“Le aree interne della Sicilia, ed in particolare la provincia di Enna, sono state devastate dal ridimensionamento scolastico voluto ed attuato dal Governo Meloni: fino ad oggi sono già quattro gli istituti accorpati ma le previsioni per i prossimi mesi sono ancora peggiori. Le ricadute negative per il territorio sono moltissime: in termini occupazionali con oltre 200 unità di personale in meno, in termini economici con la perdita di finanziamenti comunitari e nazionali che le scuole accorpate non potranno ricevere. Senza dimenticare i disagi che verranno creati agli studenti, ai docenti, al personale amministrativo ed a tutti i nuclei familiari coinvolti. Ridurre i servizi scolatici in intere zone marginali significa poi, oltre a compromettere il pieno diritto all’istruzione, favorire l’abbandono scolastico e disincentivare lo sviluppo sociale, economico ed occupazionale del territorio. Per fermare questo disastro avevo presentato, prima un emendamento e poi un ordine del giorno alla Legge di Bilancio: entrambi però bocciati dalla maggioranza; da una destra ottusa ed irresponsabile che sta penalizzando ancora una volta la Sicilia ed il suo futuro”: è quanto dichiara la deputata Pd Maria Stefania Marino sulla discussione dalla Manovra economica in discussione oggi, venerdi 20 dicembre, nell’Aula di Montecitorio.