barbagallo, “il Ddl burocratizza l’iter di gestione della mobilità urbana e non tiene in nessun conto la battaglia culturale che il Parlamento sta effettuando da tempo in relazione all’obbligo di sorpasso delle biciclette ad almeno 1,5 metri di distanza laterale, che diventa obbligatorio solo dove le condizioni della strada lo permettano. In pratica - prosegue l’esponente Dem - accanto alle misure sanzionatorie si realizza una manovra a tenaglia per accerchiare e contrastare quella mobilità attiva che è nata negli ultimi anni e che, soprattutto nei centri urbani, va a supplire alle carenze del servizio di trasporto pubblico, sempre meno adeguato ad affrontare le sfide poste dalla transizione ecologica nelle città. La sensazione – conclude Barbagallo- è che invece di provare a gestire ed incanalare il flusso del cambiamento si sia scelta la via più semplice: quella del ritorno al passato ed alla burocratizzazione dei processi autorizzativi".
“Oggi in commissione trasporti e' iniziato l'esame del pdl interporti. Oltre alle evidenti violazioni delle competenze delle regioni, quello proposto dalla maggioranza e' un testo ambiguo e confuso.
Si prefigura una sorta di privatizzazione degli interporti attraverso la concessione di un diritto di superficie riscattabile. Gli interporti sono infrastrutture strategiche di rilevanza nazionale e come tali devono rimanere proprietà dello Stato prefigurando un chiaro rapporto concessorio ai sensi della normativa vigente”.
Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Trasporti della Camera Anthony Barbagallo
“Oggi il Consiglio dei ministri ha avviato l’esame preliminare del Disegno di legge recante Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Dalle bozze circolate in questi giorni possiamo affermare che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, porta in Cdm un provvedimento che non affronta il grande tema su come garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura. Da una parte, il testo si occupa dell’aspetto sanzionatorio per chi fa abuso di sostanze illecite alla guida ma, dall’altra, non interviene invece sulla causa principale degli incidenti stradali che è la velocità; mentre allo stesso tempo, con una serie di limitazioni e depotenziamenti, fa dei grandi passi indietro su quanto fatto fino ad oggi sulla ciclabilità e sullo sviluppo di una mobilità adeguata alle sfide dei nodi urbani”.
Lo dichiara il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, Roberto Morassut.
“Inoltre - aggiunge - il Ddl burocratizza l’iter di gestione della mobilità urbana per gli enti locali prevedendo ulteriori passaggi autorizzativi e non tiene in nessun conto della battaglia culturale che il Parlamento sta effettuando in relazione all’obbligo di sorpasso delle biciclette ad almeno 1,5 metri di distanza laterale che diventa obbligatorio solo dove le condizioni della strada lo permettano. In pratica, accanto alle misure sanzionatorie, si realizza una manovra a tenaglia per accerchiare e contrastare quella mobilità attiva che è nata negli ultimi anni e che, soprattutto nei centri urbani va a supplire alle carenze di un servizio pubblico di trasporto, oggi non adeguato alle sfide poste dalla transizione ecologica nelle città. La sensazione - conclude - è che invece di provare a gestire e incanalare il flusso del cambiamento si sia scelta la via più semplice del ritorno al passato e alla burocratizzazione dei processi autorizzativi”Il Consiglio dei ministri ha avviato l’esame preliminare del Disegno di legge recante Interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del codice della strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha portato in Cdm un provvedimento che non affronta il grande tema su come garantire ai cittadini il diritto ad una mobilità sostenibile, attiva e sicura. Da una parte, il testo si occupa dell’aspetto sanzionatorio per chi fa abuso di sostanze illecite alla guida ma, dall’altra, non interviene invece sulla causa principale degli incidenti stradali che è la velocità; mentre allo stesso tempo, con una serie di limitazioni e depotenziamenti, fa dei grandi passi indietro su quanto fatto fino ad oggi sulla ciclabilità e sullo sviluppo di una mobilità adeguata alle sfide dei nodi urbani”.
“Parere negativo del governo su un impegno, nel decreto Pubblica Amministrazione, a incrementare la dotazione dell’organico di docenti di educazione motoria nella scuola primaria. Ancora una volta questo governo a parole rivendica la centralità dello sport e dell’educazione alla cultura del movimento, dall’altra respinge al mittente la richiesta di dignità del lavoro di circa 4.000 laureati all’anno della facoltà di scienze motorie, spingendoli verso la precarietà o invitandoli a cambiare mestiere”. Lo dichiara il deputato dem Mauro Berruto, della commissione Cultura di Montecitorio.
“Parere favorevole del Governo su un ordine del giorno a mia firma che finalmente riconosce la necessità di estendere agli impianti sportivi e a quelli natatori il credito d’imposta e lva al 5% per l’acquisto di gas ed energia termica. Paradossalmente chi acquistava non direttamente gas, ma il prodotto finito, ovvero l’energia termica, era escluso dagli aiuti. Molti impianti sportivi e piscine, hub della salute e del benessere psicofisico, ma energivore per eccellenza, erano beffardamente escluse, dopo aver sostenuto costi abnormi nei mesi scorsi. Ora il Governo agisca!”
Lo dichiara il deputato democratico Mauro Berruto, responsabile sport Pd
“Nel giorno in cui Ita Airways inaugura il nuovo Operations Control Center presso la zona tecnica dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino, nel testo definitivo del Dl lavoro, pubblicato in Gazzetta ufficiale e in vigore da oggi, non è più contenuto l'articolo, presente nella bozza, con lo stanziamento per la proroga di altri sei mesi della cig straordinaria per i lavoratori di Alitalia in amministrazione straordinaria. Ancora una volta il governo Meloni si accanisce sui più deboli scaricando anni di mala gestione di Alitalia su coloro che sono disoccupati e in difficoltà economica".
“Sul fronte Ita, non abbiamo alcuna notizia in merito alla parte del piano industriale per Ita relativo agli aeroporti strategici di Fiumicino, Linate, Malpensa e Catania. In particolare, per quest'ultimo, l’aeroporto della mia città, la situazione appare inquietante: si lamentano ritardi nei controlli per i varchi aeroportuali e sulla funzionalità dell’aeroporto stesso; pesanti contestazioni sulle procedure di gara; compagnie aeree che rinunciano alla tratta Catania-Roma e bandi di gara per centinaia di assunzioni in concomitanza con la presentazione delle liste e la campagna elettorale per le elezioni amministrative in Sicilia”. Lo afferma il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti e segretario regionale del Pd Sicilia a margine dell’interpellanza urgente presentata oggi in Aula alla Camera insieme al collega Andrea Casu.
“Ho depositato una proposta di legge su riforma dello sport universitario e sul riconoscimento dello status di ‘studente&atleta’. Un modello innovativo che prevede tre tipologie di atleti, allenatori e arbitri (regionali, nazionali, élite) con benefit crescenti riconosciuti e supportati in base al rendimento sportivo e a quello accademico. Il grande obiettivo non è solo promuovere lo sport nelle università, ma offrire agli atleti di élite una possibilità aggiuntiva al grande lavoro dei gruppi sportivi militari e avviare progetti di eccellenza negli sport di squadra presso gli atenei. Ho passato mesi a studiare modelli virtuosi, in Italia e all’estero. Sarebbe una bella rivoluzione. Grazie a chi mi ha aiutato, adesso ai blocchi di partenza!”.
Lo dichiara il deputato del Partito Democratico e responsabile del dipartimento Politiche dello Sport, Mauro Berruto.
Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera
“Stiamo esaminando un’opera, quella del Ponte sullo Stretto, progettata negli anni Novanta. E’ come se entrassimo oggi dal concessionario per acquistare un’automobile uscendone con una Fiat Duna. E per di più di tutto questo viene portato avanti dal Governo Meloni con la decretazione d’urgenza, incurante degli appelli provenienti dal Capo dello Stato ad usare con moderazione questo strumento. Perchè adesso serve soltanto a fare propaganda e assegnare posti di sottogoverno al ministro Salvini. Non siamo contro l’attraversamento veloce dello Stretto ma davvero non si comprende la ragione di questa accelerazione esautorando il Parlamento”. Lo ha dichiarato il capogruppo PD in commissione Trasporti e segretario del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, nel corso dei lavori congiunti delle commissioni “Ambiente, Territorio, Lavori pubblici” e “Trasporti, Poste e Telecomunicazioni” della Camera sull’esame del DL Ponte sullo Stretto.
“Alla luce di tutto questo proporremo l’audizione di alcuni docenti universitari - ha concluso Barbagallo - per dimostrare che non risponde al vero l’affermazione del ministro Salvini che il ‘ponte del 2001’ rappresenta l’opera più green ma che ci possono essere soluzioni più moderne, tecnicamente ed economicamente più sostenibili”.
Presentata Pdl per integrare educazione civica
“Oggi ho depositato una proposta di legge sull’istituzione dell’insegnamento nelle scuole della ‘storia dello sport’ come parte integrante dei programmi di educazione civica. Sono certo che la letteratura, le opere cinematografiche e teatrali che raccontano la storia dello sport possono diventare strumento di insegnamento per le nostre ragazze e ragazzi, permettere loro di comprendere meglio il presente e costruire un profondo senso civico”.
Così il deputato del Pd della commissione Cultura, già Ct della nazionale di volley maschile, Mauro Berruto.
"Sono ampiamente scaduti i termini previsti dal decreto carburanti, 30 giorni dalla sua approvazione, e il governo non ha ancora emanato il decreto attuativo per dare attuazione alla proroga, seppur con condizioni peggiorative rispetto alla norma in vigore nel 2022, del Bonus Trasporti. Si tratta di un grave caso di sciatteria che colpisce in particolare i più giovani, i lavoratori, i pendolari, i pensionati che dallo scorso settembre avevano usufruito di oltre tre milioni di bonus fino a 60 euro per il trasporto pubblico. Non si perda altro tempo perché a fronte dell'inflazione, dell'aumento dei costi di trasporto e del caro vita questa misura, che chiedevamo fosse prorogata senza modifiche, non può rimanere ferma per distrazioni del governo. A causa di questo incomprensibile ritardo gli utenti del Tpl sono stati privati della possibilità di utilizzare il bonus già per i mesi di gennaio, febbraio e marzo". Così il deputato del Pd Emiliano Fossi, membro della commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
“La mia nomina a co-relatore alla Camera della Proposta di legge di modifica dell’articolo 33 della Costituzione, con cui si aggiunge il comma ‘La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme’, è una bella notizia che dà il segno di una volontà unanime del Parlamento nel valorizzare lo sport. Si tratta di un bel gesto di far play istituzionale da parte del presidente della commissione Affari costituzionali, Pagano, avvenuto con il contributo fondamentale del ministro Abodi. Ringrazio entrambi, con il collega Urzì relatore insieme a me di questa Pdl che riprende il testo che nella scorsa legislatura aveva ottenuto tre letture parlamentari, ma che si era poi interrotta a causa delle elezioni anticipate. Si tratta di un piccolo, ma importantissimo segnale che lascia ben sperare in una approvazione rapida e unanime. Sarà una giornata storica per lo sport!”.
Così il deputato dem, Mauro Berruto, primo firmatario della proposta di legge presentata alla Camera di modifica dell’articolo 33 della Costituzione.
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