Due giorni di buone notizie sull’economia. Cala progressivamente la disoccupazione, in particolare quella giovanile. Poi oggi, sempre grazie a Istat, abbiamo saputo che va un po’ meglio per le famiglie: sale il loro potere d’acquisto, al top dal 2001. Segnali positivi che il Ministro Padoan ha confermato in un incontro con i Deputati PD in cui ha ribadito l’idea di lavorare – in perfetta sintonia e continuità con quanto fatto nei mille giorni di governo Renzi – a rilanciare la crescita, diminuire la pressione fiscale e garantire equità, semplificazioni e investimenti. Di fatto l’economia è cresciuta più delle previsioni. Ci hanno aiutato anche le aspettative: abbiamo imparato che guardare al futuro con ottimismo non è indifferente. Anche se non basta. Per questo, nel lavoro preparatorio al Documento di economia e finanza, abbiamo voluto ribadire che molto ancora dipende dal contesto europeo. Chiedere il cambio delle regole non è un esercizio di retorica, è il modo in cui un paese singolarmente, ma poi l’Europa intera, supera la gabbia dei decimali di flessibilità per far crescere industria, ricerca, servizi. Per questo, pensare di privatizzare settori strategici del nostro "sistema Italia" richiederà una riflessione ulteriore. In particolare meglio fermarsi su Poste e Ferrovie. Così come sulla riforma del catasto andrà fatto qualche approfondimento. Mentre il settore dell'edilizia ha bisogno di incentivi per accelerare la ripresa e riprendere la piena occupazione. Tutto va fatto senza aumento di tasse: in questi anni le abbiamo ridotte (anche i dati di oggi ci dicono che la pressione fiscale continua a scendere). È un impegno preso con i cittadini, è la base da cui ripartono lavoro, famiglie, imprese.
Lo scrive su FB Ettore Rosato, presidente dei deputati Pd