“La leale collaborazione tra i diversi livelli di governo, principio su cui si fonda la nostra Costituzione, ci obbliga all’esercizio della responsabilità. Aver instillato il dubbio, coltivato l’idea, che il governo decida chi premiare o penalizzare secondo la provenienza partitica del governatore di regione, oltre ad essere smentito dai fatti, vedi il caso della Liguria, va ben oltre il confronto anche più duro che in politica si può avere. La decisione di assumere parametri scientifici di riferimento condivisi a partire dalla Conferenza Stato-Regioni per determinare i 4 scenari e le condizioni di graduale gravità e gli interventi conseguenti ancorché non vincolanti, non possono essere smentiti dal sospetto di un uso politico arbitrario e punitivo. La giusta richiesta di trasparenza sui dati, appoggiata da tutte le forze politiche di maggioranza, non può ridursi a fare gli incendiari, all’alzata ad alto zero per poi vedere oggi la crescita di nuovi casi. L’ordinanza è stata redatta sulla base dei dati della scorsa settimana. E non poteva essere diversamente”.
Così Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera, intervenendo in Aula dopo l’informativa del ministro della Salute.
“Oltre alla responsabilità di difendere la salute come bene primario essenziale - ha aggiunto la deputata dem - c’è anche quella di dare garanzie a coloro che più pagano economicamente le decisioni di contrasto alla diffusione dell’epidemia. Maggioranza e governo sono impegnati per raggiungere l’obiettivo di sanare la frattura sociale tra garantiti e non garantiti dando una cura per tutti. Alle piazze di questi giorni, quelle fatte di gente per bene, di persone che vedono messi in crisi lavoro, futuro e sopravvivenza, abbiamo risposto da subito e con meccanismi semplici ed efficaci. La Legge di Bilancio, inoltre, non sarà solo una legge di maggioranza ma, se la disponibilità dell’opposizione sarà reale e non strumentale, la faremo insieme”.