15/03/2024 - 11:35

Comandano macchine e velocità e non si rispettano gli utenti più fragili

“Il giudizio del Partito Democratico sul nuovo codice della strada è chiaro e netto: parla al secolo scorso, non tiene conto delle nuove tecnologie e distrugge gli sforzi fatti negli ultimi anni sulla mobilità sostenibile. Basterebbero le mobilitazioni che stiamo vedendo in questi giorni nelle piazze italiane, basterebbe l'appello degli amministratori locali, di chi conosce il territorio e sa come si muovono le persone nelle nostre città, per fermarsi un attimo e rendere, innanzitutto, questo codice della strada contemporaneo, perché poggia sulla regola del più forte. Sulle strade italiane abbiamo nove morti al giorno, più di 3000 ogni anno, a causa della velocità, a causa della distrazione, del mancato rispetto delle precedenze”. Così la deputata dem Ouidad Bakkali, componente della commissione Trasporti, intervistata sul sito web dei deputati Pd.
 
“Le strade e le città – ha aggiunto Bakkali - sono spazi che devono essere inclusivi, democratici, per questo abbiamo chiesto di fare un lavoro insieme, corale, invece si è proseguito col populismo, lavorando sulla riduzione dello spazio di autonomia dei comuni nel progettare le piste ciclabili. Chi si sentiva insicuro prima, chi cammina per strada, chi in bicicletta, le persone con disabilità, continueranno a sentirsi insicuri perché non si punisce la velocità. C’è leggerezza sul tema dello smartphone, grazie al nostro intervento abbiamo introdotto un aggravio a chi usa il cellulare alla guida. Occorre cambiare il paradigma, ovvero che sulla strada non comandano le macchine e la velocità, ma si rispettano gli utenti più fragili".

14/03/2024 - 17:37

"La commissione di inchiesta sulle cause del disastro della 'Moby Prince' dovrà ripartire dall'ottimo lavoro svolto nelle due scorse legislature. Un lavoro interrotto dalle elezioni anticipate nel 2022, che ha fatto chiarezza su molti punti controversi emersi nel corso delle prime indagini. Il cammino per la piena verità dei fatti su uno dei disastri più gravi nella storia del nostro Paese è necessario anche per dare risposte alle famiglie delle vittime che non si sono mai arrese e per sanare una ferita ancora aperta per la città di Livorno". Così la deputata dem Simona Bonafè, vicepresidente vicaria del Gruppo Pd.

14/03/2024 - 17:27

“Prima le hanno rubato l’intimità e poi il lavoro. Se confermata, la vicenda del licenziamento di una dipendente della As Roma dopo che un suo video privato era stato diffuso tra calciatori e staff sarebbe gravissima. E’ inaccettabile che a fronte di un episodio di violenza come questo la società possa reagire licenziando la vittima. Chiediamo che venga fatta piena luce e siano rispettati i diritti della lavoratrice. E’ necessario un intervento immediato del ministro dello Sport, questi fatti non possono essere sottovalutati”. Lo afferma la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.

14/03/2024 - 11:56

“L’uso della forza da parte delle forze dell’ordine non può mai essere sproporzionato, altrimenti diventa abuso, e infanga la divisa che si indossa: la scena ripresa nel video che sta circolando in queste ore merita un serio approfondimento, perché Modena non è abituata a questo tipo di fatti e non deve abituarsi ora. Bene ha fatto l’Arma a rispondere prontamente, riassegnando ad altri incarichi i due militi e trasmettendo il video acquisito alla Procura perché siano svolte le opportune valutazioni”.

Così i parlamentari modenesi del Partito Democratico, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, commentano il video che mostra un carabiniere colpire con pugni un 23enne guineano, regolare e con un lavoro come aiuto-cuoco in un ristorante della provincia, mentre tenta di farlo entrare nell'auto di servizio.

“Sicurezza e legalità - aggiungono - sono un diritto per tutti i cittadini, compresi quelli sottoposti a controllo e fermo da parte delle forze dell’ordine. Indossare la divisa dell’Arma è un onore e un onere, e per questo non dubitiamo sarà fatta piena luce su quanto accaduto, e sanzionate eventuali condotte che nulla hanno a che fare con la professionalità con cui sono soliti agire i Carabinieri”.

13/03/2024 - 18:03

Servirebbe bagno di verità per affrontare questa dramma”

Sono sorprendenti e rammaricano le parole della ministra Roccella sulla difficoltà di “trovare un ospedale dove andare a partorire piuttosto che uno dove andare ad abortire”. Peccato che sia un dato opposto alla realtà descritta dai consultori: sei ginecologi su dieci sono obiettori e, soprattutto al Sud, le donne sono costrette a cambiare città per fare la loro scelta, mentre la Ru486 si trova in modo diffuso solo in tre Regioni. Ma ancora più incredibile è quando Roccella afferma che il governo ha fatto la sua parte sul tema della natalità, intervenendo su congedi, asili, decontribuzioni.
Dispiace contraddire la ministra, ma in Italia i posti per gli asili nido sono sempre meno, con una media di 27 per ogni 100 bambine e bambini. Una situazione particolarmente complessa per tutte le famiglie, ma soprattutto nel Mezzogiorno e nelle aree interne. Su questo tema, il governo Meloni non ha dedicato nulla in manovra, anzi con il Pnrr hanno tagliato 100.000 posti di asili nido. I contributi sui congedi non sono strutturali, ma insufficienti e relativi al solo anno 2024. Per quanto riguarda la decontribuzione, la manovra la prevede per le lavoratrici con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, per le madri di tre figli fino al compimento di 18 anni del più piccolo, o per quelle con due figli fino al compimento di 10 anni dell’ultimo nato. E le autonome? E quelle a tempo determinato? Come sempre la propaganda finisce quando incontra la realtà. Servirebbe un bagno di verità e di umiltà per affrontare insieme e bene il dramma della natalità, che è davvero un problema enorme per il futuro del nostro paese.
Così la deputata democratica della commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi.

13/03/2024 - 14:50

“L’aspirazione di una coalizione progressista dev'essere quella di costruire una società più equa e solidale, in grado di governare i processi complessi come le transizioni con un'attenzione alle fasce più fragili della società. Dobbiamo puntare a rilanciare battaglie comuni come quelle sul salario minimo, sulla difesa della sanità pubblica e sulle politiche di crescita e sviluppo sostenibile. Per farlo serve tempo certo. Ma non c'è alternativa, come ha chiarito in modo condivisibile la segretaria Schlein. Per questo dobbiamo consolidare anzitutto il lavoro sui programmi e sui temi che uniscono le forze del centro-sinistra, al di là delle divisioni, che esistono, peraltro, anche tra Salvini e Meloni. Eppure governano insieme. I dem, in questo senso, hanno una doppia responsabilità. La prima è quella della costruzione di un'alleanza progressista alternativa alla destra che sia ampia, senza veti, aperta a tutte le forze che condividono un'idea di Paese diversa da quella sovranista e nazionalista; la seconda è quella di continuare il rilancio del PD stesso, valorizzando l'ispirazione delle origini. Il partito nasce come una forza in grado di tenere insieme il mondo progressista, socialista, ma anche cattolici, ceti produttivi e moderati, mantendo un rapporto saldo con gli amministratori locali che ne costituiscono un motore propulsivo. Abbiamo un lavoro enorme dinanzi a noi, ma la strada è tracciata, per tornare ad essere forza di Governo nei prossimi anni”, così il deputato del Partito democratico, Piero De Luca, in un’intervista a formiche.net.

13/03/2024 - 10:41

“Fermare il declassamento dell’Uffici territoriali delle Dogane di Arezzo e Siena: è inammissibile penalizzare 80 mila imprese che garantiscono oltre un quarto dell’export e dell’import dell’intera Regione per un valore complessivo di quasi 20 miliardi di euro annui”. Così una nota congiunta dei parlamentari del Partito Democratico Marco Simiani, Marco Sarracino e Silvio Franceschelli che hanno depositato sulla vicenda interrogazioni al governo sia alla Camera che al Senato.

“L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - conclude la nota - svolge un lavoro strategico per l’economia e lo sviluppo territoriale. In questo quadro, nel 2002 venne istituto l’ufficio dogane di Arezzo con annessa una sezione operativa territoriale di Siena. Questa istituzione sta garantendo un ruolo decisivo per l’intero comparto produttivo delle due provincie. La notizia di un prossimo piano di riorganizzazione che trasformerebbe l’Ufficio delle Dogane di Arezzo (e della sede operativa di Siena) in struttura subalterna a quella di Firenze, mantenendo per altro la piena autonomia degli altri uffici esistenti in Toscana è incomprensibile e controproducente. Ci opporremo a questa ipotesi che vorrebbe ancora una volta i territori della nostra Regione e le nostre imprese danneggiate dal governo Meloni”.

12/03/2024 - 13:37

La presidente Meloni continua a rivendicare senza un velo di pudore i numeri del successo della lotta all’evasione forniti dall’Agenzia delle entrate, come se fossero merito dell’azione del suo governo. Noi dal nostro canto continueremo a ricordarle che solo lo scorso maggio, da Catania, equiparava ‘la lotta all’evasione a un pizzo di Stato’ e il suo partito FdI accostava l’Agenzia dell’entrate ‘all’inquisizione medievale’.
I 31 miliardi recuperati dall’Agenzia dell’entrate nel 2023 sono frutto di un lungo lavoro di potenziamento e soprattutto digitalizzazione delle misure di contrasto al sommerso. Tra queste: l’unione delle banche dati digitali, definito dalla Meloni il ‘grande fratello digitale’ e l'obbligo di fatturazione elettronica che ha dimezzato l'evasione Iva e che veniva definito dalla premier 'una follia'.
Così il capogruppo democratico nella commissione Finanze della Camera, Virginio Merola.

12/03/2024 - 11:18

“La direttiva sui rider è oggettivamente un passo in avanti dopo anni di assoluta deregulation in Ue. Un segnale a milioni di lavoratori e di lavoratrici: la precarietà e il sotto-salario non sono un destino. Appena Bruxelles avrà varato definitivamente la direttiva sui rider chiederemo al Parlamento italiano di recepirla immediatamente. Auspichiamo che questa norma di civiltà non faccia la stessa fine del salario minimo”.

Lo dichiara Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera.

11/03/2024 - 17:55

Questo decreto legge è il tredicesimo da 11 anni a questa parte a testimonianza dell'importanza strategica dello stabilimento di Taranto e nasce almeno nelle intenzioni del governo con l'obiettivo di determinare la continuità produttiva dello stabilimento e tutelare quindi non soltanto la produzione, ma anche le lavoratrici e i lavoratori, l’indotto, l'ambiente e la salute dei cittadini. Ecco questi obiettivi hanno e avranno sempre il pieno sostegno del Partito Democratico. Il problema però è che se guardiamo all'ultimo anno e mezzo abbiamo assistito agli effetti di un pessimo combinato disposto formato dal progressivo disimpegno di Arcelor Mittal che a Taranto ha quasi del tutto rallentato fino a fermarsi, mentre in altre realtà all'estero invece ha corso e dall’atteggiamento ondivago di questo governo con due diverse linee. Da una parte il ministro Urso commissariato nella gestione del dossier ex Ilva dal ministro Fitto, che lo scorso maggio ha avviato con il socio privato una trattativa che non ha portato a nulla se non a un memorandum di cui non abbiamo mai conosciuto termini e condizioni.
La questione che noi abbiamo a cuore in questo momento segnalare è rappresentata da due punti decisivi, su cui a nostro avviso è fondamentale che questo provvedimento offra una risposta.
Il primo è la questione dei creditori dell'indotto che devono essere pagati subito perché devono pagare i contributi per la metà del mese di marzo e hanno crediti per più di 130 milioni di euro. È una questione che non può essere ignorata. La risposta deve essere chiara e immediata. La seconda riguarda il piano di decarbonizzazione che deve essere parte integrante del Piano industriale. Non ci può essere un'altra soluzione perché significherebbe rimettere la città e le persone di fronte a quell’ignobile ricatto tra il posto di lavoro e un ambiente sano dove vivere. Quindi noi chiediamo che questo provvedimento si esprima chiaramente sul processo di decarbonizzazione nell'ambito del nuovo piano industriale.

Così Andrea Casu, della presidenza del gruppo PD alla Camera, intervenendo in Aula.

11/03/2024 - 14:41

Nostro pacchetto emendamenti insieme a opposizioni

“Il collegato lavoro presentato dalla ministra Calderone è un’operazione striminzita e approssimativa, che peggiorerà le condizioni di chi lavora e che ancora una volta apre le porte ai contratti pirata cancellando il principio dei contratti comparativamente più rappresentativi. E’ insomma un manifesto per la precarietà e l’insicurezza. Abbiamo depositato più di cinquanta emendamenti per dire stop alla precarizzazione del mercato del lavoro che qui viene aumentata con l’eliminazione del tetto sul lavoro somministrato e con l’affossamento della legislazione contro le dimissioni in bianco. Avanziamo proposte concrete sui contratti a termine e sui sub appalti e chiediamo di ripristinare le regole sull’obbligo di badge sui cantieri edili. Molti emendamenti li abbiamo presentati in maniera unitaria con M5s, Avs ed anche Azione e più Europa sul salario minimo. Questo conferma che sul terreno della qualità del lavoro e sulla lotta alla povertà salariale si può e si deve marciare insieme come opposizione”.

Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Lavoro alla Camera, Artuto Scotto.

 

11/03/2024 - 13:43

Si è svolto presso la sala stampa della Camera dei Deputati, su iniziativa dell’on. Nicola Carè, la sessione relativa agli spunti di riforma della norma sulla responsabilità penale degli enti, a margine del tavolo di riforma del D.Lgs. 232/01.
Coordinatore dei lavori e consigliere giuridico quale esperto della materia, l’avv. Alessandro Parrotta. Tra gli interventi, il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari che ha focalizzato l’attenzione sull’indispensabilità di revisione normativa per adattare l’impianto 231 alle realtà delle PMI. L’on. Carè si è soffermato sulla necessità di istituire una norma che obblighi le imprese ad adottare il Mog. Tra i relatori il prof. Emanuele D’Innella, Presidente della commissione diritto penale dell’economia del Odcec di Roma che, nel richiamare il recente volume dallo stesso pubblicato in materia, ha esposto come gli assetti organizzativi, oltre a rappresentare un obbligo di legge, facilitano il lavoro dell’imprenditore e conferiscono allo stesso un monitor di controllo interno di grande valore a tutela del patrimonio aziendale. Per Confprofessioni, la dottoressa Sonia Mazzucco ha delineato l’intervento del Codice della Crisi d’impresa quale spunto di inclusione della norma 231 nelle regole di corretta organizzazione d’impresa. Il prof. Roberto Russo, direttore generale dell’Università Link ha trattato della tutela costituzionale dell’impresa e l’avv. Valeria Raimondo, in rappresentanza della commissione diritto penale della COA di Roma degli scenari di riforma, passati ed incorso di esame.

10/03/2024 - 12:26

Merola: Numeri record lotta evasione vengono da lontano, per premier Agenzia dell’entrata era ‘pizzo di stato’

“Dalla Meloni dichiarazioni ridicole. Vuole prendersi i meriti de lavoro dell’Agenzia dell’ entrate nella lotta all’evasione dopo che per anni non ha fatto altro che metterle i bastoni tra le ruote”.
Cosi' il capogruppo democratico nella commissione Finanze della Camera, Virginio Merola, che ricorda: “i numeri che oggi Meloni plaude vengono da lontano e sono il frutto di numerosi interventi e provvedimenti che hanno potenziato l'uso di strumenti digitali di controllo e di contrasto all'evasione fiscale. Interventi fortemente avversati dall'attuale presidente Meloni. Come detto la stessa Agenzia delle entrate, tra le misure che hanno portato ai numeri che oggi Meloni rivendica ci sono: l'unione delle banche dati digitali, definito dalla Meloni il 'grande fratello digitale'; l'obbligo di fatturazione elettronica che ha dimezzato l'evasione Iva e che veniva definito dalla Meloni 'una follia'; e l'obbligo di trasmissione dei corrispettivi telematici a fine giornata che ha ridotto fortemente il fenomeno del cosiddetto 'preconto' e che e' stato anche questo fortemente osteggiato da Fdi.  Meloni al governo - conclude Merola - e' in confusione e cerca di nascondere il proprio passato quando, ad esempio, non molto tempo fa definiva ‘pizzo di Stato’ l’azione dell’Agenzia delle entrate”.

10/03/2024 - 10:34

“Assistiamo da giorni al tentativo della destra di fomentare un clima di allarme e vittimismo. Siamo stati tra i primi a denunciare i pericoli e a voler chiedere di fare chiarezza sulla ricerca di informazioni riservate che coinvolge politici e cittadini, ma il complottismo non aiuta a comprendere l’accaduto”.

Lo ha detto la capogruppo del Pd alla Camera Chiara Braga intervenuta stamattina Skytg24 Agenda.

“Si vuole usare una vicenda davvero preoccupante per indebolire istituzioni fondamentali come la Procura nazionale antimafia e comprimere la libertà di stampa. E al tempo stesso con la proposta di una commissione d’inchiesta, il governo supera prerogative parlamentari e mette in discussione il lavoro della commissione Antimafia. Insomma più passano i giorni più l’insistenza della maggioranza, fa pensare a un tentativo di distrarre l’opinione pubblica dai problemi reale del paese che il governo non riesce ad affrontare”.

09/03/2024 - 11:06

“Saluto, con dispiacere e commozione, l’amico fraterno Nicola Barbato. L’amico e la persona perbene, uomo coraggioso, forte e di grande altruismo e gentilezza; ma anche il cittadino onorario, la medaglia d’oro al valore civile per il suo lavoro al servizio dello Stato, già vittima di un agguato della camorra. Il mio abbraccio va alla moglie Angela, ai figli Giovanna e Luigi, e a tutta la sua famiglia. Nicola, per sempre un grande amico”. Così su Facebook il capogruppo del Pd nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano.

Pagine