“Le scelte messe in atto in questa legge di bilancio rispetto al Terzo settore, non mettono a nudo solo la pericolosa incompetenza della maggioranza, ma anche la totale mancanza di visione sul ruolo prezioso svolto dal mondo del non profit nelle nostre comunità”. Lo dichiara Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, a proposito della Legge di Bilancio.
“Per il governo gialloverde – spiega - evidentemente, serie politiche di inclusione sociale non portano immediato consenso. Nero su bianco, in legge di bilancio ci sono più tasse per il terzo settore, e le giustificazioni che arrivano in queste ultime ore da Conte e Di Maio mettono una pezza peggiore del buco. Nonostante avessimo fatto ben presente che la manovra avrebbe penalizzato un’articolazione sociale di fondamentale importanza come il Terzo settore, il governo ha deciso di raddoppiare l’Ires agli enti e poi, davanti alle giuste proteste pervenute da più parti, Di Maio e Conte hanno annunciato una marcia indietro sul prossimo provvedimento utile. La legge di bilancio non è ancora stata approvata, e se ne vedono già i drammatici effetti. Queste parole, unite a quelle raccapriccianti della vice-ministro Castelli (qualcuno le spieghi bene cosa si intende per ‘Terzo settore’), sono il segno della vera natura del cosiddetto governo del cambiamento. Della ‘compagnia’ fa parte anche il ministro Centinaio, che addirittura oggi rivendica le risorse assegnate nella precedente legislatura alla lotta contro lo spreco alimentare. Peccato che per gli anni futuri tali risorse saranno azzerate, avendo respinto gli emendamenti che avevo presentato alla manovra 2019. E che dire anche della insoddisfacente soluzione trovata dal governo per il fondo a favore degli aiuti alimentari agli indigenti”.
“Il governo ne ha talmente riconosciuta l’importanza che, nonostante il mio emendamento alla Camera e a quello di Matteo Renzi al Senato presentati per rifinanziare il fondo ai livelli della legislatura precedente, dei 5 milioni proposti ne è stato aggiunto uno solo”, conclude.