“La riforma degli ammortizzatori sociali, avviata dal ministro Orlando, è epocale, ma anche molto complessa. C’è un mercato del lavoro frammentato, dove troviamo chi non ha alcuna forma di protezione, penso ad alcune tipologie di lavoro autonomo o, ad esempio, ai problemi sulla cassa integrazione, che di fatto esisteva solo per l’industria. Tant’è che abbiamo dovuto inventare la cassa integrazione in deroga ed estenderla ai tanti settori che ne erano esclusi. Quindi la riforma parte da questo presupposto: occorre una universalità dello strumento, con il superamento delle distinzioni tra lavoratore autonomo e subordinato, un’estensione a quelle categorie di imprese che non lo hanno, un aumento del quantum, una forte integrazione con i fondi di solidarietà bilaterale, il potenziamento dell’indennità di disoccupazione, la possibilità per chi è in cassa integrazione di lavorare per formarsi e il riorientamento del rapporto con le casse di previdenza private. Si tratta di un lavoro veramente difficile. Il ministro ha presentato una prima bozza in vista degli incontri con i sindacati e bisogna lavorare spediti, perché dobbiamo impostare la riforma in maniera strutturale per portare in porto un obiettivo importante”.
Così la capogruppo dem alla Camera, Debora Serracchiani, intervistata da Radio Immagina.