“Un paese moderno, per donne e uomini, è quello in cui la maternità è una libera scelta. Creare le condizioni perché la scelta di maternità e paternità sia libera è una responsabilità pubblica, non un affare privato”.
- lo scrive Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, sull’Huffington commentando la scelta di Matteo Renzi di mettere “mamme” tra le parole chiave che saranno al centro dell’iniziativa del Partito Democratico -
“Non è un fatto privato la diminuzione delle nascite e non sono fatti privati le tante storie di solitudine di donne costrette a scegliere tra maternità e lavoro. Per battere quella solitudine bisogna creare servizi per l'infanzia diffusi e accessibili; aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro; incrementare politiche di condivisione delle responsabilità genitoriali; battere la precarietà, perché le persone programmino il loro futuro con più serenità; restituire valore sociale alla maternità; combattere gli stereotipi e le discriminazioni. Negli ultimi anni – spiega la deputata Dem - si è aperta una strada che va in quella direzione: con la legge contro le dimissioni in bianco del job act, con l'inclusione del periodo di maternità ai fini dell'assegnazione del premio di rendimento; con le nuove norme sulla scuola d'infanzia, con il bonus universale per le neo-mamme; con il congedo obbligatorio di paternità, non più sperimentale e in progressivo aumento, e con la scelta del lavoro a tempo indeterminato come quello su cui concentrare risorse pubbliche”.
“Forze politiche, imprese, organizzazioni sindacali, istituzioni, scuola e università, ognuno per la sua parte, dovrebbero remare in quella direzione. Intanto la notizia è che il Partito Democratico mette il tema al centro della sua iniziativa, una sfida attorno a cui costruire un intero programma: perché – conclude Di Salvo - è una visione del Paese e della sua crescita, e perché se ci riuscissimo sarebbe una rivoluzione”.