29/02/2024 - 15:45

“Preoccupa l’aumento di costi “modello Ryanair” per viaggiatori e pendolari già alle prese con frequenti ritardi e disservizi conseguente all’entrata in vigore dal prossimo 1 marzo del nuovo regolamento che consentirà di trasportare gratis solo un massimo di 2 bagagli a bordo dei treni. Fondamentale garantire sicurezza e regole precise per il trasporto, sempre ordinato dei bagagli sui treni, ma il nuovo modello rischia di disincentivare la scelta del treno rispetto all’auto e anche di rendere ancora più complicata, difficile e costosa la scelta dell’intermodalità nei trasporti pubblici locali. Per favorire lo shift modale sostenibile servono maggiori incentivi e strumenti e non solo più oneri, costi e sanzioni per chi ogni giorno sceglie di muoversi in treno e abbinarlo coraggiosamente con l’uso di bici e monopattini”. Così il deputato democratico, componente della commissione Trasporti della Camera, Andrea Casu commenta il nuovo regolamento di Trenitalia, che sarà in vigore da domani, per cui non si potranno portare più di due bagagli per passeggero a bordo delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) di Trenitalia.

29/02/2024 - 13:34

Domani in vigore nuovo regolamento, rischio disservizi e aumento costi

“Preoccupa l’aumento di costi “modello Ryanair” per viaggiatori e pendolari già alle prese con frequenti ritardi e disservizi conseguente all’entrata in vigore dal prossimo 1 marzo del nuovo regolamento che consentirà di trasportare gratis solo un massimo di 2 bagagli a bordo dei treni. Fondamentale garantire sicurezza e regole precise per il trasporto, sempre ordinato dei bagagli sui treni, ma il nuovo modello rischia di disincentivare la scelta del treno rispetto all’auto e anche di rendere ancora più complicata, difficile e costosa la scelta dell’intermodalità nei trasporti pubblici locali. Per favorire lo shift modale sostenibile servono maggiori incentivi e strumenti e non solo più oneri, costi e sanzioni per chi ogni giorno sceglie di muoversi in treno e abbinarlo coraggiosamente con l’uso di bici e monopattini”. Così il deputato democratico, componente della commissione Trasporti della Camera, Andrea Casu commenta il nuovo regolamento di Trenitalia, che sarà in vigore da domani, per cui non si potranno portare più di due bagagli per passeggero a bordo delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) di Trenitalia.

28/02/2024 - 19:00

“Vi impediremo di svendere infrastrutture strategiche per il Paese”

Il vero scopo di questa legge proposta dalla maggioranza, con la compiacenza del governo, è di privatizzare gli interporti italiani, per giunta ad un prezzo stracciato. Vengono sacrificati beni pubblici in luoghi strategici. Insomma il governo dei patrioti che svende i beni della patria. Il testo di questo provvedimento conferma che il governo Meloni è contro il Sud, va a braccetto con le grandi lobby del Paese ed è sempre pronto a scagliarsi nei confronti dei più deboli.
Il 70% degli interporti oggi in Italia (16 su 24) è concentrato al Nord, nel territorio più ricco ed infrastrutturato. Il governo e questa maggioranza come pensano di garantire una vera perequazione infrastrutturale? Come pensano di garantire migliori connessioni ed un adeguamento delle reti al Centro e nel Mezzogiorno? Sette regioni italiane sono senza neanche un interporto e l'individuazione dei nuovi viene affidata a criteri evanescenti e generici. Insomma un'occasione persa per colpa di questa maggioranza che fa atto di delega al governo ed in particolare al ministro Salvini per assegnare discrezionalmente le risorse disponibili. Il tutto senza nessun coinvolgimento delle Regioni, degli enti locali, per non parlare delle parti sociali, dei lavoratori e delle categorie produttive.
Come se non bastasse questa norma calpesta le direttive comunitarie perché consentite alle società di gestione degli interporti, in violazione di ogni elementare principio sulla concorrenza, di garantirsi un prezzo di riscatto del bene a scomputo delle somme individuate per presunti investimenti indicati nella perizia redatta da un tecnico di parte. Una procedura evidentemente elusiva non solo delle norme europee, ma anche dell'interesse pubblico. Gli interporti rappresentano un patrimonio da custodire e valorizzare; vi impediremo di concretizzare queste privatizzazioni di infrastrutture così strategiche a danno del Paese.
Così il capogruppo del Pd in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto.

27/02/2024 - 12:08

Creare città più sicure e vivibili per tutti

“Dobbiamo mettere in campo misure per  città che abbiano una visione complessiva sullo spazio urbano, quindi limitare la velocità delle auto per aumentare la sicurezza delle persone e diminuire l’inquinamento dell’ambiente.
Per questo dobbiamo mettere in condizione i sindaci di  avere strumenti per rendere più sicuri e vivibili i centri storici le zone maggiormente frequentate da pedoni, a partire da quelli piu' vulnerabili.
287 persone over 65 morte sulla strada. nel 2022 e 6.000 feriti gravi ,sono dati che devono indurre il legislatore a introdurre misure per porre rimedio.
Alcune città in Italia hanno sviluppato percorsi nuovi, politiche nuove già in atto in altre città europee con una diminuzione significativa del 20/25% di morti e feriti gravi sulle strade.
Questa e' la direzione da intraprendere e  proprio per questo siamo  critici con il ministro Salvini e con alcuni punti del nuovo codice della strada che mettono sotto attacco la mobilità sostenibile e riducono l'autonomia degli amministratori locali.
Noi dobbiamo andare in una direzione contraria, dando ai sindaci facolta' di azione e risorse per città più accoglienti e sicure, per una idea di citta' inclusiva con arredo urbano, più aree verdi e più possibilità di socializzazione. E' un processo che non puo’ andare a compartimenti stagni, e non concentrarsi su un'unica azione ma sviluppare una idea di città e territorio che tuteli tutti e che metta nelle condizioni di vivere in sicurezza sia anche a chi vive la citta' da pedone, ciclista, utente del trasporto pubblico.
Dobbiamo lavorare oltre che su ‘Città 30’ ad Città per tutti e tutte’”. Lo ha detto Valentina Ghio, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera e membro della commissione Trasporti di Montecitorio, intervenendo alla conferenza nazionale a Montecitorio su Città 30 “Siamo tutti pedoni. La citta' 30 per la citta' delle relazioni" promossa da SPI Cgil, CISL e UIL pensionati.

27/02/2024 - 11:34

Stop dittatura urbana delle automobili, ma nuova civiltà urbana democratica

“Viviamo sotto la dittatura dell’automobile e dobbiamo arrivare invece ad una diversa idea di città, di movimento, di sicurezza, e non solo parlare di eccesso di velocità. Certamente bisogna limitare la velocità soprattutto all’interno dei luoghi urbani, perché la velocità produce omicidi stradali. Ma non dobbiamo parlare solo di velocità ed eccesso di velocità. Ma bisogna arrivare ad una idea diversa di civiltà urbana. Ricalcolare lo spazio pubblico, quanti mq abbiamo a disposizione? Ora sappiamo che lo spazio pubblico è nella mani delle automobili. Dobbiamo arrivare ad un concetto di spazio pubblico nuovo, risolvere i problemi di utilizzo dello spazio pubblico e del consumo di suolo, attualmente sotto la ‘dittatura’ delle automobili. Città 30 deve comprendere anche un modello di trasporto diverso, quindi aumentare i mezzi pubblici e renderli più efficienti; aumentare e favorire la ciclopedonalità; limitare lo spazio per le automobili.
Noi faremo la nostra battaglia parlamentare nell’ambito del codice della strada e poi proseguiremo con una vera e propria proposta di legge su Città 30.
Per rendere la nostra civiltà più avanzata e democratica e più vivibile da parte delle persone”. Lo ha detto Roberto Morassut, deputato Pd e vicepresidente della commissione Trasporti di Montecitorio, intervenendo in una conferenza stampa a Montecitorio su Città 30 “Siamo tutti pedoni”.

23/02/2024 - 17:09

“ll testo del nuovo codice della strada arriverà in Aula la prossima settimana. La maggioranza è partita con un'idea condivisibile, quella di aumentare la sicurezza sulla strada, di ridurre il numero di morti. Ma il risultato finale non corrisponde all'idea con cui la maggioranza è partita.
Abbiamo provato in questi mesi, con tanti emendamenti, con audizioni in cui abbiamo ascoltato associazioni, cittadini, l'Anci, a portare un contributo per migliorare l'indirizzo del codice della strada, ma così non è stato”.  Lo ha detto Valentina Ghio, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camere e componente della commissione Trasporti, intervistata sul sito web dei deputati Pd.

“Non sia è agito – ha proseguito l’esponente dem - sulla prima causa di morte sulla strada, ovvero la necessità di ridurre la velocità, producendo un vero e proprio attacco alla mobilità sostenibile, alla mobilità ciclabile e anche all'autonomia dei sindaci, andando ad incidere pesantemente sulla facoltà dei Comuni di pianificare la mobilità sui loro territori. In Aula torneremo con i nostri emendamenti, con le nostre proposte migliorative, per cercare di tenere assieme una maggiore sicurezza e anche un'idea di città diversa, una città più vivibile, una città dove si guardi anche all'ambiente, insieme alla sicurezza delle persone e che ci avvicini ai modelli di città europee che applicando questo tipo di impostazione negli ultimi anni hanno visto ridurre significativamente i morti sulle strade”.

“E’ questo – ha concluso Ghio - il nostro obiettivo: migliorare la vivibilità delle città, rendere le strade delle nostre città, più sicure e più vivibili. La direzione non è quella di non incidere sulla velocità e attaccare la mobilità sostenibile. La direzione è tutt’altra, è quella che gli esempi di tante città italiane ci stanno dimostrando in questi mesi e in questi anni e su questo bisogna agire”.

21/02/2024 - 19:25

“Lo spot del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, senza indossare la cintura di sicurezza rappresenta la ciliegina sull’amara torta di una riforma del codice della strada che non interviene sulla causa principale di morte: la velocità. Su questo ennesimo e sconcertante spettacolo che giunge da una personalità politica e leader di partito che non rappresenta certo le istituzioni della Repubblica con disciplina e onore presenteremo una interrogazione parlamentare. Un ministro dei Trasporti deve essere il primo a dare l’esempio in materia di sicurezza stradale. Con l’episodio di oggi abbiamo toccato il fondo”.

Così il capogruppo del Partito democratico in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.

21/02/2024 - 18:35

“La riforma del codice della strada del ministro Salvini è un attacco alla mobilità ciclistica e sostenibile senza incidere sulla moderazione di velocità, il cui eccesso rimane la prima causa di morte su strada”, così i deputati democratici della commissione Trasporti della Camera, Ghio, Barbagallo, Bakkali, Casu e Morassut che sottolineano come “contrariamente al principio che ha guidato finora tutti gli interventi in materia di sicurezza stradale, non sarà il soggetto più vulnerabile ad essere tutelato: sulla strada varrà adesso la legge del più forte a danno di ciclisti e pedoni. Una scelta sbagliata che va anche contro tutte le richieste dei sindaci e delle associazioni del settore. Invece di colpire la velocità, che è la prima causa di morte sulle strade, il Governo – concludono - decide di colpire la mobilità dolce e sostenibile centralizzando molte decisioni senza tener conto delle peculiarità dei territori e scippando i comuni delle loro facoltà di pianificazione della mobilita' ciclabile, cancellando norme a tutela della ciclabilita e mettendo a rischio la realizzazione di progetti strategici già in fase avanzata di realizzazione”.

21/02/2024 - 18:34

"Oggi pomeriggio, a Firenze, al presidio promosso da Cgil e Uil, una grande folla di lavoratrici e lavoratori ha ribadito la più ferma condanna per la catena di morti sul lavoro che ha colpito nei giorni scorsi anche il capoluogo toscano.
Dopo cento ore di ricerche, ieri è stato trovato il corpo del quinto operaio ucciso nel crollo del cantiere Esselunga di Firenze Rifredi.
Cinque morti che si aggiungono alla lunga scia di vittime che la “Repubblica fondata sul lavoro” non deve più tollerare.
In quel cantiere lavoravano decine di ditte in subappalto. E, soprattutto nelle opere private, più subappalti significa meno controlli, più subappalti significa più persone che rischiano la vita.
Il subappalto a cascata e il sacro totem del massimo ribasso espellono dai cantieri lo Stato di diritto e il valore della vita umana.
Ma dentro questa strage continua c’è una realtà che non possiamo continuare ad ignorare.
Sotto le macerie di quel cantiere hanno perso la vita cinque persone: un italiano, un tunisino, tre marocchini.
La manodopera straniera viene impiegata nei settori nei quali il rischio di incidenti è più alto: le costruzioni, i trasporti e la logistica, le attività manifatturiere, l’agricoltura.
Sono state chiamate le attività delle cinque P: pesanti, precarie, pericolose, poco pagate, penalizzate socialmente.
Il profitto si fa sulla pelle delle persone più deboli e più ricattabili.
Più ricattabili perché irregolari o perché il permesso di soggiorno dipende da un contratto di lavoro. Se perdi quel contratto perdi tutto.
La Bossi-Fini crea un mare di irregolari e così hanno fatto alcune scelte dell’attuale governo, come quella di impedire la conversione della protezione speciale in permesso di lavoro.
Ma attenzione: questa condizione di sfruttamento dei lavoratori stranieri si riversa su tutta la società.
La corsa al ribasso dei diritti nel mondo del lavoro colpisce tutte e tutti: le lavoratrici e i lavoratori italiani, ma anche le imprese che lavorano seguendo le regole e subiscono la concorrenza sleale di chi non lo fa.
Quello che è successo a Firenze non è una fatalità, non è un’imprevedibile disgrazia: è la conseguenza di un sistema che va cambiato. E va cambiato adesso.
Questo il massaggio che oggi pomeriggio il presidio sindacale di Firenze ha inviato al Governo, al Parlamento e a tutto il Paese.
Un messaggio che va raccolto, senza se e senza ma". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

21/02/2024 - 17:58

Bocciati oggi in commissione Trasporti alla Camera gli emendamenti del Pd che chiedevano di fermare la scia di sangue dovuta agli angoli ciechi dei veicoli in circolazione attraverso l’installazione di appositi dispositivi”. Così i deputati democratici firmatari degli emendamenti sugli angoli ciechi Casu, Gianassi, Barbagallo, Ghio, Bakkali, Morassut, Roggiani e Mauri che aggiungono: “non abbiamo potuto votare una proposta di riformulazione così vaga da non contenere nemmeno la parola ‘angoli ciechi’ nel testo e che non conteneva l’adeguamento al parco mezzi esistente del rispetto delle norme europee, che per i nuovi mezzi renderanno i dispositivi obbligatori da giugno. Ripresenteremo in aula i nostri emendamenti e continueremo a batterci per portare avanti la proposta di legge che abbiamo depositato per fornire una soluzione normativa nazionale a un’emergenza che non può continuare ad essere ignorata e necessita a un apposito fondo che sostenga gli operatori in questo cambiamento assolutamente necessario. Ogni giorno perso aumenta il numero di morti sulle strade: sulla sicurezza stradale il Ministro Salvini invece di minare l’autonomia dei Sindaci dovrebbe cominciare a intervenire per quanto di sua diretta competenza”.

21/02/2024 - 16:58

Barbagallo (Pd): Maggioranza divisa, battuta più volte in parlamento

“Un testo contraddittorio e lacunoso che non risolve i problemi legati all’alta velocità e non favorisce l’uso delle tecnologie digitali per la sicurezza stradale e per combattere la burocrazia e semplificare la vita ai cittadini. Un testo che trova contrari anche diverse anime della maggioranza, come dimostra il fatto che il governo è stato più volte battuto in commissione proprio sulle tematiche legate alla sicurezza. È una riforma che nasce vecchia, che non fa fare passi avanti al sistema: per queste ragioni daremo battaglia in aula alla camera”, così il capogruppo democratico nella commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo interviene in merito alla riforma del codice della strada del ministro Salvini.

 

21/02/2024 - 10:55

“Un governo totalmente allo sbando nella gestione del Pnrr. Quello che accade ogni giorno, oltre alle notizie che leggiamo e ai dati riportati da fonti accreditate, certificano il fallimento di una destra che continua a fare solo propaganda mentre la realtà parla di ritardi, buchi e continui rinvii. Come quello di un nuovo decreto annunciato da settimane per accelerare la spesa delle risorse del Piano, che non riesce a vedere la luce per incapacità e tensioni interne alla maggioranza. Per colpa del Governo, l’Italia rischia di non riuscire ad attuare progetti già previsti per migliorare servizi essenziali come istruzione, sanità, trasporti, riqualificazione urbana. Sono mesi che i comuni e gli enti locali attendono risposte precise ad esempio sui 10 miliardi cancellati dall'ultima rimodulazione del Pnrr per interventi fondamentali per le nostre comunità. Abbiamo chiesto come Partito democratico più volte al ministro Fitto di riferire ed informare il Parlamento sullo stato attuale reale dell’attuazione del Pnrr ma non abbiamo avuto nessuna risposta. Una mancanza di rispetto totale nei confronti dei cittadini e del Parlamento. Non sono risorse della destra, sono risorse del Paese”. Così il capogruppo democratico nella commissione affari europei della Camera, Piero De Luca.

20/02/2024 - 16:10

Dl PD emendamenti perché un’infrastruttura così strategica non venga svenduta

“La legge quadro sugli interporti configura l'avvio di una vera e propria privatizzazione di un’infrastruttura strategica del nostro Paese, dopo quella di Ferrovie e Poste italiane. Nell’articolo 5, che rappresenta il cuore della legge, appare chiaro il disegno di questo governo di privatizzare anche gli interporti quando si precisa che gli stessi soggetti gestork devono agire in regime di diritto privato, con modalità che non garantiscono meccanismi di natura pubblica. È preoccupante inoltre la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà, senza prevedere nessuna gara pubblica ma solo una perizia giurata di un tecnico per la valutazione degli investimenti. Siamo di fronte ad una nuova svendita del nostro patrimonio e di strutture fondamentali per il Paese.
Come Partito Democratico abbiamo presentato numerosi emendamenti per chiedere che vengano garantiti meccanismi basati su parametri che hanno come riferimento il codice dei contratti pubblici. Se non verranno approvati, si perderanno altri pezzi di patrimonio pubblico strategici per l’Italia. Ancora una volta un provvedimento senza alcuna lungimiranza, che non potenzia adeguatamente l'intermodalità necessaria per tenere insieme sviluppo economico e protezione dell’ambiente. L’ennesimo passo indietro di un centrodestra che a parole si erge a paladino della Patria, ma nei fatti la svende ai privati e non ne rafforza lo sviluppo equo”, così Valentina Ghio deputata, vicecapogruppo PD alla Camera e componente Commissione Trasporti intervenuta sulla discussione in aula della legge sugli interporti.

20/02/2024 - 13:12

Barbagallo, chiarito che deve essere montato in autofficine autorizzate

“È stato approvato contro il volere del governo il nostro emendamento che chiede al ministero dei trasporti di chiarire la tipologia di officine autorizzate all'installazione dell’alcolock all’interno delle autovetture” così il capogruppo democratico nella commisisone trasporti della camera, Anthony Barbagallo firmatario assieme alle deputate e ai deputati Ouidad Bakkali, Andrea Casu, Valentina Ghio e Roberto Morassut dell’emendamento al nuovo codice della strada che è stato approvato oggi in commissione contro il volere del governo. “Per l’efficacia di questo nuovo strumento - conclude Barbagallo - è fondamentale che vengano specificate le tipologie di autofficine che possano installarlo. Serve un regime autorizzatorio senza il quale si rischia di compromettere un importante strumento per la sicurezza stradale”.

19/02/2024 - 18:54

“Nuovo codice della strada ma resta ancorato al passato. Nella settimana in cui la commissione Trasporti esaminerà il testo, continuiamo a rappresentare le nostre perplessità e le nostre preoccupazioni perché non vengono introdotte novità vere degne dell’epoca in cui viviamo. Bocciati i nostri emendamenti che puntavano ad sostenere la ciclabilità e la mobilità ma anche quelle norme, da noi proposte, in materia di innovazione tecnologica come quelle che prevedevano, ad esempio, l’inserimento nelle auto di nuova produzione limitatori di velocità di serie e l'uso di app per le notifiche”. Lo dichiara il segretario del PD Sicilia e capogruppo PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo.
Secondo Barbagallo nel nuovo testo emerge “l’accanimento del governo contro i giovani e i neo patentati e la maggioranza sfugge al confronto  - aggiunge - sui rinnovi delle patenti per gli ultraottantenni e ultranovantenni nei confronti dei quali sarebbe utile inserire almeno una prova pratica per consentire il rinnovo”.

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