“Lo Stabilimento siderurgico di Piombino, ex Acciaierie Lucchini, dal 2018 proprietà del gruppo JSW Steel Italy è il secondo stabilimento siderurgico italiano dopo quello di Taranto, specializzato nella produzione di un'ampia gamma di acciai di qualità e speciali, con diverse forme e dimensioni, destinati a diversi settori, dal ferroviario, all’automobilistico, all’energia;
particolarmente degni di nota sono i prodotti lunghi di cui lo stabilimento è di gran lunga il maggior produttore nazionale e per i quali rappresenta un asset irrinunciabile della siderurgia italiana considerando che nel settore ferroviario, Piombino è fondamentale in quanto è l'unico produttore italiano di rotaie di elevata lunghezza non saldate”. Lo dichiarano i deputati Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio, il capogruppo Gianluca Benamati e la Presidente Martina Nardi, assieme ai colleghi Andrea Romano e Luca Sani che hanno presentato una interrogazione al Ministero dello Sviluppo economico.
“Sono stati presentati uno dopo l’altro una serie di piani industriali che prevedono investimenti sui tre laminatoi. In particolare a fine gennaio JSW recapita un ulteriore piano che prevede investimenti sui laminatoi per 85 milioni di euro ed una acciaieria elettrica da 1.200.000 t/a per un impegno stimato in 195 milioni di euro a fronte di incentivi pubblici. Tutto questo susseguirsi di piani industriali denota una situazione di preoccupante incertezza sul futuro di uno stabilimento strategico, delle prospettive occupazionali dei lavoratori e di un intero territorio”, proseguono i deputati dem.
“In questo contesto instabile si apprende che RFI starebbe valutando un contratto con JSW Steel Italy per la fornitura di rotaie, una commessa del valore complessivo di oltre 900 milioni di eruo, commessa che sicuramente sarebbe importantissima per il futuro dello stabilimento di Piombino. Chiediamo quindi al Governo di verificare se alla luce della elevata strategicità del polo di Piombino, le misure contrattuali definite per la fornitura di rotaie siano idonee a garantire e tutelare nel tempo lo sviluppo tecnologico di tale centro industriale, la sua produzione e conseguentemente l’occupazione”, concludono i deputati.