“Il governo può e deve accogliere il grido di dolore lanciato in queste ore dai comuni del Mezzogiorno. La crisi finanziaria che sta devastando gli enti locali va affrontata con due diverse tipologie di interventi normativi, coordinati e urgenti: uno immediato, da inserire nella Legge di Bilancio in discussione, che salvi centinaia di comuni dal dissesto, possibilmente mediante una contrazione pluriennale, quantomeno progressiva, delle percentuali di accantonamento del fondo crediti di dubbia esigibilità; un altro più strutturale, da inserire nel contesto della riforma organica del Tuel che il ministero dell’Interno e il Mef licenzieranno a breve, che miri a mettere gli amministratori virtuosi nelle condizioni di fare un’operazione verità sui conti dei propri enti senza incorrere in conseguenze erariali e amministrative e che abbia, al contempo, l’ambizione di salvaguardare le ragioni dei creditori e di trovare rimedio ai limiti oggettivi del sistema di riscossione degli enti locali. Solo in questo modo potremo evitare che si perda il treno del Pnrr”.
Così i deputati siciliani del Pd, Carmelo Miceli, Pietro Navarra, Fausto Raciti e Santi Cappellani.