“Come sempre quando si parla di credito, i 5 Stelle non sanno far altro che riciclare, in modo quasi pavloviano, la formula dei ‘favori alle banche’. La realtà è ben diversa: nel decreto sulle banche venete gli unici favori sono ai risparmiatori e al sistema economico veneto”. Lo dichiara Giovanni Sanga, deputato del Partito democratico e relatore del provvedimento, in risposta alle dichiarazioni dei deputati 5 Stelle.
“Parlare – spiega – di strage del risparmio è un’assurdità tale che quasi si fa fatica a commentarla. La soluzione messa in campo tutela infatti tutti i risparmiatori: i correntisti, compresi quelli sopra i 100mila euro e tutti gli obbligazionisti, senior e subordinati. Come si faccia a parlare di strage del risparmio quando a essere coinvolti sono solo gli investitori, non è dato sapere. Altrettanto confuse sono le cifre dei costi per lo Stato sparate dai grillini. Lo Stato non fa regali a nessuno, tanto meno a Banca Intesa. Oltre a evitare un tsunami capace di abbattere l’economia veneta, dalla differenza tra gli impegni e gli attivi della liquidazione dei crediti deteriorati lo Stato, come documentato dalla relazione tecnica che accompagna il provvedimento, andrà in attivo di 1 miliardo. Nel confuso mondo Cinquestelle la soluzione sarebbe la nazionalizzazione. Ma Sibilia e Di Battista sanno che nel momento in cui una banca è nazionalizzata lo Stato deve rispondere integralmente anche delle eventuali perdite?”.
“Siamo, insomma, davanti al solito copione. Il Pd ha individuato l’unica soluzione che permette di minimizzare i danni e salvare decine di migliaia di conti e di imprese venete. Se i 5 Stelle ne hanno una migliore, la propongano. Per ora, sono stati capaci solo della solita speculazione”, conclude.