“A proposito della nota diffusa dall’ufficio stampa Rai si precisa che lo stesso ufficio stampa – o chiunque ha ideato la nota – sembra non essere a conoscenza dei due richiami fatti dall'Authority e dei numerosi esposti presentati dalle forze politiche all’origine di quei richiami”. Lo dichiara Michele Anzaldi, segretario della Vigilanza Rai, a proposito della nota della Rai sul pluralismo nei tg.
“Stupisce che nel redigere la nota – continua – non si sia tenuto conto del fatto che gli esposti documentano di una cattiva gestione lunga sei mesi e caratterizzata da così tante violazioni da costringere l’Agcom a intervenire. La situazione è tale che ha spinto il presidente della Commissione Vigilanza Rai a convocare in via eccezionale l’amministratore delegato dell’azienda proprio per chiarire cosa fare dopo tanti, inascoltati richiami dell’autorità”.
“Il resto sono interpretazioni che, sempre che siano corrette, si riferiscono al solo mese di febbraio e non tengono quindi conto degli altri cinque mesi di violazioni. Certe volte il silenzio è d’oro, quando si ha torto in maniera così palese e certificata è ancora più prezioso. Invece di difendere l'indifendibile a mezzo stampa, Salini si sbrighi a venire in Vigilanza a chiarire ufficialmente e adempia ai richiami Agcom.”, conclude.