02/10/2023 - 18:29

“Gli aggiornamenti diffusi oggi dall'Istat fotografo un Paese in panne: l'indice dei prezzi al consumo aumenta del 5,3% in un anno, il fatturato totale dell'industria si riduce dell’1,6%, l'indice di fiducia delle imprese perde quasi tre punti. La popolazione residente, secondo le previsioni, scenderà a 58,1 milioni nel 2030, e senza politiche demografiche incisive, scivolerà a 45,8 nel 2080. Anche la sanità pubblica continuerà a perdere pezzi: è di oggi la notizia che nella nota di aggiornamento alla manovra economica, il governo Meloni prevede un taglio delle risorse destinate al servizio sanitario nazionale dal 6,6% a 6,1% del rapporto spesa/Pil. Il dato di 4 milioni di italiani che hanno già rinunciato a farsi curare per costi troppo elevati o liste d'attesa troppo lunghe, è dunque destinato a crescere. Così come è destinato a crescere il numero di medici, infermieri, operatori sanitari in fuga dalla sanità pubblica per le prospettive di impoverimento del settore e di incremento dei carichi di lavoro. La sanità privata ringrazia. Il diritto alla salute diventa sempre più un privilegio. Ma anche in questo caso, il Governo Meloni agisce in contrasto alla Costituzione, che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. Lo dichiara la deputata PD Antonella Forattini.

02/10/2023 - 12:17

“Il governo Meloni cancella il servizio sanitario nazionale. La tendenza confermata dalla Nadef è quella di ridimensionare la spesa per la salute e per il secondo anno consecutivo portarla abbondantemente sotto la media europea. Significa privare di un diritto universale milioni di cittadini e aprire la strada cinicamente alle assicurazioni private. Vogliono il modello anglosassone dove si curano solo quelli che hanno un conto in banca degno di questo nome. Anziché perdersi in mille bonus, mettano almeno quattro miliardi sulla sanità”.

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

02/10/2023 - 12:00

“Dinnanzi alla carenza di medici e infermieri, ai tempi di attesa sempre più lunghi per visite, analisi e controlli, alle necessità per strutture spesso in difficoltà, ci saremmo aspettati dal governo Meloni e dalla sua maggioranza di destra un piano di investimenti straordinario per la messa in sicurezza del nostro Servizio sanitario nazionale e per il suo rilancio, ancor di più dopo la lezione che abbiamo imparato dall’epidemia del Covid. Invece, verificando i dati contenuti nella Nadef, scopriamo con sconcerto che la spesa sanitaria si contrae negli anni, passando addirittura dal 6,6% del rapporto spesa/Pil del 2023 al 6,1 del 2026. Una scelta miope e sconcertante, contro la quale ci batteremo con tutte le nostre forze in Parlamento e nelle piazze del Paese”.

Lo dichiara il vicepresidente del Gruppo Pd-Idp alla Camera, Paolo Ciani.

02/10/2023 - 11:32

“I dati della Nadef messa a punto dal governo Meloni non lasciano spazio a dubbi. La sanità pubblica viene strangolata da questa maggioranza di destra che anno dopo anno riduce le risorse destinate al Sistema sanitario nazionale. Dal 6,6% del rapporto spesa/Pil del 2023 passiamo via via al 6,1 del 2026. L’esatto opposto di quanto si dovrebbe fare per affrontare le tante emergenze della nostra sanità. Erano pronti, dicevano, ma al di là della propaganda il governo non è in grado di dare le risposte che i cittadini si attendono”.

Lo dichiara la deputata del Pd in commissione Affari sociali, Ilenia Malavasi.

30/09/2023 - 17:22

L’ottimismo della maggioranza aveva basi piuttosto fragili. La verità è che avremo una manovra con più deficit e poche entrate. E intanto perdiamo fondi del Pnrr, non combattiamo l’evasione e ci isoliamo in Europa. Il complotto se lo fanno da soli, ma pagano tutti.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

28/09/2023 - 18:38

“Il Parlamento ha riconosciuto l’importanza del Mascagni Festival di Livorno e la necessità di stanziare risorse statali per realizzare l’evento. Mi attiverò, fin dalle prossime settimane affinchè questi impegni vengano concretizzati attraverso lo stanziamento di risorse nella prossima Legge di Bilancio”: è quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani, sul suo ordine del giorno approvato oggi, giovedì 28 settembre, dall’Aula di Montecitorio.
“La valorizzazione della figura di Mascagni, di cui ricorre quest’anno il 160esimo anniversario della nascita, e la conseguente promozione del Festival a lui dedicato a Livorno è già stata oggetto di una mia proposta di legge. Si tratta di un provvedimento sostenuto anche dalle altre forze politiche. Mi auguro che questa collaborazione proficua e questa unità di intenti possa portare ad un risultato condiviso nella prossima Manovra”: conclude Marco Simiani.

22/09/2023 - 16:31

“Non si fa cassa con i condoni. Non c’è abuso su cui si possa chiudere un occhio. Perché ogni illecito è offesa al territorio, oltraggio al bene comune e danno alla comunità intera. Il governo non ha risorse economiche per mantenere le promesse elettorali su pensioni e accise. Ma la Lega non si lascia sfuggire la promessa facile quanto dannosa: più condoni per tutti. È la solita ricetta della destra, ci opporremo con forza in tutte le sedi”.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.

11/09/2023 - 12:54

"Il rendiconto e l'assestamento di bilancio oggi in discussione ci dimostrano la differenza tra la spinta alla crescita dei governi post pandemia e l'immobilismo di questo governo. Dopo aver criticato per anni l’austerità, questa maggioranza si vuole accreditare agli occhi dei possibili nuovi alleati in Europa e quindi gioca a tirare i cordoni della borsa, lasciandola aperta solo per garantirsi il consenso di una parte di Paese a cui dovete dare tutto quello che avete promesso." Lo ha detto in Aula Claudio Mancini deputato del Partito Democratico intervenendo in discussione generale sul rendiconto e l'assestamento di bilancio.

"Tagliate servizi, investimenti, lasciate gli enti locali in balia di loro stessi, azzoppate il PNRR e le sue riforme e poi però fate condoni, spaccate l’Italia con l’autonomia e tagliate le tasse alle partite IVA che guadagnano tra i 65 mila e i 90 mila euro. Tutto questo mentre il Paese affoga tra innalzamenti del costo della benzina, inflazione, voucher, precariato e togliete pure le misure per il sostegno al reddito”, ha aggiunto Mancini.

“Le stime della crescita pubblicate dalla Commissione europea in questi giorni sono il frutto delle decisioni di austerità e di calcolo elettorale prese dal governo Meloni", ha concluso il dem.

08/09/2023 - 10:53

“Con l’eliminazione delle Zes il Governo ha creato uno strumento burocratico infernale, una cabina di regia che dovrebbe rilasciare tutte le autorizzazioni che prende il posto delle 8 Zes esistenti con una dotazione finanziaria e di personale identica a quella di una sola Zes, quindi 8 milioni per la Zes unica come precedentemente 8 milioni per ogni singola Zes. Si creerà un collo di bottiglia enorme. Hanno eliminato il taglio del 50% dell’ires; hanno semplicemente rifinanziato il credito d’imposta Sud quindi nulla di innovativo da parte dell’attuale Governo; per cui al momento la cabina di regia unica dovrebbe fare un’attività di programmazione per tutto il Mezzogiorno impossibile da realizzare. Questa manovra sembra piu che altro un tentativo maldestro da parte del Governo di tornare ad una sorta di Iri”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato Pd.

“Ma la cosa che va evidenziata e che è stata nascosta nel decreto Sud spostando tutta l’attenzione sulle Zes e poco e niente sul Fsc - prosegue il dem - è proprio il fatto che il ministro Fitto si è letteralmente appropriato del Fsc, cioè sostanzialmente ha definito un procedimento anche in questo caso barocco e complesso di negoziato regione per regione per autorizzare l’utilizzo del Fsc ma definendo in maniera preventiva quali sono gli obiettivi che devono essere raggiunti con l’utilizzo del Fsc, il più importante dei quali è finanziare progetti coerenti con il Pnrr. Quindi si completa il furto che Fitto aveva annunciato per cui quando si siederà con le Regioni e negozierà l’utilizzo del Fsc pretenderà che le Regioni vadano a coprire i progetti che lui nel frattempo ha tagliato sul Pnrr”, conclude Stefano Graziano.

07/09/2023 - 10:32

Nostra proposta alternativa su lavoro, sanità e lotta a carovita

“Dopo mesi di proclami positivi, il governo Meloni si accorge adesso che la situazione economica è difficile. Finora le loro scelte hanno peggiorato le cose: ritardi nella attuazione del Pnrr, condoni senza lotta a evasione fiscale, retromarcia sulle accise per la benzina, mancano ancora risorse per i danni dell’alluvione, salario minimo senza risposte. E l’inflazione che si mangia i salari, mentre sulla sanità aumentano liste di attesa e ricorso al privato per chi può. E in Europa siamo isolati a causa delle posizioni degli alleati della destra che negano aiuti per l’immigrazione e per cambiare il Patto di stabilità… Siamo al dunque, dopo tante promesse avanza la realtà di un governo inadeguato. Su lavoro, sanità e lotta contro il carovita, presenteremo una proposta di bilancio alternativa”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Finanze alla Camera, Virginio Merola.

05/09/2023 - 18:37

"La destra nel panico continua a demonizzare il Superbonus: tra poche settimane infatti la Legge di Bilancio dovrà essere trasmessa al Parlamento ed i cittadini si aspettano che vengano concretizzate - dalle pensioni al taglio dell'Irpef, dalla cancellazione delle accise sui carburanti alla riduzione dell'iva sui prodotti alimentari - almeno alcune delle promesse elettorali. Una manovra senza queste misure sarebbe un fallimento epocale. È quindi chiaro il disegno di governo e maggioranza di addossare tutte le colpe al 110 per cento": è quanto dichiarano i deputati Pd Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo in Commissione Ambiente e Bilancio.

"A Montecitorio, su indicazione del Pd, si stanno svolgendo due dettagliate indagini conoscitive sugli effetti delle detrazioni edilizie e sull’efficientamento energetico. Nel corso delle audizioni, nella quali sono stati coinvolti tutti i principali enti pubblici e privati (dal Mef all'Istat, dalla Banca d'Italia alle associazioni di categoria) stanno emergendo indicazioni differenti da quelle utilizzate oggi dalla destra, che dovrebbe comunque avere rispetto per il lavoro del Parlamento e commentare soltanto le relazioni conclusive. Senza dimenticare che proprio fino a poco tempo fa molti autorevoli esponenti della maggioranza, compreso Fdi, condividevano il Superbonus e che due terzi dell’attuale esecutivo (Lega e Fi) sono ininterrottamente al governo da quasi 3 anni ed hanno sempre avallato le scelte fatte fino ad ora. Ma ormai per loro la coerenza è un optional”: concludono.

03/09/2023 - 12:05

“Dopo un anno, alla maggioranza non resta che assumersi responsabilità e fare i conti con la realtà: non si può scaricare sui governi precedenti e sulla manovra le tensioni interne. Serve una legge di bilancio che metta soldi sui servizi e che punti a proteggere i più fragili. Serve costruire un’asse coi paesi europei per una revisione del Patto di Stabilità che promuova crescita e rilanci investimenti”. Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, intervenendo oggi a Skytg24 Agenda.
“Non accetteremo alcun taglio alla spesa sociale in particolare alla sanità. Temiamo che il modello di questa destra sia la Lombardia dove si è cominciato a pagare il Pronto Soccorso. E’ stato il Ministro della Salute a chiedere 4 miliardi di euro, e con lui i presidenti di regione del centrodestra, perché alla sanità pubblica e universale non si deve rinunciare” ha proseguito Braga.
“Nessuna iniziativa contro l’inflazione e una riforma fiscale che non aggredisce l’evasione non possono essere la ricetta. Così come non può esserlo tagliare il Pnrr soprattutto dove erano previsti progetti di riqualificazione urbana e poi promettere a Caivano un piano di recupero”.
“Sosterremo tutte le iniziative che hanno come obiettivo la riqualificazione delle nostre periferie, ma alle promesse seguano i fatti. Dal contrasto alla violenza di genere al salario minimo, chiediamo al governo di cambiare passo, di farsi carico dei problemi reali del paese con scelte chiare e concrete” ha concluso la capogruppo Pd.

29/08/2023 - 11:10

“Il Governo Meloni continua a mentire agli italiani. I soldi per la manovra di bilancio non ci sono, dobbiamo dire la verità agli italiani. Sulle priorità che dovrebbero essere Sanità e Istruzione nessuna risposta; mancate risposte anche sul caro benzina. Il Governo pensa a trovare le risorse per soddisfare le promesse pre e post elettorali piuttosto che risolvere i problemi reali e stringenti dei cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese. E intanto dà una lettura assolutamente fuorviante del Superbonus per fare ulteriore cassa sulle spalle di famiglie e imprese, senza risolvere di un millimetro il problema drammatico dei crediti incagliati.” Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio di Montecitorio

28/08/2023 - 15:21

“Dal Governo Meloni assistiamo a teatrini imbarazzanti fra viceministri che distolgono l’attenzione dal punto: ossia la distanza siderale tra le promesse fatte e le risorse effettive che hanno a disposizione. Il tutto in una situazione congiunturale economica in peggioramento come ha segnalato anche l’Ocse oggi stesso. Attendiamo che il Governo chiarisca i punti salienti della manovra e faccia dei fatti concreti e la smetta di fare confusione prima che questo diventi il presupposto per l’esplosione di rabbia sociale. Da parte nostra ci attendiamo la conferma del taglio del cuneo fiscale ed un potenziamento delle risorse per la sanità pubblica”.

Lo dichiara Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio di Montecitorio.

28/08/2023 - 14:15

“Ci aspettavamo che il Governo, dopo tutti gli annunci e le promesse fatte, finalmente desse prova di concretezza sulla manovra di bilancio. E invece quelli di Meloni e del suo governo sono stati evidentemente solo slogan. Poche risorse, diverse le priorità all’interno della compagine di governo, viceministri che litigano. Ora gli italiani attendono risposte concrete e soprattutto ne hanno diritto. Ma come al solito da Meloni solo annunci e zero fatti”. Lo dichiara Virginio Merola, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio.
“Questo avviene - aggiunge Merola - perché non si è voluta una lotta seria contro l’evasione fiscale e si sono volute accontentare diverse corporazioni. Per noi è decisivo l’impegno a ridurre in modo permanente il cuneo fiscale per i lavoratori e i pensionati”.

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