“Il ministro Salvini, di fronte a un brutale stupro di una ragazza a Viterbo, evita di chiamare per nome i colpevoli e insiste nel non capire che la violenza contro le donne ha una matrice culturale”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico commentando le dichiarazioni del ministro dell’Interno dopo lo stupro Viterbo
“Salvini invece di condannare la violenza, la usa per la sua perenne campagna elettorale proponendo, ancora una volta, la castrazione chimica come panacea per tutti i mali. Il vicepremier leghista- sottolinea - non capisce, o fa finta di non capire, che la violenza, compresa quella di genere, ha radici in una determinata concezione delle donne e della società: sessismo e razzismo sono pensieri che troppo spesso si traducono in pericolosi quanto inaccettabili comportamenti”.
“Salvini, che da sempre ammicca a organizzazioni non estranee ad episodi di violenza e intolleranza, come Casapound, si svegli e - conclude Rotta - prenda una posizione chiara, degna di un ministro dell’Interno di un paese democratico”.