17/08/2023 - 17:15

"Attacchi alle femministe, agli ambientalisti, ai migranti, ai poveri, alle minoranze. Di queste e di molte altre farneticazioni è intriso il libro pubblicato dal generale di divisione Roberto Vannacci. Gli omosessuali? 'Non sono normali'. L'atleta Paola Egonu? 'È evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l'italianità'. Chi commette un reato? 'Se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?'. Gli odiatori? 'L'odio è un sentimento, un'emozione che non può essere repressa in un'aula di tribunale. Rivendico a gran voce anche il diritto all'odio e al disprezzo'. Una cosa deve essere chiara: le forze armate dell'Italia antifascista non possono avere tra i loro alti ufficiali figure che non si attengano 'allo spirito democratico della Repubblica', come prescritto dall'articolo 52 della nostra Costituzione. Il generale Vannacci con questo libro dimostra di non attenersi. Va rimosso". Lo scrive in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito democratico e presidente della Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

09/08/2023 - 18:41

Non si può più rimandare una missione europea
"Ancora decine di morti al largo di Lampedusa, in quella che sta diventando la traversata della morte. Una cinica roulette russa sulla pelle di persone indifese. Esprimo il mio sentito cordoglio per le oltre quaranta vittime di questa ennesima tragedia". Lo scrive sui suoi canali social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo. "Le partenze non si bloccano, come va dicendo Meloni. Non si bloccano né dalla Tunisia né dalla Libia né da nessun altro Paese, perché chi fugge da guerre, persecuzioni e miseria trova sempre una strada per mettersi in salvo - aggiunge -. Se si vuole evitare il ripetersi di queste tragedie, invece di fare accordi infruttuosi con i vari autocrati della sponda sud del Mediterraneo - come avvenuto di recente con il tunisino Kais Saïed - si deve per prima cosa incrementare il soccorso in mare: non si può più rimandare una missione europea sul tipo di quella che organizzò l'Italia nel 2013, una Mare Nostrum con mezzi e risorse di tutti gli Stati membri dell'Ue. E poi bisogna rimuovere le cause che spingono le persone a fuggire, a cominciare da conflitti e violazioni dei diritti umani. Stringere accordi con chi causa la fuga è eticamente inaccettabile ma anche inutile, come dimostrato dai fatti", conclude.

09/08/2023 - 18:26

" Lasciate lavorare le ONG lì dove servono"

Un'altra tragedia del mare al largo della Sicilia, l'ennesima. E il Governo della Meloni cosa fa nel frattempo? Tiene le navi delle ONG il più lontano possibile dal Canale di Sicilia, obbligandole a sbarcare i naufraghi appena salvati in porti lontani. Sono passati dai "porti chiusi" ai "porti lontani".

Costringere le ONG a fare sfiancanti e inutili giorni di navigazione per andare fino a Livorno, a Civitavecchia, La Spezia, Ravenna e altrove significa solo una cosa. Aumentare di molto il rischio di altre tragedie del mare.
E questo è ancora più vero visto l'aumento costante degli arrivi via mare.

Lo Stato chiede alle ONG di intervenire sempre più spesso, autorizzando anche molti interventi multipli (in teoria vietati dal Decreto "Cutro"), perché non riesce in autonomia a gestire la situazione.
Addirittura settimana scorsa ha chiesto alle ONG di intervenire al posto della Guardia Costiera perché avevano esaurito il carburante. Ma lo stesso Stato, o meglio questo Governo, continua a criminalizzare le stesse ONG e continua a raccontare la favola del Pull Factor.
Peccato che con le nuove norme anti-immigrati volute dalla coppia Salvini/Meloni e con le condizioni vessatorie contro le ONG gli sbarchi si siano impennati.
A dimostrazione, come abbiamo sempre sostenuto, che le cause delle migrazioni sono molto più ampie e più profonde. E non c'entrano nulla con le legislazioni nazionali. Tutto il resto sono favole. E favole pericolose che costano la vita a migliaia di persone ogni anno. Almeno davanti alle tragedie in mare il Governo faccia un passo indietro. Lasciate lavorare le ONG lì dove servono. La propaganda non vale la morte di esseri umani.

Così il deputato del Pd Matteo Mauri, ex viceministro dell'Interno.

09/08/2023 - 17:51

Ancora un naufragio al largo di Lampedusa, 41 vittime innocenti partite dalla Tunisia e lasciate per 5 giorni in balia del mare. Ma di tutto questo non c’è nemmeno una parola negli “appunti di Giorgia”. Indifferenti, cinici, disumani di fronte al dramma dell’immigrazione.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

09/08/2023 - 12:18

“Una strage senza fine, altri 41 morti a largo di Lampedusa. L’unica, urgente risposta è un’operazione di ricerca e soccorso europea, una Mare Nostrum europea, perché chi è in mare deve sempre essere salvato”.

Li scrive su Twitter il deputato Alessandro Zan, della segreteria nazionale del Partito Democratico.

09/08/2023 - 11:10

“Le drammatiche notizie che giungono oggi da Lampedusa sull’ennesima strage di migranti e quelle sulle condizioni di vera e propria sopravvivenza nell’hotspot dell’isola, alle prese con un record di sbarchi, testimoniano la difficoltà di questo governo a gestire il tema migratorio. Avevano detto che erano pronti, che avevano le risposte giuste, Salvini con la chiusura dei porti e Meloni con il blocco navale, la verità è che sono bravi nella propaganda, ma non in grado di dare le risposte all’altezza delle sfide.  Non hanno politiche di intervento in Italia, non sono in grado di far muovere l’Europa, anche perché i loro alleati non glielo permettono”.

Lo dichiara Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico.

07/08/2023 - 13:58

"Oggi abbiamo effettuato un sopralluogo al Cas di via Mattei a Bologna nel nostro ruolo istituzionale di deputati. È stata l'occasione anche per ringraziare gli operatori delle cooperative ed il personale della Prefettura per il loro impegno. I temi più rilevanti che abbiamo verificato e che intendiamo segnalare al governo sono diversi. La necessità di prevedere nei bandi risorse più adeguate per garantire il giusto numero di operatori e la messa in atto di maggiori servizi di integrazione. In particolare corsi di lingua italiana e servizi di integrazione sociale. La necessità di garantire l'assegnazione definitiva della gestione a fronte di una assegnazione provvisoria in atto. La necessità di chiarire se e come si pensa di collocare altrove i migranti in eccesso, in accordo con gli Enti Locali. La necessità di rendere più veloci le procedure di richiesta di asilo, che oggi portano a presenze nei Cas anche di 6/7 anni, con un tempo medio di 4, in una condizione di incertezza e di mancanza di prospettive certe di integrazione. In un quadro generale di una politica migratoria del governo che, fra propaganda e approssimazione, sta aggravando i problemi, sia rispetto alle modalità di accoglienza dei migranti sia sul piano della coesione sociale, ci paiono questi i temi più rilevanti che abbiamo riscontrato al Cas di Bologna. Proprio perché la nostra comunità bolognese è come sempre pronta a fare la sua parte merita risposte chiare e tempestive da parte del governo. Continueremo una iniziativa di monitoraggio della situazione in essere".

Così Andrea De Maria e Virginio Merola, deputati del Pd.

04/08/2023 - 14:36

"Migliaia di migranti continuano a partire dalla Tunisia e molti rimangono alla deriva a bordo di insicuri barchini in metallo. Una situazione tanto più pericolosa negli ultimi giorni, poiché la guardia costiera e la guardia di finanza di Lampedusa non possono intervenire. Non si tratta però di un rifiuto, né di una indicazione politica. Si tratta di mancanza di carburante. Lo so che si fa fatica a crederlo, ma purtroppo è così. E quindi, dopo che il governo per decreto ha impedito alle Ong di fare soccorsi multipli, la guardia costiera è costretta a chiedere a Open Arms di intervenire più volte per evitare che le persone muoiano affogate". Lo scrive sulle sue pagine social Laura BOLDRINI, deputata del Partito democratico e presidente del Comitato permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo. "Ricapitoliamo - prosegue l'esponente dem -: il memorandum Ue-Tunisia presentato in pompa magna come una svolta per bloccare i flussi migratori in partenza da quel Paese ('Con l'accordo con la Tunisia stiamo facendo il blocco navale', ha dichiarato improvvidamente il ministro Piantedosi) non sta affatto fermando le partenze come auspicato da Giorgia Meloni, che si è ripetutamente inchinata davanti all'autocrate Kais Saïed; il decreto contro le Ong voluto dal governo come necessario per ridurre i flussi si sta dimostrando un boomerang, e i corpi dello Stato chiedono alle stesse Ong di disattenderne il contenuto; il centro di accoglienza di Lampedusa, che può ospitare 400 persone, ne sta contenendo migliaia in condizioni disumane. E questo nonostante la dichiarazione dello stato di emergenza, misura che dovrebbe velocizzare le procedure e rendere possibili immediati trasferimenti altrove; il sistema di accoglienza, distrutto da Salvini, non riesce a dare risposte adeguate ai circa 92mila migranti giunti dall'inizio dell'anno, oltre il doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; le gare per trovare chi gestisce l'accoglienza vanno deserte perché i capitolati, ridotti da Salvini, sono troppo bassi e inadeguati a fornire servizi, mettendo i sindaci, anche di destra, in enormi difficoltà. E potrei continuare con le disfunzioni del sistema d'asilo causate dal decreto Cutro". "Insomma, la gestione dell'immigrazione, che tanto consenso ha portato alla destra prodiga di slogan inattuabili, e che è stata oggetto di provvedimenti nocivi dettati dalla propaganda, si sta rivelando un disastro su tutta la linea. Una vera débâcle della destra", conclude.

01/08/2023 - 10:00

“Quali iniziative intende intraprendere il Governo per rafforzare il contrasto al fenomeno del caporalato, allo sfruttamento e alle molestie che le donne subiscono durante i turni di lavoro massacranti e come vuole agire per estendere ovunque in Toscana le sezioni territoriali della Rete per il lavoro agricolo di qualità”: è quanto chiedono i deputati Pd della Toscana, Laura Boldrini, Emiliano Fossi, Marco Furfaro, Marco Simiani, Simona Bonafè, Federico Gianassi e Arturo Scotto, in una interrogazione parlamentare già presentata alla Camera. Lo stesso atto verrà presentato anche al Senato dai senatori Pd, Dario Parrini, Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli.

"L'inchiesta della Ong WeWorld in collaborazione con l’associazione Tempi Moderni ha portato alla luce una situazione di grave sfruttamento di donne straniere nelle attività agricole della Toscana, settore in cui il caporalato risulta essere una delle piaghe più gravi. Nonostante le importanti modifiche penali introdotte con la legge del 2016, gli strumenti di controllo e prevenzione appaiono ancora da rafforzare, così come risultano non insediate e attive in tutte le province toscane le sezioni della Rete per il lavoro agricolo di qualità, nate per arginare il fenomeno del caporalato attraverso la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole”: conclude la nota.

“La condizione delle donne, quasi sempre migranti, che lavorano in agricoltura anche in Toscana spesso è basata sullo sfruttamento ed è indegna di un paese civile. Bisogna fare di più e rafforzare ovunque l’azione di prevenzione e di contrasto al caporalato, alle molestie e alle violenze. Questo non è lavoro, è schiavitù”: commenta la deputata Laura Boldrini.

"È una situazione inaccettabile. Una vera e propria violazione dei diritti, dei principi di sicurezza e della dignità umana. È necessario rafforzare i controlli e sostenere chi si trova in condizioni di vulnerabilità, perché è proprio in questo terreno che si muovono i reclutatori. Le vittime sono soprattutto persone migranti, trascinate in questo mondo di illegalità e sfruttamento perché non accompagnate nei percorsi di integrazione. Scegliere di scardinare i Sai porta anche a questo": aggiunge il deputato e segretario del Pd Toscana, Emiliano Fossi.

29/07/2023 - 17:55

“Il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, e la sua leader Giorgia Meloni avevano promesso di risolvere il problema degli sbarchi, degli irregolari, dell’insicurezza delle nostre comunità. Oggi Tomasi dichiara che gli sbarchi sono fuori controllo e non riescono a gestire un bel nulla. Poi, come usano fare da quando sono al governo quelli di FDI, prova a scaricare sulla Regione chiedendo di aderire allo Stato di emergenza. Come Tomasi sa, la Regione Toscana ha più volte dichiarato la disponibilità al confronto ed a discutere di un'intesa che rafforzi il sistema di accoglienza di cui ha beneficiato pure lui. Ma quello che non si può fare, è prendere in giro i cittadini. Chiedo a Tomasi, fuori da ogni ideologia: togliere la protezione speciale e rendere ancora più complesso e parcellizzato il sistema SAI, ha migliorato la gestione dell’immigrazione sul territorio? Mettere risorse irrisorie e dichiarare lo stato d’emergenza per costruire grandi centri in cui buttare la gente, bypassare il codice appalti per assegnare grandi affari agli amici degli amici ha generato più sicurezza nelle nostre città? Basta prendere in giro le persone. E sull’uso delle istituzioni, ricordo a Tomasi che c’è una differenza netta tra il governo Meloni e la Regione Toscana e di ricordarsela bene: al governo ci sono quelli che hanno lasciato senza motivo bambini appena nati e donne incinta in mare per quattro inutili giorni. Quei giorni di tortura sono costati un aborto per una giovane donna. Non ricordo parole di cordoglio, di sdegno verso il governo. Però ricordo bene dove stava la Regione, le assessore Monni e Spinelli, il personale della protezione civile, i volontari: erano ad accogliere le persone per non far ricadere i disagi causati dal governo ai migranti e ai toscani. L’ipocrisia a volte funziona, ma non sempre. Caro Sindaco, chiami la Presidente del Consiglio nonché sua compagna di partito Meloni e si rivolga a lei per il fallimento delle vostre politiche, che i cittadini sono stanchi di essere presi in giro”. Così Marco Furfaro, deputato pistoiese del PD e componente della segreteria nazionale.

26/07/2023 - 16:42

“Un emendamento di FdI al Decreto sulla Pubblica Amministrazione ha allargato la possibilità di assumere lavoratori extracomunitari oltre la Bossi-Fini e oltre i Flussi già previsti. Ancora una volta così si dimostra che la realtà è molto diversa dalla propaganda della maggioranza. Da una parte il centrodestra fa la faccia feroce contro gli stranieri con il "Decreto Cutro", parlando di invasione e sostituzione etnica, e dall'altro è costretto a fare un decreto flussi per mezzo milione di stranieri. Nel frattempo la Presidente Meloni ha dichiarato alla Conferenza internazionale sui migranti che "L'Italia e l'Europa hanno bisogno di immigrazione" e che "al centro dei flussi migratori ci sono le persone e noi dobbiamo occuparci del loro destino". Incoerenze e contraddizioni che non possono sfuggire a nessuno e con cui la maggioranza deve fare i conti, anche al proprio interno.

Come PD abbiamo votato a favore dell'emendamento per evidenziare proprio queste gigantesche incoerenze. Nel frattempo l'aumento esponenziale degli arrivi via mare dimostra quello che abbiamo sempre detto. E cioè che la legislazione nazionale e la presenza delle OnG in mare per salvare le vite umane non sono in nessun modo un pull factor. Speriamo che il Governo inizi a fare i conti anche con questa assoluta verità. Aspettiamo che cambino idea anche su questo. E siamo pronti a discutere su come superare finalmente la Bossi-Fini e arrivare a un nuovo testo unico sull'immigrazione”. Lo dichiara il deputato democratico Matteo Mauri.

23/07/2023 - 09:03

Giorgia Meloni oggi non si limiti a qualche dichiarazione in una Conferenza, ma dia un segnale di impegno concreto su sviluppo e migrazioni: firmi il Global compact dell’ONU, il patto globale per il governo dei flussi e per lo sviluppo dei paesi da cui partono i migranti.

Così su Twitter la deputata democratica Lia Quartapelle, vice presidente commissione Esteri

20/07/2023 - 11:35

Interrogazione del deputato del Partito Democratico, insieme ai colleghi Scotto, Furfaro, Boldrini, Gianassi e Simiani: “Si sta mettendo a rischio la vita delle persone”

“Il Governo smetta di ritardare gli sbarchi. Basta rallentare l’azione delle organizzazioni umanitarie impegnate a salvare nuove vite nelle rotte migratorie del Mediterraneo”.
A chiederlo è il deputato e segretario toscano del Partito Democratico Emiliano Fossi che, insieme ai colleghi Arturo Scotto, Marco Furfaro, Laura Boldrini, Marco Simiani, Federico Gianassi ha presentato un’interrogazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Interno dopo aver appreso che la nave Geo Barents di Medici senza Frontiere sbarcherà i 346 migranti soccorsi nel Mediterraneo, e recuperati in 12 salvataggi consecutivi, in due fasi successive: il 19 luglio a Marina di Carrara ed il 20 luglio a Livorno.

“Una decisione delle autorità italiane, quella di sbarcare i migranti prima a Marina di Carrara e poi a Livorno, che arriva inoltre un giorno dopo la richiesta di sbarcare 116 persone a Lampedusa. In totale sono stati quindi assegnati tre diversi luoghi di sbarco per i sopravvissuti salvati tra il 15 e il 16 luglio, tra cui moltissime donne e bambini - sottolineano Fossi, Scotto, Furfaro, Boldrini, Simiani e Ginassi -. La Regione Toscana, con le assessore Monni e Spinelli, ha espresso forte contrarietà alla scelta di dividere in due porti lo sbarco dei 346 migranti della Geo Barents: così facendo si rende il viaggio ancora più disumano”.

“Concordiamo con le assessore della Regione Toscana Monni e Spinelli: quello che il Governo non vuole capire è che le persone non scendono dalla nave, salgono sui pullman e tutto finisce lì. Quando le persone scendono dopo mesi di tribolazioni e giorni di navigazione, in condizioni estreme, devono essere curate e assistite - spiegano i deputati Pd - Per le donne occorre attivare la procedura anti-tratta, farle parlare con operatori specializzati per capire se sono state vittima di stupro o violenze. Per i minori servono controlli pediatrici e devono essere accolti in strutture adeguate alla loro età e alla loro condizione di fragilità. Procedure che richiedono tempo ed organizzazione, che è difficile garantire in due porti diversi e distanti tra loro”.

“Decisioni che rallentano l’attività delle navi stesse che, invece di salvare altre vite, sono costrette a navigare lungo le coste in cerca di approdi disponibili. Anche in relazione agli ultimi dati resi noti dall’Unicef che ha stimato come 289 bambini siano morti in naufragi sulla rotta migratoria del Mediterraneo dal Nord Africa all’Europa” concludono i deputati del Partito Democratico.

18/07/2023 - 17:32

"Dall'Egitto è giunta una notizia che non avremmo mai voluto sentire: Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di carcere con l'accusa di terrorismo e minaccia alla sicurezza nazionale, ed è stato portato in prigione. Per tutte e tutti noi che seguiamo da sempre le sue tribolazioni, è un fatto impossibile da digerire". Lo scrive Laura Boldrini (Pd) sui social. "Il regime di AlSisi - prosegue - continua a colpire il nostro Paese perseguitando un ragazzo che studiava in Italia, laureato da poco all'Università di Bologna, e impedendoci di giudicare gli assassini di #GiulioRegeni. Servirebbe una reazione forte del #Governo italiano contro chi calpesta i #dirittiumani e la dignità del nostro Paese. Ma la Presidente #Meloni ha un debole per gli autocrati dell'altra sponda del Mediterraneo: purché fermino i #migranti diretti verso le nostre coste, passa sopra a qualsiasi cosa. Un'ossessione che sta facendo molto male all'Italia", conclude.

17/07/2023 - 17:08

“Inserire in sede di ratifica, tra le condizioni di attuazione del Memorandum d’intesa per un partenariato strategico e globale tra l’Unione Europea e la Tunisia, il ripristino dello stato di diritto, dell’indipendenza della magistratura e della normale dialettica democratica, nonché l’immediata liberazione di tutti i prigionieri politici, sindacalisti e attivisti della società civile, la garanzia della libertà di stampa e di manifestazione, la cessazione di campagne d’odio nei confronti dei migranti e il rigoroso rispetto dei loro diritti umani e civili riconosciuti dei Trattati e nelle Convenzioni internazionali”.

È quanto chiede al governo la risoluzione presentata dai deputati del Partito democratico della commissione Esteri.
“Altrimenti - spiega il deputato e responsabile Esteri del Pd, Giuseppe Provenzano - l’unico a guadagnarci da questa operazione di Giorgia Meloni sarebbe Saied. Ma non si aiuta la Tunisia sostenendo il dittatore, esponendoci ai suoi ricatti. Non si possono chiudere gli occhi di fronte a gravi violazioni dei diritti umani. Anche perché la crisi democratica contribuisce alla crisi economica e questo favorirà la fuoriuscita migratoria”.

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