“Il ministro delle Infrastrutture Toninelli riferisca immediatamente in commissione alla Camera su quali sono le procedure avviate e i nuovi obiettivi individuati dal governo per la modifica del Codice degli appalti e la revisione del ruolo dell’Anac, l’Autorità anticorruzione presieduta da Cantone. La sottrazione all’Anac della possibilità di impugnare i bandi di gara e di stabilire le regole di vigilanza, mascherata dietro lo ‘snellimento delle procedure’, come afferma Toninelli, rappresenta uno schiaffo a chi si è battuto per una maggiore trasparenza nella gestione degli appalti e un vero e proprio tradimento di quelle piazze nelle quali risuonava il grido ‘onestà, onestà’. E’ ancor più stupefacente che lo si faccia per evitare una paralisi nell’attività dei bandi che i dati invece smentiscono. La sottrazione al ‘pubblico’ e l’affidamento ai ‘privati’ del ruolo di affidamento e realizzazione delle grandi opere, il ritorno alla trattativa privata e ai meccanismi dell’offerta minima, alludono ad un pericoloso ritorno al passato con il ripresentarsi sotto mentite spoglie della Legge Obiettivo di berlusconiana memoria”.
Così la capogruppo Pd in commissione Ambiente, Chiara Braga.