“Il sistema di accoglienza che abbiamo oggi in Italia non può essere assolutamente in grado di gestire il numero di migranti che cresce giorno dopo giorno. Per fermare questo esodo occorre un impegno immediato e deciso in Libia: sulle coste, incrementando la collaborazione con la guardia costiera libica; e ai confini Sud del Paese africano, anche con interventi mirati sotto l’egida internazionale in grado di evitare ai potenziali migranti di raggiungere i luoghi da cui poi muovono verso l’Italia e l’Europa. In altre parole, serve un controllo preventivo direttamente all’origine del fenomeno e non solo legato alla gestione dell’emergenza”.
Così il deputato Dem Federico Gelli, presidente della Commissione d’Inchiesta migranti.
“Non possiamo pensare - aggiunge Federico Gelli - che il nostro Paese possa svolgere questa attività da solo mentre il resto d’Europa resta a guardare. Ci troviamo di fronte ad un bivio. O l’Unione europea si prende carico realmente del problema e, in sinergia con il nostro Governo, affronta in modo responsabile e autorevole questo fenomeno, così come più volte richiesto, oppure saremo costretti ad interrogarci sulla reale funzione di questo organismo sovranazionale che su questo versante sta attuando un comportamento che tradisce i principi stessi per cui è nato. Nei prossimi giorni - conclude il presidente della Commissione d’Inchiesta migranti - ascolteremo in audizione il ministro dell’Interno Minniti per capire quali sono le intenzioni del Governo”.