“Sarebbe imperdonabile un atteggiamento di inerzia delle politiche pubbliche sanitarie e sociali, che avrebbe l’effetto nefasto di vedere le istituzioni rinchiudersi nel recinto dell’ordinarietà già insufficiente. Abbiamo lacune da affrontare, che l’epidemia, l’isolamento e la perdita di relazioni ha fortemente aggravato, in particolare nei confronti delle sofferenze di tipo neuropsicologico o di disagio psicologico dell’infanzia e dell’adolescenza. Serve un energico piano che coinvolga, oltre alle figure professionali specialistiche nelle aziende ospedaliere, anche i servizi e le reti territoriali, i consultori, le attività specialistiche e le agenzie educative e sociali. È qui che dobbiamo investire e rafforzare.
Mai come oggi è evidente saper intercettare il disagio all’esordio e garantire budget adeguati ai servizi e al personale. Ogni ritardo negli interventi sarebbe una compromissione colpevole sulla vita dei futuri adulti”.
Così la capogruppo dem in commissione Affari sociali alla Camera, Elena Carnevali, commenta l’avvio dell’iter della risoluzione sulla psichiatria infantile.