14/11/2023 - 17:21

“E’ un fatto significativo che le commissioni Lavoro e Trasporti abbiano accolto la richiesta avanzata dal Pd di audire il garante a proposito dello sciopero indetto da Cgil e Uil. Riteniamo giusto che il Parlamento sia pienamente informato sulle ragioni del provvedimento adottato dalla Commissione di garanzia dopo l’uso politico che il ministro Salvini ha fatto in questi giorni del diritto costituzionale allo sciopero”.

Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Lavoro Arturo Scotto.

10/11/2023 - 17:32

“Il Ministro Salvini ha il solito atteggiamento da bullo. Non si interroga mai sulle cause dello sciopero dei trasporti, pensa che siano una perdita di tempo. Siamo davanti a un uso politico della precettazione. Non sa che per scioperare i lavoratori scelgono di rinunciare a un giorno di stipendio. Dovrebbe avere più rispetto e soprattutto impegnarsi a dare uno sbocco contrattuale a questa vertenza: anziché continuare ad attaccare i sindacati si occupi delle condizioni dei lavoratori”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Lavoro Arturo Scotto.

10/11/2023 - 16:12

Siamo molto preoccupati dopo i ritardi di 10 mesi sul ferrobonus per i tagli presenti in manovra. Se è una scelta di indirizzo, va nella direzione totalmente opposta rispetto agli impegni del governo agli obiettivi comunitari e alle necessità che abbiamo in questo momento, perché il tema dell'intermodalità è decisivo per un comparto che riguarda milioni di lavoratori, centinaia di migliaia di imprese e che ha necessità di avere dei segnali chiari di strategie e di investimento. Altra questione da affrontare è il rincaro dell'energia che non può essere scaricato sui soggetti che sono chiamati a fornire servizi. Chiediamo al governo una politica chiara di interventi per il trasporto ferroviario inserito nella logica di uno sviluppo del trasporto intermodale, di quella grande piattaforma logistica naturale che è l'Italia. Auspichiamo un confronto quotidiano su tutti i temi con tutti gli operatori del sistema, attraverso un tavolo tecnico e l’avvio di un dialogo con tutti i soggetti e le istituzioni anche locali chiamate sul territorio allo sviluppo dell’intermodalità. Se c’è un aspetto di cui non abbiamo davvero bisogno, è la valutazione sul trasporto merci a compartimenti stagni, come se esistessero dei blocchi che devono essere gestiti singolarmente perché poi le merci non si muovono a compartimenti stagni, si muovono grazie alle navi, ai treni e ai mezzi dell'autotrasporto insieme. E lasciare indietro il trasporto ferroviario, rispetto alla media europea, è un errore imperdonabile che non possiamo permetterci. Pertanto se nella pianificazione non teniamo conto di questa integrazione e addirittura diamo segnali devastanti come potrebbe essere la riduzione della missione 2.3 del Bilancio dello Stato, attualmente prevista nello stato di previsione MIT, sull’autotrasporto e l’intermodalità di 235,7 milioni di euro, rischiamo di non perdere competitività in quella che invece può essere una delle grandi mission del nostro paese nei confronti dell'Europa e del mondo. Quindi per non perdere questa occasione serve aprire subito il confronto con tutti gli operatori e creare finalmente dei luoghi per coinvolgerli.”

Così il deputato Pd Andrea Casu nel corso dello svolgimento in Aula di un’interpellanza urgente al governo sul trasporto intermodale delle merci, di cui è primo firmatario insieme alla presidente del Gruppo Pd Chiara Braga, ai capigruppo Pd delle commissioni Trasporti e Ambiente Barbagallo e Simiani, e ai deputati dem Bakkali, Ghio, Morassut, Curti, Ferrari, Scarpa.

10/11/2023 - 13:12

“Non possiamo non evidenziare che grazie all'iniziativa assunta oggi dal Pd, abbiamo parlamentarizzato l'affaire FS. Fino ad ora è stato un susseguirsi di indiscrezioni, articoli, supposizioni. Gli italiani hanno diritto di sapere! E' insopportabile che l'iniziativa sia dovuta venire dalle opposizioni e il governo, invece, non abbia sentito ii bisogno di un confronto preliminare, sereno, democratico con il Parlamento sul destino di FS. Se da un lato c’è il governo impelagato nelle segrete stanze dall'altra c'è un Paese che aspetta risposte concrete sulle infrastrutture. Con sempre maggiori diseguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese. Come nella mia terra: la Sicilia. Dove la gente deve fare i conti con treni in ritardo o soppressi e tariffe in aumento”. Così il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, ha replicato oggi in Aula alla sottosegretaria di Stato al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, la quale ha risposto all’interpellanza urgente a prima firma Barbagallo e sottoscritta anche da Casu, Bakkali, Ghio, Morassut, Serracchiani, Orlando, Cuperlo, Porta, Lai, Lacarra, Provenzano, Stumpo, roggiani, Amendola, D'Alfonso, De Luca, Malavasi, De Maria, Gnassi, Graziano, Zingaretti, Andrea Rossi, Fassino, Peluffo, Fornaro, Ubaldo Pagano, Fossi, Marino, Scotto, Forattini, Toni Ricciardi, Bonafè, Iacono, Girelli, Curti, Gribaudo e Berruto, sulla privatizzazione di Fs.

“II governo - ha proseguito l’esponente Pd - non puo vendere asset fondamentali per fare cassa. L’operazione, oltre che essere infruttuosa rispetto all’esiguità della cifra che ne deriverebbe, non porterebbe neanche a un miglioramento in termini di performance o di sviluppo del settore, ma, al contrario, c'e il serio rischio di danneggiare una delle poche aziende sane e in utile del Paese. La risposta ‘tattica’ del governo non ci soddisfa per nulla. La natura statale di FS è il modo migliore per garantirne il controllo anche rispetto alle tratte sociali, ai collegamenti con le aree interne, alla sfida della sostenibilità, agli investimenti nel Mezzogiorno, a colmare il gap con la parte meno infrastrutturata del Paese che rappresentano la mission di una azienda di Stato. Fermatevi finché siete in tempo. II Pd, dentro e fuori il Palazzo sarà contro questo disegno scellerato”. 

“Al ministro - ha concluso Barbagallo - avevamo chiesto quale siano le intenzioni del governo sull’ipotesi di immissione in borsa del 40 per cento di quote di Ferrovie dello Stato e se intenda garantire l'interesse nazionale evitando in ogni modo la privatizzazione della rete ferroviaria, tutelandone, in tal modo, la funzione strategica per il Paese”.

09/11/2023 - 17:15

Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente deputati Pd

“Per intervenire sulla sicurezza della mobilita' urbana, se si vogliono tutelare le persone a maggior rischio di incidente, ossia pedoni e ciclisti, non si dice loro di stare più attenti, ma si interviene sul contesto e sulle cause che maggiormente mettono a rischio la loro vita, creando condizioni e cultura per rendere la strada piu' sicura.”
Lo dichiara la vicepreside dei deputati Pd Valentina Ghio che aggiunge:
“ è uno dei concetti ripetuti con chiarezza oggi nelle audizioni sul nuovo codice della strada in Commissione Trasporti. Siamo molto preoccupati dagli effetti della nuova norma in discussione che non interviene sulla principale causa di incidenti, ossia la moderazione della velocità, ma con un giro di vite su ciclabilita' e autonomia dei Comuni”. Per l’esponente del Pd,
“con  questa impostazione e' preoccupante il depotenziamento di autonomia e competenze ai Comuni su questo fronte, con competenze accentrate al Ministero che deciderera' se e come i Comuni potranno mettere in campo azioni su ztl, ciclabili, telecamere, aree per la sosta, limitando quindi il loro raggio di azione per sicurezza stradale e potenziamento mobilità dolce. L'alternativa all'utilizzo dell'automobile privata si crea con una visione urbanistica della citta' che dia spazio alla mobilità sostenibile, con la creazione di aree pedonali e a velocità limitata, con la possibilità di impostare segnaletica adeguata, con sanzioni che abbiano efficacia deterrente. Qui si fa il contrario - conclude Ghio- , togliendo possibilità ai Comuni di incidere davvero in tal senso, con meno ciclabili e isole pedonali e controlli piu' difficili sulle infrazioni. La direzione opposta per la sicurezza e l'ambiente”.

07/11/2023 - 10:49

Dichiarazione dì Anthony Barbagallo, capogruppo Pd Commissione Trasporti della Camera

“Il Ponte sullo Stretto è un’opera di carta con conti farlocchi, che così non vedrà mai la luce. E serve soltanto per alimentare la campagna propagandistica di Salvini in vista delle Europee. Anche i tecnici del servizio bilancio del Senato, infatti, chiedono chiarimenti sulle risorse disponibili, inserite nella manovra finanziaria. Come diciamo da tempo, infatti, la spesa di 12 miliardi per il periodo 2024-2032 riguarda esclusivamente il costo del collegamento ferroviario e stradale del Ponte, da queste sono escluse le opere a terra. Ma il servizio bilancio del Senato afferma che tale quantificazione dell'onere andrebbe accompagnata da dati e elementi al fine di effettuare una valutazione circa la congruità delle risorse stanziate". Lo dichiara il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera, Anthony Barbagallo, secondo il quale “il governo prende in giro siciliani e calabresi in vista delle europee. E’ l’ennesima presa in giro come da 20 a questa parte. Del Ponte sullo Stretto infatti – prosegue l’esponente Dem- l’unica cosa sicura e concreta è il costo abnorme previsto per gli impegnatissimi componenti del Cda. Per il resto,  siamo di fronte ad una manovra farlocca, con poste di bilancio tutte da verificare, nessuna gara bandita o soltanto impostata e poco piu di un miliardo di euro della Regione siciliana che contribuirà con una quota del 10 per cento,  sottraendola da risorse della nuova programmazione del Fondo sviluppo e coesione (Fsc) 2021-2027 e 200 milioni di risorse nazionali ancora non spese”.

06/11/2023 - 17:41

Sabato 11 novembre insieme in piazza per il diritto alla mobilità

“Mentre l’Europa sperimenta il biglietto climatico e potenzia il Trasporto Pubblico Locale per migliorare la qualità della vita dei cittadini e offrire a tutti un’alternativa efficiente al trasporto privato, in Italia la situazione è ogni giorno più insostenibile. La Capitale è costretta a fare fronte a oltre 720 milioni di servizi di trasporto con appena 240 milioni di stanziamenti a causa di criteri che non tengono adeguatamente conto della reale domanda di trasporto, del numero di persone e di chilometri, dei costi connessi agli investimenti, del numero di eventi e dei flussi turistici che caratterizzano ogni singola realtà. Ringrazio il PD di Roma e del Lazio per aver scelto compattamente di affrontare questo tema cruciale avviando una campagna di iniziative nelle istituzioni e mobilitazione sul territorio per chiedere immediatamente al Governo di intervenire per garantire più risorse e nuovi criteri per tutto il TPL, come indicato nella mozione che abbiamo depositato a Maggio e stiamo discutendo in Commissione Trasporti” ha dichiarato Andrea Casu, deputato PD, primo firmatario della risoluzione PD sul Tpl, intervenendo alla Conferenza Stampa promossa dal PD in Campidoglio insieme a Giulia Tempesta, Valeria Baglio, Giovanni Zannola, Mario Ciarla, Emanuela Droghei e Antonella Melito. 

“Come dimostrano le audizioni che stiamo portando avanti alla Camera a livello nazionale servono almeno 700 milioni per gli adeguamenti Istat e 900 milioni per i rinnovi dei contratti per lavoratrici e lavoratori oltre a nuovi criteri per premiare gli investimenti sulla cura del ferro e sull’elettrico. Senza risorse per le infrastrutture necessarie a gestire i nuovi bus elettrici, ad esempio, il costo del rinnovamento della flotta, reso possibile dal Pnrr, sarà insostenibile per le aziende. Le risorse ci sono, basterebbe destinare subito al Bonus trasporti e al fondo tpl almeno parte delle maggiori entrate garantire dall’aumento iva dovuto al caro carburante in aggiunta alle risorse attualmente previste.

La scelta del Governo nel decreto Asset di intervenire sui criteri senza prevedere maggiori fondi complessivi, in particolare per Roma, Milano e le altre città metropolitane maggiormente penalizzate dal criterio storico, rischia di scatenare una guerra tra poveri tra Regioni e amministrazioni costrette a dividersi fondi già attualmente insufficienti invece di migliorare il servizio su tutto il territorio nazionale attraverso maggiori stanziamenti.

Senza un trasporto pubblico efficiente in tutte le nostre città non può esistere giustizia sociale e climatica, per questa ragione porteremo avanti la nostra mobilitazione a tutti i livelli, dai Municipi al Parlamento, e saremo in Piazza il prossimo sabato 11 novembre al fianco della segretaria Elly Schlein e delle forze politiche e sociali dell’alternativa per un futuro più giusto.”

30/10/2023 - 15:53

“Con il Dl Caivano il governo di centrodestra pensa di risolvere, alla sua maniera, una questione complessa che meriterebbe ben altro approccio. E invece in particolare per contrastare il degrado, il disagio giovanile e la criminalità che vede coinvolti anche minori, l’unica soluzione proposta è la repressione. Bisogna intervenire, invece, con il rafforzamento degli strumenti per la cura dei profili educativi dei giovani, ampliando e potenziando le politiche sociali. Intensificando e rendendo più efficace la lotta alla dispersione scolastica. Non bastano le retate e le dimostrazioni di forza a beneficio delle telecamere, un solo giorno”. Lo ha detto Anthony Barbagallo, capogruppo PD in commissione Trasporti, intervenendo durante i lavori della commissione di oggi in cui si e' discusso il Dl Caivano.
“Ben venga l’inasprimento delle pene contro la pirateria informatica e le limitazioni ai siti porno per i minori ma - aggiunge – siamo sempre lì: se a tutto ciò non si affiancano politiche di sostegno alle famiglie disagiate, se non si incrementano gli organici del corpo insegnante, se non si garantisce il tempo pieno facendo in modo che la scuola possa effettivamente essere un luogo aggregante e possa svolgere appieno il proprio ruolo, è chiaro che stiamo discutendo di un progetto vuoto che parla alla pancia della gente, ma che non affronta la questione con l’intento di risolverla”.

27/10/2023 - 17:27

“Sono davvero sorpreso e contrariato dalle nostre posizioni sulle politiche abitative, espresse oggi in un convegno assembleare e con un documento enciclopedico e incomprensibile”. Lo scrive in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, vice presidente della Commissione Trasporti a Montecitorio e capogruppo dem nella Commissione Periferie.

“Siamo grande partito popolare - continua - e a chi vive questo incubo, a causa di  anni di abbandono e ignavia da parte di tutti i governi, non dobbiamo offrire bandiere ma politiche di riforma serie. Trovo incredibili le norme proposte sugli affitti brevi che accendono assurdi conflitti tra poveri e se mi sarà offerta una sede di partito dirò il perché. Tutto questo mentre il patto tra la grande impresa turistica multinazionale e la grande rendita urbana viaggia col vento in poppa e senza ostacoli”.

“Non trovo alcuna norma credibile di rilancio dell’Erp - spiega ancora Morassut- aldilà di rituali enunciazioni; e nessuna misura per ottenere dalla grande rendita immobiliare, che consuma il lusso delle città, adeguati corrispettivi per politiche pubbliche e per incidere sostanzialmente sullo sfaldamento delle nostre periferie, solo decantate alla prova dei fatti. Non trovo alcuna norma seria e moderna di gestione del patrimonio abitativo pubblico esistente, in una logica di tutela delle famiglie e di effettiva sburocratizzazione”.

“Oggi - continua il deputato dem- serie politiche abitative sono possibili solo se legate organicamente ad una riforma del governo del territorio e di contenimento del consumo di suolo che riequilibri davvero i rapporti sociali con la rendita immobiliare. Tre facce della stessa medaglia che devono confluire in un ‘Land Act’ serio e organico che rifondi definitivamente il decrepito quadro legislativo degli anni 60 e 70”.

“Mi auguro dunque che si abbandoni la propaganda e il gusto delle bandiere e che si possa discutere con serietà di tutto questo nelle sedi del partito e dei gruppi per dare un po’ di speranza a chi l’ha persa o non l’ha mai avuta”, conclude.

27/10/2023 - 13:07

"Salvini ossessionato solo dal Ponte sullo Stretto"

Il settore della logistica e del trasporto ferroviario delle merci costituisce un comparto economico imprescindibile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, «circolarità» dell'economia, sostenibilità della circolazione delle merci e integrazione tra le diverse modalità di trasporto. Tuttavia, in Italia, tale settore rappresenta una quota ancora minoritaria in riferimento al complesso della mobilità delle merci in Europa. Sono necessari investimenti ed interventi mirati per sostenere la competitività della logistica e del trasporto ferroviario delle merci che risulta decisivo per concorrere sui mercati internazionali e per realizzare la transizione ecologica. Al contrario, il ministro Salvini appare concentrato solo ed esclusivamente su questioni di propaganda politica connesse al progetto del ponte sullo Stretto di Messina che non solo rischia di divorare tutte le risorse per le infrastrutture dei prossimi anni, ma già oggi monopolizza l’attenzione del governo causando ritardi su tutti gli altri fronti. Chiediamo con la nostra interpellanza urgente al governo Meloni di aprire gli occhi sulla situazione e avviare immediatamente un tavolo tecnico di confronto con gli operatori del sistema logistico ferroviario per individuare tutte le criticità emergenti, mettere in campo le più adeguate soluzioni per l'intero comparto del trasporto su ferro, soprattutto nel corso della fase attuativa del PNRR, con riferimento agli investimenti che prevedono interventi e lavori sull'infrastruttura ferroviaria. Il ritardo di 10 mesi nell'adozione dei provvedimenti attuativi per l'erogazione del contributo «ferrobonus» per l'annualità 2023 e l’assenza di indicazioni chiare per il 2024 è un campanello di allarme che non può essere ignorato.

Così il deputato PD Andrea Casu primo firmatario del l’interpellanza urgente depositata insieme alla Presidente del Gruppo PD Chiara Braga, ai Capigruppo in Commissione Trasporti e Ambiente Barbagallo e Simiani e ai parlamentari Bakkali, Ghio, Morassut, Curti, Ferrari, Scarpa.

25/10/2023 - 18:31

Dichiarazione di Andrea Casu, ufficio di presidenza gruppo Pd Camera

Grazie a un emendamento del partito democratico approvato ieri in commissione affari costituzionali anche i Comuni e le Provincie sono ora considerati insieme alle Regioni nella legge di delegazione europea tra i soggetti chiamati ad adottare i principi della nuova direttiva sulla Cybersicurezza. Dentro la rivoluzione digitale che stiamo attraversando è fondamentale che tutti i comuni italiani non vengano lasciati indietro e siano messi nelle migliori condizioni di proteggere al meglio i big data dei cittadini che gestiscono direttamente ma per questo servono risorse e in questo senso è molto grave la scelta della maggioranza in commissione trasporti e comunicazioni che oggi ha scelto di non votare gli emendamenti con cui abbiamo chiesto di prevedere un piano di sostegno economico per tutti i soggetti chiamati ad applicare i nuovi principi. Ripresenteremo i nostri emendamenti in Aula perchè per alzare la guardia della difesa del nostro sistema paese, vittima ogni anno di un numero sempre crescente di Cyber attacchi, non bastano vaghi impegni politici ma servono indicazioni legislative precise, un sistema di controlli finalmente efficace e risorse adeguate alla sfida che dobbiamo affrontare.

25/10/2023 - 16:20

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera
Il nuovo testo del codice della strada, ora all’esame della Commissione Trasporti della Camera, è un testo lacunoso e contraddittorio.” Così il capogruppo Pd in Commissione, Anthony Barbagallo, secondo il quale “Salvini sa parlare solo alla pancia del paese. Da un lato si inaspriscono le sanzioni e pene piu severe con tolleranza zero per chi si mette alla guida sotto l'effetto di alcol o droghe, ma dall'altro lato si strizza l'occhio ai trasgressori perché i Comuni avranno maggiori difficolta' a far omologare i propri autovelox.

Per non parlare poi della carenza cronica di taxi, dove si scaricano sui sindaci le responsabilità in tema di Ztl”. 

24/10/2023 - 16:42

“In materie significative come qualità dell'aria, ambiente, tutela della salute e mobilità sostenibile ci saremmo aspettati un intervento normativo del governo di ben altre proporzioni e, soprattutto, con un metodo diverso fatto di concertazione, partecipazione e confronto. Serviva alimentare l'iniziativa legislativa condividendola con le parti sociali, le città, le categorie produttive, le associazioni, che su scala diffusa si mobilitano ogni giorno per l'ambiente, per la sostenibilità e, naturalmente, con le regioni, che in materia di tutela della salute, per venire alla pregiudiziale di oggi, hanno potestà legislativa concorrente”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti, durante le pregiudiziali di costituzionalità al decreto Qualità dell’Aria.

“Quella in esame – ha aggiunto l’esponente dem - non è altro che una 'proroghetta', che certamente non risolve il problema, anzi, al contrario, serve soprattutto a sostenere, per ragioni elettorali, alcune Regioni inadempienti a non agire, superando le richieste europee con espedienti burocratici. Ma la questione che non possiamo è l'insopportabile violazione della prerogative parlamentari in ordine alla trattazione del testo. Qual è l'urgenza che spinge a comprimere cosi tanto l'esame in commissione ed in Aula se il termine ultimo per la conversione è l’11 novembre? Noi ci opporremo con ogni mezzo, dentro e fuori il Palazzo, per garantire l’esercizio delle nostre prerogative costituzionali”.

“Nel merito del testo – ha concluso Barbagallo - sono stati bocciati tutti i nostri emendamenti. Nel tempo in cui viviamo, in cui i dati sull'inquinamento sono inconfutabili, servirebbero scelte strategiche di politica industriale e risorse strutturali per il trasporto pubblico locale e per la mobilità pubblica. Dobbiamo restituire al Paese un ambiente più sano, moderno, capace di salvaguardare la salute dei cittadini, capace di essere competitivo nell'attrarre e conservare le competenze. È chiaro ormai che di questo non volete occuparvi. Serve un disegno una visione che questo   governo non ha. Serve la spinta verso il green che hanno i paesi europei che producono di più. Serve una risposta convincente per migliorare la qualità dell'aria lontana anni luce dal testo che arriva in Aula oggi”.

24/10/2023 - 14:10

Serve una riforma complessiva del trasporto merci italiano che consenta di intervenire su molteplici criticità, sulle priorità, le sfide e le opportunità del sistema. Grazie al Circolo PD Trasporto Merci, al fianco del Segretario Rocco Lamparelli e alla Presidente Carla Bozzini, è stato molto importante il confronto di ieri con le associazioni del settore e le organizzazioni sindacali presso la Città dell’Altra Economia di Roma, insieme a lavoratrici e lavoratori. Dobbiamo investire sempre più convintamente nella crescita intermodale per garantire opportunità e sviluppo a tutti i comparti del trasporto merci, integrandoli al meglio per rendere sempre più forte e competitiva la nostra economia, difendendo il destino di milioni di posti di lavoro. Per quanto riguarda le questioni specifiche dell’autotrasporto non sono più rinviabili gli interventi per rispondere alla carenza di autisti e alle conseguenze del caro carburante, accorciare tempi di pagamento e tempi di attesa in sosta fino a garantire incentivi necessari a non scaricare il costo della transizione ecologica e degli interventi per la sicurezza stradale sugli operatori, ma considerarli investimenti necessari per tutta la comunità. Infine l’urgenza condivisa di un’azione definitiva per debellare, anche grazie al ricorso alle nuove tecnologie, le infiltrazioni malavitose e la disapplicazione dei contratti per garantire finalmente legalità e sicurezza sul lavoro per tutte e per tutti. Se si fermano i trasporti, si ferma l’Italia e dall’opposizione siamo pronti a fare il massimo per impedirlo.

Così Andrea Casu, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.

21/10/2023 - 10:15

E dopo l'esaurimento del bonus trasporti rivolto in prevalenza agli studenti, dopo l'annunciata riduzione dei fondi per il Cinema del Ministro Sangiuliano, il Governo esaurisce il bonus cultura rivolto ai diciottenni #18app
I neo diciottenni che stanno facendo domanda non hanno diritto ad accedere a opportunita' di cultura per esaurimento fondi. Ancora una volta colpite i ragazzi e il loro diritto alla cultura, acuite le disuguaglianze fra chi ha piu' possibilita'e chi meno.
E poi non parlateci di merito.

 Lo scrive su X la vice capogruppo del Pd alla Camera Valentina Ghio

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