“Sarebbe utile e necessaria - per Roma, per i romani - una campagna elettorale seria, senza approssimazioni o cose non rispondenti alla verità. Ultimo esempio, la questione Metro C. Carlo Calenda dovrebbe sapere che la realizzazione della Metro C fino a Piazza Venezia è contenuta nel PNRR mentre il suo completamento non poteva essere inserito perché, proprio per le carenze dell'attuale Amministrazione Raggi, manca ancora il progetto. Perché sostenere cose non vere? Calenda avrebbe potuto, e potrebbe, partecipare alle primarie di una coalizione progressista, invece di condurre di fatto una campagna elettorale contro il candidato in grado di risollevare davvero la Capitale - Roberto Gualtieri - e lo schieramento che lo sostiene, avvantaggiando così la Sindaca uscente. Così Calenda rischia di diventare il migliore alleato della Raggi, assolvendola dai suoi errori. Del resto, obiettivamente, l'unica possibilità che la Raggi ha di andare al ballottaggio, è quella legata al fatto che Calenda tolga voti al primo turno a Gualtieri, che tutti i sondaggi indicano largamente in vantaggio. Togliere voti a Gualtieri significa aiutare la Raggi e far tornare le destre a guidare la città di Roma”.
Lo dichiara Walter Verini, deputato del Partito democratico.