04/10/2024 - 11:43

Le imprese della Costa Toscana non possono beneficiare degli incentivi previsti per le Zls dal Decreto Omnibus e per un semplice motivo: la Zona logistica semplificata della Regione Toscana ancora non esiste, e soltanto a causa dei colpevoli ritardi del Governo Meloni. Nonostante le dichiariazioni rassicuranti di numerosi parlamentari di destra del territorio (la lista è lunga), che hanno ripetuto per giorni il contrario, la mancata istituzione è stata certificata ieri dalla Camera di Deputati che ha approvato un ordine del giorno proprio per accelerarne l’iter”: è quanto dichiarano i deputati Dem Marco Simiani ed Emiliano Fossi.

“Ieri nell’Aula di Montecitorio è andata in scena una scena surreale: i deputati della maggioranza che per settimane avevano assicurato che le imprese toscane potevano accedere alle risorse hanno poi votato un provvedimento che impegnava il governo a riconoscere in tempi brevi proprio la Ztl ammettendo di fatto il loro errore. Quello che però è assolutamente inaccettabile è che le imprese di un territorio vastissimo - che comprende i porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara e Portoferraio, le due aree intermodali con gli interporti di Guasticce e Prato oltre all'aeroporto di Pisa - saranno penalizzate. Tutte le risorse stanziate con Decreto Omnibus andranno infatti al Veneto nell’unica Zls riconosciuta”: conclude la nota.
04/10/2024 - 09:17

Approvato Odg su impianti desanilizzazione e bacini accumulo

Carenza d’acqua e siccità sono gravi problematiche che colpiscono gran parte del Paese e che in Sicilia diventano drammatiche. Lo ha riconosciuto anche il governo che ha accolto un Odg al Dl Omnibus dei componenti PD della commissione Agricoltura, Vaccari, Forattini, Marino, Romeo e Rossi, e del deputato siciliano Barbagallo, che impegna l’esecutivo a valutare la necessità di finanziare un piano di realizzazione di impianti di desalinizzazione su tutto il territorio nazionale e di realizzare una rete di bacini di accumulo per l'irrigazione in agricoltura, con procedure di gara trasparenti, per affrontare la crisi idrica siciliana.

"Le elevate temperature di giugno e luglio, molto superiori agli scorsi anni - ha sottolineato il capogruppo dem in commissione, Stefano Vaccari - sono costate all'agricoltura 6 miliardi di danni, il 10% della produzione agroalimentare nazionale. Le nostre campagne sono allo stremo, con cali produttivi del 45% per mais e foraggi, del 20% per latte, del 30% per frumento duro, del 30% per riso, a cui si aggiunge il 15% della frutta e il 20% di cozze e vongole uccise dall’assenza di ricambio idrico nel Delta del Po. Preoccupa anche la vendemmia: si prevede un calo del 10% delle uve, mentre negli uliveti il caldo rischia di far crollare le rese produttive. La siccità è diventata la calamità più rilevante per l'agricoltura italiana. Occorre un cambio di passo nella lotta ai mutamenti climatici - conclude Stefano Vaccari - affrontando concretamente le emergenze con i necessari ristori, ma attivando al contempo piani di intervento infrastrutturali decisivi per tutelare la risorsa idrica".

03/10/2024 - 20:22

“Questo decreto è finalizzato ad avvantaggiare interessi corporativi di ogni gruppo della maggioranza. E’ un decreto carrozzone frutto di una competizione interna alla destra, per benefici fiscali e deroghe alle norme. Con il concordato preventivo siamo all’ennesimo condono, uno schiaffo alle persone oneste, ai lavoratori e pensionati perché riduce ancora la base imponibile e colpisce la progressività fiscale.  Il 'bonus befana' è risibile per i fondi stanziati e discriminante per le famiglie fatte da persone non sposate, escluse dal bonus: così avremo ancora una volta bambini di serie a e di serie b”. Così il deputato dem Virginio Merola, Capogruppo Pd in Commissione Finanze con una nota sul decreto fiscale Omnibus.
“Ma - continua Merola - la presidente Meloni non aveva poco tempo fa, dichiarato 'basta bonus'?” “Un altro voltafaccia. Si finanzi invece seriamente l’assegno unico universale, la vera risposta ai bisogni delle famiglie con figli e si renda strutturale il bonus psicologo con assunzioni nelle scuole e nelle ASL. Avete superato ogni record con il ricorso ai decreti e alla fiducia. Il Pd voterà no con convinzione”, conclude Merola.

03/10/2024 - 18:49

“Dopo quello delle fiducie e dei decreti, la maggioranza ci sta abituando anche a un altro primato, quello dei condoni, arrivando al record del ventesimo condono fiscale. Dopo lo stralcio delle cartelle, dopo gli scudi penali, il ravvedimento forfettario, la conciliazione agevolata, la pace edilizia, oggi la destra regala sulla pelle dei contribuenti onesti un bel ravvedimento speciale in un paese in cui, tra l'altro, l'evasione fiscale pesa come un macigno sui diritti delle persone e sui servizi che non riusciamo a garantire a persone e a famiglie". Così la deputata Pd Silvia Roggiani, intervenendo in Aula nelle dichiarazioni di voto sul Decreto Omnibus del Governo.
"Oggi, grazie a questo fantomatico decreto omnibus - continua la parlamentare -  state dicendo ai contribuenti onesti che premiate chi è più furbo. State dicendo a chi ha sempre pagato che è un fesso, state dicendo a chi ha sempre pagato che forse conviene fare i furbi in questo Paese. Con il bonus Natale premiate solo il 5% dei contribuenti, che devono essere regolarmente sposati, avere dei figli e tutta un'altra serie di cose anche faticose da comprendere, con risorse che togliete dall'assegno unico e che non andranno più agli incapienti e a chi fa più fatica". "Perché alla destra piace giudicare la vita degli altri, piace giudicare le scelte che fanno gli altri e punirli o premiarli a seconda del fatto che abbiano accanto un uomo, una donna, che si sposino o non si sposino, senza considerare il fatto che quella famiglia tradizionale che tanto sbandierate qua siete in tanti a non averla”, conclude Roggiani.

02/10/2024 - 19:13

“Il ricorso alla fiducia conferma una grave mancanza di apertura al confronto e un atteggiamento arrogante da parte del Governo. Pretendere che la Camera dei deputati approvi un decreto in poche ore mina la stessa idea di democrazia partecipativa e riduce il ruolo dei parlamentari a semplici esecutori, senza il tempo necessario per analizzare e discutere misure che hanno impatti significativi sulla vita dei cittadini”. Così il capogruppo democratico nella commissione bilancio della Camera, Ubaldo Pagano, che sottolinea “siamo davanti a un decreto carrozzone, che introduce l'ennesimo condono per aiutare gli evasori a danno di lavoratori dipendenti e pensionati".

02/10/2024 - 14:15

Pagano e Merola: non parteciperemo a dibattito farsa in commissione

“Il decreto omnibus ha cambiato nome. Così dice la maggioranza. E fa bene perché di sicuro non è per tutti, come vuole il latino, ma per accontentare le corporazioni. E’ un decreto carrozzone, che fa l’ennesimo condono, per aiutare gli evasori facendogli pagare meno del dovuto. La base imponibile delle tasse diminuisce e grava sempre di più sui lavoratori dipendenti e sui pensionati. Dopo aver detto mai più ai bonus fanno un una tantum solo per le famiglie con un figlio e per carità solo regolarmente sposate. Cioè solo il 5% delle persone dipendenti sarà interessata dal provvedimento, escludendo autonomi e pensionati. Però aiutano i calciatori a pagare meno tasse e permettono a Schifani di affidare la gestione dei rifiuti senza gare. Omnibus era anche un carrozzone in passato: e a questo siamo. La credibilità per questo governo non è importante: importa solo restare al potere. Su tutti gli emendamenti la destra ha dato parere contrario. L’abuso della fiducia si rafforza con tempi per la discussione sempre più compressi, riducendo la Camera a organo di ratifica, senza vero dibattito una recita ipocrita. Per questo, dopo gli interventi sul complesso degli emendamenti abbiamo deciso di non partecipare al dibattito sui singoli emendamenti. Si è toccato il fondo del rispetto per il Parlamento e pare vogliano iniziare a scavare per andare oltre il comune senso del pudore. Lo facciano da soli, senza la nostra presenza complice in questa umiliante sceneggiata”. Così i capigruppo democratici nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, Ubaldo Pagano e Virginio Merola.

01/10/2024 - 08:57

“Nonostante i proclami del governo Meloni sull'export, la realtà del settore tessile e' ben diversa con un calo significativo della produzione del comparto moda di quasi il 10% per i primi sei mesi del 2024. L'incontro con il tavolo del distretto tessile pratese ci consegna un quadro drammatico sul quale e' necessario che l'azione del governo sia piu' rapida possibile”. Cosi' dichiarano i Deputati Christian Di Sanzo e Marco Furfaro del Partito Democratico. “Da parte nostra, abbiamo manifestato pieno appoggio e ampia disponibilita' a recepire nei provvedimenti legislativi le misure che servono per aiutare il settore a Prato. Avevamo già presentato emendamenti e odg per un fondo di 10 milioni per Prato nel DL energia e nel ddl Made in Italy, proprio come fatto al tempo del governo Draghi, emendamenti e odg bocciati dalla maggioranza. In aggiunta le scarse risorse (15 milioni per la valorizzazione di filiera e 10 per la transizione verde per il 2024 per tutto il comparto a livello nazionale) approvate nel ddl Made in Italy aspettano ancora i decreti attuativi, nonostante il ddl sia stato approvato a dicembre 2023; siamo a fine 2024 e ancora non abbiamo visto un euro nel distretto - come al solito il governo approva, ma non eroga i fondi che promette. Oltre a un fondo straordinario per il distretto tessile pratese, vi sono problemi urgenti a partire dalla deroga degli F24 che e' stata esclusa dal decreto omnibus ed e' fondamentale recuperarla nel decreto concorrenza in discussione alla Camera; cosi' come la cassa integrazione in deroga attraverso la destinazione dei residui. Il distretto tessile pratese c'e' e merita la giusta visibilita' e riconoscimento a Roma, per risolvere questioni come il riconoscimento di distretto energivoro e la sua valorizzazione - per questo il nostro impegno non manchera' come in passato”.

27/09/2024 - 13:47

Un altro bonus (non volevano cancellarli?!) ma non per le famiglie di fatto. Aiutano solo quella tradizionale (che neanche loro hanno). Escludono lavoratori non dipendenti e incapienti.  Niente per aumentare i salari. Una destra ipocrita, che discrimina tra i fragili.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati a proposito del l’emendamento del governo per il bonus Natale.

17/07/2024 - 11:43

“L'ennesimo decreto omnibus fatto di misure emergenziali, parziali, senza la possibilità di avere un confronto con l'opposizione e con i soggetti auditi: un calderone di ideologia, di nostalgia e di punizione. Un testo pieno di ingiustizie per il mondo scolastico e universitario: in particolare il nulla per l'inclusione degli studenti con background migratorio, il 67% nati in Italia, che per noi sono e restano italiani”. Lo dichiara il deputato dem Mauro Berruto intervenendo in Aula per ribadire il no del Pd alla fiducia posta dal governo sul Dl Sport-Scuola.

“Per lo sport – continua Berruto - ci troviamo davanti a un decreto horror di bullismo istituzionale: permettete a qualche presidente federale di occupare la stessa poltrona ininterrottamente da quando il conio stampava ancora le lire sanando una faida all'interno del Coni. Con l'istituzione di una commissione di nomina politica a giudicare i bilanci di società di calcio di serie A fra le quali ci sono quelle di proprietà di politici di maggioranza. Controllori e controllati che coincidono alla faccia della terzietà! Con l'emendamento Mulè avete fatto una retromarcia imbarazzante per il mondo del calcio dopo l'aut aut di Uefa e Fifa che avrebbe portato l'esclusione delle squadre italiane dalle competizioni europee e della candidatura dell'Italia ad ospitare l'Europeo del 2032. Per il Pd non è il portafoglio a determinare il comando nel calcio perché – citando il ct Bielsa – il calcio è proprietà popolare”.

16/07/2024 - 16:03

“Commissionare l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa è sbagliato nella forma e nella sostanza, nel merito e nel metodo: nella forma perché di fatto si commissaria l’Ente senza alcuna motivazione di tipo organizzativo o contabile, ma paradossalmente perché si ritiene affidabile tanto da prevedere per esso funzioni ulteriori e più dettagliate; nella sostanza perché gli attuali vertici stavano portando avanti un lavoro prezioso riconosciuto da tutti. Nel metodo perché è stato attuato con l’ennesimo colpo di mano della destra in un provvedimento omnibus e nel merito perché con la nuova governance i progetti portati avanti fino ad oggi per l’aggiornamento e la sperimentazione della didattica rischiano adesso di venire vanificati, così come viene messo a rischio il carattere di garanzia ed autorevolezza necessario per indirizzare la didattica e lo sviluppo del sistema scolastico italiano. Grazie al governo Meloni al posto di un Ente indipendente e guidato da rigorosi principi scientifici, seppur vigilato dal ministero dell’Istruzione, ci ritroviamo un ‘comitato di amici’ del ministro Valditara. La Scuola italiana non merita questo trattamento, ma attenzione e rispetto”.

Lo dichiarano la vicepresidente dei deputati Pd e la capogruppo dem in commissione Istruzione, Simona Bonafé e Irene Manzi, sui contenuti del Decreto Sport e Scuola in discussione alla Camera.

 

16/07/2024 - 14:59

“Assistiamo all'ennesimo voto di fiducia su un decreto omnibus che è stato addirittura peggiorato nel passaggio in Commissione. Un insieme di norme privo di organicità che contiene al suo interno disposizioni palesemente discriminatorie e ingiuste.  Non sfugge a nessuno che creare un percorso parallelo e temporaneo di formazione dei docenti di sostegno, realizzato da INDIRE, è nei fatti una sanatoria che rischia di creare disparità di trattamento tra docenti. Si trasmette il messaggio sbagliato per cui una formazione seria, qualificata del docente di sostegno -organizzata dagli Atenei- abbia un valore secondario.  Le criticità croniche e strutturali determinate dalla carenza di docenti di sostegno richiederebbero un intervento serio, a cominciare dal tema degli organici. L'ultimo piano pluriennale di immissione in ruolo di circa 25 mila docenti di sostegno è stato fatto nel 2020 per merito di un altro governo. Qui non c'è nulla sugli organici e sull’accelerazione delle procedure di riconoscimento dei titoli esteri. In materia di sport arrivate addirittura a prevedere che “più paghi più conti”. Questa è una colossale svalorizzazione del sistema nazionale d'istruzione". Lo dichiara la capogruppo dem in commissione istruzione Irene Manzi, dichiarando in Aula il voto contrario alla questione di fiducia posta dal governo sul Dl Sport-Scuola.
"Ma anche rispetto all’integrazione degli studenti con background migratorio -aggiunge- non avete tenuto conto delle molte buone esperienze didattiche che in tante scuole del nostro paese si sperimentano. Almeno è stato approvato un emendamento -frutto del lavoro di ANCI che ringraziamo- con cui si estendono anche agli studenti con deficit linguistici le azioni previste per i NAI (studenti neo arrivati in Italia)".
“Il ministero che ha il 'merito' nel suo nome – conclude Manzi - crea docenti di serie A e di serie B. Il governo delle ingiustizie non ha ascoltato i soggetti auditi, né accolto i nostri emendamenti a partire dal pre ruolo universitario e le misure per i docenti all'estero. Ha puntato invece a privilegiare una platea di sanati, impedendo ai vincitori del concorso dirigenti scolastici 2017 -oggi fuori regione- il diritto al rientro. Non c'è che dire un capolavoro".

15/07/2024 - 13:12

“Questo è un decreto omnibus che presenta tante criticità, con misure emergenziali e parziali. Gli interventi in materia di scuola sono confusi, emergenziali e senza alcuna visione. Noi avevamo presentato un pacchetto articolato di proposte sul percorso di formazione dei docenti di sostegno, la continuità didattica per gli alunni disabili e l’integrazione degli studenti con background migratorio. La risposta è stata praticamente sempre negativa”. Lo dichiara la deputata dem Sara Ferrari intervenendo in Aula sul Decreto legge sport e sostegno didattico alunni con disabilità.

"Sul sostegno - continua Ferrari - chiedevamo di superare il 'percorso parallelo' temporaneo che qui viene affidato a INDIRE contemporaneamente al suo commissariamento, puntando invece sul potenziamento del TFA e sul lavoro svolto dalle università. Abbiamo proposto strumenti per incrementare l’offerta formativa dei percorsi esistenti, senza abbassare gli standard attuali: per superare la precarietà endemica e per rendere la continuità didattica davvero esigibile è necessario stabilizzare i posti in deroga, favorendo l’accesso ai corsi di formazione e adeguandoli al fabbisogno regionale. Per l’accoglienza degli stranieri avevamo chiesto di rivedere il limite del 20% per assegnare un docente di italiano L2, assicurando interventi stabili in orario scolastico. Siamo riusciti ad ottenere l’approvazione un emendamento - frutto del lavoro di ANCI - con cui si estendono anche agli studenti con deficit linguistici le azioni previste per gli studenti neo arrivati in Italia". “Purtroppo, questo non è il Ministero del merito ma delle sanatorie: così i vincitori del concorso per dirigenti scolastici del 2017, nell’atteso rientro nelle proprie regioni, verranno superati da coloro  che sono stati sanati grazie ai provvedimenti del governo Meloni. Infine il dl proroga ancora il precariato dei ricercatori universitari, anziché applicare la legge sul pre ruolo. Alla scuola italiana non servono misure spot, demagogiche e populiste, che generano confusione invece che risolvere i problemi. L’esatto contrario di ciò che sta facendo il governo”. Così conclude Ferrari.

11/07/2024 - 19:49

Vaccari (Pd): Nessuna misura per combattere il male assoluto del caporalato_

“Siamo all’ennesima fiducia su un provvedimento che avrebbe meritato ben altre attenzioni: approfondimento e confronto che non ci sono stati perché la maggioranza considera il Parlamento un passa carte o peggio ancora la lunga mano del governo. Il decreto agricoltura è un provvedimento omnibus che interviene con misure spot senza prevedere alcun intervento di lungo periodo capace di dare risposte strutturali alle emergenze di cui l’agricoltura ha bisogno. Un decreto tardivo e insufficiente, che affronta solo la gestione ordinaria condendola di qualche 'mancetta' per fare propaganda sui territori.  Così non si vuole bene al comparto agricolo italiano”. Lo dichiara il deputato Stefano Vaccari, Capogruppo democratico in Commissione Agricoltura, esprimendo il voto negativo del Pd sul Dl Agricoltura alla Camera.
“È un provvedimento – continua Vaccari - che non interviene sulla crisi idrica e sulla siccità perché per il governo non sono un problema; che non combatte la peste suina ma nomina nuovi commissari, che invoca l'intervento dell’esercito e non si attiva per ridurre drasticamente per il numero dei cinghiali. Non affronta il male assoluto del caporalato, un sistema che per 4 euro l'ora ha sfruttato il lavoro di Satnam Singh e lo ha ucciso nell'indifferenza e nell'ipocrisia delle istituzioni che fanno leggi avanzate di tutela e poi non le dotano dei mezzi e delle risorse necessarie. Per combattere il caporalato e lo sfruttamento sul lavoro servirebbe un colpo d'ala: via la Bossi-Fini, si applichi davvero la legge 199/2016 per respingere l'assalto dei carnefici e si costituisca un DURC di congruità, così come è stato fatto in edilizia, cioè uno strumento che metta in relazione il tipo di coltura che viene fatto con la manodopera che è necessaria”.

11/07/2024 - 13:34

“Siamo davanti all'ennesima fiducia, che non sarà l'ultima, su un provvedimento fondamentale per il Paese nel solco di un metodico svilimento della democrazia parlamentare. Votiamo in realtà su un decreto omnibus che non dà risposte strutturali al comparto agricolo che soffre da troppo tempo: l'emergenza climatica e la peste suina non sono arrivate adesso ma voi continuate a rincorrerle tardivamente. E solo adesso vi accorgete della siccità che attanaglia le regioni del sud dopo l'inefficacia dei 14 mesi di commissariamento che non hanno prodotto risultati apprezzabili”. Lo dichiara la deputata dem Antonella Forattini esprimendo il voto contrario del Pd alla fiducia posta dal governo sul Dl Agricoltura.

“Al provvedimento – continua Forattini - manca il coraggio di proteggere la redditività delle imprese e a mantenere alto il 'made in Italy' nel mondo. Tutti gli interventi si susseguono sull'onda della cronaca quotidiana e sulle leve del consenso e non affrontano strutturalmente gli stravolgimenti legati ai cambiamenti climatici. Manca inoltre dell'aspetto preventivo che da un lato acuisce i gravi ritardi per gli aiuti alle colture colpite da patogeni o calamità e dall'altro non combatte la concorrenza selvaggia che stravolge i meccanismi del giusto prezzo e non garantisce giusti salari. Non incide sulla lotta al caporalato che deve essere essere contrastato con la piena attuazione della legge Martina Orlando e il superamento della Bossi Fini che non permette una presenza regolare dei lavoratori emigrati nelle nostre campagne".

09/07/2024 - 16:05

“Il Pd ha presentato una questione pregiudiziale di costituzionalità sul dl Infrastrutture perché riteniamo che il disegno di legge non abbia i requisiti essenziali di necessità e di urgenza che giustificano il ricorso normativo al decreto legge, nulla di 'straordinario' ai sensi dell'articolo 76 della Costituzione. È un provvedimento miscellanea di interventi del tutto inadeguato allo status di decreto legge, mancando il nesso oggettivo o funzionale richiesto dalla Corte Costituzionale: le 6 ben distinte finalità, che coinvolgono 3 ministri differenti, sarebbero dovute essere l'oggetto di 6 distinte proposte di legge ordinarie”. Lo dichiara la deputata dem Sara Ferrari sulla questione di costituzionalità del disegno di legge omnibus sulle infrastrutture, gli investimenti di interesse strategico, per il processo penale e in materia di sport.

“Il decreto riguarda infrastrutture – continua Ferrari - investimenti, processo penale e tesseramento degli sportivi, si va dal ponte sullo Stretto di Messina al personale della Laguna di Venezia, dal finanziamento della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli allo stoccaggio della CO2, dal polo di ingegneria di Genova al Piano Mattei in Africa, materie che non hanno alcuna coerenza e attinenza tra loro e quindi mancano del requisito costituzionale di omogeneità. Ma solo due tipologie di provvedimenti plurimi sono stati autorizzati alla decretazione dalla Corte costituzionale: quelli di carattere finanziario e quelli per la proroga dei termini legislativi. Non è questo il caso! Continua così da parte del governo un abnorme abuso dell'utilizzo dei decreti urgenti: il numero 66 in meno di due anni, che esautorano il Parlamento, eletto dal popolo per fare le leggi”.

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