“Abbiamo chiesto al governo e al ministro del Lavoro Andrea Orlando quali iniziative intendano adottare per potenziare ulteriormente il sistema di prevenzione, sicurezza e regolarità del lavoro nel settore dell'edilizia, anche in vista dell'attuazione del programma di investimenti previsti dal PNRR. Lo scorso 25 giugno è stato fatto un significativo passo in avanti nella lotta e nella prevenzione del lavoro irregolare con la firma del decreto ministeriale che definisce un sistema di verifica della congruità dell'incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edili, pubblici, privati, appalti, subappalti. Queste misure, oltre a costituire un evidente garanzia per la tutela dei lavoratori dell'edilizia, rappresentano anche un efficace strumento per il contrasto di forme di concorrenza sleale nei confronti delle aziende che rispettano le regole”. Lo dichiara Carla Cantone, deputata dem della commissione Lavoro, intervenendo in Aula per il Question time.
Nella replica affidata ad Antonio Viscomi, capogruppo Pd in commissione Lavoro, è stato evidenziato che “sono passati ben quindici anni da quando la legge n. 296 del 2006 stabiliva di promuovere la regolarità contributiva mediante la definizione di indici idonei a rilevare la congruità del rapporto tra la qualità dei beni prodotti e dei servizi offerti e la quantità delle ore di lavoro necessarie. Finalmente, grazie al lavoro del ministro Orlando, gli indici di congruità vengono attivati. L'intera vicenda suggerisce in modo evidente non solo che a governare la complessità non basta l’autorità ma è necessario il dialogo tra le parti ma anche che autonomia ed eteronomia, come fonti di regolazione, devono oggi trovare nuovi punti di equilibrio, di reciproca integrazione e rafforzamento, anche mediante l'elaborazione di una nuova legislazione di sostegno. L’auspicio – conclude Viscomi - è che questo metodo possa ora essere sviluppato in tutte le sue potenzialità operative per contrastare il ricorso al lavoro nero e il dumping tra imprese anche negli altri settori di produzione”.