“Il governo ha fatto benissimo ad imporre alla Puglia la doppia preferenza di genere per le prossime elezioni regionali. Ma il decreto, per come è scritto, rischia seriamente di non produrre gli effetti sperati, poiché non specifica come debbano essere composte le liste. Pertanto, ci potremmo trovare nella situazione paradossale di liste composte tutte da candidati dello stesso sesso. Per scongiurare questo rischio, in sede di conversione del decreto, si rende necessaria una modifica che preveda l’inammissibilità delle liste che non dovessero rispettare il principio secondo il quale nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore ai due terzi, come avviene già, per esempio, con le elezioni comunali”. Lo dichiara Michele Bordo, vicecapogruppo Pd a Montecitorio.