“Poche ore prima del suo giuramento, il Presidente Biden ha nominato Rachel Levine sottosegretaria alla Salute, una carica fondamentale in un momento di emergenza pandemica. Levine è la prima persona transgender a entrare far parte del governo federale degli Stati Uniti d’America. Ancor prima di iniziare il suo mandato, Joe Biden ha già scritto una pagina di storia dei diritti. La frattura con l’era Trump è netta, e le sue politiche reazionarie un incubo passato.
Infatti è chiara sin da subito la grande attenzione e il grande sforzo che questa Amministrazione USA riporrà sul pieno riconoscimento dei diritti civili, e in particolare sulla piena uguaglianza delle persone lgbt+. L’obiettivo sarà quello di mettere in campo politiche di inclusione che garantiranno diritti inscalfibili a tutti i cittadini, indipendentemente da chi sarà Presidente in futuro.
Dunque anche guardando a questa forte sensibilità dell’Amministrazione Biden, l’Italia non può e non deve restare indietro su temi così cruciali che incidono direttamente sulla dignità, sulla vita e sulla libertà delle persone. Il nostro Paese è ancora agli ultimi posti in Europa nelle classifiche di inclusione e uguaglianza della comunità lgbt+. È tempo di trovare il coraggio di guardare alla nuova era Biden e agli stati europei più avanzati, a partire dell’approvazione definitiva al Senato della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Il Paese non può perdere questa occasione.” Così Alessandro Zan, deputato PD e relatore alla Camera del provvedimento.