14/11/2023 - 13:04

“La manovra appare improntata a un’ottica di breve periodo. La temporaneità della decontribuzione ne riduce i potenziali effetti sulla crescita economica. Permane il rischio di dover disporre ulteriori misure volte a contrastare il caro energia nel corso del 2024. Sono presenti numerose misure di aumento del prelievo fiscale. Ai fini di copertura si ricorre nuovamente ai tagli lineari della spesa, sia a livello centrale che territoriale. Lo dicono quelli del Pd, brutti e cattivi, che non trovano di meglio che attaccare e denigrare il governo? No, lo dice e lo scrive, con dovizia di particolari, l’Ufficio Parlamentare di bilancio in audizione questa mattina, in Parlamento, sulla manovra finanziaria 2024. Insomma, ci troviamo di fronte ad una manovra non prudente, con misure temporanee che prevede tagli lineari per fare cassa unitamente all’aumento delle tasse. Dicevano Meloni e Giorgetti di essere pronti. A fare cosa ora è fin troppo evidente. Il Paese avrebbe bisogno di altro, ma la testa è rivolta altrove”.

 

Lo dichiara il deputato del Pd, Silvio Lai, della commissione Bilancio della Camera.

13/11/2023 - 16:07

“Questo decreto legge è molto ambizioso. Si, nel titolo. Non credo ci sia da gioire dal punto di vista dell'opposizione nel sottolineare che un conto sono i titoli, gli annunci e persino gli intenti e un altro è il merito. Purtroppo per gli italiani, il provvedimento di cui discutiamo è assai modesto, è una sorta di scatola vuota che si annuncia anche attraente, ma è vuota. Nessuno ha la bacchetta magica, ma la prima osservazione da fare è che il decreto arriva tardi. Cosa succederà per il bonus sociale per l'acquisto di energia e gas? Accadrà che questo decreto, in scadenza a breve, prevedeva solo trecento milioni di euro a favore dei nuclei economicamente svantaggiati. Questo decreto scadrà tra due settimane e arriverà poi la Legge di bilancio che ne prevede duecento, cioè cento in meno. Addio sostegni per il caro  bollette nel 2024, per chi ha bisogno. Sono tagli rispetto agli annunci che si erano fatti. Dopo un anno di governo non è dato sapere qual è l'orientamento, la strategia di medio e lungo periodo, per dare una mano in modo strutturale a chi ha bisogno. Non è dato sapere qual è la politica è la strategia energetica e antinflazionistica. Ci sono interventi anche utili in continuità con gli anni precedenti, interventi avviati dal governo Draghi, ma è una continuità in totale diminuzione e senza una prospettiva in alternativa a ciò che si taglia. Non si sa neanche, mentre tutto il mondo investe, come andremo sulle fonti sostenibili, come sosterremo, per famiglie e impresa il percorso, certo faticoso, verso l'elettrico. Dopo le favole e le promesse ci si aspetta da chi governa strategia e visione".  Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Andrea Gnassi, durante la discussione generale al Dl Energia.

“Tutti gli emendamenti e le proposte dell'opposizione e del Partito Democratico – ha aggiunto l’esponente Pd – sono state respinte. È molto grave anche che il governo poi voglia procedere senza ascoltare le richieste avanzate anche dagli stessi gruppi di maggioranza. Questa postura denota un'assenza di visione di consapevolezza di nodi che sono strutturali per il Paese che bisognerebbe aggredire sciogliere per far ripartire un po' il sistema produttivo italiano. C'è una differenza enorme tra ciò che il governo ha promesso, ciò che ha annunciato e ciò che è stato capace di fare, però adesso parlano i fatti. Questa storia che è colpa di chi è venuto prima o del destino cinico e baro non regge più. Questo decreto è preoccupante e coerente come è preoccupante e coerente la Legge di bilancio 2024: non avrà forza, non sarà espansiva, non aiuterà la crescita”.

“Questo decreto – ha concluso Gnassi - ha annunciato un sostegno sull'energia a chi ne ha bisogno e invece non lo fa. Con grande rammarico ci accingiamo ad esaminare una legge di bilancio e questo decreto, senza la possibilità di intervenire. Noi riteniamo che ci sia un'idea sbagliata in questa manovra, in questo decreto che non serve agli italiani e che sta portando in Europa una caricatura del nostro Paese, che prova a far passare l'idea che basta una sorta di proclama nazionalista per stare nel mondo e risolvere i problemi di casa. Ma il Paese merita di meglio, meritano di meglio gli italiani e il nostro compito è quello di essere qui presenti  proposte puntuali  per provare a dare una mano al Paese.

10/11/2023 - 16:47

"Domani saremo in piazza a Roma contro una manovra che taglia il futuro del Paese. Zero soldi per la sanità e per la scuola, nessun intervento sul lavoro precario e per il contrasto del disagio sociale. Le decisioni del governo Meloni si abbattono sulle persone che già stanno subendo la crisi economica. Abbiamo bisogno di ricostruire una speranza, con la piazza di domani il Partito Democratico inizia un percorso per far voltare pagina al Paese".
Lo afferma in una nota la deputata Michela Di Biase, capogruppo Pd in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza.

10/11/2023 - 16:12

Siamo molto preoccupati dopo i ritardi di 10 mesi sul ferrobonus per i tagli presenti in manovra. Se è una scelta di indirizzo, va nella direzione totalmente opposta rispetto agli impegni del governo agli obiettivi comunitari e alle necessità che abbiamo in questo momento, perché il tema dell'intermodalità è decisivo per un comparto che riguarda milioni di lavoratori, centinaia di migliaia di imprese e che ha necessità di avere dei segnali chiari di strategie e di investimento. Altra questione da affrontare è il rincaro dell'energia che non può essere scaricato sui soggetti che sono chiamati a fornire servizi. Chiediamo al governo una politica chiara di interventi per il trasporto ferroviario inserito nella logica di uno sviluppo del trasporto intermodale, di quella grande piattaforma logistica naturale che è l'Italia. Auspichiamo un confronto quotidiano su tutti i temi con tutti gli operatori del sistema, attraverso un tavolo tecnico e l’avvio di un dialogo con tutti i soggetti e le istituzioni anche locali chiamate sul territorio allo sviluppo dell’intermodalità. Se c’è un aspetto di cui non abbiamo davvero bisogno, è la valutazione sul trasporto merci a compartimenti stagni, come se esistessero dei blocchi che devono essere gestiti singolarmente perché poi le merci non si muovono a compartimenti stagni, si muovono grazie alle navi, ai treni e ai mezzi dell'autotrasporto insieme. E lasciare indietro il trasporto ferroviario, rispetto alla media europea, è un errore imperdonabile che non possiamo permetterci. Pertanto se nella pianificazione non teniamo conto di questa integrazione e addirittura diamo segnali devastanti come potrebbe essere la riduzione della missione 2.3 del Bilancio dello Stato, attualmente prevista nello stato di previsione MIT, sull’autotrasporto e l’intermodalità di 235,7 milioni di euro, rischiamo di non perdere competitività in quella che invece può essere una delle grandi mission del nostro paese nei confronti dell'Europa e del mondo. Quindi per non perdere questa occasione serve aprire subito il confronto con tutti gli operatori e creare finalmente dei luoghi per coinvolgerli.”

Così il deputato Pd Andrea Casu nel corso dello svolgimento in Aula di un’interpellanza urgente al governo sul trasporto intermodale delle merci, di cui è primo firmatario insieme alla presidente del Gruppo Pd Chiara Braga, ai capigruppo Pd delle commissioni Trasporti e Ambiente Barbagallo e Simiani, e ai deputati dem Bakkali, Ghio, Morassut, Curti, Ferrari, Scarpa.

09/11/2023 - 13:01

“Nel merito, questa del premierato è una riforma pasticciata e pericolosa. Intanto perché svilisce una figura di garanzia e molto apprezzata dai cittadini come il Presidente della Repubblica. Poi, di fatto, cambia la forma parlamentare di governo del nostro Paese. Non è vero che produrrà più stabilità, ma produrrà più instabilità. E’ sbagliata nel metodo, ora sappiamo che partirà dal Senato dove c'è già in discussione la Riforma dell'Autonomia differenziata e dove già si sta discutendo la manovra. Questo succede semplicemente perché c'è in atto un mercato delle vacche all'interno della maggioranza: alla Lega l'autonomia differenziata e a Fratelli d'Italia il premierato. Alla faccia della stabilità del Paese e dell'interesse degli italiani”. Lo ha detto Simona Bonafè, vicepresidente vicaria del Gruppo dem alla Camera e capogruppo Pd in commissione Affari costituzionali, intervistata sul sito web dei deputati Pd.

09/11/2023 - 12:03

“Questo testo avrebbe dovuto essere diverso, poiché in commissione Agricoltura un lavoro certosino e responsabile tra tutte le forze politiche aveva consentito di trovare un accordo unanime per rispondere alla necessità di favorire, promuovere e dare prospettiva ai tanti giovani che avrebbero voluto cimentarsi in agricoltura mettendosi a capo di una impresa. Invece il governo, con il braccio armato del Mef, ha utilizzato il parere in commissione Bilancio per imporre la cancellazione di una decina di articoli, stravolgendo nei fatti il provvedimento e calpestando il lavoro parlamentare. Abrogati gran parte degli impegni di spesa che non permetteranno di dare concretezza e sostanza alle lodevoli intenzioni di favorire in agricoltura il ricambio generazionale, non a caso riconosciuto come priorità all’interno dell’agenda politica dell’Ue e punto di forza nel Piano Strategico della Pac. Anche Cia e Copagri vi avevano chiesto di fermarvi. Ma avete voluto andare avanti lo stesso: dei 100 milioni previsti inizialmente, infatti, ne sono rimasti 15, assolutamente insignificanti per una legge cornice che si poneva obiettivi di lunga gittata”.

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari, intervenendo in Aula per esprimere il voto contrario del Gruppo alla Pdl Imprenditoria giovanile.

“Secondo l’Istat - ha aggiunto - le aziende agricole guidate da giovani sono poche e sempre meno. Nel 2020 erano il 13% del totale contro il 17% di dieci anni prima. Con questo testo vengono purtroppo meno misure che avrebbero consentito un cambio di passo, quali l’esonero dagli obblighi contributivi per gli imprenditori under 41, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, le agevolazioni fiscali per i redditi derivanti da agricoltura multifunzionale. Saltato anche il recupero delle spese per la riqualificazione di fabbricati rurali, ma soprattutto le fondamentali misure per favorire l’accesso al credito. D'altronde il ministro Lollobrigida, ormai in campagna elettorale personale per le prossime europee, ha solo la necessità di mettere bandierine sul nulla, come per la carne coltivata o l’istituzione di una medaglia premio per i cuochi italiani. Un'altra cosa la sa fare molto bene. Nominare commissari sulle varie emergenze ed istituire commissioni per allargare il fronte degli amici. Nel frattempo - ha concluso - evoca il Made in Italy e poi si dimentica di fatto l'agricoltura nella prossima manovra finanziaria”.

08/11/2023 - 17:12

“Apprendiamo con stupore che il ministro Nordio si augura che i magistrati italiani non facciano il loro mestiere. Detto dal ministro della Giustizia sorprende non poco. E’ un invito a non disturbare il manovratore?”. Lo dichiara la deputata democratica Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd in merito a quanto affermato dal ministro Nordio a proposito del Protocollo sottoscritto dal governo italiano con l’Albania per la gestione dei migranti.

07/11/2023 - 10:49

Dichiarazione dì Anthony Barbagallo, capogruppo Pd Commissione Trasporti della Camera

“Il Ponte sullo Stretto è un’opera di carta con conti farlocchi, che così non vedrà mai la luce. E serve soltanto per alimentare la campagna propagandistica di Salvini in vista delle Europee. Anche i tecnici del servizio bilancio del Senato, infatti, chiedono chiarimenti sulle risorse disponibili, inserite nella manovra finanziaria. Come diciamo da tempo, infatti, la spesa di 12 miliardi per il periodo 2024-2032 riguarda esclusivamente il costo del collegamento ferroviario e stradale del Ponte, da queste sono escluse le opere a terra. Ma il servizio bilancio del Senato afferma che tale quantificazione dell'onere andrebbe accompagnata da dati e elementi al fine di effettuare una valutazione circa la congruità delle risorse stanziate". Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, secondo il quale “il governo prende in giro siciliani e calabresi in vista delle europee. E’ l’ennesima presa in giro come da 20 a questa parte. Del Ponte sullo Stretto infatti – prosegue l’esponente Dem- l’unica cosa sicura e concreta è il costo abnorme previsto per gli impegnatissimi componenti del Cda. Per il resto,  siamo di fronte ad una manovra farlocca, con poste di bilancio tutte da verificare, nessuna gara bandita o soltanto impostata e poco piu di un miliardo di euro della Regione siciliana che contribuirà con una quota del 10 per cento,  sottraendola da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 e 200 milioni di risorse nazionali ancora non spese”.

02/11/2023 - 16:18

Dichiarazione di Valentina Ghio vice capogruppo Pd Camera

“Con questa legge di bilancio il governo mostra il suo vero volto e le promesse fatte crollano come un castello di carta di fronte alle scelte fatte in manovra.  Le risorse stanziate nella sanità sono infatti completamente insufficienti e sono state utilizzate in prevalenza per l’adeguamento contrattuale, nulla invece per l’incremento del personale medico e infermieristico, indispensabile per risolvere i tanti nodi di un sistema sanitario in affanno a partire dalla riduzione delle liste d'attesa. L’impostazione della spesa sanitaria di questa manovra, al netto degli incrementi contrattuali e degli incrementi inflazionistici, ci fa tornare indietro di dieci anni e, non solo non prevede stanziamenti adeguati per nuove assunzioni, ma penalizza medici e personale sanitario che possono andare in pensione ricalcolando al ribasso l’assegno. Un ribasso che colpirà anche insegnanti e diverse figure professionali dipendenti della Pubblica amministrazione, penalizzando 150.000 lavoratori.  Sono così smascherate le bugie di un Governo che disattende le sue stesse promesse tagliando pensioni e sanità pubblica”, così la deputata e vicecapogruppo alla Camera Valentina Ghio commentando la manovra.

02/11/2023 - 12:55

"In Italia mancano 30mila medici ma il sottosegretario al Lavoro Durigon ammette candidamente che la Legge di Bilancio 'spinge i medici ad andare in pensione subito' per evitare di essere penalizzati. Forse però, aggiunge, 'il governo potrebbe presentare un emendamento a saldi invariati', quindi senza mettere nessuna risorsa. Siamo francamente sconcertati di fronte ad una destra che taglia la Sanità sapendo di ridurre servizi e prestazioni ai cittadini. La manovra va cambiata in Parlamento".

Lo dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana.

31/10/2023 - 19:58

"Cancellare il Superbonus con l'accetta senza rimodulare gli incentivi edilizi metterà in ginocchio uno dei comparti principali della nostra economia, proprio adesso che il Pil sta crollando. Giorgia Meloni è riuscita nel suo intento, con il colpevole silenzio di Tajani e Salvini, quello di criminalizzare migliaia di imprese oneste e di cittadini che hanno investito per riqualificare le proprie abitazioni. Nonostante questo disastro la destra compatta si dice soddisfatta. Proveremo comunque in Parlamento a migliorare questa manovra fatta solo di tagli sostenendo le ragioni e le proposte delle associazioni di categoria e dei sindacati". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente in merito ai contenuti della Legge di Bilancio.

 

31/10/2023 - 18:19

ichiarazione di Antonella Forattini deputata Pd

“Dal turpiloquio di Marco Cerreto si comprende come le scelte “strategiche” del Ministro Lollobrigida creino grande nervosismo prima di tutto nelle fila di FdI. Presentare un disegno di legge per istituire un premio di “Maestro della cucina italiana” oggi, con le enormi difficoltà contro cui combattono imprese e lavoratori, è effettivamente molto imbarazzante e sfacciatamente populista”, lo dichiara in una nota la deputata del Partito Democratico Antonella Forattini, che aggiunge: “ma un po’ di onestà intellettuale da Cerreto la esigiamo, come pure esigiamo il rispetto verso ruoli politici istituzionali non in linea con il suo pensiero. La democrazia è confronto, non è insulto. Ci elenchi Cerreto i provvedimenti che porteranno un vero sostegno economico al settore agricolo, a partire da quelli approvati fino ad arrivare alla manovra di bilancio. Una manovra - continua la deputata - che non contiene una visione di lungo termine ma solo provvedimenti spot, privi di serietà e di adesione ai veri problemi dell’agricoltura italiana, come questi disegni di legge di distrazione di massa. Non sviliremo il dibattito ai livelli rappresentati dal capogruppo FdI in Commissione Agricoltura ma incalzeremo la
maggioranza e il governo nel merito e allo sfinimento, per impedire danni irreparabili al settore primario e al Paese”, conclude l’onorevole Forattini.

 

31/10/2023 - 15:51

“I Gruppi del Pd del Senato e della Camera accolgono con favore l’invito a un confronto richiesto oggi dalla Cgil sui temi della manovra economica. Condividiamo infatti la necessità fatta presente dal segretario generale Landini di politiche attente e mirate per affrontare la situazione straordinaria che il Paese dovrà affrontare nei prossimi mesi. Consideriamo l’incontro col sindacato, che organizzeremo a breve, di assoluta importanza come contributo per mettere a punto la nostra iniziativa parlamentare sull’esame della legge di bilancio. Come Gruppi democratici, abbiamo avviato in queste ore proprio a questo scopo una serie di audizioni con realtà economiche e sociali particolarmente colpite dalla crisi con le quali resteremo in stretto contatto durante la battaglia che condurremo in Parlamento per correggere delle misure che giudichiamo inique, sbagliate e non all’altezza delle sfide del futuro”.

Lo dichiarano i capigruppo di Camera e Senato del Pd Chiara Braga e Francesco Boccia.

31/10/2023 - 12:43

"Oggi prenderò parte alla giornata di ascolto organizzata dal Partito Democratico e rivolta ad alcune realtà politiche e sociali particolarmente colpite dalla crisi economica. In particolare sarò presente al confronto con i "ragazzi delle tende", che in questi mesi hanno protestato in tutta Italia dormendo in tenda davanti alle loro università. Protestano contro l'asfissiante costo degli affitti, contro un definanziamento strutturale del diritto allo studio e contro un Governo non disposto ad ascoltarli, se non di facciata. Ad esempio il Governo Meloni perde un'occasione scegliendo di non regolamentare gli affitti brevi, uno dei principali fattori di scarsità di abitazioni a disposizione per gli studenti e di innalzamento dei prezzi. Sono poi d'accordo con la posizione del Partito Democratico, ossia che sul piano strutturale la strada deve essere quella di puntare con decisione sul rilancio dell'edilizia universitaria pubblica, attraverso anche la riqualificazione di immobili dismessi presenti nelle città. Su questo il privato può svolgere una funzione ausiliaria e complementare per affrontare l'emergenza nell'immediato, ma non può diventare l'unico destinatario, ad esempio, delle risorse previste dal PNRR. Per questo almeno il 50 per cento delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinate a soggetti privati vengano investite in nuovi alloggi per studenti coperti dal diritto allo studio.

Le associazioni studentesche e le opposizioni le loro loro proposte le hanno, e le hanno presentate nelle sedi opportune: ora il Governo si assuma la responsabilità di ascoltarli e darne attuazione. Nel frattempo auguro all'Unione degli Universitari, Primavera degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e di Sinistra Universitaria di non arrendersi!".

Lo dichiara la deputata Dem Rachele Scarpa.

31/10/2023 - 11:51

“La destra italiana, quella allergica alla democrazia parlamentare, che va avanti a decine e decine di decreti legge e colpi di fiducia, che impedisce ai suoi parlamentari di presentare emendamenti alla manovra finanziaria, di contro, stamani ha deciso di imporre l’incardinamento in commissione Agricoltura della Camera del disegno di legge del ministro Lollobrigida per l’istituzione del premio di Maestro dell’arte della cucina italiana. Siamo rimasti basiti notando l’evidente imbarazzo dei colleghi di centro destra. In sostanza il ministro dell’Agricoltura anziché occuparsi delle tante urgenze del mondo agricolo, a cominciare dalla filiera del cibo per garantire qualità delle produzioni, tutela e dignità del lavoro, costi energetici, accesso al credito, costi accessibili sulla tavola degli italiani, con grande sprezzo del ridicolo si è lasciato andare all’ennesimo manifesto propagandistico”.

Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo PP della commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera.

“Anziché occuparsi della manovra di bilancio - aggiunge - dalla quale è nei fatti derubricato il comparto agricolo a secondario o terziario, l’imperativo per Lollobrigida è invece appuntare una medaglia al petto ai cuochi, pasticceri, ecc., italiani che non hanno certo bisogno di queste sortite folcloristiche per essere apprezzati in tutto il mondo per la capacità di rappresentare cultura e tradizioni del nostro Paese, attraverso la preparazione di materie prime di eccellenza, lo studio e la sperimentazione di tecniche e nuove conoscenze. Chissà cosa pensano i Fratelli di Crozza di questa ultima perla del ministro Lollobrigida - conclude - che lo avevano già identificato come ‘il Giacomo Leopardi della...’”.

 

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