"Invece di occuparsi di scuola, trasporti e sanità, con liste d'attesa sempre più lunghe, il Governo accelera su premierato, autonomia e giustizia: le tre bandierine della campagna elettorale della maggioranza. Le riforme non c'entrano nulla: è solo uno scambio politico sulla pelle degli italiani". Lo ha detto Andrea Casu, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, ai microfoni di Rai Parlamento.
“Salvini è ossessionato da se stesso. Arretramento rispetto a cosa? La scuola di Pioltello ha spiegato molto chiaramente le ragioni che hanno portato il consiglio d’istituto a programmare la chiusura per la fine del ramadan. Non vorremmo che queste dichiarazioni del vicepremier abbiamo altre finalità e rappresentino un attacco al Presidente della Repubblica, nelle cui mani il ministro Salvini ha giurato. Meloni ci spieghi cosa va dicendo il suo vicepremier” così la capogruppo democratica nella commissione cultura della Camera, Irene Manzi.
“Assenza di strutture di accoglienza è fallimento dello Stato”
“Un abbraccio a questo ragazzo di Pisa, e un ringraziamento al prof. Ma questa storia denuncia l’assenza sul territorio di strutture per accogliere chi subisce discriminazione, violenza ed emarginazione per ciò che è e di una cultura contro l’odio. Un fallimento dello Stato”. Lo scrive sui social il deputato dem Alessandro Zan, responsabile Diritti del Partito Democratico, postando la notizia del ragazzo cacciato di casa dai genitori per aver confessato di essere gay e ospitato da un professore della sua scuola.
Lezione di civiltà e inclusione dal Consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih
“È una lezione di civiltà quella che viene dal Consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih di Pioltello, nel milanese, con cui è stata confermata all'unanimità la chiusura del complesso scolastico in occasione della festa per la fine del Ramadan, il 10 aprile prossimo”. Così Irene Manzi, deputata e responsabile Scuola della segreteria Pd.
“Questa 'scelta didattica e non religiosa' presa per evitare aule vuote e ore senza lezioni, a fronte di un anno scolastico iniziato con un giorno di anticipo, ci offre un concreto esempio di inclusione sociale. Ci auguriamo che anche il ministro Valditara capisca questa azione di civismo, rispetti l’autonomia scolastica e non continui a gettare benzina sul fuoco seguendo motivazioni politiche che sono ben distanti dal contesto sociale di quell’istituto e della comunità in cui è inserito” ha sottolineato Manzi.
Esprimere timori contro i ritardi e gli sprechi non significa non volere bene all'Italia.
“Proprio perché dei giochi olimpici di Milano-Cortina siamo orgogliosi e vogliamo che il nostro Paese sia all’altezza di un appuntamento così importante, abbiamo dei grandi timori a causa dei ritardi del governo nella realizzazione delle opere, dello spreco di risorse pubbliche, delle scelte nella governance dei lavori e dell'eredità che certe “cattedrali nel deserto” lasceranno in termini di impatto ambientale e di costi sulle popolazioni di montagna per la manutenzione negli anni successivi". Così la deputata componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd della Camera, Sara Ferrari intervenendo in Aula della Camera sul Decreto Milano Cortina 2020-2026.
“Se sottolineiamo la follia economica e ambientale della pista da bob di Cortina non significa essere disfattisti e scommettere sul fallimento. Ammesso che poi quella pista possa essere utilizzata davvero per i giochi del 2026, siamo del tutto contrari a tale indecenza e chiediamo al governo e al Ministro Salvini in particolare, di fermarsi, prima di sprecare 128 mln di soldi dei cittadini per un infrastruttura di grosso impatto, che forse non sarà pronta e collaudata in tempo, come ha detto lo stesso CIO, ma che rimarrà come debito alla popolazione locale a cui servono invece investimenti in sanità, scuola, trasporto pubblico, per non abbandonare la montagna” ha sottolineato Ferrari.
A Pioltello gesto di inclusione, la destra manda le persone a pregare in mezzo alla strada
“Non si mandano le persone, di qualunque fede, a pregare in mezzo a un parcheggio in una zona industriale, senza servizi, senza illuminazione.
Questo decide la sindaca di Monfalcone e questo contesta la sentenza del Consiglio di stato che è intervenuta per ripristinare la dignità e la libertà di culto in questo paese.
Non si può tacciare di sottomissione o arretramento culturale un’istituzione scolastica che nel pieno della sua autonomia assume decisioni per facilitare l’attività didattica a tutti i suoi studenti e anche assumere con coraggio un gesto di inclusione e riconoscimento della pluralità della comunità.
Guardando insieme le questioni si delinea un quadro inquietante e che deve richiamarci tutti a mobilitarci per difendere la laicità della Repubblica e disarmare questa guerra contro le minoranze e i cittadini con background migratorio che sono diventati bersaglio delle strumentalizzazioni politiche della Lega.
É grave quello che sta succedendo, lo è in termini di garanzia dei principi costituzionali della nostra Repubblica orientati alla laicità e alla libertà di culto, il nostro ordinamento s'ispira al principio pluralista, dal quale deriva l'impossibilità per lo Stato di dare prevalenza ad un orientamento ideologico rispetto ad un altro come affermò la sentenza n. 203 dell'11 aprile 1989.
Le parole che si sentono su questo argomento stanno diventando sempre più violente e stanno creando tensioni sociali laddove non vi erano e stanno isolando minoranze rendendole vulnerabili e sottraendo loro diritti costituzionalmente garantiti.
Dobbiamo affermare il principio di laicità dello Stato, in modo netto!
Lo dobbiamo fare per contrastare le politiche scellerate di sindache come quella di Monfalcone che in modo vessatorio sta costruendo una campagna elettorale pro domo sua sulla pelle viva di un terzo della comunità che dovrebbe amministrare e per contrastare l’aggressione che sta subendo la scuola di Pioltello come hanno denunciato i docenti e le famiglie, tutte, di Pioltello”. Lo dichiara Ouidad Bakkali, deputata del Pd.
Ministro sostiene campagna islamofoba della Lega
“Valditara dovrebbe riflettere sul grido d’allarme che arriva dalla scuola di Pioltello dove i docenti si sentono “aggrediti dallo Stato”. Sono affermazioni che dovrebbero invitare il ministro a fermare questa campagna di odio che ha come bersaglio l’autonomia della scuola, gli studenti e le studentesse” Così le deputate del gruppo parlamentare del Pd, Irene Manzi e Ouidad Bakkali, che sottolineano come sia stata grave ed ingiustificata la polemica aperta dal ministro contro la scuola Iqbal Masih di Pioltello per la scelta assunta all’unanimità dal consiglio di Istituto di sospendere le lezioni in occasione della conclusione del Ramadan. Un atto sgrammaticato che ha minato la serenità della comunità scolastica per sostenere tesi razziste e la campagna islamofoba che la Lega sta imponendo al Governo. Invece di fare propaganda. il ministro indichi quali sono le proposte del governo per l’inclusività scolastica”.
Un lungo corteo per le vie di Roma, insieme le bandiere di Libera e le bandiere della pace, per un impegno civile contro la mafia. Vi ha partecipato una folta delegazione dei deputati del Partito democratico guidati dalla Segretaria Elly Schlein e dalla capogruppo Chiara Braga. Con loro in piazza al Circo Massimo, Laura Boldrini, Andrea Casu, Paolo Ciani, Augusto Curti, Michela Di Biase, Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, Antonio Girelli, Chiara Gribaudo, Stefania Marino, Andrea Rossi, Rachele Scarpa, Debora Serracchiani, Stefano Vaccari, Nicola Zingaretti.
Un’occasione per fare memoria, ricordando tutte le vittime innocenti di mafia, per chiedere che la scuola, l’università, i giovani si facciano promotori di una cultura della legalità, che è cultura di libertà e garanzia di democrazia.
“La mafia non si manifesta più attraverso le eclatanti stragi di un tempo, ma c’è ed è ancora più pericolosa perché è dentro le fessure della nostra società e gode di una complicità diffusa legata alla ricerca esasperata e criminale del profitto. Può contare su spalleggiamenti e vive nel conflitto sociale dove si nutre ed arruola adepti. Ecco perché di fronte a molta indifferenza e a momenti di rassegnazione occorre metterci la faccia per stare in prima linea accanto a chi ogni giorno si batte per informare, prevenire, contrastare l’avanzare e il radicamento delle mafie. Un grazie naturalmente a magistrati e forze dell’ordine che svolgono con grande dedizione e determinazione il loro compito, ma anche all’associazionismo diffuso e alle tante organizzazioni che si impegnano sul fronte della promozione sociale e ci ricordano tutti i giorni che la mafia si batte quando lo Stato dà risposte a temi fondamentali come lavoro, diritti, scuola, cultura, ambiente. Grazie a Libera e don Ciotti questo incessante lavoro associativo è stato messo in rete che ora si presenta capillare in ogni parte d’Italia. Ed oggi con Libera, sono in piazza, per rinnovare la memoria nella giornata dedicata a tutte le vittime innocenti della mafia. Con Libera per mantenere accesi i riflettori e continuare a combattere fianco a fianco”.
Così il deputato democratico Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.
“Il ministro Valditara si vergogni delle sue stesse dichiarazioni invece di dare lezioni o patentini sull’inclusività” così la deputata democratica, Ouidad Bakkali, replica al ministro Valditara che oggi, nel corso di un evento sull’istruzione, ha “usato in modo strumentale i dati sui risultati formativi dell’istituto scolastico di Pioltello ‘enormemente inferiori alla media’ alludendo a scuole si ‘serie a’ e scuole di ‘serie b’ legate alla presenza di ragazzi con background migratorio. Non ci sono altre definizioni, queste sono frasi razziste peraltro non troppo lontane dalle classi ghetto di cui Valditara aveva già parlato. Il ministro, caso strano, viene frainteso sempre sulle stesse tematiche”.
“Gentile Ministro – prosegue ancora la Bakkali - prima di essere deputata mi sono occupata per 10 anni di scuola e territorio. Per dieci anni ho costruito strategie e politiche di inclusione e valorizzazione delle ricchezze e delle diversità nelle scuole. Ho lavorato sul plurilinguismo, sulla valorizzazione delle progettualità che consolidano le lingue madri e l’apprendimento della lingua italiana, progetti di extra scuola e di sostegno ai compiti, progetti per arricchire, aprire, sostenere ambienti educativi e docenti. Nelle scuole inclusive che conosco io si valorizza il dialetto locale e le lingue di origine di bambini e bambine con background migratorio. Si coinvolge il quartiere e le famiglie, per creare coesione sociale e mutua conoscenza. Anche quelle che lei definisce, “di questo tipo”. Lei che ha fatto? Le do un paio di suggerimenti – conclude Bakkali - il primo, convochi e lavori con l’Osservatorio per l’inclusione degli alunni con background migratorio, ascolti le competenze decennali che la scuola e la pedagogia italiana esprimono su questi temi. La smetta di fare campagna per la Lega sulla pelle viva delle scuole riproponendo le classi differenziate, parlando di stranieri e italiani quando si riferisce a bambini di scuole primarie. Il secondo, lasci fuori la campagna elettorale dal dicastero che guida e si occupi davvero di strategie per la scuola pubblica”.
Ministro attribuisce bassi risultati formativi alla presenza di studenti stranieri
“Le parole di Valditara sui risultati formativi della scuola di Pioltello sono razziste. È veramente sconcertante e di cattivo gusto che il ministro dell’istruzione snoccioli i dati relativi al livello di competenza di un istituto per prendersela con gli studenti stranieri e portare avanti la campagna islamofoba che la Lega sta imponendo al governo”. Così la deputata democratica Ouidad Bakkali che sottolinea come: “nel corso dell’intervento di oggi alla Fiera Didacta di Firenze, il ministro Valditara ha snocciolato i dati dei risultati formativi della scuola di Pioltello attribuendo i risultati inferiori alla media alla presenza di ragazzi stranieri che, nonostante l’impegno dei professori e del preside, avrebbero la responsabilità di compromettere la formazione ai ragazzi italiani. Queste sono dichiarazioni razziste, Ministro. Anche perché – sottolinea Bakkali – lei parla espressamente di “scuole di questo tipo”. Ma di quale tipo, Ministro? Siamo sinceramente preoccupati – conclude la democratica – da un Ministro “di questo tipo” che, invece di mettere in campo risorse per le scuole, misura i livelli di competenze su numeri percentuali e parametri oramai antichi. Sono bambine e bambini che il Ministro dovrebbe smettere di distinguere tra stranieri e italiani. Si prenda invece la responsabilità di occuparsene. Tutte le scuole, “di qualsiasi tipo”, come dice Lei”.
“Sostengo convintamente l’appello lanciato dalla giornalista Karima Moual e sottoscritto da tante comunità musulmane italiane e centri culturali, associazioni, intellettuali, imprenditori, professionisti, accademici musulmani per dire” basta!” e chiedere rispetto e protezione”. Così la deputata democratica, Ouidad Bakkali che sottolinea come “proprio durante questo mese di Ramadan si fa sempre più aggressiva la campagna islamofoba della Lega, che temo crescerà per intensità e veemenza avvicinandoci alle elezioni europee. Prima la campagna razzista, discriminatoria e ghettizzante della sindaca di Monfalcone che si costruisce la sua carriera politica e la probabile prossima candidatura alle europee sulla pelle viva di famiglie, bambini e bambine della sua propria comunità, negando spazi per la preghiera, insultando le donne che scelgono un costume da bagno che non è si duo gradimento, come il burkini. Poi i manifesti a Roma di un’eurodeputata leghista, anch’essi discriminatori e razzisti, dove si raffigura una donna completamente coperta dal Niqab con lo slogan “in Europa hai gli stessi diritti di tuo marito”, anche qui sottintendendo che tutte le donne velate siano donne sottomesse e compiendo il drammatico errore di promuovere che veramente le donne europee abbiano gli stessi diritti degli uomini, quando le piazze sono piene di ragazze e donne, a prescindere da origine, religione o estrazione sociale che chiedono più diritti, meno violenza di genere, meno discriminazioni sui luoghi di lavoro o in termini di salario, o stereotipi di genere che ingabbiano le ambizioni e il futuro di tutte le donne, europee e non, musulmane e non. E da ultimo la campagna di odio, sempre scatenata dalla Lega, contro la scuola e il Preside di Pioltello, oggi minacciato e insultato, che ha deciso insieme a tutto il suo consiglio di Istituto e le famiglie della sua scuola di sospendere le lezioni il prossimo Eid al-Fitr, in una scuola dove il 40% degli studenti è di fede musulmana, per valorizzare una festa di comunità, per creare dialogo inter-religioso, inclusione e pace, nella piena autonomia della scuola e nel rispetto delle regole che a questo punto non conosce né Salvini, né Valditara che guida il dicastero della scuola pubblica. Un gesto laico, quello del preside di Pioltello, che apre alla pluralità che esiste nelle scuole e che questa Lega proprio non tollera. Faccio appello a tutte le forze politiche, liberali e laiche affinché si fermi questa condotta, questo linguaggio e questa violenza contro cittadini e cittadine di questo Paese che hanno il diritto di non essere insultati e attaccati da una forza politica che raccatta voti seminando odio. Non è più tollerabile”.
Su vicenda istituto Modena risposta Frassinetti pilatesca
“Non sono soddisfatto dalla risposta della sottosegretaria Frassinetti, una risposta notarile e pilatesca, come d’altra parte era stata la risposta di Valditara stesso il giorno che Damiano Cassanelli, il rappresentante degli studenti dell’Istituto Barozzi di Modena, aveva ricevuto il provvedimento di sospensione con uno stop di 12 giorni, dopo aver rilasciato un’intervista alla ‘Gazzetta di Modena’ nella quale aveva espresso perplessità riguardo alcune scelte della scuola. La sospensione, annullata dall’organo di garanzia interno all’Istituto, viene considerata una prerogativa dell’autonomia scolastica, salvo poi congratularsi per il suo annullamento, come ha fatto Valditara. Il ministro inoltre usa l’autonomia a suo vantaggio perché, per esempio, sui fatti di Pioltello è intervenuto repentinamente esprimendo la contrarietà riguardo la scelta del dirigente scolastico di chiudere la scuola per la fine del Ramadan. Una scuola con il 43 per cento di presenze di cittadini di seconda generazione, a cui lui ha minacciato ispezioni e per cui ha tirato fuori persino l’idea delle classi separate per gli ‘stranieri’. Il ministro che sta lavorando al cambio del sistema di valutazione dovrebbe ascoltare, docenti, pedagogisti e personale tutto della scuola e non le ideologie fasulle di questa destra che pensa di selezionare i migliori attraverso la scuola pubblica e democratica e di lasciare indietro tutti gli altri. Un’idea che aborriamo e per la quale saremo sempre dalla parte degli studenti e delle studentesse e di tutte e tutti coloro che difendono la scuola palestra di vita, di uguaglianza dei diritti e delle possibilità”.
Lo dichiara Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, commentando la riposta della sottosegretaria Frassinetti all’interrogazione presentata dal deputato democratico.
"L'Unione Europea, soddisfatta della risposte fornite da Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, rispetto alle accuse di Israele verso 12 dipendenti che avrebbero collaborato con Hamas nel terribile attentato del 7 ottobre e che sono stati licenziati, ha sbloccato i fondi all'agenzia dell'Onu. Anche il Canada e la Svezia hanno ripristinato i fondi a Unrwa. L'Italia, invece, no. Dopo la missione a Rafah, dove abbiamo preso atto della catastrofe in corso a Gaza e visto con i nostri occhi 1500 camion di aiuti bloccati dalle autorità israeliane mentre dall'altra parte i palestinesi muoiono di fame e di malattie, oltre che sotto le bombe, chiediamo che il ministro Tajani venga a spiegarci perché non ripristina i fondi all’Unrwa. Nessun programma, e nessun'altra agenzia o entità dell’Onu può sostituire Unrwa che non è solo distribuzione di aiuti: è scuola, è sanità, è logistica, è amministrazione pubblica. E lo è per quasi 6 milioni di profughi palestinesi, non solo quindi a Gaza, in Cisgiordania ma anche in Giordania, Siria e Libano. E chiediamo, come abbiamo scritto nella lettera alla Presidente Meloni inviata dal valico di Rafah che ad oggi non ha ricevuto risposta, che la premier faccia di più per convincere Netanyahu a porre fine a questa carneficina e che dia seguito alla mozione approvata da questo Parlamento che chiede il cessate il fuoco immediato". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“La sicurezza non è un costo né un lusso, ma un diritto inalienabile che richiede misure organiche e non interventi spot del tutto inefficaci”. Così la capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi, è intervenuta in aula motivando il voto di astensione del suo gruppo sul provvedimento che prevede la possibilità di inserire anche le tematiche della sicurezza sul lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica. “Questo provvedimento è veramente poca cosa se il governo non interviene in modo strutturale per incidere realmente sulle cause delle morti e degli incidenti sul lavoro. La sicurezza del lavoro è sicuramente un grande tema culturale che deve permeare l’intero percorso scolastico degli studenti e questa proposta, purtroppo, non va in questa direzione. La scuola è una comunità educante, il luogo della crescita e della relazione, servono azioni condivise non misure emergenziali del tutto inefficaci, serve molto di più di quello che il governo sta facendo”