“Le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) si sono dimostrate lungo tutto questo periodo pandemico uno strumento di efficacia e capillarità della risposta sanitaria rispetto ai bisogni di salute legati alla pandemia. Non di meno però questo livello di assistenza e cura sì è dimostrato un utile punto di partenza per una riflessione concreta per riformare la sanità territoriale e domiciliare che è una delle grandi sfide contenute nel PNRR. Per questo è utile e necessario dare continuità a questa esperienza oltre il termine ad oggi fissato nel 31 dicembre. Sarebbe irrazionale chiudere esperienze che si sono consolidate in questi mesi difficili, dando ottima prova di sé, per poi avviare un percorso di riforma dei servizi territoriali che di risposte dinamiche, flessibili e prossime come questa avrà assolutamente bisogno”.
Lo dichiara in una nota Luca Rizzo Nervo, deputato PD e assessore al Welfare del Comune di Bologna.