“A forza di non progettare impianti per smaltire i rifiuti di Roma, limitandosi a accantonare gli ecodistretti del precedente piano industriale di Ama, la giunta Raggi finisce per fare proprio ciò che spergiurava di voler evitare. Dopo i treni di rifiuti in Austria e le navi in Portogallo, ora l’inceneritore di Parma, proprio quello che l’allora grillino Pizzarotti aveva promesso di non far aprire. E in più, per scampare al probabile caos nelle feste, Raggi vuole affidarsi al tritovagliatore spostato a Ostia, nonostante tutte le promesse fatte nella campagna per il municipio conclusa da poco. Il tutto lasciando la capitale a costante rischio di una vera emergenza rifiuti per la grande fragilità del sistema e l’approssimazione con cui ora è gestito dall’amministrazione a cinque stelle e dai vari amministratori di Ama, come evidenziato anche dalla relazione sul Lazio approvata all’unanimità dalla commissione di inchiesta sui rifiuti mercoledì scorso. Il degrado continuo che la giunta Raggi infligge a Roma sembra proprio anticipare una crisi sui rifiuti ben peggiore” .
Così la deputata Dem Stella Bianchi, componente Commissione di inchiesta sui rifiuti.