11/02/2025 - 16:55

"Vittoria! La sindaca di Montevarchi, dopo le nostre proteste, ha deciso di sospendere un provvedimento che avrebbe ottenuto un solo risultato: umiliare dei bambini, rendendoli di serie B. E ora, che non accada mai più. In nessun comune, mensa o scuola. Vogliamo una politica che aiuti le famiglie in difficoltà, non che si accanisca sui più piccoli. Perché nessun bambino dovrebbe mai essere punito per le fragilità economiche della propria famiglia. E continueremo a batterci perché questo sia un diritto garantito per tutte e tutti". Lo scrivono in una nota  Lo dichiarano in una nota congiunta Marco Furfaro della segreteria nazionale PD, il segretario regionale Emiliano Fossi, i deputati Laura Boldrini, Marco Simiani, Federico Gianassi e Simona Bonafé del Partito Democratico.

11/02/2025 - 15:16

Senza chiarire in Parlamento e senza soluzioni concrete per risolvere i disservizi ferroviari

“Non è esiste una strategia chiara e definita del ministero dei Trasporti per porre rimedio alla situazione drammatica che ogni giorno vivono gli italiani che si spostano sui treni per andare al lavoro, a scuola o per altre ragioni. Dalle parole del sottosegretario Ferrante non solo non emergono possibili soluzioni di respiro e concretezza, ma non si fa chiarezza sul tema della privatizzazione delle società ferroviarie nuovamente annunciata dal Ministro Salvini. Trincerandosi dietro la non disponibilità di ipotesi di lavoro, non si precisano le caratteristiche del nuovo assetto societario e se riguarderà la struttura della rete ferroviaria o meno”. Così la deputata dem Valentina Ghio in replica al sottosegretario Ferrante durante il Question time in Commissione Trasporti.
"Il Ministro Salvini annuncia privatizzazioni e poi il Governo non è trasparente sul tema in Parlamento – continua la vicepresidente del Gruppo Pd - allora ci chiediamo se il  percorso di privatizzazione non risponda solo alla necessità del governo di fare cassa e raggiungere l'obiettivo di 20 miliardi di entrate da vendita di asset pubblici previsti nelle manovre di bilancio. È necessaria trasparenza sul mantenimento delle prerogative del sistema societario ferroviario del nostro Paese, che deve garantire il rispetto delle tratte sociali, di quelle meno redditizie, delle aree interne e delle regioni più in difficoltà con i collegamenti”. “Questi sono obiettivi fondamentali per la coesione del Paese: non possono essere sacrificati per fare cassa”, conclude Ghio.

 

11/02/2025 - 11:07

"Quello che sta succedendo in alcune scuole di Montevarchi, in provincia di Arezzo, è inaccettabile sotto ogni punto di vista. Ci sono bambini che  in alcune scuole del Comune sono costretti a mangiare pane e olio solo perché le famiglie risultano morose nei confronti del servizio mensa. Una scelta, da parte dell'amministrazione comunale, che fa rabbrividire. La sindaca e l'amministrazione di destra che stanno guidando questa crociata "legalitaria" dovrebbero solo vergognarsi. Siamo di fronte ad una pratica ingiusta e completamente fuori dal tempo che mette a rischio la salute psicofisica dei bambini nell'ambiente scuola che è il luogo dove dovrebbero in ogni caso e in ogni situazione sociale trovare inclusione, accoglienza, benessere e solidarietà. Un Paese civile non può accettare che si applichino misure di questo tipo nei confronti di minori. Per questo abbiamo presentato con urgenza un'interrogazione al ministro Valditara affinché prenda immediatamente provvedimenti e abolisca questa pratica folle e insensata e si impegni a trovare soluzioni di civiltà e buon senso contribuendo a non inseguire anche a scuola la barbarie a cui questa destra ci sta abituando. Ci sono strumenti di sostegno per le famiglie in difficoltà e misure civili di controllo ed eventuale recupero delle morosità. Questo è il compito della politica locale non quello di praticare discriminazione e vendetta sulla pelle di bambine e bambini". Così in una nota Marco Furfaro della segreteria nazionale PD, il segretario regionale Emiliano Fossi, i deputati Laura Boldrini e Marco Simiani del Partito Democratico.

 

 

10/02/2025 - 16:06

"Le notizie emerse sull'aggressione ai danni di uno studente da parte di due militanti di Azione Studentesca, organizzazione giovanile legata Fratelli d'Italia, sono gravissime, e quel che è peggio è che non si tratta di un episodio isolato, ma l'ennesima conferma di un clima di violenza che trova copertura e complicità nei vertici di chi oggi governa il Paese”. Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Rachele Scarpa, commentando l'aggressione subita da uno studente a Vicenza nella mattina del 7 febbraio, davanti alla sua scuola, il Liceo Pigafetta, colpito con calci e pugni da due esponenti di Azione Studentesca.

"Non possiamo restare in silenzio di fronte a queste aggressioni che mirano a intimidire e reprimere il dissenso. È inaccettabile che chi si ispira a valori democratici e antifascisti debba subire attacchi violenti da parte di gruppi che si richiamano esplicitamente a un'ideologia di sopraffazione. Ancora più inquietante è il legame evidente tra questi gruppi e il partito di governo, un legame che impone una presa di responsabilità chiara e inequivocabile da parte della Presidente del Consiglio e dei suoi ministri. Questo episodio non può essere derubricato a un semplice fatto di cronaca. È il sintomo di un problema più ampio e strutturale: la presenza di organizzazioni che alimentano l'odio e la violenza nella nostra società. Per questo porterò il caso in Parlamento, chiedendo al Governo di chiarire la propria posizione e di condannare senza ambiguità questi atti squadristi. La democrazia non si difende con il silenzio, ma con una condanna netta e azioni concrete.

Faccio arrivare tutto il mio supporto e sostegno a chi parteciperà oggi alla manifestazione a Vicenza. La vostra voce è fondamentale per difendere la libertà e i diritti di tutti. Sono con voi”.

 

09/02/2025 - 09:17

“In tutta la Toscana, i mancati finanziamenti del Governo Meloni impediscono l’assistenza scolastica agli studenti disabili. Negli ultimi anni, l’aumento esponenziale di alunni fragili (dal 2021 oltre 1.500) non è stato compensato da adeguate risorse: si tratta di una situazione insostenibile che causerà disagi agli alunni, alle loro famiglie e ai lavoratori impegnati nei servizi di assistenza specialistica. Solo per fare alcuni esempi: ad Arezzo la crescita di studenti con problematiche è stata del 45 per cento, a Pisa del 43 per cento, a Lucca del 30 per cento, a Livorno del 27 per cento, a Prato e Siena del 25 per cento, a Massa Carrara del 13 per cento, a Pistoia del 13 per cento, a Grosseto del 3 per cento mentre a Firenze si è registrata una sostanziale stabilità. Per questi motivi, abbiamo presentato un’interrogazione a Montecitorio”: è quanto dichiarano i deputati Pd Emiliano Fossi segretario Dem Toscana, Irene Manzi capogruppo in Commissione Cultura, Marco Simiani capogruppo Commissione Ambiente e la Responsabile scuola del Pd Toscana Simona Querci.

“Il diritto all’istruzione è sancito dalla Costituzione, ma le risorse stanziate dal governo sono minori del fabbisogno dei fondi necessari. Se questi finanziamenti non verranno integrati rapidamente, nonostante la già cospicua quota messa ogni anno dalla Regione Toscana, il percorso formativo e scolastico di centinaia di studenti fragili rischia di essere compromesso per sempre. Il nostro sostegno va anche agli educatori professionali, costretti a scioperare, come ad esempio a Livorno, per vedere riconosciuti i propri diritti”: conclude la nota.

 

06/02/2025 - 13:28

"Tana libera tutti: sul commercio di armi niente più trasparenza, niente più garanzie, niente più rispetto dei diritti umani. La riforma della legge 185 che regola, appunto, il commercio di armi proposta dalla maggioranza, è un favore alle lobby e alle banche.

La 185 è una legge ottima, che mette il commercio di armi al servizio di una politica estera che tenga al centro la pace e la tutela dei diritti umani. Stabilisce, infatti, che non si possono vendere armamenti a paesi che li violano e a paesi coinvolti in guerre che contrastano con la carta dell'Onu. Ma la modifica voluta dalla destra elimina di fatto questo paletto etico fondamentale aprendo ad un mercato selvaggio e senza controllo.

Una legge nata grazie all'impegno del pacifismo, delle associazioni e Ong laiche e cattoliche che da sempre si occupano di questo, e che attraverso la riforma voluta dalla destra si vedrebbero totalmente escluse. Ong e associazioni non potranno più infatti segnalare i paesi colpiti da conflitti e quelli che violano i diritti umani a cui non vendere armi che sarebbero usate proprio per queste violazioni. Così come la riforma non prevede alcun riferimento ai principi del Trattato sul commercio delle armi. Un mercato selvaggio, dicevo, e senza trasparenza. Se adesso, infatti, è pubblico l'elenco delle banche che investono in armi, con la riforma non lo sarebbe più impedendo alle persone di sapere a chi affidano i propri risparmi.

In più, ma non meno importante, la proposta di modifica della destra sminuisce il ruolo del Ministero degli Esteri, slegando la vendita di armi alla politica estera.
Per queste ragioni, in commissione Esteri e Difesa, ci stiamo opponendo, proponendo emendamenti che tutelino la natura della 185 considerata una legge di avanguardia che ha fatto scuola in tutta Europa e di cui in questi tempi ispirati ai rapporti di forza, abbiamo bisogno". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

 

02/02/2025 - 17:52

Dichiarazione di Silvio Lai, deputato Pd

Negare l'evidenza è ancora peggio dell'ammissione dei ritardi di applicazione di tutte le norme che propagandisticamente la destra ha fatto approvare dal Parlamento per dare l'illusione di voler arginare la crisi in cui versa la sanità pubblica. Il problema non è dunque la denuncia della Fondazione Gimbe per la mancata approvazione da parte del governo dei decreti attuativi per il taglio delle liste di attesa ma le volgari accuse che i parlamentari di destra rivolgono alla stessa Fondazione per aver fatto emergere la verità.
Tagli alle risorse per il sistema sanitario nazionale, corsie senza infermieri e medici, prenotazioni visite specialistiche impossibili anche per patologie gravi: questa è la triste realtà che si presenta davanti ai cittadini per l'incapacità (ma anche per una volontà) del governo e della destra che ha nella testa, così come per altri settori, come scuola ed istruzione, la necessità di favorire i grandi interessi privati.
La latitanza della Meloni è ormai cronica e difendere l'indifendibile è lo sport preferito. A rimetterci gli italiani, soprattutto le fasce più deboli, ai quali viene meno un diritto costituzionale.
Piena solidarietà alla Fondazione Gimbe per il coraggio e la determinazione nel portare avanti battaglie di interesse generale. Lo dichiara il deputato del PD, Silvio Lai

28/01/2025 - 14:04

“Le scuole devono essere luoghi sicuri e inclusivi, dove ogni attività educativa rispetti rigorosi criteri scientifici e pedagogici. Per questo, insieme alla consigliera regionale Francesca Zottis, abbiamo deciso di intervenire sul caso Teen Star, un’associazione i cui corsi di educazione affettiva e sessuale hanno sollevato preoccupazioni in molte comunità scolastiche, da San Donà di Piave a Caorle fino a Torino. Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare e una regionale per chiedere trasparenza e maggiore controllo su queste attività educative”. Lo dichiarano in una nota congiunta la deputata Rachele Scarpa e la consigliera regionale Francesca Zottis, entrambe del Partito Democratico.
“Le proteste di genitori, insegnanti e opinione pubblica dimostrano quanto sia necessario garantire che i corsi proposti nelle scuole da associazioni esterne rispettino i principi di inclusività, scientificità e tutela dei minori. È inaccettabile che temi così delicati siano trattati in modo approssimativo o non conforme agli standard educativi. È nostro dovere vigilare affinché le scuole siano luoghi di crescita e rispetto, e non di divisione o disagio,” prosegue Scarpa.
Le interrogazioni, presentate in Parlamento e nel Consiglio regionale del Veneto, chiedono al Governo e alla Giunta regionale di verificare le modalità di accreditamento e monitoraggio di associazioni come Teen Star e di assicurare che le attività educative extrascolastiche rispettino i diritti dei minori e i principi costituzionali di pari opportunità.

“Questo è un impegno che riguarda tutte le istituzioni, a ogni livello,” concludono Scarpa e Zottis.

 

28/01/2025 - 12:36

Serve piano di rilancio no a svendite, dem presentano interrogazione

“Le difficoltà che vive il settore ferroviario non possono essere, in alcun modo, un alibi per avviare un percorso di privatizzazione del gruppo Ferrovie dello Stato italiane per fare cassa, al pari di quanto già tentato con Poste italiane. Le parole del Ministro Salvini che ha dichiarato che “il gruppo Ferrovie dello Stato è pronto ad aprirsi ai privati per fare meglio” devono essere urgentemente chiarite e guardano il problema da una prospettiva distorta e sbagliata. I gravi disagi e disservizi che hanno interessato la rete ferroviaria in questi mesi non si risolvono con una privatizzazione. Quello che davvero serve è la costruzione di percorso e di un piano di rilancio strategico del settore ferroviario incentrato su servizi efficienti e di qualità, con una programmazione a lungo termine delle soluzioni da mettere in campo per  fronteggiare i disagi dei cantieri in atto, tenendo conto delle esigenze dei cittadini, nonché del necessario confronto con i sindacati che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori del settore. Il Ministro Salvini dica le intenzioni del Ministero e del Governo sul tema dell'ingresso di privati nel gruppo FS e in particolare nel percorso di trasformazione societaria di RFI e quali urgenti azioni stanno adottando per consentire il superamento delle disfunzioni che da diversi mesi stanno causando pesanti disservizi al funzionamento del servizio ferroviario. Non è più accettabile assistere a quotidiane interruzioni, cancellazioni e ritardi che incidono sulla quotidianità di migliaia di persone che si spostano con il treno per andare a lavoro a scuola o viaggiare”, così la vicepresidente del Gruppo PD alla Camera e componente Commissione trasporti Valentina Ghio che ha presentato un’interrogazione alla Camera insieme ai deputati PD  Barbagallo, Casu, Bakkali e Morassut.

22/01/2025 - 16:23

In questi anni il Pd ha evidenziato le insopportabili forzature e le illegittimità che il governo ha sulle procedure relative al ponte dello Stretto. A partire da quella dell'aggiudicatario, avete scelto in violazione di tutte le procedure, il contraente, che aveva perso il giudizio di primo grado e avete stabilito un importo superiore a ben 5 volte il costo originario dell'opera. A nessun cittadino verrebbe consentito di costruire un'immobile su una faglia attiva e men che mai esitare un progetto con 62 prescrizioni di carattere ambientale”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo in replica al ministro Pichetto Fratin nel Question Time alla Camera.
“Andava fatta la VAS (valutazione ambientale strategica) – continua il capogruppo Pd in Commissione Trasporti - e una nuova VIA (valutazione impatto ambientale) non integrativa a quella abbondantemente scaduta. E invece in continua violazione delle norme comunitarie scegliete sempre scorciatoie che vi porteranno a sbattere contro una pronuncia della Corte di Giustizia europea”. “Mentre questo governo continua a promettere di realizzare il ponte, i siciliani, in questo momento, non hanno neanche un treno che colleghi Palermo a Catania e gli studenti non hanno neanche un servizio di trasporto pubblico locale che li faccia arrivare puntuali a scuola. Il progetto del ponte non potrà essere approvato senza il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici e senza la verifica di ottemperanza attenta e minuziosa delle 62 prescrizioni della commissione VIA”, conclude Barbagallo.

22/01/2025 - 15:42

“Anche questa volta alle promesse non seguono i fatti: il governo ha ridotto lo stanziamento del Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza di oltre 1,4 milioni per il solo 2024. Il fatto di aver tagliato le risorse del fondo per il contenimento della spesa è una sciagurata scelta che ancora una volta penalizza i comuni, che avranno meno risorse e saranno costretti a ridurre o contenere i servizi rivolti all'infanzia e all'adolescenza.” Così la deputata dem Ilenia Malavasi sul Fondo nazionale per l'infanzia.
“Del resto – continua la parlamentare - che questo governo non sia interessato a bambine e bambini, ragazzi e ragazze ci è ben chiaro, a partire dai tagli asili nido, tagli alla scuola, dall'assenza di progetti sulla genitorialità e dal fatto di non prestare alcuna attenzione alla necessità di potenziare i servizi sociali”. “Alla fine il governo parla tanto di famiglie, ma poi nei fatti non fa nulla per sostenerle e continuano a tagliare servizi e risorse ai comuni. Da questi tagli è chiaro capire che le priorità sono sempre altre”, conclude Malavasi.

10/01/2025 - 15:33

"Il Governo ha scelto di cancellare i programmi di educazione all'affettività nelle scuole spostando le risorse sui progetti per formare i docenti sull'infertilità e come prevenirla. È una decisione gravissima, un tradimento degli intenti con cui era nato il fondo in legge di Bilancio. È anche la conferma di una maggioranza che insegue i 'pro vita' e lavora contro i diritti delle donne". Lo dichiara la deputata Pd Michela Di Biase, capogruppo in commissione bicamerale Infanzia e Adolescenza. "La violenza contro le donne può essere contrastata con programmi sull'educazione affettiva e sessuale, ma questo Governo lavora in direzione contraria - evidenzia la deputata Pd-. Nel Paese sono nati centinaia di progetti positivi nelle scuole italiane grazie all'iniziativa di dirigenti scolastici e associazioni studentesche, ma l'Italia è uno dei pochissimi Paesi europei in cui non esiste ancora un programma nazionale di educazione alla sessualità a scuola. Ogni volta si dice che bisogna partire dall'educazione dei più piccoli - prosegue Di Biase - e invece l'unica cosa che questo Governo sa fare, aldilà dei proclami, è tagliare i fondi necessari all'educazione all'affettività, al riconoscimento dell'altro e al rispetto reciproco. E' solo partendo da questi progetti che si potranno porre le basi per una societa' libera dagli stereotipi di genere e dalla violenza contro le donne", conclude la capogruppo Pd in commissione Infanzia.

08/01/2025 - 18:43

“Gravissima la decisione del governo, dichiarata oggi in aula alla Camera in risposta ad un question time, di utilizzare i 500.000 € ottenuti in legge di bilancio dalle opposizioni su proposta dell’onorevole Magi, per “corsi per i docenti sull’infertilità“, anziché per l’educazione “all’affettività e alla sessualità” nelle scuole, come approvato dal Parlamento. È sconcertante che una piccola conquista delle opposizioni nella direzione dell’educazione scolastica volta alla prevenzione della violenza di genere e per promuovere la cultura del rispetto tra le nuove generazioni, venga stravolta nei suoi obiettivi per organizzare invece formazione rivolta agli insegnanti riguardo alla prevenzione dell'infertilità. Quest’operazione politica manipolatrice, volta a soddisfare la “fissazione sessuofobica di certa destra”, non solo indegna per il metodo, ma irresponsabile nei confronti della lotta ai femminicidi e alla violenza contro le donne e contemporaneamente incapace di rispondere alla domanda pressante dei giovani e dei docenti di avere informazione ed educazione sul fenomeno della violenza. Basta frequentare davvero una qualsiasi scuola e lo si può verificare”. Così le deputate del PD Sara Ferrari, Antonella Forattini e Valentina Ghio della Commissione bicamerale femminicidio e violenza.

21/12/2024 - 13:16

“Torna l'austerità per tutti, le mancette elettorali, il ponte sullo Stretto, i tagli al Mezzogiorno e alla sanità, mentre la crescita si avvia verso lo zero virgola”. Così, sui social, il Gruppo parlamentare del Partito Democratico evidenzia le principali criticità della manovra approvata ieri sera dalla Camera, che la capogruppo a Montecitorio, Chiara Braga, ha definito “ingiusta, inefficace e iniqua”. I democratici stigmatizzano i tagli indiscriminati a regioni ed enti locali (-12 miliardi di euro) e la sforbiciata lineare a tutti i ministeri, il cui conto – sottolineano – come sempre, sarà pagato dai più poveri: lavoratori dipendenti e pensionati, a cui non solo verranno aumentate le tasse, ma saranno ridotti i servizi pubblici essenziali, come sanità, welfare, scuola e trasporto pubblico locale. I democratici evidenziano anche il diritto alla sanità negato, mentre oltre 4 milioni di italiani rinunciano a curarsi. Il governo fa crollare gli investimenti nella sanità al minimo storico, bocciando l’emendamento presentato dal PD, che chiedeva 5,5 miliardi in più all'anno per il Servizio Sanitario Nazionale.

Colpite anche le pensioni minime e gli italiani all’estero. Le pensioni minime, che dovevano arrivare a 1.000 euro al mese, crescono solo di 3 euro lordi al mese. Previsti tagli anche per le pensioni degli italiani all’estero. Ignorate le infrastrutture del Mezzogiorno e le aree interne abbandonate.
Le infrastrutture del Sud restano ferme, mentre il governo destina 15 miliardi per il ponte sullo Stretto, sottraendo risorse cruciali a tutto il Mezzogiorno, alle infrastrutture e alle strade locali già programmate dalle amministrazioni. Nuove tasse per i cittadini: aumenta il carico fiscale. Dal 1° gennaio, 17 milioni di italiani che possiedono un’auto diesel scopriranno che il carburante costerà di più, a causa dell’aumento delle accise, così come il canone Rai. Il governo aumenta il carico fiscale senza prevedere un reale intervento a favore delle famiglie, riducendo nel contempo le detrazioni fiscali. Tagli alla scuola, all’università e alla cultura.
Il diritto all’istruzione è messo in crisi con centinaia di milioni di euro di tagli a un sistema educativo che avrebbe bisogno di risorse e misure per rafforzare l’insegnamento di sostegno, potenziare il tempo pieno e le mense scolastiche e garantire la gratuità di libri e trasporti scolastici per tutti. Colpite anche l’università e la ricerca: nessun intervento strutturale e ulteriori tagli a tutti i settori culturali.

No al salario minimo. È stata bocciata la proposta del PD di introdurre il salario minimo, ribadendo che sotto i 9 euro l’ora non è lavoro, ma sfruttamento. “Continueremo la nostra battaglia”, affermano i democratici, che hanno appena depositato oltre 120mila firme per mettere la legge d’iniziativa popolare in cima all’agenda politica.
Assenza di politiche industriali per la transizione ecologica. Mancano completamente all’appello politiche industriali adeguate, come conferma il drastico taglio al fondo per l’automotive e l’assenza di misure per supportare la transizione ecologica e affrontare l’emergenza climatica. Privatizzazione delle infrastrutture pubbliche. Restano forti dubbi e incertezze sulla privatizzazione di Anas e Ferrovie, un altro passo verso la cessione di asset strategici dello Stato. Colpito il terzo settore. Il governo estende la spending review colpendo le donazioni alle realtà del terzo settore, che quotidianamente offrono supporto alle comunità locali. Ritorno della legge "mancia". Torna la legge mancia, con 113 milioni di euro distribuiti in micro-interventi settoriali che appaiono più come “micro-mance” clientelari che come misure utili al Paese.

20/12/2024 - 14:46

“Le aree interne della Sicilia, ed in particolare la provincia di Enna, sono state devastate dal ridimensionamento scolastico voluto ed attuato dal Governo Meloni: fino ad oggi sono già quattro gli istituti accorpati ma le previsioni per i prossimi mesi sono ancora peggiori. Le ricadute negative per il territorio sono moltissime: in termini occupazionali con oltre 200 unità di personale in meno, in termini economici con la perdita di finanziamenti comunitari e nazionali che le scuole accorpate non potranno ricevere. Senza dimenticare i disagi che verranno creati agli studenti, ai docenti, al personale amministrativo ed a tutti i nuclei familiari coinvolti. Ridurre i servizi scolatici in intere zone marginali significa poi, oltre a compromettere il pieno diritto all’istruzione, favorire l’abbandono scolastico e disincentivare lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale del territorio. Per fermare questo disastro avevo presentato, prima un emendamento e poi un ordine del giorno alla Legge di Bilancio: entrambi però bocciati dalla maggioranza; da una destra ottusa ed irresponsabile che sta penalizzando ancora una volta la Sicilia ed il suo futuro”: è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino sulla discussione dalla Manovra economica in discussione oggi, venerdi 20 dicembre, nell’Aula di Montecitorio.

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