23/09/2024 - 10:47

"Le aree interne e montane sono fondamentali per il nostro Paese, ma vengono ignorate dalle politiche del governo Meloni". Lo ha detto il deputato del Pd, Stefano Graziano, a margine della festa regionale dell’unità del pd calabrese a Taverna.

“L’autonomia differenziata non farà che aumentare le disuguaglianze, riducendo servizi essenziali come trasporti, sanità e istruzione, con conseguenze particolarmente pesanti per il Mezzogiorno. Le difficoltà che già esistono in queste aree non faranno che peggiorare".

"La maggioranza - ha proseguito Graziano - è divisa su questo tema: mentre alcuni esponenti della destra esprimono dubbi, in Parlamento votano compatti per proteggere equilibri di potere interni, ignorando le reali esigenze del Paese. Dobbiamo opporci con fermezza a queste politiche, che rischiano di compromettere il futuro e lo sviluppo di intere zone dell’Italia.

“Bisognerebbe creare una zona economica speciale delle aree interne, una Zesi, in modo da attrarre i giovani, e spronarli a restare a lavorare nelle loro terre d’origine, anche in smart working, con possibilmente una tassazione flat al 20%. Altrimenti il rischio di spopolamento nelle aree interne è totale. Accanto e di pari passo con la Zesi serve un grande piano infrastrutturale digitale per le aree interne, per permettere appunto il lavoro agile a colore che vogliono rimanere nelle loro terre. Ci auguriamo che il Governo Meloni ascolti le nostre proposte per il bene del Paese”.

22/09/2024 - 12:42

“I numeri impietosi della precarietà del lavoro ci parlano di un Paese in cui i giovani sono costretti a scappare dall’Italia per cercare dignità e salario decente. La propaganda non è più accettabile da parte di un governo che peggiora ogni cosa che tocca. Domani inizieremo la discussione in Parlamento del collegato lavoro: un vero e proprio inno alla precarietà. A partire dalla liberalizzazione totale dei contratti di lavoro in somministrazione al superamento del divieto di dimissioni in bianco fino all’allargamento a dismisura della stagionalità. Sono fatti così: per loro il lavoro non coincide con la parola stabilita’. E se non sei d’accordo la risposta è aumentare i reati per chi protesta”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

20/09/2024 - 17:09

No a istituzionalizzare diseguaglianze territoriali

“Il costituzionalista Cassese, tuttologo rinomato, con una sua commissione di dodici saggi, starebbe per partorire un documento che riscriverebbe i Lep a immagine e somiglianza di Calderoli. Certificando che non può esserci eguaglianza di prestazioni tra diverse aree del Paese. E soprattutto parametrando i fabbisogni sulla base del costo della vita del territorio. Questo significherebbe istituzionalizzazione delle gabbie salariali. Uno schiaffo a milioni di persone che lavorano. Ci domandiamo perché non sia possibile fare questo dibattito alla luce del sole e privando il parlamento della possibilità di intervenire. Ci appelliamo a tutti perché non ci sia questo colpo di spugna definitivo che certificherebbe la divisione del paese. E in particolare a quei governatori di Forza Italia che in questi mesi hanno rilasciato tante interviste che non si sono mai tradotte in atti concreti. Che aspettate a cestinare questa vergogna?“.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

20/09/2024 - 15:04

“Le parole del Papa sulla necessità di un salario minimo di base dovrebbero far riflettere tutta la politica e soprattutto il Governo. Viviamo in tempi  dove si fa sempre più urgente la necessità di aggredire la drammatica riduzione del potere d’acquisto di milioni di lavoratori e un arretramento netto anche rispetto al 2023 dei redditi reali delle famiglie. In Italia questo è ancora più vero se paragoniamo al prepandemia i livelli retributivi. Cosa si aspetta a riaprire una discussione vera sulla necessità di un salario minimo orario per combattere il lavoro povero, precario e sottopagato?“.

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

20/09/2024 - 13:58

“Il carcere di Pontedecimo è una struttura che rispetto ad altri penitenziari liguri presenta minori problemi di sovraffollamento e la situazione dell’organico non riscontra le carenze di altre realtà visitate nei mesi scorsi. Quello su cui invece occorre intervenire è la manutenzione dell’edificio, che presenta alcune criticità, con spazi, anche verdi, inutilizzati, e che se sistemati possono essere sfruttati e diventare una risorsa per i detenuti. Positiva la presenza di laboratori che permettono alle detenute di lavorare agevolando l’ingresso nel mondo del lavoro una volta scontata la pena, ma i finanziamenti per renderli aperti ad un maggior numero di detenute sono insufficienti e da incrementare”. Lo dichiarano in una nota congiunta le deputate Debora Serracchiani e Valentina Ghio, rispettivamente responsabile nazionale giustizia del Pd e vicepresidente del gruppo PD alla Camera, questa mattina in visita al carcere di Genova-Pontedecimo.
“Il vero nodo – continuano le parlamentari - è la situazione sanitaria con un servizio di salute mentale attivo solo poche ore a settimana, un numero insufficiente, soprattutto, alla luce del fatto che nel carcere, nella sezione maschile, ci sono solo detenuti protetti e soprattutto nella femminile sono presenti detenute molto giovani con problemi di tossicodipendenza e non solo, che hanno bisogno di una particolare attenzione”. “Situazioni delicate che necessitano di un’attenzione e cura costante” concludono Serracchiani e Ghio.

19/09/2024 - 19:21

“E’ molto grave che la Ministra Calderone abbia officiato alla firma di un contratto multimanifatturiero stipulato tra un’associazione di impresa e una sigla sindacale che rappresentano meno dell’1 per cento dei lavoratori metalmeccanici. Siamo davanti alla normalizzazione dei contratti pirata sponsorizzata dal Governo. Chiederemo conto in Parlamento”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in Commissione Lavoro a Montecitorio.

19/09/2024 - 16:03

“Hanno approvato in commissione Lavoro il mandato al relatore, dopo sei mesi di ritardi sui pareri, per un Collegato Lavoro che è un ulteriore colpo di spugna sulla precarietà. L’eliminazione del tetto per il lavoro somministrato, il superamento del divieto di dimissioni in bianco, l’abolizione dell’obbligo di badge nei cantieri è il manifesto politico di un governo che considera il lavoro come qualcosa da spolpare e non da valorizzare. Dopo il No al salario minimo e la liberalizzazione dei contratti a termine siamo alla terza puntata dell’impresa principale a cui è dedita la ministra Calderone: aiutare soltanto i più forti. Lunedì in Aula faremo sentire la nostra voce con forza e senza fare sconti”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

19/09/2024 - 15:21

“Sulle delocalizzazioni il Governo Meloni fa solo propaganda e non passa mai dalle parole ai fatti: la destra ha infatti respinto i miei emendamenti al Collegato Lavoro che avrebbe reso maggiormente stringente ed efficace l’attuale legge”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi sul provvedimento attualmente in discussione a Montecitorio.
“Stiamo proponendo da mesi norme che disincentivano il trasferimento della produzione e promuovono realmente la reindustrializzazione dei siti in crisi: mi riferisco in particolare all’impossibilità per le aziende che delocalizzano di procedere alla rimozione dei macchinari, dei materiali e delle produzioni, fino a che non hanno completamente restituito gli incentivi pubblici ricevuti. Altra proposta riguardava lo stanziamento di nuove risorse a sostegno delle imprese in forma di società cooperativa, costituite da lavoratori provenienti da aziende in liquidazione: una misura che avrebbe potuto sostenere anche la riqualificazione produttiva dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio. Ancora una volta e nonostante fossimo in presenza di un disegno legge, maggiormente modificabile rispetto ad un decreto, la maggioranza ha rifiutato ogni nostra proposta emendativa. Il lavoro stabile, giustamente retribuito e qualificato non è mai una priorità per questo governo”: conclude Emiliano Fossi.

19/09/2024 - 11:21

Gnassi: Fdi specula su tragedie

“Mentre cittadini, sindaci di ogni schieramento politico, forze dell'ordine, vigili del fuoco e volontari sono impegnati a fronteggiare la nuova emergenza in Romagna, chiaramente legata agli effetti del cambiamento climatico che sta devastando mezza Europa, alcuni esponenti della maggioranza, tra cui il Senatore Marco Lisei di Fratelli d’Italia, si abbandonano a polemiche strumentali.
Invece di collaborare concretamente, assistiamo a un triste esempio di come la speculazione sulle tragedie sia diventata prassi politica per alcuni membri del governo. In particolare, risulta intollerabile che queste polemiche vengano sollevate mentre le istituzioni locali e i cittadini stanno ancora attendendo le risorse promesse da Meloni per far fronte agli 8,5 miliardi di danni causati dalle alluvioni del 2023.
E il governo abbia ostacolato burocraticamente le procedure e imbrigliato il lavoro del commissario Figliuolo con vincoli irrazionali, ritardando così la ripresa del territorio.
È inaccettabile che, mentre l'emergenza è ancora in corso, si dia spazio a polemiche che non fanno altro che dividere e rallentare la risposta al dramma. Chiediamo alla destra di abbandonare queste manovre di sciacallaggio politico e di concentrarsi sull'aiuto concreto ai territori colpiti. La priorità deve essere la sicurezza delle persone e il ripristino delle infrastrutture, non la campagna elettorale” così in una nota il deputato democratico, Andrea Gnassi.

19/09/2024 - 11:18

"Sono ore queste in cui la nostra regione, la mia regione l'Emilia Romagna, sta rivivendo l’incubo dell’alluvione, del maltempo, delle esondazioni; la provincia di Ravenna è tra le più colpite; abbiamo centinaia di sfollati, le famiglie rivivono quell’incubo, si stanno riempendo i palazzetti. E' stata una notte di lavoro estenuante per sindaci, per le prefetture, per tutto il dispiegamento delle forze dell'ordine, della protezione civile e i vigili del fuoco, tutto il sistema che sta proteggendo i cittadini e le cittadine a cui credo dobbiamo volgere un grande ringraziamento e un incoraggiamento per superare quest’ora buia, quest’ora difficile, per resistere a quella che è appunto la furia dell’acqua. Questo Boris che arriva dall’estero sta devastando il nostro Paese. Abbiamo visto devastare paesi dell’est Europa e in questo momento si trova sopra l’Emilia-Romagna".  Lo ha detto intervenendo in Aula la deputata del Pd, Ouidad Bakkali, a proposito delle alluvioni che hanno colpito le regioni italiane, in particolar modo l'Emilia Romagna.

"Si fermino le speculazioni politiche in questo momento dove stiamo mettendo ancora in sicurezza le persone, le famiglie e i gommoni vanno a recuperare le persone fragili dalle case per portarle in salvo. Fermatevi! Dovevate fare due cose: occuparvi del dissesto idrogeologico del paese, attraversato dagli effetti del cambiamento climatico, la mia regione, molti territori sono alla seconda alluvione, ma non avete fatto nulla. E l’altro tema su cui stiamo vigilando da mesi è il tema dei piani speciali 4,5 miliardi che la struttura commissariale deve pianificare, che la regione ha già validato nel mese di luglio perché vanno messe in campo infrastrutture idrauliche speciali che diano risposta a quello che è un cambiamento epocale che sta devastando i nostri i nostri territori. E anche in questo caso nulla di fatto dal Governo", ha aggiunto Bakkali.

"Basta con le mistificazioni, basta con le falsità rispetto a fondi che dite non essere stati spesi perché queste sono bugie che vi torneranno contro; perché i cittadini e le cittadine conoscono quello che è stato fatto in questi mesi per la messa in sicurezza dopo il maggio 2023 quindi in questo momento nell’ora più buia delle famiglie dell’Emilia-Romagna fermatevi con la speculazione politica! Adesso chiediamo che la presidente del consiglio abbia una relazione istituzionale continua con gli altri livelli di governo, con i sindaci, con la regione, che si affronti questo tema in maniera responsabile perché noi non possiamo tollerare anche questa volta che sulla pelle degli emiliano romagnoli si consumi la speculazione. In questo anno i cittadini non hanno visto un euro arrivare sui rimborsi. Ora è arrivato il momento di fermare la speculazione politica e di mettere davvero in sicurezza i territori", ha concluso Bakkali.

19/09/2024 - 10:35

“Occasione per difendere i valori fondanti della nostra democrazia”

Oggi scriviamo una pagina importante della nostra vita parlamentare ricordando, con questa legge, un'esperienza di Resistenza e di antifascismo che ha riguardato centinaia di migliaia dei nostri militari. Vogliamo infatti dedicare una giornata in particolare a quei militari italiani, fatti prigionieri dall'Esercito tedesco dopo l'8 settembre 1943, che rifiutarono di aderire alla Repubblica Sociale Italiana, esponendosi per questo a una condizione difficilissima: di prigionia, di lavoro coatto, di umiliazioni. Tanti pagarono con la vita quella scelta di libertà. . La scelta del 20 settembre non è casuale: è la data del 1943 in cui Hitler tolse a quei militari lo statuto di prigionieri di guerra. Fu un atto di disprezzo e fu anche la scelta di ridurli in uno stato di sfruttamento e di violenza. Per queste ragioni, come Partito Democratico, riteniamo importante che la discussione su questa proposta di legge veda l'unità di tutto il Parlamento e vogliamo sottolineare due elementi, oggetto di nostri emendamenti che sono stati approvati, e che sono una condizione fondamentale per il nostro voto favorevole. La complementarità con le due date del 27 gennaio, Giorno della Memoria, e del 25 aprile, Giorno della Liberazione, perché quegli Internati Militari Italiani fecero una scelta di Resistenza e fecero una scelta di antifascismo. E poi il coinvolgimento dell' Aned, insieme ad Anei ed Anrp, nel quadro di una forte valorizzazione del ruolo di queste realtà associative. Questo impegno sulla memoria rappresenta un elemento fondamentale di solidità delle nostre istituzioni democratiche, perché le fonda nella storia del Paese, perché rafforza le radici della nostra democrazia, che stanno nell' Antifascismo e nella Resistenza. Per questo abbiamo ritenuto che la scelta migliore fosse provare a fare di questa legge una grande occasione di unità di tutto il Parlamento per difendere i valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Costituzione antifascista.

18/09/2024 - 20:40

"Una donna alla guida di Anci Toscana é una bella notizia. Susanna Cenni saprà svolgere con competenza ed esperienza un ruolo delicato e fondamentale per le autonomie territoriali in un contesto economico e sociale caratterizzato da un governo che vuole creare cittadini di serie A e di serie B con l'Autonomia Differenziata. A Susanna vanno i miei complimenti ed il mio augurio di buon lavoro": è quanto dichiara la vicepresidente dei deputati Pd Simona Bonafè.

18/09/2024 - 20:18

"Oggi l'Italia compie un altro, lunghissimo, passo verso la democratura. Perché questa è la conseguenza dell'approvazione alla Camera del ddl sicurezza, un pacchetto di misure liberticide e discriminatorie. Un provvedimento che punisce la protesta pacifica con norme come il reato di resistenza passiva, colpisce le libertà di manifestare di giovani, lavoratrici e lavoratori che rischiano da 6 mesi a 2 anni di prigione per un blocco stradale fatto con il proprio corpo. Il ddl sicurezza, in nome di un'ideologia oscurantista, danneggia l'intero comparto della cannabis light e mette in mezzo alla strada decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che resteranno senza lavoro. Non è tutto: esclusivamente per punire le donne Rom, la norma porta in carcere le donne incinte e i bambini neonati. Una barbarie a sfondo razziale. E ancora, i rivenditori di SIM rischiano fino a 30 giorni di chiusura se ne vendono una ad uno straniero senza permesso di soggiorno. Come se tutto questo non bastasse, col parere favorevole del governo, la maggioranza ha anche approvato un ordine del giorno per istituire un tavolo tecnico che valuti l'introduzione della castrazione chimica in Italia, non solo riportando il Paese ai tempi delle punizioni corporali, ma negando la natura stessa dello stupro che non ha nulla a che vedere con l'impulso e il desiderio sessuale e molto con l'odio, il dominio e la sopraffazione.
Questa ultradestra è capace solo di reprime e perseguitare. Mentre le carceri letteralmente esplodono, governo e maggioranza inventano nuovi reati, aumentano le pene e puniscono perfino chi osa protestare pacificamente con metodi di resistenza passiva, incluso lo sciopero della fame.
Avrebbero messo in galera Ghandi e perfino Danilo Dolci e Aldo Capitini, i padri fondatori del pensiero non violento italiano.
Nessun impegno sulla prevenzione dei reati, nessun tentativo di alleggerire la situazione delle carceri. Per loro la sicurezza è questo: sempre più repressione, sempre meno diritti. E se protesti, finisci in galera". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

18/09/2024 - 18:47

“Oggi in Commissione Lavoro della Camera il Governo ha respinto gli emendamenti sul lavoro portuale che abbiamo presentato per il riconoscimento di lavoro usurante per diverse figure professionali operative in ambito portuale e lo sblocco del fondo per l’incentivazione al pensionamento per i lavoratori dei porti.  Stiamo sollecitando lo sblocco di questo ultimo provvedimento, che non comporterebbe risorse aggiuntive,  dall'insediamento del governo che non da' alcuna risposta. E così, nonostante tanti proclami di riforme annunciate e mai attuate e privatizzazione dei porti per fare cassa, nonostante i commissariamenti nelle Autorità di sistema che non consentono una piena operatività, nonostante il rischio di parcellizzazione e indebolimento che porterà l'autonomia differenziata, l'unica cosa reale è la mancanza di azioni concrete a sostegno della portualità e dei suoi lavoratori” così la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente della Commissione Trasporti, Valentina Ghio, prima firmataria degli emendamenti sul lavoro portuale.

18/09/2024 - 17:42

“Un grosso in bocca al lupo a Susanna Cenni che oggi è diventata neo presidente di Anci Toscana. Una figura di grande esperienza amministrativa con alle spalle, oltre al mandato da sindaca di Poggibonsi, anche l'esperienza di assessora regionale e di parlamentare. Sarà chiamata ad un lavoro fondamentale in un contesto assai faticoso per gli amministratori locali e in particolare per i sindaci che si trovano ad esercitare il proprio ruolo tra i tagli del governo e la gestione delicata dei fondi PNRR. Sono convinto però che il suo profilo sia quello più giusto e più unitario e che saprà far bene e costruire la sua azione politica in continuità con il lavoro serio e meticoloso fatto da Matteo Biffoni nel corso dei suoi due mandati da presidente” così in una nota il deputato democratico, Marco Furfaro.

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