“La comunicazione del ministero delle Infrastrutture all’Autostrada Campogalliano Sassuolo Spa di avvio dell’analisi costi-benefici sul progetto di raccordo tra l’arteria autostradale esistente e il distretto ceramico mette di fatto a rischio la realizzazione dei 14 chilometri di infrastruttura. Un’iniziativa, quella del governo, che giunge nello stesso giorno in cui, attraverso un’altra analisi costi-benefici, si pensa di bloccare la Tav Torino-Lione. Con sistematicità, dunque, Lega-M5s stanno bloccando tutte le opere necessarie per lo sviluppo del nostro territorio. Si tratta di un clamoroso passo indietro, come denunciato oggi dalla Regione Emilia-Romagna, dopo che il 24 ottobre dello scorso anno era stata confermata dal ministro Toninelli e dal sottosegretario Dell’Orco la sua realizzazione in un incontro tenuto presso il ministero”.
Così il deputato Dem, Andrea Rossi.
“Ci troviamo di fronte a una decisione sbagliata e inaccettabile - aggiunge il parlamentare del Pd - che colpisce non solo il cuore produttivo dell’Emilia-Romagna, ma tutto il sistema economico e l’indotto generato dalla realizzazione di opere vitali per il nostro Paese. In questo caso, il raccordo stradale ha già superato l’iter di assegnazione della Concessione, avvenuta nel 2014, e a fine anno è stato presentato il progetto esecutivo che avrebbe consentito l’avvio dei cantieri dopo pochi mesi. La posizione contraria del M5s è ormai conosciuta. I grillini pensano sia loro utile a recuperare i consensi dopo la prima batosta elettorale subita in Abruzzo. Ma la Lega, che sul territorio esprime posizioni di sostegno alla bretella, per rassicurare il mondo economico pensa di battere un colpo? Oppure - conclude Andrea Rossi - dopo la Tav ha venduto anche la Campogalliano Sassuolo?”.