Cultura
L’approvazione del decreto in materia di tutela del patrimonio culturale e di rilancio del turismo è un importante passo in avanti per invertire la rotta in questi settori che tornano così ad essere strategici dopo anni di incuria e trascuratezza.
Il nuovo “art bonus” introduce meccanismi più semplici ed efficaci di agevolazione fiscale, per i cittadini e gli enti che investono in cultura. Sarà detraibile il 65% delle donazioni che singoli e imprese devolveranno a favore di musei, siti archeologici, archivi, biblioteche, e fondazioni lirico-sinfoniche.
Per garantire la trasparenza dell’utilizzo delle somme elargite, queste saranno versate all’erario e riassegnate dal MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo) per essere utilizzate secondo la loro destinazione. Un apposito portale raggrupperà tutte le informazioni relative ai soggetti destinatari e agli interventi messi in atto.
Interventi urgenti sono previsti per la realizzazione del Grande Progetto Pompei, per la tutela e la valorizzazione della Reggia di Caserta e per garantire il decoro di tutti i siti culturali. Questi interventi saranno rivolti anche ad assicurare il buon funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche.
Previste, inoltre, agevolazioni per attrarre investimenti esteri in Italia per le produzioni cinematografiche, per il recupero dei cinema storici e per un piano strategico per rilanciare i beni culturali di rilievo nazionale e internazionali.
Il provvedimento introduce strumenti concreti ed operativi per tutelare e conservare il patrimonio artistico italiano e incentivare la ristrutturazione e la digitalizzazione delle strutture ricettive per un globale rilancio del settore turistico.
Anche le strutture turistiche potranno usufruire di significativi tax credit pari al 30% delle somme investite in riclassificazione delle strutture ricettive e delle imprese del turismo.
Disciplinate le “start-up turismo” aventi oggetto sociale la promozione dell’offerta turistica attraverso l’uso di tecnologie e lo sviluppo di software originale. Se gestite da persone fisiche che non abbiano compiuto il quarantesimo anno di età saranno esenti da imposta di registro, diritti erariali e tasse di concessione governativa.
Le disposizioni per favorire l’occupazione negli istituti e nei luoghi della cultura pubblici riguardano in particolar modo i giovani. Infatti, al fine di rafforzare e migliorare i servizi di accoglienza e assistenza al pubblico, gli istituti e i luoghi di cultura di Stato, Regioni ed enti territoriali potranno assumere, mediante contratti a tempo determinato, professionisti di età non superiore ai 29 anni. Con la stessa procedura potranno usufruire di contratto a tempo determinato professionisti di età superiore ai 40 anni in possesso di competenze per eseguire interventi sui beni culturali.
Si istituisce, infine, il Piano strategico annuale al fine di individuare beni o siti di eccezionale interesse culturale e di rilevanza nazionale per i quali sia urgente e necessario realizzare interventi di tutela, riqualificazione e promozione culturale.