“Nel 2019, 37mila donne in Italia si sono licenziate perché non riuscivano a conciliare gli impegni di lavoro con le necessità di prendersi cura dei figli. Se ci fosse anche solo una donna in queste condizioni sarebbe una ingiustizia da sanare immediatamente. Ma il fatto che questo succeda in modo sistematico, a decine di migliaia di donne, è una vergogna che dovrebbe essere al centro dell’impegno del governo. Per questo, bisogna aumentare i servizi di assistenza per i bambini, a partire dai nidi e dalle materne, e sui congedi parentali e introdurre il congedo di paternità obbligatorio a tre mesi, una proposta questa che abbiamo lanciato insieme a Rossella Muroni, Paolo Lattanzio, Alessandro Fusacchia ed Erasmo Palazzotto. Con la Legge di Bilancio del 2019 abbiamo lanciato un piano nazionale per ampliare l’offerta dei nidi, le risorse del Piano europeo per lo sviluppo devono essere spese in questa direzione. Ma non dimentichiamo che questa è la fotografia del 2019, un anno ‘normale’. Immaginate cosa sta succedendo nel 2020. È urgente che alla difficoltà delle donne italiane in questo anno fuori dalla norma si risponda riaprendo nidi e materne e riformando il congedo Covid come abbiamo proposto con Chiara Gribaudo. La vita delle mamme che lavorano in Italia è normalmente molto dura. Vanno aiutate e sostenute sempre, e in questi mesi di più”.
Così la deputata dem, Lia Quartapelle, in un post su Facebook dal titolo “37mila ingiustizie che ci riguardano”.