20/11/2025 - 11:21

“Non siamo di fronte ad un testo di semplificazione. Un testo di legge da 75 pagine, un dossier di 320 pagine non è semplificazione.
Il provvedimento nasceva con 33 articoli. Oggi arriva in Aula un altro provvedimento più che raddoppiato, 74 articoli di cui almeno la metà non sono stati adeguatamente discussi né al Senato né alla Camera, nelle commissioni competenti. Siamo di fronte a un testo sconfinato che viene presentato blindato, mortificando l’attività legislativa e il ruolo di tutto Parlamento.

Quanto nel merito, e mi riferisco all’articolo 11, la ministra Santanchè ha sbagliato ancora una volta a cercare di travestire in semplificazione una norma che serve solo a scippare i Comuni di scelte fondamentali per la mobilità. Il Pd vuole rispondere positivamente alle legittime esigenze delle strutture alberghiere senza però dare un calcio nel sedere ai sindaci e alle autonomie dei territori.

Non possiamo togliere qualsiasi prerogativa e autonomia ai sindaci e alle amministrazioni locali per condizionare le loro scelte solo in virtù delle norme nazionali. Vale per il carico scarico così come per i dehors: questo governo non può continuare a privatizzare porzioni di suolo pubblico a colpi di false semplificazioni!

Le norme non possono essere scritte contro chi poi le deve far applicare. Se l’Anci ci chiede di modificare delle norme, andiamo in quella direzione, cerchiamo insieme una modifica.

In questo modo il Governo getta la maschera. Non è per l’autonomia differenziata, ma solo per la differenziazione. E per avere i pieni poteri per decidere a livello nazionale come e chi differenziare. Il Governo Meloni dimostra che il suo unico obiettivo è poter decidere direttamente, al posto delle autonomie locali e comunali. E questo non va bene”. Lo ha detto in Aula Andrea Casu, deputato della presidenza del gruppo Pd alla Camera e vicepresidente della commissione Trasporti della Camera, intervenendo sul ddl semplificazione.

 

19/11/2025 - 16:22

Prendo atto con interesse che, dopo che Salvini ha lavorato contro l'autonomia di Milano in tutti questi anni e ha confuso federalismo con maggiori poteri alle Regioni, il capogruppo della Lega Massimiliano Romeo sembra ricredersi e scopre oggi la necessità di poteri speciali per Milano. Oggi l'economia del Nord Italia e di Milano è messa a dura prova da scelte che questo Governo della Lega e Fratelli d'Italia ha operato. Dal silenzio sui dazi di Trump, al risiko bancario, passando da tagli alle infrastrutture al rinnovo delle concessioni nazionali a carico dei contribuenti. Milano, nonostante traini l’economia nazionale e debba affrontare sfide epocali, non ha oggi alcuna autonomia fiscale impositiva e resta vincolata alla distribuzione di fondi regionali e nazionali su tutti i capitoli di spesa: trasporti, sport, asili, welfare locale a differenza di Roma Capitale che ha beneficiato di risorse nazionali specifiche e oggi è l'unica realtà amministrativa a godere di autonomia. Magari pensando di mettere in difficoltà le amministrazioni locali, la destra può fingere di non sapere che molte delle questioni che affrontiamo a Milano – dall’urbanistica alla capacità di incidere sulle politiche salariali e sull’abitare, su cui la Regione mantiene poteri esclusivi – non esisterebbero se Milano e la sua area metropolitana avessero le competenze proprie di una vera città-regione. Se vogliamo che Milano sia in grado di trasformare fenomeni globali in occasioni di sviluppo e benessere per chi ci vive è una discussione che non possiamo rimandare. Siamo pronti a confrontarci in Parlamento in modo serio e costruttivo, senza bandierine e senza strumentalizzazioni. Ma se davvero vogliamo dare a Milano i poteri che merita, serve coerenza: non basta un titolo di giornale, serve una maggioranza disponibile a riconoscere che Milano è una risorsa per tutto il Paese, non un concorrente da penalizzare” così in una nota la deputata democratica, Lia Quartapelle.

17/11/2025 - 17:47

“Ogni giorno la realizzazione del Ponte sullo Stretto diventa sempre più remota. Un’opera ideologica e di mera propaganda trova nuovi ostacoli sulla fattibilità e sull’illegalità finanziaria. Ancora una volta è la Corte dei Conti, la seconda in pochi giorni, che blocca il miraggio del ministro Salvini non ammettendo il visto al decreto 190/2025 del MIT. Una vera Caporetto per Salvini, visto che il nuovo stop sarà valido anche per tutti gli atti conseguenti e consequenziali. Il ministro si dichiara fiducioso? Sì fiducioso di una disfatta”. Lo dichiara il deputato e Capogruppo Pd in Commissione Trasporti, Anthony Barbagallo.

 

17/11/2025 - 13:57

“Nel 2024 almeno 3.030 persone sono morte sulle strade italiane, tra cui troppi giovani. Oggi ci uniamo al dolore della famiglia per un ragazzo di 19 anni che ha perso la vita a Milano: l’ennesima vittima di una scia di sangue intollerabile che deve essere fermata. Chi ha responsabilità politiche non può girarsi dall’altra parte di fronte a questo dramma e deve agire senza divisioni, perché le istituzioni devono essere unite per salvare vite” dichiara l’on. Andrea Casu, deputato Pd e Vice Presidente Commissione Trasporti. “L’Europa chiede di dimezzare le vittime entro il 2030, ma questo non potrà accadere senza rendere strutturali le misure che ovunque nel mondo, e in Italia come dimostrano i dati ISTAT divisi per provincia, stanno garantendo i migliori risultati a partire dalle città a 30 km/h. Serve inoltre più educazione stradale già a partire dalle scuole, un ricorso maggiore alla tecnologia orientata alla sicurezza, formazione permanente alla guida durante tutta la vita, oltre a investimenti, assenti nella manovra che anzi taglia il
Fondo per la mobilità sostenibile e le ciclovie urbane, per rendere più sicura la ciclabilità e più efficiente il trasporto pubblico locale, necessari per offrire alternative concrete ai mezzi privati in circolazione su tutto il territorio, anche nelle aree interne e nelle periferie.” Continua Casu, che aggiunge: “Nella Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada, anche lo spot pubblicato dal MIT ha indica il rispetto del limite di velocità a 30 km orari nelle città come fondamentale per salvare vite ed evitare stragi. Il Ministro di quel dicastero e Fratelli d’Italia, invece, di fare campagna contro i Sindaci che vanno nella direzione che indica lo spot dovrebbero guardarlo e invitare tutti i Comuni a far crescere le zone a 30 km/h, perché i dati dimostrano chiaramente che abbassare la velocità riduce il numero di morti e feriti, come a Bologna”, conclude il deputato del Partito Democratico. “Ridurre la velocità dove c’è maggiore presenza di pedoni, bici e passeggini, non toglie libertà a nessuno, significa solo proteggere le vite di tutte e tutti. Noi scegliamo ogni giorno di stare al fianco delle famiglie e della prevenzione, sperando che cominci a farlo anche la destra. Nessuna legge restituirà chi non c’è più, ma possiamo evitare che altre famiglie vivano lo stesso dramma”.

 

16/11/2025 - 15:40

“In Piazza a Roma a Via Cristoforo Colombo per difendere insieme il diritto a restare vivi nella giornata internazionale dedicata al ricordo delle vittime sulla strada che solo nel 2024 nel nostro Paese sono state oltre 3030. La Presidente Meloni ascolti l’appello che le è stato rivolto da familiari di vittime della nostra città e sposti in altra data la sfilata di macchine che Fratelli d’Italia ha convocato proprio per oggi pomeriggio per contrastare le scelte che servono a garantire una mobilità più sicura e sostenibile. Oggi anche lo spot pubblicato sulla pagina del MIT guidato da Salvini invita a limitare la velocità alla guida a 30 km orari in città per salvare la vita, almeno in questa giornata le istituzioni non si dividano sulla sicurezza stradale e mandino unite un messaggio di sensibilità e responsabilità”. Lo scrive sui social il deputato del Pd e vicepresidente della commissione Trasporti, Andrea Casu.

 

13/11/2025 - 17:41

“Venerdì pomeriggio parteciperò con piacere all’iniziativa ‘Ai ferri corti’ promossa dai Giovani Democratici di Roma, un momento di confronto sul futuro della mobilità nella nostra città e nel nostro Paese. Ringrazio i GD per aver messo al centro un tema che riguarda la qualità della vita di tutte e di tutti.” Lo dichiara in una nota il deputato del Partito Democratico e Vice Presidente della Commissione Trasporti Andrea Casu, che aggiunge: “Purtroppo, mentre le giovani generazioni chiedono più trasporto pubblico locale, più piste ciclabili, maggiore sicurezza stradale e tariffe accessibili, il governo Meloni continua a voltarsi dall’altra parte. Nessuna risorsa aggiuntiva in manovra per il TPL, nessun investimento per potenziare la mobilità sostenibile, nessun fondo per rendere gratuito il trasporto pubblico per gli studenti e per il diritto al ritorno a casa dei fuori sede come richiesto dal Partito Democratico con le proposte di legge che abbiamo presentato insieme alla segretaria Elly Schlein e il coordinamento dei circoli trasporti. Inoltre, non possiamo dimenticare che il rinnovo dei contratti per le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale è a forte rischio per il mancato rispetto da parte del Governo degli impegni siglati il 20 marzo con sindacati e imprese. Un segnale chiaro di disinteresse verso chi ogni giorno lavora nel settore e verso chi sceglie di spostarsi con mezzi pubblici per studiare o lavorare.” E sull’iniziativa di Fratelli d’Italia Roma, Casu conclude: “E come se non bastasse, domenica Fratelli d’Italia organizzerà un corteo di automobili contro il limite dei 30 km/h e contro i ciclisti, in una giornata particolarmente significativa essendo la Giornata Mondiale in ricordo delle vittime della strada. Una provocazione che dimostra tutta la distanza di questa destra dalla realtà e dal dovuto rispetto verso le oltre 3000 persone che ogni anno perdono la vita negli scontri stradali e le loro famiglie. Mentre in tutto il mondo si punta a ridurre insieme le vittime della strada e le emissioni, loro tornano indietro di decenni. Noi continueremo a batterci, dentro e fuori il Parlamento, per una mobilità più efficiente, sostenibile e sicura.”
Così l’on. Andrea Casu, vice presidente commissione trasporti Camera che sarà ospite dell’iniziativa dei Giovani Democratici di Roma sulla mobilità, in programma venerdì 14 novembre alle ore 18.30 in Via P. Giannone. L’evento, voluto dal segretario GD Roma Jacopo Augenti e dal responsabile mobilità Gabriele Vernucci, vedrà la partecipazione anche dell’assessore di Roma Capitale Eugenio Patanè, della Consigliera Regionale Michela Califano, del Presidente della Commissione Mobilità di Roma Capitale Giovanni Zannola, della Presidente della Consulta cittadina per la sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità di Roma Capitale, e del responsabile mobilità del PD Roma Mario Sala.

 

13/11/2025 - 16:13

“Una grave contraddizione”, così il deputato democratico Roberto Morassut intervistato sui canali social dei deputati dem definisce la manovra del governo Meloni, che da un lato discute la legge costituzionale su Roma Capitale e dall’altro taglia le risorse destinate ai trasporti. “È un paradosso – spiega – perché stiamo parlando di una riforma che dovrebbe attribuire nuove competenze alla Capitale, ma senza garantire le risorse necessarie per esercitarle”.

L’esponente Pd ricorda che il Partito Democratico ha chiesto “una legge ordinaria da approvare contestualmente, che destini fondi adeguati alle nuove funzioni della Capitale. Tuttavia, il governo, mentre in teoria si impegna, in pratica già toglie risorse fondamentali, a partire dal trasporto pubblico locale e dai finanziamenti alla metropolitana. È un esecutivo che opera in un clima di confusione. I conti non tornano, non sanno dove reperire le risorse e stanno facendo una legge di bilancio puramente ragionieristica, priva di visione e di prospettiva. Ma quando si galleggia, alla fine si rischia di affondare”.

“Il trasporto pubblico locale – conclude Morassut - coinvolge circa 100 mila lavoratori che attendono il rinnovo del contratto. Se continuano i tagli, il rischio è un peggioramento delle condizioni di lavoro e dell’efficienza del servizio. Serve, invece, un piano di investimenti vero, soprattutto a Roma, dove il sistema dei trasporti sconta anni di difficoltà aggravate dal caro energia e dal post-Covid. Il costo dell’energia resta un nodo irrisolto: Meloni aveva promesso interventi rapidi, ma nulla è accaduto. Anzi, i costi in alcuni casi sono aumentati. Questo perché manca una strategia sull’ampliamento delle fonti rinnovabili: il governo resta ancorato alle energie fossili. Una linea miope che espone il Paese a problemi ancora più gravi”.

 

09/11/2025 - 12:48

"Daniela Santanchè dovrebbe dimettersi da tempo per vicende ben più gravi di questa, ma abbiamo avuto l’ennesima prova della sua inadeguatezza dal post entusiasta che ha pubblicato per rilanciare la storia di una famiglia inglese convinta che fosse venuta a vivere in Italia perché si vive meglio, quando se fosse andata oltre il titolo e avesse letto l’articolo del Telegraph avrebbe scoperto che racconta l’esatto contrario, spiegando le ragioni del pentimento che li aveva portati a ritornare in Inghilterra. I post si possono cancellare, la figuraccia internazionale di avere un ministro come lei no. Se Giorgia Meloni non è in grado di ottenere le sue dimissioni perlomeno la obblighi a chiudere i profili social!". Lo scrive sui suoi canali social il deputato Pd e vicepresidente in Commissione Trasporti, Andrea Casu pubblicando anche lo screenshot del post cancellato dalla Ministra Santanché.

06/11/2025 - 18:40

“Con la nuova rottamazione il Governo Meloni regala circa 1,5 miliardi nel 2026 a chi non ha pagato le tasse, invece di investirli in ospedali e riduzione delle liste d’attesa. Ancora una volta vengono penalizzati i cittadini onesti, mentre si tagliano servizi essenziali come sanità trasporti e istruzione. E intanto cresce solo l’età pensionabile, a conferma di una manovra sbagliata ed ingiusta”. Lo dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.

06/11/2025 - 11:01

“Le notizie che arrivano dalla Sicilia sono gravissime e restituiscono un quadro di degrado politico e amministrativo inaccettabile”. Lo afferma Anthony Barbagallo, capogruppo del Partito Democratico in commissione Trasporti alla Camera e segretario regionale del PD siciliano, commentando l’inchiesta della Procura di Palermo che ha chiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, con accuse di associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione.

“Ancora una volta – spiega l’esponente dem – emergono dirigenti e funzionari pubblici asserviti a un disegno criminoso, pronti a fornire in anticipo informazioni sui bandi per favorire le imprese amiche e sistemare concorsi o appalti su misura. È un sistema marcio che si regge sull’intreccio tra politica e affari, con logiche clientelari e spartitorie che paralizzano la Sicilia. Dentro questa dinamica c’è anche il cosiddetto sistema delle ‘mance e mancette’, di cui il presidente Schifani si è fatto garante per tenere insieme una maggioranza divisa. Una pratica che ha svuotato di serietà e di credibilità l’azione di governo regionale. Schifani non è riuscito a ripristinare un sistema degno di una Regione che merita riscatto: il suo tempo è finito”.

“Il presidente – conclude Barbagallo – deve avere il coraggio di fare un passo indietro e restituire la parola ai siciliani. Abbiamo lanciato un grande progetto d'accordo d'intesa con il campo progressista, ma anche con la società civile. Occorre costruire un'alternativa, soprattutto un'alternativa che deve essere nel metodo perché la stagione in cui si decidono i direttori Generali della sanità e gli altri posti apicali nelle cene nei pranzi deve finire. Noi, se andiamo al governo, sceglieremo i migliori per riscattare la Sicilia dagli ultimi posti in tutte le classifiche”.

 

05/11/2025 - 19:16

"Il Governo deve dire una parola definitiva contro il tentativo di Enac di trasformare l'aeroporto di Bresso, alle porte di Milano, in un hub per i voli commerciali, con il conseguente aumento esponenziale dei voli". Lo dichiarano i deputati PD Anthony Barbagallo e Matteo Mauri. "Il piccolo aeroporto di Bresso è all'interno di un grande parco urbano che si trova in un’area tra le più densamente popolate d’Europa. Un parco voluto fortemente dalle comunità locali e difeso in tutti questi decenni dalla volontà determinata degli abitanti e delle amministrazioni locali. Tra l'altro gli aerei che decollano da lì volano a bassa quota su tutte le case circostanti e addirittura sopra a un complesso scolastico situato nel comune di Cinisello Balsamo." "Già solo questi fatti, uniti all'aumento dell'inquinamento acustico e ambientale che porterebbe con sè un aumento dei voli, dovrebbero essere più che sufficienti per capire che sia un'assurdità un progetto del genere." "Ma a questo bisogna aggiungere che c'è un Protocollo d'Intesa che dal 2007 vieta l'aumento dei voli e l'uso del piccolo scalo per finalità commerciali.
Il Protocollo era stato firmato a suo tempo dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, dal Ministero dei Trasporti, da ENAC e da tutte le Istituzioni locali, compresa Regione Lombardia." "I cittadini, che si sono subito attivati per scongiurare il pericolo costituendo il “Comitato difesa del Parco Nord – NO Aeroporto commerciale”, pretendono che quel Protocollo venga rispettato.  Tutto il Partito Democratico è al loro fianco e supporta questa battaglia a difesa della qualità della vita, della salute e della sicurezza delle comunità che vivono nella zona." "Come Partito e come Parlamentari del PD chiediamo con forza al Governo di prendere posizione, di far rispettare le regole e di impedire questa assurdità." "Per questa ragione - conclude la Segretaria Regionale On. Silvia Roggiani -  abbiamo depositato come Parlamentari PD un'interrogazione in Commissione Trasporti alla Camera a cui vogliamo che il Ministro dei Trasporti Salvini risponda in tempi brevi e dando le rassicurazioni necessarie."

05/11/2025 - 18:02

“Le modifiche apportate dal Senato non cambiano il nostro giudizio sulla legge quadro in materia di interporti: un testo lacunoso, che viola le direttive comunitarie sulla concorrenza. Non vengono individuate le priorità nell'impiego delle pochissime risorse disponibili e non vengono previste per legge le verifiche della normativa antimafia ai gestori degli interporti. Purtroppo non viene affrontato il tema della messe in rete delle grandi infrastrutture nel Paese: porti, interporti, aeroporti, linee ferroviarie e autostradali”.

Così il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, intervenendo in Aula per annunciare il voto contrario del Pd alla legge quadro sugli Interporti.

“Per noi - aggiunge - gli interporti rappresentano un patrimonio pubblico da custodire e valorizzare: tutto l’opposto di quello che prevede questa norma che agevola le privatizzazioni e predilige i piccoli interessi del privato, a discapito di un’azione di grande respiro che rilanci la politica economica e infrastrutturale del nostro Paese. Un testo senza visione e senza strategia, il cui principale scopo è quello di consentire la privatizzazione degli interporti italiani, con una discutibilissima procedura che si fonda sulla perizia giurata di parte, istituto che pensavamo francamente la storia avesse archiviato, sullo scomputo degli investimenti e riscatto del bene, e sulla trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. Una stortura - conclude - attraverso la quale vengono sacrificati beni pubblici, beni della collettività”.

 

05/11/2025 - 15:25

“Dopo la decisione della Corte dei Conti e le criticità sollevate dagli organi di controllo, oggi apprendiamo a mezzo stampa che Palazzo Chigi ha sottratto il dossier del Ponte sullo Stretto al Ministero delle Infrastrutture. È la conferma del fallimento della gestione politica del ministro Salvini. Siamo davanti a un vero e proprio “Salvini commissariato”.

Lo dichiara Anthony Barbagallo, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti della Camera.

“Il governo Meloni ha trasformato il Ponte sullo Stretto in un’operazione di propaganda. La Corte dei Conti ha evidenziato irregolarità, imprecisioni e mancanze nella documentazione. E oggi, addirittura, la Presidenza del Consiglio si sostituisce al ministro per “riparare errori”: un fatto politicamente gravissimo”, aggiunge Barbagallo.

 

05/11/2025 - 10:40

“La modifica dell’orario del treno regionale Livorno–Pisa San Rossore delle ore 8.00 sta creando notevoli difficoltà a molti studenti universitari e pendolari di un vasto territorio, non solo della città labronica ma anche dei comuni limitrofi (Rosignano, Cecina e zone della costa sud), costretti a cambiare abitudini o a ricorrere all’auto privata per raggiungere le sedi di studio e lavoro". Lo dichiara il deputato del Partito Democratico Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente, il quale, tramite un'interrogazione, ha chiesto l’intervento del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per ottenere il ripristino dell’orario originario.

“Si tratta - conclude Simiani - di un collegamento fondamentale per la vita universitaria tra Livorno e Pisa e la sua rimodulazione, anche se di pochi minuti, ha avuto un impatto significativo sull’organizzazione quotidiana di molti ragazzi. Confidiamo che Trenitalia, di concerto con la Regione Toscana, possa valutare con attenzione le richieste dei cittadini e individuare una soluzione rapida e sostenibile, nel rispetto del diritto alla mobilità e allo studio”.

 

04/11/2025 - 16:36

“La Consulta certifica il fallimento totale delle norme contro gli NCC volute dal ministro Salvini che ha calpestato competenze e principi con l’unico obiettivo di colpire e vessare una singola categoria di imprese e lavoratori. Che si tratti di trasporto pubblico di linea o non, il peggior ministro della storia non fa nulla per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini e quando fa qualcosa sbaglia.” Così Andrea Casu (PD), vicepresidente Commissione Trasporti, Camera dei Deputati. “Salvini - conclude il democratico - è un re Mida al contrario, ogni cosa che tocca la peggiora”.

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