“Meglio tardi che mai. Dopo undici mesi la Raggi ha raccolto l'invito del ministro Galletti. Peccato che, almeno stando a quanto si legge, il piano iper-virtuoso presentato non contenga anche i dati tecnici che chiariscono come la giunta a Cinque Stelle intende raggiungere obiettivi ben più ambiziosi di quelli fissati a livello europeo”. Lo dichiara Stella Bianchi, deputata del Partito democratico e componente in Commissione Ambiente alla Camera.
“La riduzione dei rifiuti – spiega - sarebbe a Roma pari al 13% entro il 2022, quando il target europeo è al 10% al 2030. La differenziata arriverebbe al 70% al 2021 mentre l'obiettivo europeo è al 65% al 2030 e, tra l'altro, senza che sia stato presentato un progetto specifico per la differenziata. L'unico dato certo, si fa per dire, è che l'invio di rifiuti indifferenziati verso l'estero continuerebbe almeno fino al 2018. Condividiamo le preoccupazioni del ministro Galletti e la sua attenzione nel voler raccogliere tutti gli approfondimenti tecnici necessari”.
“Dopo aver cambiato due assessori e quattro amministratori delegati di Ama, aver cancellato gli impianti programmati, riscontrare continue criticità nei Tmb ormai vecchi e aver aumentato il degrado in città, il piano così virtuoso presentato dalla Raggi, che supera nelle percentuali e di ben nove anni i target europei. L'impressione è che sia fatto di numeri senza fondamento”, conclude.