“Non si può snaturare il modello accusatorio. Né introdurre strumenti che ne tradiscano i principi. A partire dalle sollecitazioni di molti auditi, credo si debba intervenire con un’attenta attività emendativa. La formazione della prova di fronte al Giudice, allo stesso Giudice, la parità di accusa e difesa, la garanzia del controllo collegiale in appello costituiscono la spina dorsale di quel rito. Il ddl propone ad esempio la trasformazione dei collegi di Appello in giudici monocratici, e nuove udienze filtro per il giudizio monocratico in primo grado. Soluzioni per le quali ho profonde riserve. Molti autorevoli auditi - Magistrati di grande esperienza - le hanno ritenute non efficaci, addirittura controproducenti, rispetto all’auspicata riduzione dei tempi”.
Così il deputato dem e relatore della riforma penale nella commissione Giustizia alla Camera, Franco Vazio, intervistato dal Dubbio.
“Il Pd - aggiunge il parlamentare dem - ha accolto la riscrittura della norma sulla prescrizione sulla base di un presupposto: la riduzione dei tempi del Giudizio. Ora dobbiamo valutare se le modifiche apportate possono davvero garantire quella riduzione. Se dovessimo realisticamente convenire che non potrà essere così, serviranno altri interventi”.