“La maggioranza di governo, facendosi carico delle osservazioni venute da magistrati, avvocati e giuristi su criticità e rischi connessi alla possibilità di celebrare anche le udienze penali a distanza, nella seduta della commissione Giustizia di oggi ha dato il suo parere favorevole alla conversione del decreto Cura Italia, che quelle norme contiene, a condizione che vengano tenute escluse dalla modalità telematiche le udienze che comportano attività istruttoria o di discussione. Per le quali, in omaggio al diritto di difesa, si ritiene debbano essere preservati i principi di oralità, immediatezza e concentrazione del contraddittorio. La maggioranza tutta ha sostenuto questa esigenza e la proposta di condizione del Presidente Vazio e del relatore Perantoni. Sorprende che l’opposizione, che pure ha molto criticato la norma in questione, non abbia concorso, per rafforzarla, ad approvare il parere inviato alla commissione Bilancio. Con questa decisione, si accolgono le preoccupazioni legate al rispetto di diritti costituzionali (dal diritto alla difesa a quello alla privacy sollevato anche dal Garante Soro) su una norma comunque del tutto temporanea, legata esclusivamente all’emergenza sanitaria. È evidente che riforme che prevedano l’adozione di modalità da remoto dovranno essere affrontate in futuro attraverso un ampio confronto parlamentare che veda coinvolte tutte le componenti della giurisdizione e della cultura giuridica”.
Così in una dichiarazione congiunta i deputati Walter Verini, responsabile Giustizia PD, e Federico Conte, capogruppo LEU in commissione Giustizia.