“Uno dei grandi mali del nostro sistema sanitario è certamente quello relativo alla quasi totale assenza di uniformità fra le Regioni nei trattamenti di virus come ad esempio l'Epatite C". Lo dichiara Federico Gelli, deputato e responsabile Sanitá del Partito democratico, in merito alla dichiarazioni di Ivan Gardini, presidente di Epac onlus (associazione di malati di epatite C), in occasione della presentazione della web serie Epatite C Zero.
"Siamo quindi concordi con il presidente di Epac onlus - continua- nel porre come priorità l'abbattimento di queste differenze dove, in base al luogo di nascita, si differenziano malati di serie A e malati di serie B. Giusto quindi immaginare un obiettivo più ravvicinato rispetto a quello datato 2030 sull'eliminazione definitiva delle epatiti virali. Il prossimo Governo, e nello specifico il Ministero della Salute, dovranno affrontare con ancora più decisione questo tema per dare risposte certe ai pazienti. Sono infatti convinto che la cura di 80.000 pazienti l'anno per tre anni sia un obiettivo assolutamente raggiungibile".
"A questo proposito non deve poi essere vanificato l'inserimento del Fondo da 500 milioni per i farmaci innovativi nato proprio per dar risposta a questi malati", conclude.