08/05/2024 - 16:27

“Sui morti sul lavoro i numeri continuano a crescere ma la prevenzione ed i controlli non aumentano. Gli ultimi drammatici episodi confermano come il governo non riesca a mettere in campo misure e soprattutto risorse efficaci per contrastare una strage infinita. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte ma l’appello all’unità di intenti lanciato del sottosegretario Durigon oggi a Montecitorio deve poi concretizzarsi nel dibattito parlamentare: un dibattito che questa destra, anche recentemente sulla sicurezza sul lavoro e nel decreto Pnrr, prosegue a mortificare. Se la premier Meloni continuerà sulla sua finta narrazione di un paese in crescita che sta assicurando solo buona occupazione, diritti garantiti e salari onorevoli sarà difficile trovare soluzioni comuni e la colpa degli incidenti sarà addossata sempre e comunque (come ha fatto pubblicamente l’imprenditore di Carrara del marmo Alberto Franchi) alla superficialità degli stessi lavoratori”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi nel corso della discussione della interrogazione sulla sicurezza sul lavoro svolta oggi a Montecitorio.

08/05/2024 - 13:13

“Una donna su cinque esce dal mercato del lavoro se diventa madre. Un dato allarmante e inaccettabile, che spiega benissimo le difficoltà legate alla maternità nel nostro Paese, tutte sulle spalle delle donne”. Così la capogruppo del Pd in commissione Infanzia e Adolescenza, Michela Di Biase, commentando il rapporto “Le equilibriste” presentato oggi da Save the Children.

“I numeri del rapporto sono chiarissimi – sottolinea la deputata Pd – a fronte di un tasso di occupazione femminile del 63,8%, le donne senza figli che lavorano raggiungono il 68,7%, mentre solo poco più della metà di quelle con due o più figli minori ha un impiego (57,8%). Dati che crollano di venti punti percentuali nelle regioni del Sud. Non c’è molto da aggiungere se non chiedere, ancora una volta, che il governo ascolti le richieste per una serie di interventi che riducano il divario di genere lavorativo e salariale, investendo sui servizi territoriali per evitare che il lavoro di cura ricada tutto sulle madri. Abbiamo svelato il bluff dei bonus annunciati dalla presidente Meloni e torniamo a chiedere invece interventi strutturali per asili nido e sostegno alla maternità. Sul lavoro femminile il Partito Democratico ha presentato una proposta chiara che metterebbe l’Italia sullo stesso piano dei paesi europei: un congedo paritario di 5 mesi per entrambi i genitori, pienamente retribuito e non trasferibile tra i genitori. Chiediamo che venga subito calendarizzata per fare davvero un passo in avanti”.

07/05/2024 - 16:35

"Ho firmato i referendum della CGIL perché vogliamo un lavoro tutelato, un lavoro che sia dignitoso, un lavoro che sia stabile e anche che sia sicuro. Perché basta morti sul lavoro, basta licenziamenti illegittimi e anche basta questi contratti a termine che durano tutta la vita. Questi sono i motivi per cui ho ritenuto giusto, oggi, andare alla sede della CGIL di Roma e del Lazio, con il segretario Natale di Cola, per firmare i quattro quesiti proposti dalla CGIL". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

07/05/2024 - 14:51

Stanchi di osservare minuti di silenzio se il Governo non fa le leggi

"Cinque morti e un ferito grave ieri a Casteldaccia a 15 km da Palermo. Si occupavano della manutenzione del sistema fognario di quella città ed erano lavoratori di una ditta in appalto che aveva vinto il bando della municipalizzata Ama. La causa di questa strage sarebbe l'idrogeno solforato. Sostanza altamente tossica che inalata ha un effetto mortale praticamente immediato. Non indossavano alcuna protezione. La magistratura indagherà sulle cause. In questo momento come Pd e come Parlamento non possiamo fare altro che esprimere cordoglio pieno a tutte le famiglie delle vittime. Tuttavia c'è da fare una considerazione amara. Brandizzo, Firenze, Suviana e oggi Palermo. Non ci sono precedenti negli ultimi decenni di quattro grandi stragi sul lavoro in poco più di sei mesi. L'elenco è terribile ed è il segno che in questo paese il lavoro non conta più nulla. Abbiamo spesso parlato di emergenza. Ma emergenza ormai è un termine inadeguato; ci troviamo di fronte ad una vera e propria pandemia di morti sul lavoro. Una parola forte e definitiva, ma la domanda oggi qui e per tutti noi è quanto vale una vita umana? Se nessuno crede che la vita di un uomo valga meno della legge sul profitto abbiamo il dovere di uscire dalla retorica. Sono stanco di osservare minuti di silenzio per poi lasciare a metà in maniera impotente i provvedimenti che andrebbero messi in campo. Qui c'è da cambiare tutto a partire a partire dalle società partecipate e da un modello di business, che non prevede più la responsabilità solidale del committente lungo la catena degli appalti e dei subappalti. Significa tornare indietro rispetto anche alle leggi fatte da questa maggioranza.

Il lavoro va formato, protetto, pagato. La formazione è un diritto e un salvavita. Non è normale che se sei precario intermittente rischi di morire il doppio rispetto a coloro che hanno invece un lavoro stabile. Se è vero che due dei cinque operai morti non ricevevano formazione da oltre un anno e mezzo. Se condividiamo questi problemi dobbiamo agire: dobbiamo equiparare le regole su sicurezza e salute nel pubblico anche nel settore privato. E' una follia appaltare la sicurezza alle Regioni così come previsto nel disegno di legge sull'autonomia differenziata. Servono più ispettori sul lavoro ma non si possono fare le patenti a crediti a metà con mille uscite di sicurezza per le imprese che risparmiano sulla salute dei propri dipendenti.

Se c'è una pandemia, c'è bisogno che la massima espressione del Governo ci metta la faccia. Chiediamo alla presidente del consiglio Meloni a venire in aula a riferire e spiegare quale sia la strategia del governo per fermare la pandemia dei morti sul lavoro. Noi siamo pronti ad ascoltarla, siamo disponibili a discutere di proposte concrete, serve una bonifica radicale del lavoro povero, serve pensare alla sicurezza come il più grande investimento per il futuro democratico e produttivo del Paese". Lo ha detto intervenendo in Aula Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio, a proposito dei morti sul lavoro a Casteldaccia.

06/05/2024 - 18:07

“Quanto accaduto a Casteldaccia rappresenta l'ennesima strage sul lavoro che non possiamo ignorare. È evidente che il cordoglio da solo non basta: siamo di fronte ad uno stillicidio quotidiano che richiede un'azione immediata e incisiva”, dichiara Chiara Gribaudo, presidente della Commissione d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia.

“In questo momento di dolore e lutto, desidero esprimere il mio più profondo cordoglio alle famiglie delle vittime, a cui va la mia più sincera vicinanza”, continua la deputata.Conclude: “Dalla tragedia di Brandizzo, abbiamo assistito ad un preoccupante ripetersi di eventi tragici che hanno colpito più persone contemporaneamente: i dati sulle morti sul lavoro continuano a crescere, mentre la carenza di personale negli ispettorati del lavoro rimane una questione critica che va affrontata con urgenza.

Basta ai subappalti a cascata, al lavoro precario e all’illegalità che mettono a rischio la vita dei lavoratori ogni giorno. È fondamentale superare le divisioni politiche, per affrontare con determinazione e fermezza questa situazione”

 

06/05/2024 - 18:03

Di fronte all’ennesima ‘strage’ sul lavoro il governo e tutta la politica non si possono più limitare ad esprimere il pur doveroso cordoglio, che esprimiamo, alle famiglie delle vittime. Né a lanciare l’ennesimo allarme sulle deformazioni e storture di un mondo del lavoro che non sa (o non vuole) più garantire la sicurezza di un impiego a chi ogni giorno lavora per guadagnarsi la vita. Servono norme più stringenti e controlli più scrupolosi contro subappalti selvaggi, illegalità e sfruttamento. E’ del tutto evidente che il “pacchetto sicurezza” recentemente approvato in un decreto che parlava di tutt’altro, non è sufficiente a garantire le giuste tutele. Riteniamo necessario che si faccia di più mettendo il tema della sicurezza sul lavoro al centro di una discussione in Parlamento con la Presidente del Consiglio per poter condividere le linee di un intervento che individui norme urgenti che finalmente possano tutelare il diritto ad un lavoro sicuro. Quanto avvenuto a Casteldaccia oggi è l’ultimo episodio di una tragedia che dobbiamo fermare per poter davvero garantire quello che è uno dei principali diritti costituzionali.

Così in una nota Chiara Braga e Francesco Boccia, capigruppo Pd di Camera e Senato.

06/05/2024 - 16:27

“Dinnanzi alla tragica morte di cinque lavoratori a Casteldaccia, in provincia di Palermo, è giusto che la Camera dei deputati discuta subito. E’ ancora così vicino il ricordo della strage di Suviana che ha colpito tutti in modo forte e ci troviamo dinnanzi ad un altro dramma su un luogo di lavoro che ci riporta davanti l’attualità del tema della sicurezza. Una scia di morti davvero insopportabile che ci mostra la necessità di una legislazione più efficace, di una maggiore azione di un controllo, anche sui sub appalti, e di una più profonda cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro che coinvolga datori di lavoro e lavoratori. E’ giusto ed importante manifestare la nostra solidarietà ai familiari delle vittime e dire ancora una volta quanto questa tragedia degli incidenti sul lavoro sia inaccettabile e richieda il massimo impegno di tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali”.

Lo ha detto Andrea De Maria, della Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo nell’Aula della Camera.

06/05/2024 - 14:29

“È evidente come il Sistema Sanitario Nazionale stia raggiungendo il punto di collasso, e non è una questione di "se" ma di "quando" questo accadrà: il Governo ascolti il grido proveniente dalle comunità di tutta Italia.

È necessario un deciso cambio di rotta per garantire una risposta adeguata ai bisogni dei cittadini, per contrastare le disuguaglianze e per assicurare il diritto fondamentale alla salute, come sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione.

La proposta di legge presentata da Elly Schlein prevede un graduale aumento della spesa sanitaria fino al 7,5% del PIL, per affrontare l'emergenza legata alla carenza di personale, alle lunghe liste d'attesa per esami e visite, e alla situazione critica dei pronto soccorso.

È imprescindibile raggiungere un livello di finanziamento della sanità in linea con la media europea e attuare un piano straordinario di assunzioni per soddisfare le esigenze dei cittadini.

Chiediamo al governo e alla maggioranza di calendarizzare al più presto la proposta di legge del PD a firma Schlein, e di coinvolgere le opposizioni in una discussione volta a elaborare una riforma valida.

Basta con i tagli: servono più risorse e maggiori investimenti.

La sanità non può diventare una lobby privata: non possiamo permetterci di creare una nuova disuguaglianza tra cittadini di serie A e cittadini di serie B”.

 

Lo dichiara Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera.

06/05/2024 - 09:20

“Superare il Jobs act era nel programma del Pd alle elezioni politiche del 2022. Nella mozione che ha vinto il congresso era scritto nero su bianco la stessa cosa. E’ un atto di serietà e coerenza la firma di Elly Schlein ai referendum della Cgil. Renzi se ne faccia una ragione”.

Così il capogruppo democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

04/05/2024 - 13:32

“La destra a Prato sta toccando livelli inarrivabili. Cenni copia incolla da giorni idee già strutturate o programmate dalla giunta Biffoni, un'intera comunità alluvionata non ha visto un euro dal governo, nel silenzio delle parlamentari pratesi e del candidato sindaco della destra. Ora l'ultima è la venuta da Roma di un ministro sconosciuto ai più a spiegarci come fare economia circolare. Che tenerezza. Peccato, a saperlo prima avremmo insegnato qualcosa a Mazzetti e Pichetto Fratin sulla capacità di una città come la nostra, a differenza del governo, di intercettare fondi europei, costruire filiere di produzione sul riciclo, posti di lavoro, progetti di sostenibilità ambientale all'avanguardia in Europa. Infine, la ciliegina sulla torta: vogliono fare un inceneritore a Prato. La grande idea della destra pratese nell'anno 2024 è un inceneritore. Della serie dire cose a caso e dirle pure male. Una preghiera: quando siete pronti a discutere seriamente di come fare andare avanti questa città e la smetterete di usarla per fini elettorali, noi siamo pronti. Nel frattempo, un unico consiglio: i pratesi meritano di meglio”.

Lo dichiara Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale PD.

03/05/2024 - 20:08

“L'Esercito Italiano celebra un anniversario significativo: i 163 anni della propria costituzione. Per celebrare questo importante traguardo, a livello nazionale è stato organizzato un evento speciale al "Villaggio Esercito" a Tor di Quinto nel Lazio.Una opportunità di conoscere da vicino il lavoro e l'impegno dell'Esercito Italiano a favore della Nazione, tra attività interattive, fra le quali military fitness, sistemi di simulazione di tiro e di volo, attività a cavallo e unità cinofile. Quello che viviamo è un momento particolare Da 163 anni l’Esercito italiano serve la patria con coraggio e lealtà. I nostri soldati sono sempre in prima linea, al fianco dei cittadini, per la sicurezza del Paese e va sostenuto con forza.’ così Nicola Carè deputato del Pd in commissione difesa e componente della Assemblea parlamentare Nato, partecipando all’iniziativa di celebrazione a Tor di Quinto.

03/05/2024 - 16:56

“La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a  giudizio per la ministra Santanchè sulla truffa ai danni dell’Inps. Prendeva soldi pubblici con la Cassa Covid, ma imponeva ai suoi dipendenti di lavorare. Le dimissioni dovrebbero essere istantanee. La Meloni invece tace e protegge”.

Lo scrive sui social il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

03/05/2024 - 16:31

"Quello sulle morti sul lavoro è un drammatico bollettino di guerra che si aggiorna purtroppo giorno dopo giorno. Domani, sabato 4 maggio, ricorre il 70esimo anniversario della strage mineraria di Ribolla (a Roccastrada in provincia di Grosseto): un incidente, dove persero la vita 43 persone, rimasto ancora senza colpevoli e che fu liquidato assurdamente come tragica fatalità. Questa ricorrenza deve essere l'occasione non solo per ricordare le vittime ma per prendere atto che uno Stato civile e moderno ha il dovere di proteggere chi lavora e come la prevenzione rappresenti oggi lo strumento prioritario per salvare migliaia di vite. Un obiettivo comune che deve unire opposizione e maggioranza e sul quale non possiamo dividerci ".

Lo dichiara il deputato Pd, Marco Simiani.

03/05/2024 - 14:45

“Continua l’opera distruttrice di Raffaele Fitto. Dopo il sostanziale azzeramento del fondo perequativo infrastrutturale, i tagli del Pnrr e l’accentramento di Zes e politiche di coesione, con l’ultimo decreto Fitto cancella con un tratto di penna una misura fondamentale per le imprese meridionali. ‘Decontribuzione Sud’, voluta dal PD e dall’ex ministro Giuseppe Provenzano, ha dimostrato enorme utilità per l’economia del Mezzogiorno, coinvolgendo 4 milioni di lavoratrici e lavoratori e consentendo alle aziende del Sud di fare assunzioni e rendere stabili posti di lavoro prima precari. Dal 1 luglio altri 3,3 miliardi di euro destinati al Mezzogiorno, tante sono le risorse destinate annualmente alla misura, si volatilizzano. Nel frattempo, il sistema economico del Mezzogiorno d’Italia non solo si impoverisce sempre di più , ma vede sempre piu’ allontanarsi ogni possibilità  di colmare il gap di competitività  col resto d'Italia e d’Europa”.

Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.

03/05/2024 - 14:44

“Tre milioni di lavoratori a rischio nel Mezzogiorno per la decisione del governo di eliminare l'incentivo 'Decontribuzione Sud'. Sono questi i numeri da brivido di coloro che rischiano di perdere il proprio contratto di lavoro per colpa di un governo che si conferma nemico del Sud. Dopo aver eliminato oltre 3 miliardi di perequazione Infrastrutturale, mentre porta avanti il progetto secessionista di Autonomia differenziata, Meloni avalla oggi la scelta del ministro Fitto di cancellare anche la decontribuzione sulle assunzioni al Sud che vale circa 3 miliardi di euro fino al 2029. È una scelta folle che mette un'ulteriore zavorra sullo sviluppo del Mezzogiorno. Altro che Italia unita, la destra sta davvero bruciando in modo vergognoso e senza ritegno il futuro del Mezzogiorno”. Così il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale Questioni regionali.

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